Suzhou
All’ estremità meridionale della provincia di Jiangsu da un antico villaggio di pescatori, durante le antiche dinastie Qin e Han sorse un grande centro fiorito nei commerci attirando migrazioni dal nord e dal X secolo come Suzhou divenne uno dei più popolati della regione durante la dinastia Song, gran parte degli altri antichi quartieri, edifici e templi sorsero in epoca Ming nella raffinata architettura dell’ epoca assieme ai suggestivi giardini ed altri nella successiva ultima dinastia Qing. Ben presto noto come la Venezia d’ Oriente per i suoi canali il centro è adagiato sulla sponda occidentale del grande lago Tai verso costa del Mar Cinese Orientale ove si apre il vasto delta del fiume Yangtze , per secoli crocevia di commerci si estese fino a divenire la grande città di Suzhou. Dagli anni novanta con le riforme economiche e l’ apertura ai mercati internazionali della Cina popolare è uno dei grandi e prosperi centri dell’ espansione commerciale cinese nella regione , estesa al vicino Zhejiang ove nell’ omonima baia sorge la grande città di Hangzhou anch’ essa divenuta una metropoli industriale e commerciale come la non distante e ancor più estesa Shanghai. Con la fondazione del popolato distretto della nuova Suzhou nella città più moderna dal 1994 è sorto l’ immenso parco industriale Gòngyè con i grandi quartieri commerciali, finanziari e residenziali che affacciano in gran patre sull’ artificiale lago Jinji al suo centro ove si innalzano i grattacieli e i più alti edifici di Suzhou che ne hanno modellato il profilo contemporaneo.
Il lago dell’Ovest
Come la capitale dello Jiangsu Nanchino , quella che è ormai una grande metropoli ha conservato la sua storia da ripercorrere in affascinanti itinerari, ad ovest dal centro della città, decantato da poeti e ritratto da pittori si stende il grande lago occidentale di Si-Wu con le isole Gushan, Xiaoyingzhou, Huixin e Ruan Gongdun dai giardini ed antichi edifici. Sulle sponde varie pagode e grandi templi buddisti , per il suo suggestivo ambiente è stato dichiarato paesaggio culturale Unesco. Dalla riva settentrionale sul colle della Pietra Preziosa si erge la pagoda di Baochu edificata nel 963 su nove piani e ricostruita su sette nel 1934 mantenendone lo stile in pietra e mattoni, dalla sponda opposta meridionale si trova l’altra pagoda di Leifeng ottogonale su cinque piani edificata alla fine del X secolo poi crollata nel 1924 e recentemente fedelmente ricostruita come la si trova. Sotto le pendici meridionali del colle Qixia sorge il tempio Yuewang completato nel 1221 durante la dinastia Song per celebrare le guerre dinastiche che ebbero come protagonista il generale Pengju noto alle cronache anche come Yue Fei, onorato all’ interno dal mausoleo con il sepolcro di Yue_Fei . Dominato dal picco Huiri del colle Nanping si trova il tempio di Jingci fondato a metà del X secolo durante la dinastia Song meridionale dal celebre monaco gran diffusore del buddismo cinese Yanshou , distrutto e ricostruito più volte nei secoli fino al più recente restauro, a nord ovest ove si allungano i monti Wǔlínshān si trova il grande monastero buddista con il tempio di Lingyin che venne fondato nel IV secolo dal monaco pellegrino indiano Huili . Divenuto uno dei santuari più imponenti e finemente decorato con la diffusione del buddismo in Cina , più volte ricostruito come il venerato centro della dottrina Mahāyāna cinese di scuola Chan. Dall’ ingresso con la pagoda di Li che conserva le ceneri del monaco fondatore, si stende tra i colli di Lingyin a destra e Feilai Feng a sinistra in un suggestivo ambiente con gli edifici centrali dalla tipica architettura dei templi buddisti cinesi con le sontuose e decorate sale dei Quattro Re Celesti, le Mahavira, Bhaisajyaguru, Huayan, dei Cinquecento Arhat e i due pilastri del Sutra, esteso in un insieme suggestivo tra antichi edifici, padiglioni e pagode e le vicine grotte con incisioni rupestri e dipinti buddisti. Continuando per il lago Yangcheng nei pressi della sponda durante la locale dinastia Liang nel VI secolo venne edificato il tempio buddista di Chongyuan, distrutto da un incendio nel XIV venne poi ricostruito per essere di nuovo devastato durante la Rivoluzione Culturale e restaurato nello stile originale come lo si trova dall’ imponente portale e i vari edifici decorati .
Lungo i canali
Per i quartieri sud orientali di Suzhou si trova il ponte in pietra Baodai sorto all’ inizio del IX secolo in epoca Tang su un ramo del lungo e grande canale Jing-Hang che fu completato nel VII secolo durante la dinastia Sui e ampliato nelle successive per collegare la lontana Pechino attraverso le regioni centro orientali alla costa e poco a sud ovest, ove scorre il ramo del grande canale verso il centro, rimane la più antica porta di Panmen che tradizione vuole sia stata edificata nel V secolo a.C. durante in periodo dello stato Wu con i due accessi d’ acqua sul canale e di terra con il ponte ad arco di pietra della porta Wumen. Oltre ai ben conservati accessi di Panmen, è stata ricostruita la porta di Qingchun con i pochi resti delle antiche mura di Hangzhou che circondavano l’ antica città. Da qui si accede al centro storico attraversato dalla via Guanqian ove tra i vari edifici più antichi e recenti si erge il Tempio del Mistero taoista di Xuanmiao fondato nel III secolo come Zhenqing Daoyuan, distrutto e ricostruito nel XII in epoca Song con il portale settentrionale che accede al padiglione Zheng Shan in legno, la sala San Qing, la centrale con sei statue di divinità taoiste ed altre sei che raffigurano condottieri militari.
Il colle della Tigre
A nord ovest dal centro si eleva la collina della Tigre di Hu Qiu dalle antiche leggende e molto frequentata per le incisioni con calligrafie e versi scolpiti nella roccia, sulla cima si erge la pagoda di Yunyan su sette piani , nota come la torre pendente di Suzhou Wu, completata nel X secolo durante la dinastia Song e rimasta dopo la sua distruzione durante la guerra con il Giappone dell’ omonimo antico tempio buddista di Yunyan fondato nel IV secolo, la pendenza della è dovuta ad un cedimento del terreno sullo stagno di Jianchi ove tradizione vuole che vi sia celato il sepolcro del Wu Helu con il suo tesoro e migliaia di spade vanamente cercato dagli archeologi. Dalla suggestiva collina della Tigre di Hu Qiu ad ovest dalla città vecchia nel periferico borgo di Fengqiao si trova il monastero buddista e il tempio Hanshan della Montagna Fredda, edificato nel VI secolo come pagoda Miaolipu , nel successivo in epoca Tang consacrato al misterioso e beatificato poeta monaco Hànshàn che ne divenne abate, considerato emanazione del Bodhisattva Mañjuśrī, assieme al suo discepolo e monaco Shide associato all’emanazione del Bodhisattva Samantabhadra, divenuto uno dei grandi centri di scuola Linji del buddismo zen, tra i vari edifici splendidamente decorati si erge la torre con la grande campana e nella sala centrale troneggia la statua del Budda Maitreya in meditazione, con ai lati quelle che raffigurano i diciotto discepoli Arhat. Diversi edifici più antichi e templi buddisti di Suzhou furono costruiti nella raffinata architettura della dinastia Song, estesi, restaurati o ricostruiti in stile delle successive Ming e Qing, lasciando il centro storico poco a nord si trova il nel tempio buddista di Bao’en ricostruito a metà del XII secolo in epoca Song su un più antico precedente come l’alta pagoda di Beisi ristrutturata in epoca Ming che svetta ottogonale su nove piani in mattoni dalla base e le balaustre in pietra con le gronde balconi e ringhiere in legno dai piani decrescenti verso la cima. A sud est dal centro rimangono le pagode gemelle del tempio buddista di Dinghui anch’ esse edificate in epoca Song nel X secolo su sette piani in mattoni con quattro porte e finte finestre scolpite dai campanili in metallo una come pagoda del reliquiario Śarīra e l’ altra della virtù benefica, mentre del tempio distrutto durante la seconda guerra dell’oppio rimangono pochi resti di colonne.
I giardini classici
Nell’ omonimo distretto del centro si allunga la via Pingjiang con i vecchi ponti sui canali e ove affacciano altri edifici storici e nei pressi quello che ospita il vasto e frequentato museo di Suzhou dalle grandi collezioni di arte antica, calligrafia e tradizioni popolari, continuando per il vicino distretto di Wuzhong si trova il tempio buddista di Xiyuan fondato nel XIII secolo in epoca Yuan, dai vari edifici e padiglioni attorno allo stagno centrale con le statue della Tartaruga e il Leone Custode. Ricostruito dopo la devastazione nella rivolta Taiping è divenuto il tempio del giardino occidentale che accede ai nove giardini classici Yuànlin di Suzhou, sorti in epoca Song e ampliati per secoli fino a quella Qing. Con i magnifici parchi e gli edifici tradizionali sono tra i più splendi e conservati in Cina e dichiarati patrimonio culturale Unesco , all’ inizio del XVI secolo durante la dinastia Ming sorse il più vasto giardino Zhuòzhèng dell’ Umile Amministratore che dirama dalla piscina centrale con canali ove affacciano terrazze, padiglioni e torri, con un piccolo giardino di bonsai , nel giardino Guitianyuanju orientale disteso tra uno stagno e il prato circondati da alberi, tra gli altri edifici si trovano i padiglioni della Sorgente Celeste, della Fragranza di Riso, la Camera del Loto, del Picco di Nuvole ed altri nel classico stile tradizionale. Completano i giardini dell’ Umile Amministratore di Suzhou quello occidentale ove si trovano gli edifici più suggestivi come il padiglioni Li e Liangyi, il palazzo della Riflessione, i padiglioni Galleggiante e del Soggiorno, il corridoio dell’Onda ed altri verso il giardino meridionale con edifici residenziali e il museo. Il più piccolo giardino Wàngshì del Maestro delle Reti si stende nel quartiere residenziale sorto nel XVIII secolo in epoca Qing attorno ad uno stagno da dove diramano ponti di pietra e padiglioni, l’ altro piccolo Shì Zì Lìn è noto come giardino del bosco di Leoni dalle suggestive rocce di varie forme che circondano i padiglioni, è conosciuto come il giardino Ritiro della coppia l’ altro piccolo ed elegante Ou Yuàn con la residenza della nobile coppia al centro con ai lati padiglioni che ricordano i due sposi. Il giardino più antico prende nome dal padiglione Canglang della Grande Onda edificato nel 1044 su ispirazione del poeta Su Shunqin durante la dinastia Song nello stile dell’ epoca che ha conservato nel profilo e le decorazioni originali, noto anche come il padiglione delle Onde è adagiato su una diramazione del torrente Fengxi che si apre nello stagno del loto. Il vasto giardino della coltivazione di Yì Pù si stende ad ovest è con vari padiglioni attorno allo stagno fino al giardino delle Dolci Erbe, ad est altri edifici residenziali in stile tradizionale entrambe collegati tra loro con canali e ponti di pietra ove sorgono altri edifici dalla raffinata architettura Ming che completano la suggestiva eleganza del Yì Pù . Su progetto ispirato dal pittore Yuan Long, nel XIX secolo si completò il giardino Tuisi del Ritiro e Riflessione con l’accesso dalla circolare porta della Luna per lo stagno centrale ove affacciano i vari edifici, attraverso l’ altro suggestivo giardino di Huanxiu noto come la villa di montagna dall’ Abbracciante Bellezza con i suoi edifici tradizionali, si continua per la suggestione degli altri giardini classici Sulla via Liuyuan che ne prende nome si trova Il grande giardino Persistente di Liù Yuàn che dirama dal più antico centrale riproducendo paesaggi di montagne e laghi tipici della di pittura tradizionale cinese, da dove si estende nei punti cardinali per gli edifici più suggestivi tra i padiglioni Hao Pu e dell’Ombra Verde, la villa di Hanbi, le torri Lucida e del Ruscello che assieme agli altri in stile tradizionale e le incantevoli riproduzioni di paesaggi, completano la suggestione del vasto giardino di Liu.
Le città sui canali
Lasciata la città poco distante verso il delta dello Yangtze si trova l’antica città di Tongli sorta durante la fondata in epoca e chiamata piccola Venezia d’ Oriente per i quindici canali collegati da ponti tra edifici storici, templi e case tradizionali costruiti dal XV secolo nell’ affascinante centro di Tongli durante le dinastie Ming e Qing. Continuando l’ altra cittadina di Xitang immersa nella sua atmosfera ove si incrociano nove fiumi attraversati da ponti che collegano le antiche vie ed edifici che rimangono nella suggestione tradizionale di Xitang. Continuando sul basso delta dello Yangtze per la limitrofa provincia del Zhejiang si giunge alla più antica città di Wuzhen che appare come un tradizionale villaggio dalle antiche case in gran parte di legno lungo il canale che l’attraversa e dalle suggestioni di Wuzhen si prosegue tra i fiumi e laghi nella provincia del Jiangsu, ove sorgeva l’antica Kunshan sono rimasti diversi edifici anch’ essi sorti durante le dinastie Ming e Qinq nella città di Zhouzhuang , l’ affascinante itinerario tra le storiche città d’ acqua si completa con Qibao dall’ antico centro storico attraversata dal fiume Puhui fino al vicino e frequentato villaggio di Zhujiajiao dalla tradizionale atmosfera nel periferico distretto di Qingpu ove si apre la vasta metropoli di Shanghai.