EsplorazioniIn Africa
African Association
L’ Associazione per la promozione della scoperta dell’ Africa è nata a Londra il 9 giugno 1788 come African Association nella taverna di St. Alban durante una riunione convocata dal presidente della Royal Society Sir Joseph Banks, che era stato con James Cook nel suo primo viaggio raggiungendo la Polinesia. Tra i convenuti vi era l’americano John Ledyard che aveva partecipato al terzo viaggio sulle rotte del Pacifico e si decise che doveva guidare la prima spedizione della nuova associazione, così alla fine dello stesso mese si trovava al Cairo per organizzare un’ impegnativa traversata dal mar Rosso all’ Atlantico che non ebbe mai inizio perché morì accidentalmente avvelenato.
Mentre Ledyard in viaggio, l’ Associazione aveva inviato Simon Lucas in Libia per traversare il Sahara, partito nell’ ottobre del 1788 fu costretto a tornare per conflitti tribali, ma riuscì a trarre informazioni dai Tuareg su ciò che poteva trovarsi a sud del deserto. Nell’autunno 1790 l’ irlandese Daniel Houghton partì dalla costa del Gambia risalendo l’ omonimo fiume verso l’ interno, continuando a piedi fino al villaggio di Simbing a circa trecento chilometri dal Niger, ma a meno di un anno dalla partenza fu ucciso da predoni locali.
Anche dalle sue informazioni nel 1792 il governo britannico decise di intensificare la sua presenza sulla costa dell’Africa occidentale inviando il console James Willis in Gambia per stabilire rapporti con il sovrano del Bambouk aprendo così la via per il Niger e cercare le risorse di quegli ignoti territori. L’ esploratore tedesco Friedrich Hornemann partì dal Cairo nell’ estate del 1797 per tentare la traversata del Sahara fino allla sconosciuta Timbuctù travestito da arabo, ma se ne persero le tracce e solo venti anni dopo si seppe che Hornemann era riuscito nell’ impresa raggiungendo il Niger ove era stato stroncato dalle febbri e dissenteria.
Anche all’ esperto e ormai famoso svizzero Johann Ludwig Burckhardt sembra che fu proposta l’ impresa di raggiungere il Niger partendo dal Cairo dove era tornato dai suoi viaggi in medio oriente ma nel 1817 fu colpito da una dissenteria che pose fine ai suoi giorni.
George Francis Lyon assieme a Joseph Ritchie dalla Tripolitanica Libia attraversarono il Fezzan arrivando all’ oasi di Murzuch nel 1819 dove Ritchie morì e Lyon continuò fino a Gatrun, tornato fu esploratore dell’ artico nella spedizione di William Edward Parry nel 1821 Dopo un altro tentativo fallito di Henry Nicholls per arrivare al Niger nel 1804, sembrava ormai impossibile lo scopo dell’ African Association fondata da Joseph Banks e la sua organizzazione fu integrata alla più potente Royal Geographical Society nel 1831.
Thèodore de Mollien
Mentre i britannici tentavano di raggiungere il Niger attraverso il Sahara , il conte Gaspard Thèodore de Mollien era a bordo della Mèduse in rotta per il Senegal quando il vascello francese naufragò drammaticamente al largo della Mauritania sul banco d’ Arguin nel luglio 1816, sopravvissuto all’antropofaga catastrofe sulla celebre zattera immortalata dal dipinto di Gèricault.
Si stabilì in Senegal dirigendo un istituto sorto nell’ isola di Gorèe, secolare ed allucinante porto di imbarco al termine delle vie degli schiavi da dove nel 1817 iniziò le sue esplorazioni sulla costa di quel paese e risalendo il fiume omonimo, incaricato poi di cercarne le sorgenti che si trovano nel massiccio Futa Jalon, quindi dell’ altro fiume nel territorio del Gambia dal quale prende nome. Prima di trasferirsi come diplomatico in Colombia nel 1822, quattro anni prima pubblicò il resoconto dei suoi viaggi in Voyage dans l’intérieur de l’Afrique, fonti aux du Sénégal et de la Gambie.
Oudney e Denham
Nel frattempo l’ Associazione londinese organizzò un’ altra spedizione condotta dall’ufficiale di marina Hugh Clapperton assieme al naturalista scozzese Walter Oudney e il militare Dixon Denham partirono da Tripoli in Libia attraversando il Sahara fino al Ciad ove raggiunsero l’ omonimo lago procededendo poi a Kuka capitale del Kanem Bornu, rimanendovi un anno per continuare a Sokoto nel regno Fulani tentando invano di raggiungere il Niger .
Rientrando nel 1825. Oudney morì durante la spedizione nel territorio di Katagum sulla via di Kano in Nigeria e Denham al ritorno fu incaricato in Sierra Leone ove fu governatore nel 1828. Clapperton redasse un ampia relazione in Narrative of travels and Discoveries in Northern and Central Africa pubblicato nel 1826 e il diario Riding across Sahara, poi per ripetere il tentativo verso il Niger partendo dalla costa del Benin dove morì.
Gordon Laing
L’ ufficiale scozzese Alexander Gordon Laing nel 1822 era capitano del Royal African Corps creato dal generale John Fraser in Sierra Leone e fu inviato dal governatore nei territori Mandingo per aprire percorsi commerciali e tentare di ostacolare la tratta sulle vie degli schiavi. Raggiunse il centro di Falaba con la sua fortezza ove venivano smistati gli schiavi razziati dallo stato negriero di Solimana e risalì il fiume Rokel trovandone le sorgenti nei monti Loma Mansa individuandovi anche quelle del Niger che non riuscì a raggiungere ostacolato dalla bellicosità di tribù locali.
Nominato maggiore partecipò alla seconda guerra britannica contro l’ impero Ashanti nel 1824, tornato in patria pubblicò il resoconto dei suoi viaggi “Travels in the Timannee, Kooranko, and Soolima Countries, in West Africa” nel 1825. Con l’ appoggio dell’ African Association di Joseph Banks, fu incaricato di una spedizione partendo da Tripoli nel 1825 attraverso il Sahara, procedendo poi nel Sahel fino alla remota Timbuctù che non era mai stata raggiunta prima di lui da europei, ma il buon Laing riuscì a compiacersi brevemente della sua impresa rimanendo ucciso in un agguato di predoni.
Richard Lander
Richard Lander era figlio di un oste che da ragazzo si adoperava come un assistente per i viaggiatori per le
Indie occidentali britanniche e nella colonia del Capo in Sudafrica, in tale veste ha accompagnato l’ esploratore compatriota Hugh Clapperton nella sua seconda spedizione sul Niger partendo dalla costa del Benin nel 1825 della quale fu l’ unico sopravvissuto. Della spedizione nel 1829 venne pubblicata la relazione di Lander con le annotazioni di Clapperton Journal of a second expedition into the interior of Africa”e nel 1830 fu inviato dal governo britannico assieme al fratello John in un spedizione per determinare la reale origine del fiume Niger. Si fermarono Cape Coast, la fortezza sulla costa del Ghana dove giungevano i neri razziati sulle vie degli schiavi per reclutare gli Hausa impiegati nel precedente viaggio.
Partendo Badagry sulla costa nigeriana la spedizione prese l’ itinerario percorso con Clapperton fino alle rapide di Bussa dove era annegato ventiquattro anni prima Mungo Park, per poi discendere il Niger fino al vasto delta nel Golfo di Guinea. Nell’ agosto del 1830 vennero attaccati e presi prigionieri da una tribù di Igbo a Kirree e portati a Eboe dal sovrano Obie che ne chiese un riscatto. Scortati dai milti del re i membri della spedizione raggiunsero l’ affluente Brass seguendolo fino alla confluenza con il Nun tra le vaste foreste nel golfo del Biafra ove incontrarono il brigantino britannico Thomas e furono liberati dopo aver negoziato il riscatto. Imbarcati sul Thomas navifarono fino al Brasiel ove era diretto il brigantino e tornarono finamnente in Inghilterra nel giugno 1831.
Lander in patria annunciò di aver risolto il il mistero del Niger ricevendo l’ ambito premio della Royal Geographical Society in quello stesso anno che aveva acquisito la vecchia African Association. Dopo aver pubblicato in tre volumi nel 1832 Journal of an expedition to explore the cours and termination of the Niger”, tornò poi nella regione con in fratello John e alcuni mercanti di Liverpool, ma venne ucciso da tribù locali nel febbraio 1834, mentre John morì alcuni anni dopo per una malattia contratta in Africa.
Macgregor Laird
Macgregor Laird era un commerciante e costruttore navale scozzese che fornì il battello metallico a vapore Alburkah da lui progettato alla spedizione di Richard Lander, partendo assieme a lui per il Niger nel 1832 risalendolo per quasi novecento chilometri superando la confluenza con il Benue, tornandone stremati assieme a soli nove membri dei quarantotto dell’ equipaggio stroncati dalle febbri ed incidenti. Dopo il ritorno a Liverpool nel 1834, ha pubblicato con Oldfield “Narrative Expedition Into Interior Africa River Niger” in due volumi, poi Laird si è dedicato a progetti commerciali nei territori visitati e nel 1854 ha promosso la spedizione guidata da William Balfour Baikie penetrando il Benue per circa quattrocento chilometri all’ interno in una distanza mai raggiunta da europei.
Nel 1841 fu inviata una spedizione di missionari e funzionari britannici a Lokoja nel territorio della Nigeria influenzato dal califfato islamico creato da Usman dan Fodio con capitale Sokoto per stabilirvi rapporti commerciali e introdurre il cristianesimo. I tre battelli a vapore Albert, Wilberforce, e Sudan raggiunsero il centro alla confluenza del Niger con l’ affluente Benue, ma ben presto gli equipaggi furono decimati dalle malattie tropicali e la missione fu costretta a tornare indietro.
William Baike
Lo scozzese ufficiale medico William Balfour Baikie su raccomandazione del geologo Roderick Murchison
fu aggregato nel 1854 come chirurgo e naturalista nella spedizione sul Niger assieme a Thomas R.H.Thomson e William Allen inviata da Macgregor Laird e comandata John Beecroft console di Fernando Po.
Alla sua morte poco dopo la partenza dall’ isola ne prese il comando Baikie con un equipaggio composto da prevalentemente da africani, ha esplorato l’ affluente principale Benue penetrando per circa quattrocento chilometri all’ interno, più lontano di qualsiasi europeo. Al ritorno dalla spedizione nel 1856 ne a pubblicato la relazione e il raconto in “Narrative of an exploring Voyage up the Rivers Kwora and Binue”.
Nominato console l’ anno dopo s’ imbarcò in una nuova spedizione, ma il suo battello a vapore naufragò per le rapide e a Lokoja fondò un insediamento commerciale con ospedale dedicandosi alla medicina e i costumi della popolazione locale degli Hausa studiandone la lingua e redigere vocabolari traducendone parti della Bibbia. Dopo essersi avventurato nel 1862 per oltre quattrocento chilometri nel califfato a nord del vecchio sultanato di Kano, due anni dopo era in Sierra Leone dove morì.
Eduard Vogel
Matematico ed astronomo Eduard Vogel entrò nell’ associazione di geografi diretta da August Heinrich Petermann e fu aggregato alla spedizione britannica in Africa centrale con Adolf Overweg partendo da Tripoli nel giugno 1853 attraversando il Sahara per l’ oasi di Murzuch, poi sulla carovaniera Azalai aperta dai Tuareg passando per Bilma fino a Kuka nel Kanem Bornu .
Dopo aver esplorato la regione sulla pista di Zinder incontrò la spedizione di Heinrich Barth tornando assieme a Kuka. Da qui attraversò poi il Benue per Yakoba ma costretto a tornare per conflitti locali, poi se ne persero le tracce nel 1856 e solo diciassette anni più tardi Gustav Nachtigal ebbe notizia che fu ucciso.
Heinrich Barth
Heinrich Barth nel 1845 da Tangeri in Marocco partì a piedi lungo la costa nordafricana giungendo in Egitto
due anni dopo, raccogliendo informazioni e prendendo nota degli antichi siti, i luoghi e le popolazioni dei paesi attraversati che andarono in gran parte perse rapinato da predoni. Ne rimasero quelle sulla costa libica che pubblicò a Berlino nel 1849 in Wanderungen durch die Kustenlander des Mittelmeers ausgeführt in den Jahren.
Lo stesso anno il geografo Karl Ritter lo raccomandò per una spedizione britannica assieme al connazionale Adolf Overweg partendo dalla Libia attraverso il deserto passando dall’ oasi di Murzuch a quella di Ghat, di qui Barth da solo raggiunse Agadez e poi assieme continuarono nel Kanem Bornu e la capitale Kuka fino al regno di Kano. Tornato da un’ esplorazione in Ciad attorno al lago lasciando Overweg malato lo ritrovò morto nel settembre del 1952 e continuò da solo per Sokoto da dove raggiunse il Niger e l’ ormaI mitica Timbuctù.
Fu il primo europeo giunto da quelle parti e in sette mesi annotò tutte le informazioni possibili sulla geografia, storia e popolazioni della zona, ripartì ad aprile del 1854 e sulla via per Kano incontrò Eduard Vogel che era stato incaricato di cercarlo perché ritenuto disperso, assieme attraversarono il Fezzan arrivando a Tripoli in Libia ad agosto. Della sua impresa nel 1858 pubblicò la monumentale relazione in cinque volumi Reisen und Entdeckungen in Nord–und Central-afrika in den Jahren 1849 bis 1855 dal successo internazionale consacrandolo grande esploratore africano.
©Paolo del Papa Viaggiatori ed esploratori. Vol. Africa : Il mistero del Niger.African Association
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