Poco a sud della Circassia il territorio affacciato sulla costa orientale del Mar Nero è in gran parte legato alla Georgia come la sua storica regione nord occidentalove è iniziata la storia dell’ Abkhazia , fin dal tardo neolitico dalla metà del VI millennio come nelle regioni limitrofe si diffuse la cultura di Shulaveri-Shomu con la nascita dei primi villaggi agricoli seguita dal IV millennio dalla più avanzata cultura di Kura-Araxes fiorita per duemila anni fino all’ inizio dell’ età del bronzo caucasica con la cultura di Trialeti. Alla fine del II millennio cominciò l’ età del ferro con tribù anatoliche e dei Kartveleb antenati del popolo georgiano che si riunirono nel XII secolo a.C. fondando il primo protostorico regno di Diauehi , mentre sulla costa del Mar Nero ove si stende il territorio che i greci chiamarono Colchide e poi i romani Lazica, assieme ai Kartveleb le tribù di medesima origine e stirpe degli Abkhazi si riunirono in comunità legate tra loro fondando l’ altro piccolo reame di Egrisi che fu tra i primi sorti nel territorio georgiano assieme a quello di Karti poi noto come Iberia nella regione orientale. Quella occidentale era nota ai greci come Kolhis , raccontata dal mito Argonâutai dei cinquanta intrepidi Argonauti nella loro leggendaria spedizione attraverso il Mar Nero guidata dal principe Giasone consorte della maga Medea, per cercare e riportare in Grecia il magico Vello d’ Oro. Sul resto del territorio continuò a dominare il regno Egrisi della Colchide che dalla metà del VII secolo a.C. venne invaso dalle tribù iraniane dei Cimmeri di origine indoeuropea come quelle che vi giunsero e dalle steppe dell’ Asia Centrale riunte nel potente popolo degli Sciti , mentre l’antico regno si divise in territori governati da antiche tribù della Colchide , a metà del V secolo entrate nella diciannovesima satrapia del vasto impero persiano Achemenide. Rimase indipendente anche quando l’ impero Achmenide venne conquistato da Alessandro il Grande alla fine del IV secolo a.C. rimanendo però legato alla cultura greca. Entrò poi nei domini dell’ ellenistico regno del Ponto nel II secolo a.C. conquistato dal sovrano Mithradate VI celebrato come il grande Eurpator che arrestò l’ avanzata romana nella regione per venticinque anni dall’ 88 a.C. nelle tre guerre Mitridatiche fino al 66 a.C. quando il regno fu costretto a divenire vassallo di Roma dopo le vittoriose campagne di Pompeo contro gli Albani e gli Iberi, successivamente la Colchide e l’ Iberia caucasica divennero la provincia della Georgia romana. Entrata poi nei domini bizantini, come nel resto della Georgia vi fu introdotto il Cristianesimo e dal 541 nella Colchide seguì la guerra di Lazica durata un ventennio contro i persiani, poi con le rivolte della popolazione bizantina per quasi un altro ventennio venne combattuta una nuova lunga guerra contro i Sasanidi che riportò i domini bizantini su parte della regione caucasica e il tra i due imperi terminò nell’ ultima guerra Bizantina conclusa nel 628 con la supremazia bizantina mentre iniziava il declino e la caduta dell’ impero Sasanide completata nel 651 con l’inarrestabile avanzata araba la conquista islamica della Persia. Nel frattempo iniziarono le incursioni nel Caucaso fino alla completa conquista araba dell’ Armenia nello stesso periodo estesa con quella della Georgia iniziando il dominio islamico dell’ Araboba che, assieme alla limitrofa regione armena, entrò nell’ emirato di Arminiya, continuando a mantenere la sua autonomia fino al 736 quando nella regione orientale gli arabi fondarono l’ emirato di Tbilisi, ma in entrambe gli emirati caucasici non riuscirono a convertire la popolazione che in gran parte rimase legata al cristianesimo.
Il principato di Abkhazia
Il territorio nord occidentale georgiano affacciato sul Mar Nero era diviso nella storica regione del Samegrelo nota anche come Mingrelia per essere tradizionalmente popolata da discendenti dalle più antiche tribù colchidi dei Mingreli , mentre di stirpe simili gli Svaneti popolavano la più settentrionale altra regione storica che ne ha preso nome come Svanetia , tra le montagne che si allungano dalla catena del Caucaso il territorio più interno di Racha disteso nella valle attraversata dall’alto corso del fiume Rioni, nel 1050 venne fondato il piccolo ducato di Racha rimasto a lungo indipendente nei secoli successivi. Assieme all’ altro ducato di Tskhumi sorto nel X secolo e divenuto vassallo del regno di Georgia durante la dinastia dei Bagration, dal XV secolo gran parte delle regioni vennero riunificate nel principato Apkhazetis samtavro di Abkhazia , nel 1570 gli ottomani presero la cittadella di Tskhumi sulla costa del Mar Nero e vi fondarono la fortezza di Suhum-Kale con l’ omonimo centro che si estese nella città di Sukhumi divenuta capitale dell’ Abkhazia cercando di islamizzarne la popolazione rimasta ancora a lungo legata al cristianesimo fino al XVIII secolo quando divenne in parte musulmana dopo la conversione della regnante dinastia Shervashidze , mantenendo il principato indipendente vassallo dei Turchi.
Abkhazia russa
All’ inizio del secolo successivo con l’ ascesa dei Romanov, lo zar Alessandro I appena salito al trono nel 1801 estese l’ impero russo nella regione caucasica, assieme all’ intero territorio dell’ Armenia che ne era protettorato nel 1804, completò l’annessione dell’ Azerbaijan ove rimase l’ enclave armena cristiana nel Nagorno Karabakh e della Georgia combattendo uno dei vari conflitti con l’ impero ottomano nella guerra russo-turca dal 1806 per sei anni, mentre in Abkhazia regnava Aslan-Bey nel 1810 la flotta russa prese la fortezza di Suhum-Kale deponendo Aslan per sostituirlo con il fratello convertito al cristianesimo Sefer Ali e dall’ epoca il principato divenne vassallo dell’ impero russo e poi assieme alla Georgia rimase come provincia caucasica fino alla sua caduta nel 1917 e il trionfo del bolscevismo nella grande Rivoluzione di ottobre. Nel 1921 venne proclamata la Repubblica Socialista di Abkhazia durata un decennio che in epoca stalinista venne ricostituita come la Repubblica Sovietica autonoma dell’ Abkhaz che assieme alle altre caucasiche e centroasiatiche rimase una delle varie repubbliche dell’ Unione Sovietica fino alla sua dissoluzione nel 1990.
La guerra separatista
Mentre come altre repubbliche sovietiche nella regione la Georgia si proclamava indipendente, i separatisti si schierarono nelle costituite forze armate Abkhaziane con armi, mezzi corazzati ed elicotteri forniti dalla Russia contro l’ esercito georgiano e dal 1992 per un anno scatenarono la guerra in Abkhazia assieme alle forze paramilitari filorusse della Cmpc riunite nella Confederazione dei Popoli del Caucaso e i reparti delle milizie guidati dal sanguinario separatista ceceno Šamil Basaev , divenuto poi famigerato terrorista musulmano integralista tra i protagonisti delle guerre in Cecenia oltre che dei più violenti attentati islamici nella regione e in Russia. La guerra iniziò con la cruenta battaglia di Gagra sul Mar Nero facendo strage di prigionieri e civili anche inaugurando l’ orrore di decapitazioni pubbliche per i media, dopo la presa della capitale nella battaglia di Sukhumi, i separatisti abkhazi con l’aito dell’ aviazione russa continuarono ad infierire sui civili georgiani nel bombardamento e il massacro di Sukhumi e altre stragi proseguirono in vari villaggi a nord e ad est di Sukhumi lungo il fiume Gumist come il massacro di Kamani . Alla fine del conflitto iniziarono le persecuzioni, espulsioni e massacri in quello che fu il genocidio dei georgiani in Abkhazia, mentre nel luglio del 1992 veniva emanata la risoluzione dell’ Onu con la Missione di osservatori delle Nazioni Unite in Georgia dell’ Unomig per monitorare la fine del conflitto assieme all’ Organizzazione per la Sicurezzain Europa Osce e altre organizzazioni di controllo. Dopo la fine della missione Osce nel 2008 per l’ opposizione della Russia al suo proseguimento, venne chiusa anche la missione dell’ Onu in Georgia dell’Unomig , lo stesso anno la Russia ha riconosciuto l’ indipendenza dell’ Ossezia del Sud e l’ Abkhazia sottratte alla Georgia divenute di fatto sorta di protettorato caucasico assieme alla Cecenia uscita dalle devastanti guerre con il l governo oscurantista islamico del fido alleato di Putin Ramzan Kadyrov