Tamil Nadu
Tamilakam
Una delle rotte marittime sulle Via delle Spezie incrociava le coste indiane meridionali e, come parte del Kerala ad ovest, fin dall’ antichità la lunga storia del Tamil Nadu è legata alla popolazione dravidica dei Tamil che dal IV secolo a.C. con i commerci marittimi e vari centri dominarono il Tamilakam nella storica regione meridionale estesa nel nord della vicina isola dello Sri Lanka , governato dalla condivisione dei tre regni Chera , Chola e Pandya nel Moovendhar. Dal II secolo a.C. si impose il regno della dinastia Chera per i cinque successivi contemporaneo al primo Pandya, dal III secolo d.C. l’ altra dinastia Kalabhra fino al VI poi seguita dal regno Pandya. Il resto del Tamilakam fu dominato dal più antico regno della dinastia Chola che dalla metà del IX secolo riunificò I territori nel rifondato impero Chola. Nel 1308 invaso dal potente sultanato di Delhi, nel 1335 si rese indipendente con il sultanato Ma’bar di Madurai governando fino a quando vi si estese il vasto impero Vijayanagara diffusore della cultura induista Haridasa espressa nelle arti, letteratura e l’ architettura dal raffinato stile Vijayanagara. Nel 1565 fu invaso dalla coalizione dei sultanati del Deccan e quello di Madurai fu poi dominio della dinastia Nayak dal 1529, nel territorio orientale fondò il regno di Thanjavur, mentre anche sulle coste indiane si estendeva il controllo degli europei sulle vie delle Spezie, dal 1666 la compagnia francese orientale delle Indie iniziò la sua espansione con il primo centro a Pondicherry che ne divenne poi colonia, come nel 1739 la città di Karaikal e altri centri i. In conflitto con la compagnia britannica East India nel Tamil fino al completo controllo inglese nell’intera regione del Tamil Nadu, fondato nel 1680 il regno di Pudukkottai divenne poi uno dei principati vassalli della colonia British Raj rimanendovi fino all’ indipendenza quando divenne lo stato sudorientale del Tamil Nadu. Tra suggestivi ambienti naturali villaggi e antichi centri diviso nei trentotto distretti Tamil oltre le trentadue più grandi città del Tamil_Nadu che in gran parte conservano storia , cultura e tradizioni da ritrovare in affascinanti itinerari
Parchi e riserve
Le aree protette del Tamil Nadu con cinque i grandi parchi nazionali e numerose riserve si stendono tra le foreste popolate dalla ricca e variegata fauna del Tamil dalle molte specie endemiche con diverse centinaia di uccelli. Nel territorio centro occidentale per i colli Anaimalai , intitolato ad Indira Gandhi il parco nazionale dell’ Anamalai ospita la flora e fauna endemica dei Ghat occidentali, lungo i confini con il Karnataka e Kerala il distretto di Nilgiri prende nome dalla grande riserva biosfera del Nilgiri che qui si estende nel parco nazionale di Mudumalai dalle foreste tropicali con centinaia specie di uccelli e varie di mammiferi, oltre la riserva Wayanad poco ad ovest l’ ambiente si stende in Karnataka nel parco nazionale di Bandipur. Continuando per i Ghat occidentali nel distretto di Theni_ si allungano i monti Meghamalai tra piantagioni di tè e cardamomo, ove parte del territorio è protetto dal parco Meghamalai, all’ estremità meridionale tra il Kerala e il Tamil Nadu la riserva biosfera di Agasthyamala divisa in vari santuari naturalistici, nel Tamil la riserva la Tiger che olltre il maestoso felino ospita altra fauna endemica come la non distante riserva di Sathyamangalam. Per la regione di Madurai si elevano i monti con la riserva di Palani nella foresta con i fiumi che precipitano in ventisei magnifiche cascate in un suggestivo ambiente dalla ricca flora e fauna Palani ove nei loro isolati villaggi sopravvivono le comunità tribali dei Paliyan. Oltre le variegate specie di fauna la gran varietà di uccelli sono protetti dalle riserve avifaunistiche del Tamil in vari territori, a Madras si trova il più piccolo parco di Guindy, sulla costa orientale lungo lo stretto di Palk si stende lo storico territorio nel promontorio di Kodiakkarai con le foreste Vedaranyam protetto dalla riserva di Point Calimere tra le lagune, mangrovie, paludi e praterie popolate dall’ endemica Fauna terrestre e marina, all’ interno vari templi rimangono come patrimonio culturale del Kodiakkarai , tra tutti risalente al periodo Chola medioevale e consacrato a Shiva Il tempio di Kuzhagar. Scendendo per la costa orientale distesa sul golfo di Mannar e la barriera corallina ove emergono una ventina di isolette protette dal parco nazionale del Mannar.
Religioni
La storia religiosa è in parte raccontata nei testi del lungo periodo Sangam dai più antichi regni fino al III secolo d.C. con la diffusione delle religioni nel Tamilakan , dal culto Veriyattam della dea madre ed altre divinità sono derivate le induiste nella più antica tradizione Dravidica . Dal VI secolo d.C. e vi fu la grande diffusione dell’ induismo nel Tamil Nadu divenendone la religione più praticata nei vari santuari e templi Tamil, oltre i culti consacrati al variegato e vasto Pantheon induista, alcuni sono propri nelle forme del Tamil e dalle più antiche tradizioni sono legate le divinità familiari Kuladevata , diffuse nelle regioni meridionali come divinità di Villaggio. Dal II secolo a.C. iniziò la diffusione del Jainismo qui noto come Samanar che iniziò a declinare dall’VIII secolo, ma lasciando i templi rupestri e santuari Jain. Nello stesso periodo il Buddismo tra i Tamil ebbe una brave diffusione poi declinato mentre rimase dominante nel vicino Sri Lanka. Come nel Kerala, dalla missione dell’ apostolo Tommaso In India a metà del I secolo, vi fu la prima diffusione del Cristianesimo nel Tamil Nadu , divenuta poi la seconda religione più praticata nelle liturgie orientali locali con le due basiliche nel Tamil di San Thome edificata nel 1523 dai Portoghesi e la Vailankanni del secolo scorso, oltre le altre varie Cattedrali e chiese, assieme ai santuari e centri di pellegrinaggi cristiani Tamil.
Cultura
La regione prende nome dall’ antico popolo Tamil , in parte diffusi nel nord del vicino Sri_Lanka come Tamil di Ceylon , oltre che dalla storia e tradizioni legati dai dialetti della lingua Tamil di origine dravidica e il proprio sistema di scrittura ariccuvati anche per la redazione nella tradizione della grande letteratura Tamil. Dalla più antica musica derivata dal periodo Sangam , nei secoli si sono evolute le varie forme della musica Tamil che accompagna le tradizionali rappresentazioni oltre le cerimoniali e popolari e danze Tamil sempre negli sgargianti i costumi tradizionali. Tra le varie la più antica e classica Bharatanatyam diffusa in varie forme nelle altre regioni, alla dea della pioggia Mariamman è dedicata la danza Karakattam, le rappresentazioni con gli i elaborati costumi che narrano poemi epici con musiche e danze del Koothu. All’antico culto di Murugan, indentificato in Kartikeya è dedicata la ritualità cerimoniale con la danza attam nel Kavadi per il percorso di pellegrinaggio e nei templi consacrate a Kartikeya le danze Mayilattam. Nelle cerimonie dei villaggi la danza femminile Kummi negli sgargianti costumi, cosi come dopo il raccolto la Oyilattam, con i costumi di felini eseguono la popolare danza della tigre Puliyattam, mentre al sacro cobra è dedicata la Paampu e sempre con i costumi che li raffigurano la danza dei cavalli Puravi. Tra rappresentazioni popolari sono diffuse varie forme di spettacoli come il Jallikattu ove i più arditi si cimentano con i tori, nelle varie arti marziali Tamil, tra le più il combattimento del Kalari, dal più meridionale Kanyakumar la lotta Adimurai, il violento combattimento nella lotta Mallayuddha, dalla regione di Madurai il combattimento con bastoni del Silambam.
Arte e architettura
Santuari e templi induisti sorti nei secoli dai vari stili fino ai più recenti nella grande architettura del Tamil Nadu, dal V secolo a.C. al III d.C. nel lungo periodo Sangam seguita dal VII secolo dalla dravidica nel monumentale stile Pallava, tra gli altri lasciando il maestoso tempio di Kanchi a Kanchipuram così come i più suggestivi di Mahabalipuram. Dalla fine dell’ VIII secolo i santuari scavati nella roccia consacrati anche al Jainismo nell’ arte rupestre Pandya, dall’ inizio dell’ XI nello stile dravidico Chola, noti come Grandi Templi viventi, sorsero i maestosi santuari come il tempio di Airavatesvara a Darasuram e a Tanjore l’imponente e decorato Brihadesvara , dichiarati patrimonio culturale Unesco assieme all’ altro grande tempio Gangaikonda di Cholapuram . Con il duo dominio nello stile Vijayanagara a metà del XVI secolo risale la costruzione dell’ imponente forte di Vellore con il tempio di Jalakanteshwar, dal 1529 la regione di Madurai fu governata dalla dinastia che ha lasciato I vari edifici e templi nel raffinato stile Nayak, sulla sponda del fiume Vaigai si erge il grande tempio Meenakshi del XVII secolo, mentre come residenza reale a Tanjore fu edificato il maestoso Thanjavur. Dalla fine del XVIII secolo per tutto il periodo britannico fino all’ indipendenza ai più antichi stili sono seguiti i vari, sintetizzati a Madras nell’ architettura di Chennai, dai tradizionali dei templi agli edifici nello stile del Madras Indo saraceno , coloniale e ’Art Deco dal XIX secolo e inizio del XX fino all’ architettura urbanistica Agraharam più moderna e gran parte delle varie epoche rimangono come patrimonio di Chennai.
Vellore
Da karnataka sud orientale nasce il fiume Palar che scorre ad est entrando nel Tamil Nadu settentrionale ove sulle sponde da un centro del IX secolo si è estesa la storica città di Vellore , fiorita nel medioevo e poi nell’ impero Vijayanagara che nel XVI secolo vi edificò l’ imponente fortezza di Vellore dai grandi bastioni sull’ampio fossato. Tra gli altri edifici all’interno il tempio Jalakandeswarar di Shiva dal sontuoso ingresso, la torre piramidale del gopuram finemente scolpita come i pilastri e all’ interno splendidi monoliti e sculture come tra i più raffinati esempi dell’ architettura Vijayanagara, poco distante su una precedente nel 1846 in stile coloniale britannico fu completata la chiesa di St.John. Lasciato il centro del forte diramano i quartieri con altri storici edifici, moschee, chiese e i vari templi di Vellore , continuando nel suo distretto, per i colli Malaikodi nel parco spirituale Thirupuram splende il venerato Tempio d’ Oro di Sripuram In stile tradizionale consacrato nel 2007 alla dea della ricchezza Maha Lakshmi dalla torre Vimanam e il santuario Ardha coperti d’ oro, nello storico villaggio di Vallimalai ove la tradizione vuole che Vishnu fu un meditazione, è sorto il venerati tempio di Thenvenkatachalapathy, proseguendo a sud est per il distretto di Chennai.
Madras
Sulla costa Coromandel nord orientale affaccia lo storico distretto di Chennai ove da un antico centro è iniziata la lunga storia di Madras fiorita nel medioevo fino al XVI secolo con i primi insediamenti Europei e le concessioni territoriali ai britannici dai governanti Vijayanagara che dal 1740 divennero dominio inglese entrando poi nel vasto impero del British Raj rimanendovi fino al 1947 e dopo l’ indipendenza Madras si estesa divenendo la metropoli capitale dello stato Chennai. Dalle più antiche alle più moderne manifestazioni artistiche fino alla Kolliwood dell’industria cinematografica Tamil, la cosmopolita cultura di Chennai ha una sua identità diversa dalle altre indiane, conserva templi, chiese, moschee, edifici e monumenti che rimangono le suggestive attrazioni della Madras storica. Tra i più antichi nel centrale quartiere di Mylapore dal VII secolo si erge il monumentale tempio Kapaleeshwarar di Shiva dalle facciate e le cupole policrome scolpite con vari santuari, animato da pellegrini nella grande festa dell’ Arubathimoovar a primavera. Dello steso periodo e stile dravidico il tempio Madhava di Vishnu dalla torre gopuram finemente su cinque livelli e il santuario dalle varie statue con davanti quello del sacro uccello Garuda, l’altro tempio di Adikesava su cinque piani anch’esso dalla monumentale torre d’ ingresso scolpita con le pareti e gli interni decorati. A Mylapore sul colle di Parangi per la tradizione fu martirizzato l’ apostolo Tommaso nel 72 d.C. alla fine della sua missione in India , vi furono conservate le reliquie fino al XIII secolo quando da Mylapore furono traslate In Italia nella basilica di Ortona, i portoghesi nel 1523 vi edificarono la chiesa del monte St.Thomas , durante la colonia britannica ai piedi del colle nel 1830 venne edificata la chiesa di Garrison , poi su una portoghese in stile neogotico nel 1896 fu ricostruita la candida cattedrale di St.Thomas. Assieme a Mylapore e i limitrofi lungo il canale Buckingham , tra gli storici quartieri si stende il Triplicane con vari edifici di diverse epoche, tra tutti al VI secolo risale la fondazione del tempio Parthasarathy di Vishnu ampliato fino al XVI con i vari santuari finemente scolpiti e gli interni decorati da rilievi e statue. Nel 1845 venne fondato il tempio Ettampadai di a Muruga come qui è venerato Kartikeya, animato a primavera nella grande festa del Paṅkuṉi Uttiram, per l’ High Road la grande moschea Wallajah completata nel 1795 in stile Moghul. Poco distante il forte di St.George, fu edificato nel 1639 dai britannici con i vari edifici coloniali e la prima chiesa anglicana di St.Mary, mentre nel 1815 fu completata la grande cattedrale anglicana di St.George con l’ alto campanile e i sontuosi interni. Attorno Fort St.George si estesa la White Town con diversi edifici amministrativi e il grande di Maaligai che ospita la Segreteria di Stato, Il litorale della Marina Beach dalla frequentata spiaggia ove affacciano i vari i palazzi, memoriali e monumenti della Marina si allunga a sud fino al residenziale quartiere di Besant Nagar ove tra i vari moderni edifici nel 1977 venne fondato il tempio di Vinayaka e dalla Marina per la spiaggia di Elliot nel 1974 con il più tradizionale stile Tamil l’altro tempio Ashtalakshmi della dea Lakshmi. Oltre i vari monumenti, edifici governativi e parchi di Madras, si è estesa tra i vari quartieri con i numerosi e più alti edifici di Chennai, oltre ai centrali sono stati aperti gli altri numerosi parchi di Chennai , tra i vari nella foresta attorno la tenuta Raj Bhavan dalla flora e fauna endemica il parco nazionale di Guindy, nell’ omonimo quartiere sud occidentale il Vandalur e alla foce del fiume Adyar si apre quello dell’ Adyar.
Kanchipuram
Da Madras verso l’ interno Kanchipuram fu fondata su un centro del I secolo a.C. esteso nei successivi quando iniziò la storia di Kanchi come capitale Pallava lasciando i monumentali templi di Kanchipuram, dal III secolo divenne centro del Janismo nel Tamil e all’ VIII risale l’ unico tempio rimasto di Trilokyanatha con tre santuari e la torre gopuram su tre piani finemente scolpita. Dichiarato patrimonio culturale Unesco nel resto del sito si ergono i grandi e templi induisti di Kanchi, tra essi a nord il più grande e maestoso Ekambareswarar che rappresenta la terra tra gli elementi dei cinque templi di Shiva con l’ alta torre Rajagopuram finemente scolpita, ai lati i santuari di Vinayaka e Murugan che accedono alle sale mandapa riccamente decorate. Il corridoio delle colonne Aayiram Kaal e i cortili con i santuari e il tempio di Ganesh affacciato su uno stagno, agli angoli gli altri i anch’essi riccamente decorati, all’ interno la sala dai rilievi mitologici e lo Shivailgam. A nord est il Nilathingal dalla decorata torre e il santuario con le immagini della divinità, vicino il tempio Thirupadgam dalla torre su quattro livelli, la sala Mukha con statue in bronzo, i santuari Maha Pandava Thoothar e Arda Padmasana, a sud il Rukmini, oltre altri più recenti. Al X secolo risale il Kailasanathar tra quattro torri gopuram e quella del santuario Kamatchi rivestita d’oro, dal centrale di Amma dagli splendidi rilievi diramano gli altri separati e il Kalvar Perumal . Consacrato a Shiva il Sathyanatheswarar dall’ alto rajagopuram su tre livelli cinto da mura e due cortili esterni dai decorati corridoi prakaram tra i santuari dalle pareti scolpite e statue, continuando il Metraleeswar anch’ esso di Shiva tra due cortili prakaram e la torre su tre livelli, circondato da mura decorate come il santuario centrale e l’ altro Otarukeesar, oltre altre l’ immagine del sacro toro Nandi, Il santuario Nataraja e il separato Othu Urugeeswarar. Nella zona di Panchupettai il tempio Onakanthali dal rajagopuram su tre livelli, il santuario centrale e gli altri di Salantheeswarar, Jalandeeswarar, e Vinayagar, all’ inizio dell’ VIII secolo risale il Kailasanatha con il recinto antarala ove affacciano gli edifici dai pilastri scolpiti con scene mitologiche, il Garbagriha finemente decorato come il il tempio Anekadhangavadham di Shiva vicino. Dell’ XI secolo Il grande Kamakshi Amman con il gopuram che splende dorato sul santuario centrale tra statue e decorazioni, mentre Il Kamakshi è l’unico consacrato alla Sakthi Sthalam . Tra i più antichi il tempio di Attiyuran di Vishnu con la sala delle cento colonne scolpite da scene del Ramayana e Mahabaratha e la statua di Varadharajar portata fuori ogni quaranta anni. Sulla via Nellukara il Chitragupta consacrato nel IX secolo all’ assistente del dio della morte Yama, il gopuram su tre livelli e il santuario centrale con l’ immagine di Chitragupta. Il tempio Ashtabujakaram di Vishnu fu edificato nell’ VIII secolo circondato da mura granitiche e la decorata gopuram su tre livelli, il santuario centrale e il vicino di Astabhuja, separati altri che affacciano sulla vasca. Alla fine dell’ VIII secolo risale il Tiruvekkaa di Vishnu venerato come Yathothkari e la consorte Komalavalli, nella zona il Tiruththanka con la torre su tre livelli e due recinti, dal centrale diramano gli altri santuari affacciati sulla vasca, decorati e scolpiti come il vicino Tiruvelukkai di Narasimhar con i tre santuari di ḻagiya Singar, la consorte Amruthavalli e il sacro uccello Garuda. Il tempio Ulagalantha è consacrato all’ incarnazione di Vishnu che misura l’ universo, tra gli altri di Visnhu il più antico tempio di Vaikunta dalle splendide decorazioni, sculture, rilievi, affreschi ed iscrizioni con le pareti affacciate sui corridoi dai monumentali pilastri e teste di leoni. Il Pavalavannam con i due santuari ove la divinità è rappresentata dal colore smeraldo Pachai Vannar e corallo Pavalai Vannar, a quello ovest si accede attraverso le sale dei pilastri Maha e Arthaì, il tetto Vedasara Vimana sostenuto da cinque kalasam , dai pilastri scolpiti e le pareti da immagini mitiche i santuari di Rama e varie divinità .
Mahabalipuram
Da Madras poco a sud la città costiera di Mamallapuram fu centro della dinastia Pallava ove dal VII secolo sorsero i grandi santuari e templi rupestri di Mahabalipuram nel maestoso stile e decorazioni dell’ epoca dichiarati patrimonio culturale Unesco, che dai primi visitatori occidentali fu chiamata la città delle Sette Pagode . Dal VII secolo sulla spiaggia sorgono i cinque monolitici templi Ratha disposti come carri di processione consacrati ai cinque figli del mitico sovrano Pandu divinizzato nella tradizione induista e nel Mahābhārata celebrati come Pandava, dalla storia rappresentata nei suggestivi rilievi assieme alle immagini delle divinità. Noti anche come i cinque templi Pancha intagliati nelle rocce e scolpiti come edifici che hanno ispirato i templi indiani meridionali. Il più grande Dharmaraja è scolpito in una lunga roccia di granito rosa su tre piani finemente decorato da rilievi , la facciata tra due pilastri e i portici con la torre piramidale a terrazze sormontato da un alto shikhara ottagonale. L’ Arjuna dal simile stile su due piani con la cupola ottagonale e un leone scolpito nel cortile anteriore, il santuario garbhagriha, la torre dvitala su due livelli e il portico interno mukhamandapa. Anch’esso intagliato in una grande roccia di granito rosa, il Ratha del Nakula Sahadeva separato dagli altri e rivolto a sud, dalle simili decorazioni e sculture con una grande statua di elefante all’ esterno, il più alto Yudhishtira Ratha consacrato a Shiva dalla forma piramidale riccamente scolpita che affaccia su un porticato dai pilastri con sculture di leoni. Dal cortile con pilastri decorati da bassorilievi di leoni Il tempio di Bhima su un piano dal tetto ogivale, di minore dimensioni il Draupadi di Durga con a lato le statue di un leone e il toro Nandi. Verso nord tra i colli si trovano i vari templi rupestri di Mahabalipuram scavati nella roccia dal VII secolo con l’ ingresso quadrato e un padiglione per la sala dai pilastri decorati nello stile dravidico del Mandapa e gli interni finemente scolpiti. Tra gli altri su un colle il tempio di Varaha del VII secolo scavato nel granito rosa dalle splendide decorazioni tra intagli e rilievi con scene mitologiche, sul lato nord occidentale il tempio rupestre di Adivaraha finemente scolpito. Oltre il piccolo Kotikal dal portale con figure guerriere femminili dvarapala e gli interni con rilievi , a sud l’ altro tempio rupestre di Dharmaraja con pilastri ai lati delle due sale mandapa e gli interni scolpiti , al centro del colle il tempio nella grotta di Ramanuja con tre sale e tra i più completi e raffinati mandapa rupestri del sito assieme al vicino imponente Koneri di Shiva con cinque santuari scavati nella roccia dalle consuete decorazioni e rilievi. A nord nel villaggio di Saluvankuppam Il tempio nella grotta Tiger ove nei pressi sono stati rinvenuti i resti del grande santuario Subramanya dagli edifici in mattoni con il tempio di Murugan in granito , non distante l’altro tempio nella grotta di Atiranachanda. Tra i più grandi e suggestivi rilievi la discesa del Gange noto come la penitenza di Arjuna finemente scolpito da scene mitologiche con la discesa del sacro Gange e la leggendaria penitenza del mitico Arjuna. Su un colle si erge la gigantesca roccia monolitica di granito nota come la sfera di Krishna legata ad entiche leggende. Verso l’ estremità meridionale alla fine del VII secolo risale il tempio Yampuri di Durga scavato nella roccia dai raffinati intagli e rilievi con pannelli scolpiti, l’ epico scontro di Durga contro il demone Mahishasura e le mitiche narrazioni del Markandeya Purana, a completarne la suggestione sul mandapa si ergono i resti del tempio Olakkannesvara dell’ VIII secolo in granito decorato da rilievi e sormontato da un shikara dalla suggestiva vista sul sito. Oltre i vari rupestri tra i più antichi in pietra si erge Il monumentale tempio di Shore sulla spiaggia fondato nel 725 dallo stile Pallava nella suggestiva architettura dello Shore con tre edifici in blocchi di granito finemente scolpiti su cinque piani, all’ interno il santuario garbhagriha con lo immagini e lo Shivalinga. Davanti il mandapa e attorno il muro che lo separa dal precorso della circumambulazione, dietro santuario di Ksatriyasimnesvara e l’altro di Vishnu dalle mura decorate con in alto le statue del toro Nandi all’esterno di leoni con uno ove è seduta Durga, mentre attorno si stendono vari resti sotto la sabbia.
Da Chengalpattu a Pondicherry
Poco distante da Mahabalipuram si stende il distretto di Chengalpattu lungo la costa settentrionale del Coromandel ove si trova la cittadina di Tirukalukundram con i due santuari sulla cima e ai piedi del colle che la domina del tempio Vedagiriswarar consacrato a Shiva dalle torri piramidali finente scolpite e gli interni decorati. L’ altra cittadina di Maduranthakam adagiata sul lago della sua storia, conserva i suoi vari Siti religiosi e tra tutti a si erge il tempio Eri-Katha di Rama, poco distante tra le suggestive lagune con una gran varietà, di uccelli, il territorio e protetto dalla riserva di Vedanthangal. Scendendo lungo la costa si allunga il limitrofo distretto di Viluppuram , poco all’ interno tra i colli la storica cittadina medioevale di Jinji , nel XIII secolo vi venne edificata la poderosa fortezza di Senji poi ampliata come Gingee Fort lasciando i suoi resti con il vicino il santuario di Chenjiamman, poco distante di epoca e stile Pallava si erge il tempio di Senji e tra gli altri storici edifici i nel XVI secolo fu fondato il grande tempio Venkataramana. Continuando per i dintorni tra i villaggi nel 1926 venne fondato l’ Ashram di Sri Aurobindo come centro di meditazione, ispirato da Mirra madre di Sri Aurobindo nel 1968 fu fondata la cittadina con il centro spirituale di Auroville e nel 2008 il tempio con il moderno centro yoga di Matrimandir. Poco a sud est, incrociato dalle rotte sulla via delle spezie, lo storico territorio di Pondicherry nel XVII secolo fu colonia francese fino al 1956 divenuto il piccolo distretto di Puducherry che conserva la sua storia tra templi, chiese, moschee e monumenti tra le attrazioni di Pondicherry e il suo territorio. Consacrato a Ganesha il tempio Manakula nel monumentale e decorato stile medioevale, all’ XI secolo risale il tempio Varadharaja di Vishnu dall’ alta torre decorata, fuori dalla città nel villaggio di Thirubuvanai il tempio Vadukeeswarar di Shiva Per la comunità islamica dal XVIII furono edificate le varie moschee di Puducherry, tra le chiese di epoca francese alla fine del XVII secolo la cattedrale Samba Kovil , al 1745 in stile neogotico la chiesa di St.Andrew , nel 1855 in neo romanico la chiesa Kaps koil e nel 1908 fu completata la basilica del Sacrè Coeur divenuta centro per i pellegrinaggi cristiani del Tamil.
Cuddalore
il distretto di Cuddalore a sud ovest di Pondicherry prende nomella storica città di Cuddalore affacciata sul litorale ove nel XVIII secolo i britannici edificarono il forte St.David che ha lasciato i suoi resti sulla foce del fiume Gadilam da dove si allunga la frequentata spiaggia di Silver. Nel quartiere Thirupathiripuliyur al VII secolo risale ll tempio Pataleeswarar di Shiva tra i nove venerati santuari shivaisti Puliyur e nel vicino villaggio di Thiruvanthipuram dello stesso periodo il tempio Devanathaswamy sul fiume Kedilam. Nella città medioevale di Chidambaram tra gli altri edifici spicca il grande tempio Nataraja del X secolo, all’interno tra i vari santuari l’ altro tempio Govindaraja del XII secolo e dalle mura concentriche che ne racchiudono i santuari decorati, l’altro medioevale tempio Tirukkazhippalai. Verso la periferia, consacrato a Durga il Thillai Kali del XIII secolo, poco fuori il tempio Tiruvetkalam in stile tradizionale medioevale simile al non distante Uchinathar di Sivapuri. Passando per la città di Panruti, nel villaggio di Thiruvathigai si trova il tempio Veerateeswarar di Shiva fondato nell’ XI secolo, continuando per Veeramudayanatham nei pressi di Jayankondam i sontuosi resti della cittadella reale Gangaikonda di epoca Chola. La più recente città di Vadalur si è estesa dal XIX secolo con edifici, moschee, chiese e i templi induisti di Vadalur , tra tutti si erge il tempio Satyagnana di Vadalur, da un antico centro che fu il portoghese Porto Novo, la città di Parangipettai conserva parte della sua memoria storica come porto arabo ed europeo.
Mayiladuthurai e Nagapattinam
Scendendo per la costa il distretto di Mayiladuthurai fu anch’ esso storico territorio della dinastia Chola medioevale e le successive, nella città di Thiruvilandur si trova il tempio Tiruindaloor di Vishnu nel decorato stile dravidico, poco a sud l’ antica città di Mayuram ove tra i suoi storici edifici nel periodo e stile Chola fu fondato il grande tempio Mayuranathar di Shiva. Dal centro costiero danese Trankebar fondato nel 1620 si è estesa la cittadina di Tharangambadi sulla sua spiaggia, dall’ epoca della fondazione rimangono le mura e gli edifici del forte Dansborg sul mare, la missione luterana di Tranquebar fondata nel XVIII secolo lasciando vari edifici e la chiesa Jerusalem. Da qui si continua nel limitrofo distretto costiero di Nagapattinam dalla simile storia lasciando anche qui le sue memorie tra i vari templi del Nagapattinam nel monumentale e decorato stile dravidico medioevale ispirato dall’ arte ed architettura Chola. Tra gli altri dalla sua fondazione nel IX secolo la città di Vedaranyam ospita il venerato tempio i Vedaranyeswarar di Shiva, il distretto prende dalla storica città di Nagapattinam ove alla fine dell’ VIII secolo sorse il tempio Soundararaja di Vishu, dalla simile architettura e decorazioni il più antico Kayarohanaswami del VI secolo consacrato a Shiva, nel vicino villaggio di Sikkal il tempio Singaravelan. Tra le moschee e santuari islamici nella cittadina di Nagore dal XVI secolo sorge il mausoleo Dargah in stile indo islamico dalla cupola dorata tra cinque minareti e gli interni decorati sul sepolcro mistico sufista Shahul Hamid ed animato dalle cerimonie nella grande festa di Kanduri.
Tanjore e Kumbakonam
Attraverso il Tiruvarur poco a nord ovest verso l’ interno si stende il distretto di Thanjavur dallo storico territorio ove sacro all’ induismo scorre il fiume Kaveri , a lungo dominio del vasto impero Chola medioevale, seguito poi dal XVI secolo dal regno della dinastia Nayak. Sorta sulle sponde del Kaveri centro ne fu la fiorente città di Tanjore che conserva la sua memoria tra i vecchi quartieri, tra gli altri il palazzo reale Maratha fondato nel XVII secolo come residenza dei sovrani Nayak dell’epoca l’ altro che ospita la biblioteca Saraswathi . Secolare centro di pellegrinaggi con il venerato tempio Brihadisvara di Shiva dell’ XI secolo nel monumentale e decorato stile Chola dall’alta torre piramidale finemente scolpita tra i vari santuari che diramano dal Nandi e i gopuram decorati da rilievi e sculture con le sale affrescate come il più sontuoso tra i definiti grandi templi viventi Chola sorti dal XI secolo dIchiarati patrimonio culturale Unesco. Poco a sud è nota come la città dei templi l’ antica Kumbakonam per i vari santuari nei monumentali e decorati templi di Kumbakonam animati da fedeli e pellegrini con le loro cerimonie celebrate sul lago Mahamaham che riflette splendidamente i templi e ogni dodici anni le più suggestive del Mamamgam. Tra i vari del sito e dintorni, al IX secolo risale il tempio Adi di Kumbeswarar, nello stesso periodo l’altro shivaita di Nageswaraswamy con tre gopuram, i santuari finemente scolpiti ed uno separato per la divinità solare Surya , come altri affacciato sul Mahamaham il Kasi Viswanathar dalle due torri scolpite e vari santuari decorati. Il tempio Sarangapani di Vishnu fu ampliato nel XV secolo con l’ alta torre scolpita su dodici piani e cinque gopuram dalle raffigurazioni mitologiche tra i santuari che diramano dal centrale in forma di carro trainato da cavalli ed elefanti, ai lati i rilievi raffiguranti Sarangapani Alla fine del XVI secolo risale il tempio Ramaswamy di Rama con la torre scolpita su tre piani, nel santuario centrale tra le varie divinità Rama seduto con la consorte Sita, la sala vicina dai pilastri scolpiti e le altre da immagini mitologiche, sulle pareti del recinto storie del Ramayana affrescate. Allo stesso periodo risale il tempio Chakrapani di Vishnu circondato da mura con la torre scolpita su cinque livelli dai vari santuari con pilastri decorati. Poco distante la cittadina Darasuram ove nel XII secolo fu edificato il grande tempio Airavatesvara dalle magnifiche sculture e rilievi, come uno dei tre grandi templi viventi Chola patrimonio Unesco assieme ai due di Tanjore. Continuando a Thirunageswaram l’ Uppiliappan di Vishnu sorto alla fine del VII secolo cinto da mura dalla torre scolpita su cinque livelli con i santuari che diramano attorno la vasca, vicino il Thenupuriswarar di Shiva dal simile stile come il non distante tempio di Sakthivanesvara.
Tiruchirappalli
Dal Thanjavur lungo il fiume Kaveri si entra nel centrale di distretto di Tiruchirappalli che condivise la storia di Tanjore, prende nome dall’ antica città di Tiruchirappalli divenuto centro dei Nayak, nel XVI secolo vi edificarono fortezza di Malaikottai che si erge sulla città vecchia esteso nel forte di Trichy sulla sponda del fiume lasciando i vari edifici del Forte ove all’ interno oltre il palazzo reale Nayak, si trovano cinque templi e due santuari scavati nella roccia, il medioevale Thayumanaswami di Shiva e gli altri due santuari a Ganesha come quello più antico che si erge su una roccia con il tempio Ucchi Pillayar del VII secolo. Continuando lungo il Kaveri per il quartiere di Thiruverumbur su un colle nel X secolo fu fondato il tempio Erumbeeswarar di Shiva anch’ esso in stile Chola e nel villaggio di Thiruvallarai all’ VIII secolo risale il Pundarikakshan di Vishnu su un colle con otto santuari dalle mura scolpite e gli interni decorati. Il tempio Samayapuram di Durga fu edificato all’inizio del XVIII secolo in stile classico Tamil, per il sobborgo di Kumaravayalur il Vayalu consacrato a Muruga nel IX secolo, a nord della città al VII secolo risale il tempio di Neelivaneswarar ove i fedeli che invocano la dea per la cura delle malattie. Dall’ antica diga di Kallanai, tra i fiumi Kaveri e il Kollidam emerge l’ isola Srirangam, grande centro di pellegrinaggi per il venerato tempio Ranganatha di Maha Vishnu nel monumentale stile Chola esteso in una cinquantina di Santuari, non distante allo stesso periodo e stile risale l’ altro grande tempio di Jambukeswarar di Shiva dalle torri Rajagopuram scolpite e i santuari decorati.
Namakkal e Coimbatore
Ad ovest di Tiruchirappalli nel distretto di Namakkal si allunga la catena dei Ghat occidentali per i rilievi dei Kolli coperti da foreste popolate dell’ endemica fauna dei Ghat, sul monte Kolli Mala si trova uno dei centri di pellegrinaggi nel tempio Arappalli di Shiva. Il distretto prende nome dalla storica città di Namakkal fiorita nel medioevi e poi centro del regno Nayak di Madurai che nel XVII secolo su un colle edificò la fortezza di Namakkal con un tempio ed una moschea. Tra i vari santuari rupestri su un colle vicino all’ VIII secolo risale Il tempio Narasimha di Vishnu dalle pareti scolpite, nello stile classico Tamil il più recente tempio Anjaneyar di Human. Parte dell’ antica regione del Kongu Nadu, si stende lo storico distretto di Coimbatore tra la costa e i rilievi dell’ interno in un suggestivo territorio ove tra i colli di Valparai, la ricca flora e fauna è protetta dal parco di Anamalai e non distante l’ altra riserva faunistica di Parambikulam. Da un antico centro medioevale è iniziata la storia di Coimbatore che dopo l’ indipendenza si è estesa come un metropoli ove tra gli storico edifici religiosi rimangono i santuari induisti di Coimbatore, nel quartiere occidentale di Perut si trova il più antico tempio Pateeswarar del II secolo nel primo stile dravidico Chola dalle varie torri gopuram scolpite e santuari decorati con rilievi e statue, tra i più recenti il Naga Sai Mandir del 1938 come santuario per il Sai Baba di Shirdi, su un colle fuori dalla città al XII secolo risale il tempio Marudhamalai in stile Tamil medioevale
Dindigul e Theni
Scendendo lungo il confine con il Kerala si entra nel distretto di Dindigul ove da un antico centro tra i rilievi venne fondata la città di Kodaikanal a metà del XIX secolo, in parte distesa sulle sponde del lago Kodai dal suggestivo ambiente simile al vicino altro lago Berijam dalla vegetazione popolata da una ricca fauna endemica, attraverso le altre attrazioni del Kodaikanal, tra foreste e vallate percorse da fiumi che precipitano in grandi cascate cascate come le Suruli, in alto si trova il tempio rupestre nella grotta di Kailasanathar , non distante l’ antico tempio i Velappar in stile dravidico del primo periodo Chera. Nel distretto di Theni limitrofo poco a sud dei Gath occidentali tra piantagioni di The e villaggi si allungano i monti Meghamalai dal territorio protetto con la ricca fauna tra uccelli e mammiferi che continua per la vicina riserva di Srivilliputhur.
Madurai
Ad est di Theni il distretto di Madurai conserva la sua storia tra centri e città con edifici, mausolei e templi nei vari stili, tra gli altri nei pressi della città di Melur consacrato a Vishnu il medioevale tempio Thirumohoor con la torre rajagopuram finemente scolpita su cinque livelli e i santuari per le varie divinità decorati, nel villaggio di Alagar Koyil sempre nello stesso stile il grande tempio di Kallazhagar dal gopuram su sette livelli scolpito cinto da mura e i santuari che diramano dal centrale. Seguendo il corso del fiume Vaigai su una sponda come fiorente città iniziò la lunga storia di Madurai che si estese come capitale del tardo impero medioevale Pandya per poi entrare bei domini del Sultanato di Delhi con la dinastia Tughlaq, dal 1335 si rese indipendente nel sultanato di Ma’bar, visitato e descritto dal grande viaggiatore arabo Ibn Battuta che fu al servizio del sultano e ne sposò la figlia, fu poi nell’ impero Vijayanagara e dal XVI secolo centro del regno fondato dalla dinastia Nayak di Madurai, dal XIX secolo nella colonia britannica fino all’ indipendenza, estesa nella grande città di Madurai. Nel centro storico si erge il grande tempio medioevale di Meenakshi consacrato a Parvati e ricostruito in epoca Nayak nel XVI secolo come una cittadella sacra, capolavoro della grande arte dravidica il Meenakshi si stende maestoso tra quattordici alte torri gopuram scolpite che splendono negli accesi colori sui recinti concentrici con i vari santuari, come il più imponente tempio di Madurai è animato da fedeli e pellegrini per le cerimonie che culminano ad aprile nella grande festa del Chithirai. Dal simile monumentale stile il tempio Koodal Azhagar di Vishnu fondato in epoca Pandya medioevale con i decorati santuari e le sale dai pilasti scolpiti, nel 1636 come residenza reale Nayak fu edificato il maestoso Thirumalai in una sintesi di stili dravidico, rajput ed europeo, all’ epoca risale il Rani Mangamma che ospita il museo di Gandhi. Come la più antica della città la grande moschea Kazimar fu fondata nel XIII secolo in stile indo islamico con all’ interno il venerato mausoleo Maqbara per i tre santi sufisti Ahmad, Amjad e Abdus Salaam, nel suo quartiere al XVII secolo in stile indo persiano risale la moschea di Goripalayam con i mausolei di due sultani e il santo Ghaibi Sulthan. Oltre I quartieri sud occidentali la cittadina di Thiruparankundram di è estesa da un antico centro sotto un colle sacro al jainismo con iscrizioni e rilievi scolpiti, al VI secolo risale il tempio di Murugan nel tradizionale stile rupestre, ad ovest tra i colli di Samanar rimangono i suggestivi santuari jainisti scavati nella roccia con rilievi, sculture e iscrizioni che si ritrovano tra le grotte di Keelavalavu.
Sivaganga
Ad est di Madurai nel distretto di Sivaganga sul fiume Vaigai nel III secolo a.C. sorse un centro fiorito nei successivi lasciando i resti nel sito di Keezhadi, su parte del territorio si estende la regione del Chettinad prosperata dal XIX secolo con la casta di mercanti e Nagarathar che oltre a vari centri hanno finanziato i lussuosi palazzi di Kanadukathan in stile indo europeo. Oltre le varie attrazione del Sivaganga tra riserve e storici centri, si trovano templi medioevali di stile Pandya, tra gli altri nel villaggio di Pillayarpatti il più grande Karpaka Vinayakar sorto su un santuario rupestre di Ganesha, nel villaggio di Thirukoshtiyur dal simile stile e circondato da mura il tempio Perumal di Sowmyanarayana dalla spettacolare torre scolpita e i vari santuari sannidhis che diramano dal più imponente di Narayana. Nel suo villaggio su un colle si erge il tempio di Piranmalai su tre livelli che rappresentano il mondo inferiore Pathala, la terra Bhūmi e il cielo Swargam, continuando la cittadina di Tiruppattur tra i vari templi ospita il più grande e antico Tiruttalinathar di Shiva.
Ramanathapuram
Il distretto di Ramnad si stende dai contrafforti dei ghat occidentali alla baia del Bengala, dal XIV secolo fino al dominio britannico nel XIX fu nel locale regno di Maravar come tenuta di Ramnad che prende nome dal sui centro nella città di Ramnad , conserva parte della sua storia tra edifici e templi, tra gli altri nel villaggio di Thiruppullani il più grande e maestoso tempio Adi Jagannatha di Vishnu fondato alla la fine dell’VIII secolo con la torre rajagopuram scolpita su cinque livelli e il santuario centrale da dove diramano gli altri nello stile dell’ epoca. Non distante l’ altro grande tempio di Uthirakosamangai esteso nel XV secolo con l’ antico idolo Maragatha scolpito nello smeraldo, dal santuario centrale Mangalanathar diramano gli altri t finemente decorati con i più grandi Mangalambigai e Natarajar. Oltre le splendide spiagge che si allungano per il litorale, Il lungo ponte Pamban dal 1914 collega la cittadina costiera di Mandapam sul golfo di Mannar all’ Isola di Pamban ove come transito per la vicina Ceylon dal VII secolo sorse il centro esteso nella città di Rameswaram divenuto centro di pellegrinaggi per il venerato tempio Ramanathaswamy di Shiva, ampliato nel XII secolo nel classico e stile Pandaya e alla fine del XIV nel Chola come lo si trova nella suggestiva imponenza del Ranganathaswamy tra le torri finemente scolpite e i santuari e decorati. Il ponte di Adam si allunga con i candidi banchi calcarei nel mare corallino per lo stretto di Palk che un tempo come un ponte naturale raggiungeva il lembo settentrionale dello Sri Lanka , sul mare delle Laccadive affaccia l’ estremità meridionale ove si apre il golfo di Mannar sulla splendida barriera corallina tra ventuno piccole isole in un suggestivo ambiente protetto dal parco nazionale marino del Mannar.
Kanyakumari
Dal Ramanathapuram a sud ovest attraverso il distretto di Thoothukudi tra i centri e villaggi dell’ interno si scende nel territorio del Tirunelveli da dove si stende l’ estremità più meridionale indiana nel distretto di Kanyakumari, con il regno di Travancore all’ inizio del XVIII secolo ne divenne capitale la città di Padmanabhapuram e dall’ epoca tra i vari edifici e templi, rimane Il grande palazzo Kalkulam dai sontuosi edifici in stile classico Kerali che in parte si ritrovano nella storica città di Suchindram assieme a templi e santuari, tra tutti Il grande Thanumalayan della Trimurti Poco distante dall’antico centro di Kottar a lungo fiorito di commerci si à estesa la città di Nagercoil dagli edifici che ne raccontano la storia dai più antichi stili dravidico e kerali al neogotico coloniale fino ai più moderni, tra gli altri sacro al Jainismo al XII secolo risale il tempio Nagaraja con il più antico santuario centrale e gli altri due consacrati alla manifestazione di Krishna bambino e Shiva con le varie raffigurazioni, iscrizioni e decorazioni. In stile coloniale portoghese nel 1603 fu completata la cattedrale di St.Xavier consacrata al gesuita San Francesco Saverio grande diffusore del cattolicesimo e fondatore della diocesi di Kottar, oltre ai vari edifici dell’ epoca nella vicina Thuckalay al XVIII secolo risale la fortezza di Udayagiri. Dalla costa più meridionale indiana emergeva la mitica regione Kumari Kandam dalle perdute terre andate sommerse , nota come capo Comorin l’ antica città sorte laddove il Mar Arabico si incontra con l’ Oceano Indiano ribattezzata Kanyakumari, secolare centro di pellegrinaggi per il culto della Kumari come di Parvati bambina venerata nel tempio Kanya Kumari tra i decorati santuari, dalla splendida posizione alla confluenza dei mari con accanto un tempio di Ganesha e un santuario per la venerata impronta divina Shripadam. Non distante sul mare dal 1952 sorge il mausoleo del Gandhi Mandapam, fondata nel XIX secolo la chiesa Ransom dalle vetrate che ne raccontano la storia, al mistico diffusore dell’ induismo in occidente nel XIX secolo è dedicato il memoriale nella roccia di Vivekananda completato nel 1970 proteso dal litorale in una suggestiva posizione, come poco al largo su uno scoglio l’ alta statua di Valluvar e dall’ estremo lembo meridionale dell’ India lo sguardo si perde sull’ indefinito orizzonte del mare.