Kirghizistan
Il paese dei Kyrgyz
Nella vasta regione dell’ Asia Centrale si stendono i territori per secoli percorsi dall’ antica Via della seta e le sue diramazioni ove tra aspre montagne, vallati e deserti iniziò la lunga storia del Kirghizistan, nell’antichità dalla regione centrale siberiana vi giunsero le tribù dei Kyrgyz che furono parte del Popolo dei carri, come era nota alle cronache cinesi la confederazione tribale dei Tiele, in quella regione poi passata nel dominio del popolo di stirpe turca Göktürk con il clan āshǐnà che fondò il Tūjué hánguó divenuto il primo Khaganato Turuk della storia e più tardi in quello del Khaganato Toquz Oγuz budun degli Uygur, prima di entrare nel territorio dominato dal Kuṣāṇa Sāmrājya, come era noto l’impero indiano occidentale di Kusana che vi introdusse il buddismo. Dopo aver sconfitto gli Uyghur nel IX secolo i Kyrgyz si spostarono verso le Montagne Celesti nella catena del Tien Shan dominandone il territorio per i due secoli successivi fino ad entrare nel regno Liao occidentale del Qara Khitay, poi spinti a nord verso i monti della catena degli Altaj e quelli che si stendono dalla Siberia sud occidentale del Sajany dall’incontenibile avanzata nel vasto territorio del Khwarizm con l’ invasione mongola della Corasmia . Gran parte delle tribù Kyrghise rimasero nel territorio ove la dinastia turca dei Qarakhānidi dal IX secolo aveva fondato il Khanato di Karakhan poi islamizzato e governato fino all’inizio del XIII dalla fiorente capitale Balasagun nell’ immensa regione passata poi interamente sotto il dominio mongolo del grande khanato Ulug Ulus o Kipchak dell’ Orda d’Oro che per l’ intero medioevo continuò ad essere attraversata dall’ antica Via della seta. In occidente il primo a menzionare il popolo dei Kyrgyz fu il missionario Giovanni Pian del Carpine nelle sue cronache durante il suo viaggio incaricato nel 1245 dal papato di recare le missive al sovrano mongolo Güyük per evitare altri conflitti con l’ occidente cristiano e proporre un’ improbabile alleanza con i Crociati contro la crescente espansione ad ovest dell’ impero turco islamico dei Selgiuchidi per liberare la Terrasanta e poco dopo di quel popolo si ebbero notizie dall’ altro missionario viaggiatore fiammingo Guglielmo Rubruck. Dall’ epoca fino alla fine del XVI secolo furono governati di khanati di varie popolazioni turche orientali e in seguito dalle tribù mongole più occidentali degli Ojrad che poi si riunificarono alle altre nella grande confederazione fondando il Khanato della Zungaria. Quando nel XV secolo in grande conquistatore turco mongolo islamizzato Tīmūr Barlas, noto come Tamerlano ai cronisti occidentali, invase gran parte dell’Asia Centrale fondando il suo vasto impero Timuride che si estese dal medio oriente all’ India, i Kyrghisi settentrionali riuscirono in parte a mantenere la loro indipendenza conservando l’originale cultura tribale.
Il Kirghizistan russo
Dal1785 il Khan della grande tribu Sarybagysh dei Kirghizi Atake Biy Iniziò le prime relazioni diplomatiche con l’ impero russo di Caterina, dopo l’avanzata con le conquiste nella regione del Caucaso dell’ impero russo sotto il regno di Alessandro I , all’inizio del XIX secolo il territorio del Kirghizistan passò sotto il controllo del Khanato di Kokand che di fatto divenne protettorato russo consolidato durante il regno dello zar Nicola I e definitivamente annesso dall’impero russo nel 1876 dal suo successore Alessandro II provocando varie rivolte, mentre parte della popolazione Kirghiza si traferì oltre il Pamir in Afghanistan . Alla fine del XIX secolo era ormai completata l’espansione e conquista russa dell’ Asia Centrale e con l’entrata nella prima guerra mondiale dell’ impero russo voluta dall’ ultimo zar Romanov Nicola II, la ribellione del Kirghizistan contro la leva obbligatoria venne duramente repressa nel 1916 provocando un’ altra migrazione di molti kirghizi nel territorio cinese del Xinjiang . Dopo la caduta del secolare regime zarista e il trionfo della grande Rivoluzione di ottobre nel 1924 venne istituito l’ Oblast’ autonomo Kara-Kirghiso che ne decennio successivo divenne la Repubblica Socialista Sovietica di Kirghizia. Tale rimase dall’ epoca stalinista e quelle succedute nella lunga storia dell’ Unione Sovietica fino al rinnovamento e la ricostruzione dello stato con la perestrojka e la liberalizzazione nella Glasnost’ nelle grandi riforme di Mikhail Gorbaciov che in nel 1985 in Kyrgystan fece dimettere dalla sua carica nel paese Turdakun_Usubaliev che era al potere da oltre un ventennio come primo segretario del partito comunista Kyrgyz con Absamat Masaliyev, mentre dal 1990 ove ogni segretato comunista dirigente delle repubblica nei cinque stati sovietici centroasiatici ne prese la carica come Presidente dei Soviet Supremi a seguito di elezioni che In Kyrgystan ebbero la vittoria di Masaliyev che poco dopo con nuove elezioni venne sostituito con l’ esponente del partito comunista riformista e presidente dell’ Accademia delle Scienze Askar Akayev. Quando nel 1991 a Mosca fu tentato il fallito colpo di stato contro Gorbaciov dal Komitet per lo stato di emergenza, anche in venne tentata la deposizione di Akayev, ma con la sconfitta del Putsch di agosto a Mosca si dimise dal Pcus come gran parte del Politbjuroe mentre iniziava la dissoluzione dell’ Urss il Kirghizistan fu la prima delle cinque repubbliche sovietiche centroasiatiche a staccarsene con Akayev presidente della nuova repubblica entrando nella nuova Comunità Si degli stati indipendenti dalla dissolta Unione Sovietica, governando fino al 2005 quando i movimenti di opposizione trionfarono con la cosìdetta Rivoluzione dei Tulipani in Kirghizistan finita con la deposizione del presidente Askar Akayev, sostituito dalla grande vittoria elettorale che portò alla controversa presidenza di Kurmanbek Bakiyev ben presto seguita da una crisi economica ed istituzionale con repressioni dell’opposizione che lo accusava di non aver ostacolato crimine e corruzione, ma comunque rieletto nel 2009. L’anno dopo iniziarono manifestazioni duramente represse fino alla fuga di Bakiyev, mentre veniva proclamato un nuovo governo provvisorio guidato da Roza Otunbayeva poi eletta presidente iniziando una serie di riforme interotte nel 2011 con le nuove elezioni che portarono alla presidenza di Almazbek_Atambayev in carica fino al 2017 e finito poi arrestato e processato per corruzione e la protezione di criminali, mentre veniva eletto il nuovo presidente il primo ministro Jeenbekov dal controverso governo fino alle sue dimissioni nel 2020 per le proteste popolari fino alle sue dimissioni dopo una settimana di proteste sostituito dal nazionalista Sadyr Japarov , considerato l’ uomo forte del paese che fin dalla fondazione della repubblica autonoma completa la storia politica del Kyrgyzstan. Dalla fine della repubblica sovietica tra corruzione e protezioni vi si incrociano le vie della droga in Asia Centrale, dalla grande produzione di oppio ed eroina controllati dalle organizzazioni criminali islamiche in Afghanistan, attraversano i paesi limitrofi continuano indisturbate nella diramazione in Kyrgyzstan con il suo territorio ove da qualche tempo si è diffuso il locale jihadismo che, come negli altri paesi della regione, oltre al traffico di droga ed esseri umani esporta tra i più pericolosi fedeli terroristi islamici dell’ Asia Centrale.
Attraverso il Kirghizstan
Come gli altri territori limitrofi il Kirghizistan ha percorso la sua lunga storia legata al maestoso ambiente montuoso dominato dalla catena del Tien_Shan tra suggestive montagne, ghiacciai, vallate e laghi ove si erge il picco Pobedy del massiccio Žeņiš Čokusu per settemilaquatrocento metri, mentre ad est la regione orientale autonoma del Gorno-Badakhshan è dominata dalle montagne con le alte vette che si allungano per la maestosa catena del Pamir ove in territorio Khyrghiso , anch’esso oltre i settemilaquattrocento metri, si eleva i Piki Komunizm come era noto in epoca sovietica l’ Ismail Samani . Scendendo dalle montagne più elevate la regione meridionale si stende sulla vasta valle di Fergana che fu crocevia dei popoli e culture centroasiatiche lungo la via che parte dal lago Issyk-Kul o Isıq-Köl nell’ omonimo distretto nord occidentale tra le maestose montagne della catena Ala-Too o Talas Alataū, il più vasto in Asia Centrale dopo l’ Aral e da sempre riferimento per migrazioni, nomadi e carovane come il lago Chatyr-Kul o Chatyrkol dalle acque saline che assieme all’ altro lago alpino Song Kol si trovano nell’ omonima provincia distesa sul vasto bacino del fiume Naryn che dalla catena del Tian Shan scorre ad ovest verso la valle di Fergana per unirsi al Kara Darya come affluente sul lungo corso del fiume Syr Darya.
Bişkek e Jalal-Abad
Ove la catena dei monti Tien Shan si allunga in quella dell’ Alas Alataū dal bordo settentrionale si apre l’ altopiano che ospita la capitale Bişkek come è stata ribattezzata la città di Frunze dopo il periodo sovietico, sorta sulla fortezza di Pishpek edificata nel 1825 dal Khanato di Kokand per controllare il traffico carovaniero, conquistata dall’ esercito zarista nel 1860 che ne fece un centro del vasto Turkestan russo quando ne divenne provincia assieme al Kazakistan con l’ istituzione dell’ Oblast’ di Semirechye, poi diviso e trasformato nella Repubblica sovietica socialista autonoma kirghisa dal 1920 dopo la Rivoluzione, seguendo la storia del paese per tutta l’epoca sovietica fino alla fondazione della nuova Repubblica del Kirghizistan. Gran parte di Bişkek si estesa con i vari quartieri ed edifici in epoca sovietica che diramano dalla centrale vasta piazza Ala-Too con il Museo Storico e il monumento dell’ indipendenza e il quotidiano cambio della guardia, inaugurata nel 1984 per celebrare i sessantesimo anniversario della Repubblica dai moderni edifici amministrativi simili a quello nella non distante Casa Bianca di Bişkek che ospita la residenza presidenziale. Ad ovest del centro si tiene il grande e pittoresco mercato popolare di Osh ,mentre sul viale Sovietskaya che attraversa la città da nord a sud si accede all’ altro grande mercato di Dordoy, il resto della città moderna da est verso i quartieri occidentali è attraversata dal lungo viale Chuy ove affacciano diversi edifici governativi ed istituzionali come l’Accademia delle Scienze del Kyrgyz, a sud dalla stazione ferroviaria corre il Boulevard Erkindik fino al quartiere dei musei e al parco delle sculture e più a nord verso il Ministero degli Affari Esteri si prosegue con il Boulevard Dzerzhinsky, parallelo a nord verso ovest il viale Jibek Jolu esce dalla città per proseguire nel territorio della regione settentrionale di Chuy. Attraversando il territorio del Chuy o o Çüy oblusu ,sempre in un magnifico scenario tra montagne, vallate e villaggi tradizionali, si arriva nell’ omonimo distretto nord occidentale ove si trova la cittadina di Talas, celebrata dal poema epico Manas dastany del XVIII secolo che narra l’ epopea di Manas come grande eroe popolare Kyrghiso ricordato poco a nord est dalla città dall’omonimo mausoleo islamico di Manas in stile persiano dalla maestosa cupola e nelle vicinanze il suggestivo territorio è protetto dal Parco Nazionale di Besh-Tash. Scendendo poco a sud nel limitrofo territorio nord occidentale per la regione di Jalal-Abad, attraverso la suggestiva foresta nell’ omonima valle tra le montagne si raggiunge il villaggio di Arslanbob nel territorio incrociato da carovane ove da sempre si produce la pregiata noce Juglans regia con le sue antiche piantagioni, si dice fosse importata ad occidente dall’ esercito macedone al comando di Alessandro Magno che nella sua leggendaria spedizione attraversò questo ad altri territori del Kirghizistan percorsi poi dalle carovaniere sulla Via della Seta e da Arslanbob su uno di essi che attraversa la valle del Kugar lungo il fiume omonimo sorge la città di Jalal-Abad fondata come altre da un villaggio divenuto avamposto russo nei pressi di sorgenti termali, lasciata Jalal-Abad per il villaggio di Kerben, si apre il territorio che conserva vari monumenti islamici, una moschea del XVIII secolo e il mausoleo di Chah-fazil frequentato da pellegrini.
Osh e Karakol
Da Bişkek per la regione orientale , da un vecchio avamposto nel 1864 i russi fondarono la città di Tokmok, ove poco distante nella valle circostante sulle vie carovaniere dal IX secolo fiorì l’ antica di città Balasagun fondata dal grande Ilek Khanidi che dominava la regione noto come il Khanato dei Karakhanidi, conquistata dai mongoli all’ inizio del XIII secolo che ne fecero il loro centro di Gobalik, ha lasciato i suoi resti nella torre di Burana, parte delle originali fortificazioni circondata dai più antichi idoli di pietra balbali e pitture rupestri che ammantano di misterioso fascino il sito di Burana. Poco a sud tra le montagne del Tian Shansi stende il Parco nazionale di Ala Archa che protegge il magnifico ambiente da dove si può continuare nel territorio per la gola di Belogorka ove precipita l’ omonima cascata e, oltre l’ altra suggestiva gola di Kegety, si apre il lago Kol-tor, mentre proseguendo tra i monti della catena Tien Shan occidentale si apre la riserva naturale di Padych-ata. Sempre da Bişkek superando il non distante passo di Too-ashu, che collega la regione settentrionale alla meridionale, passando per la montagna sacra di Sulamayn Too che domina l’antica città di Osh, si apre il suggestivo ambiente del lago con la riserva naturale di Sary chelek, continuando sui percorsi storici che attraversavano il Kirghizistan sulla millenaria Via della seta nell’ omonima regione meridionale dominata dal sacro monte Sulayman, da un antico centro carovaniero incrociato per secoli da nomadi e mercanti venne fondata la fiorente città di Osh che ricorda la sua lunga storia nel vecchio centro animato da mercati , il grande Jayma bazaar e i vecchi edifici islamici che diramano dalla grande moschea. Per secoli viaggiatori, mercanti e pellegrini sono stati ammirati dalla rocca del monte Sulayman ove i fedeli zoroastriani portarono il loro culto dall’ antica Persia aprendo il santuari del fuoco sacro all’interno delle caverne, dal nord dell’ India Moghul il sultano Babur vi fondò il santuario frequentato dai pellegrini come gli altri siti salendo sulla rocca divenuta Patrimonio dell’ Umanita come sito Unesco da dove lo sguardo spazia sull’ antica città si e la sua valle. Lasciando Osh per una cinquantina di chilometri a nord est si trova la cittadina di Uzghen sorta da un antico centro carovaniero sulla via per Kashgar nel Xinjang cinese che conserva i suoi edifici islamici con una grande moschea e continuando ad est nella regione dell’Issyk-Kul verso l’ estremità orientale dell’ omonimo grande lago la cittadina di Prževal’sk ribattezzata Karakol è sorta da un centro fondato nel 1869 come base militare del Turkestan russo esteso dal deserto del Gobi in Mongolia al Mar Caspio. Dall’ epoca rimane la Cattedrale Ortodossa della Santa Trinità in legno sormontata da torrette dal tetto verde e i vari edifici dalla tipica architettura lignea russa dalla facciate azzurre decorate neiquartieri storici di Karakol da dove diramano i più recenti tra vie , piazze ed animati bazaar. I primi Dungan di stirpe e lingua turco mongola islamizzati vi migrarono nella regione il decennio succesivo alla fondazione di Karakol dalla vasta regione cinese occidentale del Xinijang per sfuggire alle persecuzioni dell’epoca in quel territorio ove sono noti come il popolo degli Hui, fondando poco distante dalla città il villaggio di Pristan’-Przheval’sk ribattezzato Yrdyk mantenendo le antiche tradizioni e che rimane uno dei più grandi dei Dungan nel paese. Nella vecchia Karakol, oltre al vecchio centro russo a tra i vari siti storici dell’ epoca si trova la moschea dei Dungan da dove diramano gli animati i quartieri verso il Gran Bazaar di Karakol frequentato da kirgyzi, uzbeki, kalmak, uighur e russi, così come l’altro Piccolo Bazaar, mentre nei fine settimana si tiene il mercato del bestiame. Poco distante da Karakol tra le montagne dominate dal Pik Palatka si può raggiungere la gola con le sorgenti termali di Altyn Arashan, con una deviazione a sud dopo il villaggio di Kemin nell’ omonima valle la flora e la fauna è protetta dal parco nazionale di Chon-kemin e salendo tra i monti per discendere lungo il fiume Chu ove si allunga la gola di Boom e oltre l’ omonimo passo tra magnifiche scogliere di arenaria si apre il suggestivo canyon di Konorchek, mentre dal vecchio villaggio Dungan di Yrdyk attraverso un grandioso ambiente tra le montagne si giunge al grande lago Issyk-Kul o Ysyk-Köl. Magnificamente incastonato come una gemma dagli splendi riflessi tra le cime innevate della catena del Tian Shan, giungendo per la sponda meridionale si apre la gola di Barskoon ove precipita l’omonima suggestiva cascata, procedendo per il tradizionale villaggio di Bokonbaevo, si continua lungo l’indimenticabile scenario costeggiando le rive frequentate dai nomadi dello Issyk-kul verso la sponda occidentale del vasto lago ove si trova la cittadina di Balykčy , mentre su quella settentrionale è adagiata l’ altra e molto frequentata cittadina di Cholpon-ata ove per celebrare lo spiritualismo delle varie religioni è sorto il grande e moderno centro culturale di Rukh-ordo., poco fuori sulla pista dominata dal Kungey Ala-Too lungo il lago frequentata dai nomadi con i loro accampamenti estivi di Yurte si apre la gola di Chon-ak-suu tra tre splendidi piccoli laghi.
Naryn
Scendendo a sud ovest lasciando l’ indimenticabile ambiente del lago Issyk-kul, sempre tra i suggestivi scenari tra montagne e vallate attraverso l’ omonima regione dell’ Issyk-Kul, sulla via che la collega lungo la catena dei monti Terksey Ala-Too verso la limitrofa regione di Naryn, il percorso sale per le montagne tra grandiosi scenari per l’ omonimo villaggio sull’alto passo di Tosor e poco distante si apre la suggestiva gola con il canyon rosso di Skazka cesellato da fantastiche formazioni rocciose multicolori che sfumano nelle varie tonalità di giallo, arancio ed ocra fino a splendere al tramonto. Ad ovest si entra nella settentrionale più vasta regione del Naryn o Narın oblusu, tra la foresta verso le sorgenti del fiume omonimo si apre la riserva di Naryn da dove una via porta ove da un’ avamposto fortificato sulla rotta delle carovane nel 1868 venne fondata la città di Naryn, passando per il più suggestivo percorso fino al villaggio tradizionale di Kochkor nell’ omonima valle dal magnifico ambiente percorso per secoli dalle carovane, si raggiunge lo splendido il lago Song Kul che si riflette magnificamente di blu cobalto tra le montagne innevate, dalle sponde popolate dai nomadi con le loro Yurte, mentre un altro percorso parte dall’altro antico villaggio di Kyzart salendo tortuosamente tra i monti per giungere anch’esso fino all’indimenticabile spettacolo del Son-kul e continuando sulle antiche carovaniere per la Regione del Naryn tra le montagne nel teritorio di Kala Kolun per secoli le carovane sono state accolte nell’ antico caravanserraglio medioevale di Tash-rabat sorto nel XV secolo, da dove si lascia il Kirghizistan sulla rotta poco a sud verso territorio cinese del Xinjiang per l’antica Kashgar ove continuava il lungo itinerario sulla leggendaria Via della seta.