Le vie della corsa all’oro californiana
Tra i vasti territori statunitensi ho sempre trovato la California uno dei più vari ed affascinanti, da riscoprire attraversandolo con suggestivi percorsi da San Francisco lungo la splendida costa affacciata sul Pacifico fino alla metropoli più meridionale di Los Angeles o verso la maestosa Sierra Nevada con le sue riserve naturali e grandi parchi come lo Yosemite. Tra gli itinerari da percorrere nella storia della California, oltre la via del Camino Real che collegava le antiche missioni spagnole o attraverso gli antichi territori popolati dalle grandi comunità tribali degli indiani californiani, si possono seguire quelli delle vie aperte da pionieri, cercatori ed avventurieri durante la corsa all’ oro che a metà del XIX secolo invasero quelle terre i giungendo per mare a San Francisco , dall’ est in lunghe traversate tra montagne e deserti e da sud dal vecchio centro che poi divenne la città di Los Angeles. Fin dalla colonia spagnola il vasto territorio occidentale della California rimase a lungo isolato e ai margini delle grandi rotte nordamericane, con le uniche vie delle missioni che ne collegavano i centri, rimase isolato anche durante il successivo periodo quando il Messico si rese indipendente e ne prese il dominio attirando coloni nei ranchos agricoli e di allevamento. Dopo i due anni della guerra messicana iniziata nel 1846 per annetterne le regioni settentrionali agli Stati Uniti, si completò la conquista di quel territorio divenendone uno stato e da allora le comunità di indiani , stremate e decimate da oltre un secolo di dominazione, vennero travolte da un vero genocidio che ne ridusse ad un meno di un decimo alla fine del XIX secolo. Iniziò nel 1848 quando fu scoperto il primo giacimento aurifero tra la Central Valley e la Sierra Nevada, attirando migliaia di cercatori ed avventurieri nella corsa all’ oro che invasero i territori indigeni per fondare i loro centri e città. Celebrato come uno dei capitoli dell’ epopea del west, quello che venne chiamato il Gold Rush devastò i territori delle antiche popolazioni indigene, lasciando i resti di quei centri minerari in villaggi e città che ne raccontano la storia. Uno degli storici percorsi va per l’ Highway 49 attraverso i territori al centro della corsa all’ oro, nota anche come Sr 49 o Gold Country Highway, tra le contee e le città sorte dai vecchi centri minerari dove si ritrova la memoria della leggendaria epopea nella Gold Country. Inizia nella contea di Madera partendo dalla città di Oakhurst verso il territorio nord occidentale per attraversare la limitrofa la contea di Mariposa , passando per Agua Fria come era chiamata la città che da nome alla contea come Mariposa dai vecchi edifici che ne ricordano la fondazione nel XIX secolo come centro minerario. La via scende poi per l’altro centro di Biddleville o Bear Valley e poco distante sul Maxwell Creek quello fondato dal cercatore George W. Coulter nel 1850 da dove è nata la città di Coulterville, proseguendo sulle sponde del bacino idrico artificiale che forma il lago Don Pedro, si trova la cittadina sorta negli anni venti durante la costruzione del bacino con la diga nel Moccasin Creek prendendone il nome di Moccasin. Nella contea di Tuolumne si trova Washingtonville con il vecchio centro chiamato Chinese camp per ospitare all’ epoca lavoratori immigrati cinesi, da un’ altro centro minerario della Golden Rush è nata la cittadina di Sonora , dove in seguito passava la Movie Railroad o ferrovia della Sierra aperta nel 1897 che collegava le cittadine sorte sai centri minerari. Nei pressi ne rimane la memoria nel parco storico di Railtown , mentre rievoca l’ epopea della corsa all’ oro l’ altro parco storico di Columbia. Incrociandosi con altre vie la Gold Country Highway continua passando per alcuni centri nella contea di Calaveras , anch’essi sorti all’ epoca della febbre dell’ oro, continuando per altri della limitrofa contea di Amador nel cuore della Gold Country. Prendendo la via ad ovest sulla SR 16 si può raggiungere quella che fu una delle città da dove partivano i cercatori e divenuta la capitale californiana di Sacramento dal centro storico con edifici dell’ epoca che ricordano il suo passato, estesa con i suoi i quartieri fino alla cittadina di Cameron. Da qui altri itinerari sulle vie più settentrionali della Gold Rush attraversano la vasta valle di Sacramento che si stende nel nord ovest californiano in parte attraversata dall’ omonimo grande fiume Sacramento e i suoi affluenti, tra monti,vallate e foreste dove sono sorte città e villaggi dai vecchi centri che collegavano i percorsi in questo territorio. Tornando sulla Gold Country Highway si giunge alla città di Auburn che conserva anch’essa diversi edifici dell’ epoca, al centro di un territorio ove all’ oro che non c’ è più da oltre un secolo la gente ha trovato nuova ricchezza nel coltivare viti e produrre vino. Dove è sorta la città di Georgetown nel 1849 un certo Hudson scoprì il primo giacimento d’ oro e quell’ epopea è ricordata dai vecchi edifici affacciati sulla Main Street, così nel centro storico di Placerville, proseguendo nella contea, che per quei ricchi giacimenti venne chiamata El Dorado, si può deviare prendendo l’ Eldorado Freeway, chiamata anche la strada Us 50, tra suggestivi paesaggi nelle foreste montane per raggiungere lo splendido lago Tahoe. Tornando sulla Highway 49 si trova la cittadina montana di Cool nata da un’ altro centro minerario fondato nel 1850 come la vicina El Dorado Hills o Edh, poco distante dal primo centro ove iniziò la corsa all’ oro nella cittadina di Coloma, nei pressi assieme al suo socio Sutter James W. Marshall nel 1848 scoprì il primo giacimento californiano sulla riva del fiume davanti la sua segheria di Sutter’s Mill, dove si trova ancora ricostruita nel parco storico di Marshall. Tra altri villaggi e cittadine che ricordano sempre il loro passato sulla storica Highway 49, si può salire verso est prendendo la via dell’ Highway 120 o Sr 120 attraverso la contea di Tuolumne per raggiungere quelle che erano le isolate comunità montane di Big Oak Flat con il villaggio di Groveland dove i vecchi edifici ricordano il suo passato e l’ Iron Door Saloon con la posta che dal 1896 ospitava i viaggiatori sulla via per la valle dello Yosemite.Tornando sullo storico percorso della Gold Country Highway si attraversa la contea di Nevada che prende nome dalla vicina catena montuosa della Sierra Nevada , anche qui sorsero centri minerari e la città di Nevada city fondata nel 1848, ad una novantina di chilometri nord est la vecchia miniera Empire mine rimasta come memoria storica dell’ epoca. Proseguendo nel territorio della Central Valley attraversato dal fiume Feather, si stende la contea di Yuba e verso il confine con lo stato del Nevada ad ovest, dominata dalla Sierra Nevada la contea di Sierra dove si trovava l’ altro centro minerario di Church’s Corners divenuto la cittadina di Sattley. Proseguendo nella vasta Sierra Valley con l’altra cittadina di Sierraville anch’ essa sorta all’ epoca della corsa all’ oro conservandone la memoria storica come la minuscola di Loyalton . Il tratto finale della Gold Country Highway entra poi nella contea di Plumas che prende nome dal Río de las Plumas come gli spagnoli chiamarono il fiume Feather che l’attraversa, prima della corsa all’ oro era in gran parte popolata dalle comunità dei nativi Maidu che ne furono ben presto scacciate dai cercatori e i coloni, seguendone i percorsi nel distretto di Hough Ranger si stende l’ omonima foresta di Plumas con la suggestiva area della riserva botanica nella lussureggiante vallata di Butterfly . Il territorio della contea è attraversato dall’ altro corso del fiume Feather in magnifici ambienti e riserve naturali popolati da animali attorno a numerosi laghi artificiali, tra gli altri a nord ovest la diga sullo sbarramento di Canyon nella North Fork del Father, assieme al Last Chance Creeks, l’ Hamilton Branch e varie sorgenti ha creato il bacino del lago Almanor. Sulla stessa North Fork del fiume Father dalla diga della Grizzly Valley è sorto il lago Davis, proseguendo si trova la Little Grass Valley Reservoir attorno all’ omonimo lago Little Grass anch’ esso artificiale , ad Impone Indian Creek si trova l’ altro lago Antelope creato con una grande diga sull’ alto corso del fiume Feather, mentre da un’ altra diga sul suo affluente del Bucks Creek è sorto il bacino idrico del lago Bucks, Proseguendo a sud est la Frenchmen’s Reservoir protegge la flora e fauna attorno all’ omonimo lago Frenchmen creato dalla diga di Little Last Chance Creek. Nella limitrofa contea di Shasta si stende un vasto territorio dai suggestivi ambienti naturali tra rilievi e foreste dove splende l’ omonimo lago Shasta, uno dei molti che si inseguono nella riserva Thousand Lakes Wilderness o dei Mille Laghi per i numerosi laghi vulcanici tra i rilievi e le vallate, continuando per la suggestiva foresta di Lassen popolata da una gran varietà di animali, dominata dal Black Rock con il Mill Cree vi si trova la riserva di Ishi. La foresta prende dal primo pioniere immigrato danese che vi giunse Peter Lassen per aprire una delle vie dei migranti nel territorio californiano, così come a lui è stato intitolato il suggestivo Volcanic National Park di Lassen, poco ad ovest l’ altipiano vulcanico continua tra laghi e foreste popolate da una ricca fauna nell’ altra riserva di Caribù. Vari percorsi con sentieri si inoltrano in questo territorio e in parte del National Forest di Tahoe che si stende lussureggiante a nord ovest dell’ omonimo grande lago Tahoe, alcuni diramano dallo storico itinerario sulla vecchia via dei pionieri Pacific Crest che portava alla costa, adoperata anche durante la corsa all’ oro, come l’ altra via di che la incrocia del Nobles Trail aperta anch’ essa a metà del XIX secolo per rincorrere il sogno di nuove terre e dell’oro ben presto svanito, mentre continuava la storia della California come la si trova raccontata da questi ed altri itinerari.