Anello d’oro di Russia
Durante la decadenza della Rus’di Kiev e l’antica capitale della terra di Novgorod dal XII secolo il territorio si divise in vari principati sempre in conflitto tra loro che poi si riunificarono ad est con al centro il grande principato di Vladimir-Suzdal iniziando la storia medioevale della Russia che dopo l’ invasione mongola riuscì a contenere e respingere l’ estensione del potente Khanato dell’ Orda d’ Oro nel XIII secolo, mentre nel da un centro fortificato sul fiume Moscova si estese la città di Mosca che dall’epoca fino a metà del XVI fu la capitale del potente principato di Moscovia , fiorito poi con il regno di Ivan il Terribile.
Tver
Poco a nord ovest di Mosca verso San Pietroburgo nell’ oblast’ di Tver, come è stato ribattezzata dal 1990 la vecchia provincia di Kalinin, oltre ad altri storici centri lungo il Volga si trova l’omonima ed antica città di Tver fondata nel 1135 che dall’ epoca fino al XV secolo fu capitale del fiorente principato autonomo di Tverskoye resistendo all’ invasione mongola. Decaduta alla fine del XV secolo rimase emarginata fino al XVIII quando con l’ ascesa dei Romanov Pietro il Grande fondò la sua nuova capitale di San Pietroburgo, rifiorendo come centro tra essa e la vecchia capitale Mosca e dall’ epoca si estese con altri quartieri ed edifici come il sontuoso palazzo imperiale di Caterina la Grande a Tver edificato nel 1763 in settecentesco stile neoclassico che la sovrana usava come residenza di viaggio. Continuando si trova il palazzo neoclassico che ospita la grande biblioteca di Gorkogo intitolata al grande scrittore Gorki, dal simile stile gli edifici che ospitano il Teatro dell’Arte e l’Accademia di Belle Arti, tra la prospettive Tchaikovsky e Komintern alla fine del XIX secolo in stile neotradizionale venne completata la chiesa di Nevsky consacrata al santificato eroe russo medioevale Alexander Nevsky e con lo stesso stile sulla riva destra del Tymaki nel 1913 la cattedrale della Resurrezione Voskresenskiy. Tornando nel territorio moscovita a nordest si estese il vasto principato medioevale di Vladimir-Suzdal in gran parte nella regione del Zolotoye kol’tso Rossii noto come l’Anello d’ Oro della Russia che si schiude come uno scrigno di arte e cultura tradizionale che racchiude le cittadelle dei Cremlini, quartieri, palazzi, chiese e monasteri tra le antiche città e centri dello splendido Zolotoye , in un affascinante itinerario che inizia poco ad est di Mosca dalla storica città di Sergiyev Posad.
Sergiyev Posad
Lungo il corso inferiore del fiume Kunya nell’ antico villaggio villaggio di Bogorodskoe tra i vecchi edifici si erge la chiesa consacrata alla Dormizione della Madre di Dio, passando dall’altro piccolo villaggio di Knyazhe che conserva edifici e chiese del XVI secolo e successivi, poco ad est sul colle di Makovets si trova i grande e suggestivo monastero della Santa Trinità di Sergieva, per secoli uno dei santuari russi più venerati e grande centro culturale ortodosso. Noto come Il monastero della Trinità di San Sergio per il suo elevato valore storico ed artistico è stato dichiarato patrimonio culturale mondiale Unesco, fondato nel 1337 con la prima chiesa in legno dal venerato santo ortodosso Sergio di Radonež. Quando venne dichiarato patrono di Russia per celebrarlo venne edificata la magnifica cattedrale della Trinità completata nel 1423 per contenerne il venerato sepolcro, dalle mura bianche sormontate da cupole dorate con gli interni finemente decorati, affreschi ed icone con le più antiche e preziose di Andrej Rublëv considerato il più grande pittore russo medioevale nel XV secolo assieme a quelle del contemporaneo altro maestro Daniil Čërnyj. Al centro degli edifici monastici si erge la grande cattedrale Uspenskij della Dormizione completata nel 1585, tra le altre chiese del suggestivo monastero della Trinità di San Sergio, adiacente alla parete meridionale della cattedrale della Trinità nel 1623 venne consacratala chiesa di San Nicola con all’ interno il sepolcro del santificato abate Nikon di Troice-Sergieva che fu discepolo di Radonež e l’altra più piccola chiesa Micheevskaja venne edificata nel XVIII secolo ove tradizione vuole che la Vergine Maria apparve a Sergio di Radonež. Tra le imponenti cattedrali della Trinità e la Dormizione nel 1477 venne edificata la piccola chiesa dello Spirito Santo nel tradizionale stile dei maestri di Pskov, che contiene il sepolcro del filosofo e teologo del XVI secolo Mikhail Trivolis beatificato come Maksim il Greco ed altri venerati santi ortodossi. Nel 1637 durante la restaurazione del monastero fu costruita la chiesa consacrata ai santi Zosima e Savvaty di Solovki e poco dopo le nuove celle dei monaci presso la chiesa di San Giovanni Battista, alla fine del XVII secolo il facoltoso Grigorij Stroganov, nel tradizionale omonimo stile che prende nome dalla sua famiglia, fece edificare la cappella del Pozzo e la chiesa della natività di San Giovanni dalla singolare e raffinata decorazione esterna. Allo stesso periodo risale la grande chiesa del Refettorio dalle scalinate e le facciate con archi dipinte e decorate, all’angolo nord occidentale nel 1734 venne aggiunta l’ ottagonale chiesa di San Michele anch’essa dalle facciate decorate, nel 1753 venne consacrata la piccola chiesa della Vergine di Smolensk che racchiudeva la venerata icona scolpita della Madonna Odigitria con le vicine camere metropolitane, nel 1770 fu aggiunto l’ alto e candido campanile che svetta con le facciate finemente decorate e nel 1782 il grande edificio della nuova Sacrestia dalle pareti gialle con le Camere Vicegerenti andate perdute che ospita un museo. Tra il XVI e il XVIII secolo il monastero venne circondato dalle poderose mura con dieci torri accessibili dalle porte sante con davanti l’ obelisco eretto nel 1792, nella prima metà del XVI secolo vennero edificate le Torri del Venerdì Santo Pyatnitskaya e la così detta delle Cipolle, nello stesso periodo le altre tre Torri chiamate dell’acqua, della birra e della cantina e anch’esse denominate singolarmente come le Torri del Falegname e dei pellegrini, il campanile e la torre delle Anatre, nel XIX secolo vennero aggiunte le torri dell’ essicazione e del portale Rosso. Nel terreno settentrionale del monastero su un precedente edificio di legno nel XVIII secolo fu costruito il palazzo dello Zar con i padiglioni imperiali decorati in pietra bianca che ospitano la vecchia biblioteca e la ricca collezione di oggetti sacri ed icone, davanti alla torre di Pellegrini nel 1790 secolo fu edificato il palazzo Konny Dvor ampliato nel secolo successivo che ospita il museo storico del monastero e di Sergiev Posad. Fuori dalle suggestioni del monastero della Trinità di San Sergio con le sue chiese e ed edifici, sotto il colle nel 1574 vennero completate le due chiese Tserkvi consacrate alla santa Paraskeva Pyatnitsa e alla Presentazione al Tempio, non distanti le due isolate e candide cappelle Chasovni di Pyatnitsky edificata alla fine del XVII secolo e la Krasnogorskaya nel 1770.
Pereslavl-Zaleski
La storica città di Pereslavl-Zalessky che conserva i suoi antichi quartieri, edifici, chiese e monasteri, venne fondata nel 1152 dal principe Jurij Dolgorukij di Kiev della dinastia Rurikid, ma i rinvenimenti archeologici hanno svelato i resti di più antiche mura lungo le sponde del lago Pleščeevo o Pleshcheyevo ove è sorta la città popolata precedentemente, come la Pietra Blu rinvenuta nel villaggio di Siniy-Kamen ritenuto un antico idolo di cerimonie pagane e nel XI secolo già vi sorgeva la cittadella di Kleshchino che conserva edifici dell’ epoca. Vi si stende parco nazionale del lago Pleshcheyevo che protegge il territorio con i suoi antichi siti e qui sulla via Zaprudnaya affaccia Il monastero di Nikitsky fondato all’ inizio del XII secolo in onore del venerato monaco Niceta lo Stilita noto come l’asceta Nikita precedente all’invasione mongola durante il regno dei santificati principi Gleb e Boris di Suzdal che convertirono i pagani del Pleščeevo ove sorse il monastero di Nikitsky divenuto dall’ epoca centro di pellegrinaggi. Nel XV secolo fu ampliato e vi sorse l’ omonima cattedrale fatta edificare all’ epoca del principato di Moscovia da Ivan il Terribile mentre faceva costruire le nuove mura e torri di Pereslavl-Zalesskii sulle precedenti del XII secolo che hanno lasciato il loro resti nella circolare via Valovoe Koltsoche. Nella centrale Piazza Rossa Krasnaya, assieme ad una chiesta del XVIII secolo costruita in suo onore, la sua statua ricorda che qui nel 1220 nacque il principe Aleksandr Nevskij , celebrato protagonista della storia medievale russa, vi affaccia la Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore edificata nel XII secolo in pietra bianca con cupola a croce, tra le prime di architettura ed arte medioevale russa nella regione che conserva austere decorazioni interne ed icone dichiarata patrimonio culturale mondiale Unesco. Dalla piazza per l’ adiacente via Sadovaya si trova la chiesa metropolitana di San Pietro del XVI secolo, nella vicina via Sovetskayche il Museo dell’Artigianato e dal centro diramano gli altri antichi quartieri di Pereslavl-Zalesskij con i suggestivi monumenti, chiese e monasteri. Su un colle Il candido monastero di Troitsky consacrato alla Santissima Trinità venne fondato all’inizio del XVI secolo dal venerato monaco ortodosso Staretsun con l’ omonima cattedrale edificata nel 1530 in onore della nascita del futuro e potente principe di Moscovia Ivan il Terribile , appare come un austero edificio cubico bianco sezionato con sottili pilastri con accanto il campanile nell’ armonia di proporzioni e volumi tipico dell’ architettura dell’ epoca, meno ridondante delle altre chiese di del XVII secolo che si trovano in città come quella di Ognissanti e la consacrata all’ Elogio della Santa Madre Chiesa. Sulla via Moskovskaya il monastero di Fedorovskiy fondato all’ inizio del XIV secolo ed ampliato nel successivo si staglia con la sua grande cattedrale dalle cinque cupole e finemente decorata fatta edificare dal sovrano Ivan IV per celebrare la nascita del figlio Fyodor e in onore del martire Theodoro Stratelates. Nel XVII secolo venne fondato il monastero di Goritskij tra i capolavori dell’arte ed architettura russa barocca con al centro la cattedrale dell’Assunzione dalle cinque cupole del 1750 e finemente decorata come la successiva chiesa di Tutti i Santi e l’annesso refettorio e adiacente alle mura la chiesa di Besstolpny anch’essa sormontata da cinque cupole. Nei pressi gli edifici della riserva di Pereslavskij anch’ essi del XVIII secolo in stile barocco e classico russo che ospitano i vari musei e mostre di arti decorative, sculture ed intagli in legno, la galleria di dipinti dall’ XVIII al XX secolo ed altri sempre di arte tradizionale russa. Al XIV secolo risale la prima fondazione del grande monastero di Nikolskiy dalle cupole dorate ad opera del monaco ortodosso beatificato come San Dimitri di Prilouki e nel XVIII secolo, come altre chiese dell’ epoca sorte in città dallo stile che ricorda il barocco moscovita Naryskin, vennero edificate le chiese di Pietro e Paolo e dell’Annunciazione con l’ annesso refettorio e le altre dagli interni finemente decorati con al centro la Cattedrale di San Nicola che svetta dalla forma piramidale. La storia della città è raccontata anche dai musei di Pereslavl ospitati nei vari edifici, chiese e monasteri, sul lago Pleščeevo il giovane imperatore Pietro il Grande iniziò a far costruire la sua flottiglia di addestramento navale e ne rimane una barca conservata nel museo Botik-Petra fondato nel 1801 assieme a cimeli imperiali nella tenuta ove si trova il monumento a lui dedicato con l’ obelisco e il grande e il palazzo Bianco Belyi dvorets sorto a o metà del XIX secolo che ospita un museo storico. ll Museo Aleksandra Nevskogo è dedicato alla storia e le gesta del principe Aleksandr Nevskij nato a Pereslavl, tra gli altri singolari musei per la via Sovetskaya si trova il frequentato Utyug sul ferro, quello delle macchine da cucire in via Kardovskogo della Radio in via Podgornaya e il Museo Ferroviario Russo nel villaggio di Talitsy.
Rostov Velikij
Lasciata Pereslavl-Zalesskii con i suoi quartieri storici, chieste, edifici più antichi e recenti, l’itinerario storico per l’ Anello d’Oro continua poco a nord est per Rostov la Grande o Rostov Velikij come è nota l’ antica città adagiata sulle sponde del lago nero Chernoye, il territorio fin dal VI secolo fu abitato da tribù dell’estinto popolo Merya di stirpe finnica del Volga, vi giunsero poi popolazioni slave che vi fondarono il primo centro fortificato di Sarskye noto come la cittadella di Sarskoye Gorodishche per essere edificato sulla sponda del fiume Sara nei pressi del lago Nero. Come altri nella regione all’ epoca divenuto un centro commerciale sulla via del Volga degli scandinavi norreni di stirpe Vikinga che gli slavi chiamarono Variaghi, fiorito dal IX secolo e nel successivo divenne una delle prime capitali del potente principato di Vladimir-Suzdal estendendosi con nuovi quartieri chiese e monasteri come tra le più floride città medioevali nella regione del Volga, nel XIII secolo devastata dai mongoli durante l’ invasione della Rus‘ come le altre. In gran parte poi ricostruita tornando a fiorire nel secolo successivo fino al 1474 quando l’ intera regione entrò nei domini del principato di Moscovia , seguendo poi la storia di tutte le altre città del Volga nell’ Anello d’ Oro dello Zolotoye , lasciando gli antichi quartieri, edifici, chiese e monasteri di Rostov. Centro ne è la splendida cittadella circondata da mura con undici torri completata nel XVII secolo come il Cremlino di Rostovskij con le residenze dei principi, sontuosi edifici e chiese nello stile tradizionale russo dalle candide facciate sormontate da cupole ove si erge la grande cattedrale Uspensky della Dormizione, poco a sinistra del Cremlino alla fine del XIV secolo risale la prima fondazione in legno del monastero di Yakovlevsky consacrato a San Giacomo Salvatore poi ampliato nel XVII secolo in pietra nello stile tradizionale ortodosso assieme alla cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore. Sul sito di un santuario pagano il monaco Averkiy santificato come Abramo di Rostov, fondò un eremo alla fine del XI secolo ove poi venne edificato il monastero dell’Epifania di Bogoyavlenskii come centro di pellegrinaggi e su un portale, ove sorgevano le mura poi demolite nel 1684, venne costruita la chiesa della Porta di San Nicola tra due torri e un campanile centrale. Il monastero della Trinità Sergiev Varnitsky venne edificato nel XV secolo in onore del beato e venerato santo Sergej di Radonež. che leggenda vuole vi fosse nato, tra gli altri vari edifici, chiese e monasteri dell’ antica Rostov verso i quartieri sud occidentali si trovala cattedrale Zachatievsky del XVII secolo, all’ inizio del successivo venne completata la cattedrale Dmitrievsky e poco dopo la non distante chiesa Yakovlevskaya. Del vecchio monastero di Pesotsky abbandonato nel XVIII secolo rimane la chiesa del Salvatore sulle Sabbie , la chiesa di Tolga anch’ essa dal tradizionale stile sormontato da cupola risale al XVIII secolo, dall’ interno decorato con altari e più antiche icone medioevali, alla seconda metà del XVIII secolo la chiesa di Cosma e Damiano e all’ inizio del XIX su una precedente in legno la chiesa di San Nicola a Vspilye. Usciti dalla città poco distante lungo il corso del sul fiume Ishnja al XVII secolo risale la lignea chiesa di San Giovanni il Teologo che leggenda vuole sorse dal fiume, continuando per i dintorni nell’ omonimo villaggio si trova il monastero di Borisoglebsky fondato in legno nel 1363 dai due monaci Fyodor e Pavel e all’inizio del XVI secolo fu ricostruito in pietra divenendo un venerato centro di pellegrinaggi .
Yaroslavl
Lasciata Rostov Velikij si continua per lo storico territorio dell’ oblast’ di Yaroslavl , sulle sponde dell’ alto corso del maestoso Volga, ove nel bacino di Gor’ki con il suo lago artificiale confluisce il fiume Kotorosl’, alla fine del IX secolo sorse il centro divenuto la fiorente città di Yaroslavl, così chiamata in onore del principe Jaroslav Vladimirovič salito al trono come Jaroslav I di Kiev noto come il Saggio che la governò per un trentennio dal 980 e che alla fine del XII secolo assieme a Belozersk e le altre due omonime città che ne hanno dato nome, divenne uno dei grandi centri del potente principato di Vladimir-Suzdal’ protagonista del medioevo russo. Nel secolo successivo dopo la travolgente invasione mongola della Russia del 1238, come altre della regione venne sottomessa al devastante potere del khanato turco mongolo Kipchak dell’ Orda d’oro. Dopo oltre un secolo di dominio il principe moscovita e granduca di Vladmir Dmitrij Ivanovič , celebrato come Demetrio del Don Donskoj e poi beatificato, riunificò le armate russe contro i tartari sconfiggendoli definitivamente nel 1380 con la storica battaglia di Kulikovo. La città tornò a fiorire e come le altre dal 1463 entrò nei domini del potente principato di Moscovia estendendosi con nuovi quartieri, edifici, chiese e monasteri assieme ai più antichi. Del suo passato la secolare Yaroslavl conserva il monumentale e suggestivo centro storico dichiarato patrimonio culturale Unesco che dirama per le vie e quartieri dal Cremlino al suo ingresso, disteso nella cittadella del Kremlya vicino alla confluenza del Volga lungo la sponda sinistra del fiume Kotorosl ove si erge il maestoso monastero della Preobrazhenskiy in stile tradizionale medioevale russo come il più antico della città fondato e consacrato alla Trasfigurazione nel 1218 dal principe Konstantin Vsevolodovich di Rostov, a lungo centro spirituale e culturale della regione con la prima scuola religiosa e la più ricca biblioteca dell’ epoca, assieme all’omonima cattedrale che completa il monastero della Trasfigurazione dai campanili che svettano tra tradizionali cupole e le candide facciate con gli interni finemente decorati ed affrescati. Nell’ omonima vicina piazza la chiesa dell’ Epifania venne completata nel 1684 nello stile barocco russo e dagli interni finemente affrescati come chiesa Bogoyavleniya del Signore San Yaroslavl e nei pressi è stato eretto il monumento di Yaroslavu per celebrare Yaroslav il Saggio, tra la chiesa dell’ Epifania e il monastero della Trasfigurazione si erge l’ altra suggestiva chiesa di Mihaila fondata nel 1215 consacrata all’ Arcangelo Michele e ampliata nei secoli successivi come venerato santuario dei combattenti difensori della Santa Madre Russia. Nell’ altra centrale piazza Sovetskaya la svyatoy Iliya o chiesa di Elia consacrata al biblico profeta ha conservato il suo originario aspetto nello stile della scuola di architettura di Yaroslavl del XVII secolo così come le suggestive decorazioni degli interni con le pareti fitte di splendidi affreschi che completano la ricchezza nella chiesa del profeta Iliya. Continuando sulla sponda destra del fiume Kotorosl nel 1687 venne consacrata la chiesa di San Giovanni nel ridondante stile barocco russo sormontata da quindici cupole e con a fianco l’alto campanile, dagli interni e decorati ed affrescati, nel medesimo stile la chiesa Fedorovskaya sempre lungo la sponda destra del fiume Kotorosl fu completata nel 1687 consacrata alla Madonna e alla venerata icona Theotokos di Feodorovskaya con le reliquie del duca Fyodor Rostislavich santificato come Fyodor il Nero. Sulla sponda sinistra del Volga nel 1314 venne fondato lo splendido convento Vvedenskiy di Tolgskiy così chiamato dall’ omonimo fiume che scorre nei pressi e noto anche come monastero di Tolga , nella via Kedrova da una precedente di legno in stile barocco russo fu edificata chiesa della Natività all’ inizio del XVII secolo con il suo campanile e l’adiacente chiesa della Santa Porta e sulla via Chaikovsky nel simile stile la chiesa consacrata da San Nikola di Mokryi dalle mura esterne finemente decorate ed intarsiate e gli interni magnificamente affrescati dai grandi maestri della pittura seicentesca di Yaroslavl. Attraverso lo storico quartiere ove rimangono le antiche case e gli edifici in legno di Yaroslavl, nell’ omonimo distretto periferico oltre il fiume Kotorosl si trovano le chiese di Korovniki edificate nel XVII secolo e, dopo il disastroso incendio del 1658, tra le altre ne rimangono la chiesa di San Giovanni Crisostomo Ioann Zlatoust completata nel 1649 decorata da affreschi e la preziosa iconostasi, la vicina chiesa di Vladimirskaya del 1669 e tra esse l’ alto campanile noto come la Candela di Yaroslav, entrambe dalla tipica architettura dell’ epoca con le sfavillanti pareti in mattoni rossi e le piastrelle policrome in ceramica smaltata che decorano le facciate. Continuando nel distretto di Yaroslav sponda sinistra del Volga si trova la cittadina di Myshkin sorta su un villaggio del XV secolo nella seconda metà del XVIII, divenuto un frequentato porto sul fiume , conserva quartieri ed edifici che ospitano vari musei come quello etnografico, la galleria d’arte, il curioso muso del Topo, di abbigliamento tradizionale, di auto d’epoca ed altri.
Uglich
Nell’ oblast’ di Yaroslavl alla confluenza del fiume Sheksna con il Volga da un villaggio fondato nel XII secolo, nei successivi si è estesa la città di Rybinsk con il suo porto fluviale divenendo un fiorente centro commerciale dall’ inizio del XIX secolo con l’apertura dei canali che collegano il Volga al mar Baltico. Da Rybinsk che conserva alcuni edifici dell’ epoca, continuando lungo il corso del Volga sulle sue sponde è adagiata l’altra storica città di Uglich fondata su un più antico centro a metà del XII e devastata dai Tartari dell’ Orda d’Oro nel 1238, poi ricostruita e più volte danneggiata durante i conflitti dinastici nel principato di Moscovia nel XV secolo. Sulla sponda del Volga cuore dell’ antica città si erge la cittadella del Kremlin con i suggestivi edifici dell’ epoca, ne rimangono i fossati che circondavano gran parte delle mura andate perdute, oltre il palazzo che ospitava le camere del Principe, su una vecchia chiesa lignea del XIII secolo nel 1485 venne edificata la cattedrale della Trasfigurazione in stile tradizionale tra le torri sormontate dalle cupole verdi con accanto lo svettante campanile e gli interni riccamente decorati. Tra altri edifici del Kremlin poco distante si trovano quelli della Duma ove troneggia in stile barocco russo la chiesa di San Dmitry edificata alla fine del XVII secolo dalle mura rosse sormontate da cinque cupole blu con l’annesso refettorio, eretta ove si dice lo Tsarevich Dmitry fu ucciso durante i conflitti dinastici, anch’ essa dagli interni decorati da affreschi ed altari ove tra le varie icone si trova quella della venerata Madonna di Smolensk donata dai Romanov. Continuando nell’antico centro di Uglich tra gli altri storici edifici più antichi e recenti si erge la cattedrale dell’ Epifania Bogoyavleniye edificata all’inizio del XIV secolo nel tradizionale stile dell’ epoca e gli interni decorati oltre alla ricca collezione di dipinti da maestri russi dal XV al XVIII secolo e ritratti di nobili e mercanti. In stile neoclassico nel 1815 fu completato il palazzo del Consiglio che ospita il comune e la vecchia residenza del sindaco, più oltre il monastero di Alexey che deve la sua prima fondazione alla fine del XV secolo e poi ampliato nel successivo, proseguendo si trova l’ insolito museo dei Miti che racconta le leggende e le superstizioni popolari russe.
Kostroma
Continuando per le storiche città dell’ Anello d’oro verso nord est alla confluenza del fiume Kostroma con il Volga si giunge alla la più orientale Kostroma fondata nel 1152 dal principe Jurij Vladimirovič Dovgoruki salito al trono come Jurij di Kiev, come le altre nella regione è stata poi devastata dall’ invasione mongola subendo per oltre due secoli il dominio dei Tartari in Russia, rifiorita nel potente principato di Moscovia con il regno di Ivan il Terribile per tutto il XVI secolo. Nel successivo durante la guerra del regno moscovita con la Pololonia, verso la fine del conflitto nobili boiardi da Mosca giunsero nella città dopo l’ instabilità della Moscovia nel cosìdetto periodo dei Torbidi per offrire la corona a Michail Fëdorovič Romanov rifugiato nel monastero di Ipat’ev per sfuggire agli invasori. Salito poi al trono come il nuovo zar Michail di Russia, fondatore della grande famiglia che governò la Russia con la dinastia dei Romanov che dall’ epoca elessero la città di Kostroma tra le preferite nell’ impero fiorendo come grande centro commerciale con il porto sul Volga. Dopo un devastante incendio nel 1773 la sovrana Caterina II di Russia fece ricostruire gran parte della città su i modello urbanistici e architettonici del neoclassicismo russo conservati nei quartieri e palazzi del centro con le tradizionali abitazioni popolari izba in legno tra sontuosi edifici barocchi e neoclassici. Della più antica città medioevale rimane il grande monastero dell’ Epifania Bogoyavlensk fondato nel XV secolo dal beatificato monaco Nikita dagli edifici cinti da mura ove troneggia la Cattedrale dell’Epifania in stile tradizionale ortodosso con gli interni decorati da affreschi, altari ed icone ove è esposta la preziosa e venerata icona bizantina Feodorovskaya del X secolo raffigurante la Madonna nera di San Teodoro. Alla confluenza del fiume Kostroma con il Voga al 1330 risale la prima fondazione del convento Ipatevskij consacrato alla Santissima Trinità, poi cinto da mura nel XVI secolo ed ampliato meglio noto come il magnifico monastero di Ipat’ev tra cupole, torri e campanili, troneggia candida sormontata da cupole dorate la cattedrale Troitsky consacrata alla Santa Trinità nel XVI secolo dagli interni finemente decorati con affreschi ed icone dei grandi maestri dell’epoca. All’ interno del monastero nel XVII vi venne edificato in palazzo Romanov come rifugio per Michail Fëdorovič e la madre durante l’ invasione polacca e ove venne consacrato come Michail I divenendo poi il primo zar della dinastia che nel secolo successivo vide l’ ascesa dei Romanov dall’ epoca profondamente legata alla città di Kostroma. Nei pressi del monastero si apre lo storico e frequentato museo all’ aperto sloboda di Kostroma con vari edifici rurali tradizionali in legno isba, mulini e chiese, continuando per il centro durante il regno di Caterina II la città venne estesa con nuovi quartieri che diramano dalla centrale Susaninskaya sulla sponda del Volga nota anche come piazza Susanin ove si trova il palazzo con la torre Pozharnaya in stile neoclassico dalle mura dorate eretta nel 1827 per poi ospitare il corpo dei pompieri divenuto simbolo della Kostroma ottocentesca come Torre del Fuoco, dello stesso periodo i palazzi della Guardia e del generale Borshov oltre il sontuoso palazzo Ostrovskogo che dal 1863 ospita il Teatro Drammatico, il monumento a Michele Romanov e altri storici edifici che affacciano sulla piazza Susanin come le Gallerie dei Commercianti edificate nel 1786 anch’esse in stile neoclassico.
Ivanovo
Tornando verso ovest nell’ omonimo oblast’ di Ivanovo da un villaggio del XVI secolo nel XIX venne fondato il centro tessile di Voznesenskiy Posad divenuto la città di Ivanovo come venne ribattezzata nel 1932 e fiorita con le più grandi industrie tessili della regione, dell’antico villaggio e la città di Ivanovo ottocentesca, oltre ad alcuni edifici rimane la chiesa della Dormizione in legno edificata nel XVIII secolo, restaurata all’ inizio del XX è divenuta centro della comunità ortodossa degli Antichi Credenti consacrata all’icona Kazan della Madre di Dio. Nel 1898 fu completata la cattedrale della Trasfigurazione e nello stesso periodo venne fondato il monastero di Vvedensky con la chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria che ospita le reliquie di numerosi martiri ortodossi e il venerato abito clericale di San Giovanni di Kronstadt. Ad una sessantina di chilometri di trova la frequentata cittadina di Palekh ove nel XIX secolo vi fu fondata la scuola di icone ed affreschi in parte esposti nella chiesa dell’Esaltazione della Croce e divenuta celebre per l’ arte delle miniature dipinte a lacca di Palekh.
Suzdal
Continuando a sud ovest per il limitrofo oblast’ di Vladimir ove sorse l’ omonima città, tra i centri della storia russa medioevale come la vicina Suzdal, citata per la prima volta nella Cronaca degli anni passati del manoscritto di Nestor che racconta la storia russa dal IX al XII secolo e quando alla fine dello stesso si completò il declino della Rus’di Kiev la regione si divise in vari principati sempre in conflitto tra loro in quello che fu detto il periodo Udel’nyj o degli appannaggi che ne vide la disgregazione, mentre a nord est venne fondato il principato di Vladimir-Suzdal tra i fiumi Volga, Oka e Dvina settentrionale con capitale Rostov. Il Principe Jurij Vladimirovič Dovgorukij noto poi come Jurij di Kiev, fu inviato a governare il principato all’epoca noto come granducato di Vladimir e alla sua morte nel 1157 prese il potere il figlio come suo successore Andrej Bogoljubskij salito al trono come Andrej I, protagonista di una delle ultime guerre civili che devastò la città di Kiev e fondatore di Vladimir ove trasferì la capitale del Principato di Suzdal’ e vi rimase fino alla fine del XV secolo quando fu annesso al potente granducato di Moscovia. Per i suoi edifici, chiese e monasteri dell’ epoca la storica città di Suzdal rimane centro della grande arte medioevale russa che assieme alla vicina Vladmir è stata dichiarata patrimonio culturale Unesco , nell’ansa del fiume Kamenka si erge il suo più antico centro nella splendida cittadella del Cremlino fondata nel X secolo e ampliata nei successivi come la si trova tra i vari edifici ove troneggia la sontuosa cattedrale della Natività dalle candide mura sormontata da cupole blu completata ne 1225 e più volte ristrutturata fino al XVII secolo dagli interni splendidamente decorati e la magnifica iconostasi dalle antiche e raffinate icone. Oltre il Cremlino per l’ antico centro della città diramano gli storici quartieri ove affacciano le altre chiese e monasteri dell’antica Suzdal, all’inizio del XIII secolo risale la prima fondazione del monastero di San Basilio con l’ omonima austera cattedrale consacrata a Basilio il Grande, su un colle che domina il centro si erge il monastero della Deposizione fondato nel XIII secolo ove tra i vari edifici troneggia al centro la splendida cattedrale della Deposizione della Veste. Sulla sponda sinistra del Kamenka si trova il grande Spaso Efimiev come è noto il monastero di San Eutimio dalle possenti mura fondato nel 1352 e arricchito poi da vari edifici e le torri del XVII secolo tra le candide facciate delle varie chiese sormontate da cupole che arricchiscono il magnifico complesso monastico dell’ Efimiev ove tra le altre emerge la cattedrale della Trasfigurazione dalle ricche decorazioni e gli affreschi del maestro Gurij Nikitin completati nel 1689. Dallo Spaso Efimiev, chiamato anche monastero del Salvatore Euthymios, sempre lungo il fiume Kamenka al 1364 risale la prima fondazione dell’altro monastero di Pokrovsky ampliato nel XVI secolo che splende con le candide mura e le cupole dorate si accede dalle porte Santa e della Chiesa con al centro la cattedrale dell’ Intercessione a tre cupole completata nel 1518 con nei pressi lo dallo svettante campanile. Poco fuori Suzdal nel villaggio di Kidekša si trova la chiesa dei santi Boris e Gleb tra le più antiche rimaste fatte edificare dal principe Dolgorukij nel XII secolo dallo stile dell’ epoca e gli interni affrescati, seguendo l’alto corso del fiume Kolokša si giunge nella cittadina Jur’ev-Pol’skij fondata a metà del XII secolo dal principe Jurij Vladimirovič Dovgoruki ove nel 1230 venne edificata la cattedrale di Yeorgiyevskiy consacrata a San Giorgio dal simile stile e decorazioni della chiesa Boris e Gleb di Kidekša. Continuando a sud per il villaggio di Bogoljubovo, fondato a metà del XII secolo dal principe Andrej Jur’evič Bogoljubskij come sua residenza e qui assassinato in una congiura di nobili boiardi nel 1174, tra gli antichi edifici oltre al suo castello all’epoca è sorto l’ omonimo monastero di Bogolyubovo, immersa in un suggestivo parco rimane la chiesa dell’ Intercessione sul Nerl’ consacrata nel 1165 alla confluenza dell’ omonimo fiume con il Kljaz’ma, dalla splendida architettura medioevale e gli interni decorati, anch’ essa tra i patrimoni Unesco del territorio.
Vladimir
Poco a sud si trova l’ altra storica città di Vladimir che fu antica capitale e come la vicina Suzdal e dichiarata anch’ essa patrimonio culturale Unesco con i suoi storici edifici, chiese e monasteri capolavori dell’ arte medievale di Vladimir. Consacrata al venerato martire san Demetrio di Tessalonica Theotokos la cattedrale Dmitrievskij fu completata nel 1197 per ordine del principe Vsevolod Jur’evič salito al trono come Vsevolod III, dalle candide mura decorate da incisioni con immagini sacre ed altre mitologiche e derivate da tradizioni pagane con gli interni affrescati tra altari ed icone nel suggestivo stile medioevale russo come la non distante e più imponente cattedrale Uspenskij della Dormizione o Assunzione ove si trova il suo sepolcro, completata nel 1160 per volere del beatificato principe Bogoljubskij figlio di Jurij Dolgorukij. Fece giungere i migliori architetti e maestri dell’ epoca per farne la più grande cattedrale di tutta la Russia edificata in splendidi marmi e calcarei bianchi si innalza imponente superando la cattedrale di Santa Sofia di Kiev all’ epoca la più maestosa di Russia assieme all’ altra cattedrale sempre consacrata a Santa Sofia di Novgorod, venne dedicata alla Dormizione di Maria Russia e vi fu trasportata da Vyšegorod la miracolosa e venerata icona Vladimirskaja che raffigura la Madonna di Vladimir. Dalle splendide facciate candide sormontate da cupole dorate la maestosa cattedrale della Dormizione racchiude i maestosi interni decorati, tra ricchi altari, preziose icone e pareti affrescate ove rimangono le splendide opere del grande maestro beatificato Andrej Rublëv, all’esterno il cimitero con i sepolcri decorati dei principi russi e dei più celebri patriarchi ortodossi. Oltre ai vari musei vladimiri che raccontano la città con le loro collezioni di arte e tradizioni, tra gli altri edifici dell’ antica Vladimir, delle mura che cingevano la città rimane la sontuosa e candida Zolotyye vorota decorata come è nota la Porta d’ Oro che accoglieva le armate trionfanti dalle battaglie, ambasciatori e ospiti illustri fin dalla sua fondazione nel 1164 con all’ interno il museo che racconta la storia della città, poco distante la torre dell’ Acqua vodyanaya bashnya in mattoni che ospita anch’esso lo storico museo vecchio di Vladimir. Sulla via Knyagininskaya si trova la barocca chiesa Nikitskaya consacrata nel 1765 al San Nikita martire dallo svettante campanile e la facciata verde decorata su tre piani ognuno dalla ricca iconostasi, mentre alla fine del XIX secolo risale la cattolica chiesa Rozarya consacrata alla Madonna del Rosario in stile neogotico.
Aleksandrov
Nell’ oblast’ di Vladimir l’ altra storica città di Aleksandrov sorse da un centro fondato nel XIV secolo durante l’ ascesa del potente principato di Moscovia, poco fuori il principe Vasilij Ivanovič, salito al trono come Vasilj III di Russia, nel 1513 fece edificare la prima fondazione della cittadella Alexandrovskaya con il suo Cremlino, i vari edifici e il palazzo divenuto residenza estiva dei sovrani di Moscovia e per quasi due decenni dal 1564 di Ivan IV detto il Terribile vi trasferì temporaneamente il suo potere da Mosca. Dall’ epoca, mentre si estendeva con altri edifici il vecchio Cremlino di Aleksandrov, il palazzo divenne residenza estiva e di caccia degli zar fino al 1788 quando la sovrana Caterina II fece estendere la città con nuovi quartieri ed edifici collegandola a Mosca e dal secolo successivo fiorì con le industrie tessili. Tra gli altri storici edifici di Aleksandrov, oltre ai più antichi del Cremlino, nel XVIII secolo fu edificata la cattedrale della Natività in stile russo bizantino misto a neoclassico, nel vicino villaggio di Mahra il monastero consacrato alla Santissima Trinità di Makhrischchi e poco distante nell’ altro vecchio villaggio di Sloboda nel XVII secolo nello stile tradizionale dell’ epoca venne edificata la chiesa della Madre di Dio consacrata alla venerata icona della Madonna di Kazan, da dove l’ itinerario tra le città medioevali russe continua ad est per il Tartastan e la sua antica capitale Kazan.
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