Antica Cina
Preistoria cinese
La lunga storia della Cina che ha percorso i millenni inizia dal suo più remoto popolamento prima della comparsa dell’ Homo Sapiens, nella regione meridionale dello Yunnan otto milioni di anni fa viveva il primo ominide del genere Sivapithecus che dal più antico Australopithecus è considerato l’anello di congiunzione noto anche come Ramaaustralo tra e la comparsa dell’ Homo Erectus in Cina ove ha lasciato i suoi resti con l’ uomo Lantiano rinvenuti sul medio corso del Fiume Giallo nello Shanxi, antenato i quello comparso nel Pleistocene noto come uomo Pekinensis per i resti rinvenuti poco distante da Pechino nel sito di Zhoukoudian e più tardi nella grotta Hulu sui colli di Tangshan nei pressi di Nanchino sono stati rinvenuti quelli del contemporaneo uomo di Nanjing. Con la diffusione dell’ Homo Herectus oltre un milione di anni prima della nostra era iniziarono le più antiche culture paleolitiche che hanno lasciato la loro antica memoria per i vari vari territori da quelli nord orientali ai centrali nei vari siti paleolitici in Cina , con i più antichi rinvenuti nella regione centro orientale dello Shanxi ove è stato scoperto il sito di Xihoudu e più a nord est in quella dell’ Hebei l’ altro vasto contemporaneo sito di Xiaochangliang. Millenni più tardi i territorio furono occupati dall’ Homo Sapiens con diverse comunità che si riunirono le varie culture neolitiche in Cina, dalle più antiche risalenti al XVIII millennio per i successivi fino alle ultime del tardo neolitico di Shijiahe a metà del II millennio nella valle attraversata dal medio corso dello Yangtze seguita da quella di Yueshi, nelle stesse regioni centrali, dalla metà del IX millennio si diffusero le cosìdette culture dello Hwan-huo che popolarono le fertili pianure alluvionali distese nel bacino del l Fiume Giallo Huang He , dall’ inizio del millennio successivo nell’ altrettanto fertile bacino dello Yangtze come è noto il Fiume Azzurro si diffusero quelle che sono chiamate le omonime culture dello Yangtze .
Le culture neolitiche
Nella regione più nord orientale attraversata dal corso del fiume Liao fino alla Manciuria dal VII millennio le popolazioni locali si riunirono in quella che poi divenne la culture del Liao, nello stesso bacino fluviale ad essa è legata la successiva cultura di Hongshan diffusa tra la Manciuria e la Mongolia interna. Dalla metà del VII millennio per il successivo nella regione nord orientale fino alla Mongolia, dal sito ove sono stai rinvenuti i resti più imponenti prende nome la cultura di Xinglongwa, con caratteristiche simili più a sud nel territorio orientale dello Shadong la cultura di Dawenkou, tra le prime dall’ elevato livello artistico della ceramica e la contemporanea cultura di Houli , dal millennio succesivo fino al III nella baia di Hangzhou che si apre sulla costa del Mar Cinese orientale ebbe i suoi centri la cultura di Hemudu. Continuando lungo la regione costiera nel delta del fiume Yangtze dalla metà del IV millennio al successivo si è diffusa la cultura di Liangzhu con la produzione e il commercio di avorio, seta e giada estesa a nord fino allo Shanxi, lasciando preziosi manufatti che nell’ omonima città sono conservati dal museo archeologico del Liangzhu. Oltre agli altri vari siti che raccontano culture ed insediamenti lungo periodo del neolitico in Cina, sempre lungo il fiume Giallo ove attraversa la regione dell’ Henan centro orientale, dal V millennio per i due successivi si diffuse la cultura di Yangshao, tra le ultime del neolitico cinese che lasciato i suoi più copiosi resti nella regione nord orientale dello Shandong con il sito di Chengziya , mentre più a sud ovest nello Shaanxi sono stati rinvenuti quelli dell’ antico villaggio neolitico di Banpo, ad ovest lungo il corso superiore del Fiume Giallo fino al Gansu altre comunità neolitiche si riunirono nella cultura di Majiayao dagli ultimi tre secoli del IV millennio a metà del III. Nel territorio attraversato dal medio e baso corso del fiume Giallo Huang he dal III millennio si diffuse la cosìdetta cultura della ceramica nera di Longshan, fondata sull’agricoltura sedentari e sopravvisuta fino al XIX secolo a.C. all’inizio dell’ Età del Bronzo, quando tra l’ Henan e il limitrofo Shanxi si affermò la cultura di Erlitou che prende nome dal sito che con i suoi resti di edifici ne ha rivelato l’ iniziò di una prima civiltà urbana seguita nei secoli successivi dalla più consolidata cultura di Erligang.
L’ età del Bronzo
Il passaggio dal tardo neolitico all’ età del bronzo in Cina ha i più antichi resti nei centri che dal IV millennio vennero fondati dalla cultura di Xinglonggou nel territorio settentrionale precedentemente occupato da quella Xinglongwa neolitica, dal XV secolo a.C. si impose la cultura Zhukaigou nella limitrofa regione della Mongolia Interna ove si stende vasto ed arido altopiano dell’ Ordos, seguita da quella derivata dalla tradizione del bronzo della steppa eurasiatica nota come la superiore cultura di Xiajiadian che prende nome dalla catena dell’alto Xiajiadian da qui estesa nell’Hebei settentrionale e nel Liaoning occidentale e poi dalla contemporanea cultura inferiore di Xiajiadian, all’ inizio dell’ Età del Ferro nella stessa regione dell’ altopiano mongolo giunsero popolazioni nomadi che dal VI secolo a.C. si riunirono nell’ omonima cultura dell’ Ordos. Più a sud dal XIX secolo al XV a.C. nella regione orientale dello Shandong ove si impose la cultura di Yueshi estesa nello Henan fino alla costa nord orientale del Jiangsu e dal terzo millennio per i due successivi si estesero le varie culture locali in gran parte delle regioni centro settentrionali che hanno lasciato i loro resti nei numerosi siti dell’ Età del Bronzo in Cina.
Le prime Tre Dinastie
Della più antica storia cinese primaria fonte è il grande Registro dello Storico noto come il monumentale Shiji che racconta la storia delle prime tre dinastie e le successive per due millenni, la redazione fu iniziata da Sima Tan nel I secolo a.C. per ordine dell’ imperatore Han Wudi durante la dinastia Han e poi completata dal figlio anch’ egli astrologo e storico di corte Sima Qian. Ad essa si aggiunsero le cronache dell’altro contemporaneo storico e filosofo confuciano Liu Xin e, oltre ad altre successive, i più recenti e moderni studi della cronologia Xia-Shang-Zhou, lo Shiji ed altre cronache imperiali narrano che durante la tarda Età del Bronzo tra storia e leggenda sorsero le prime tre dinastie cinesi . Dalla fine del III millennio al 1675 a.C. in parte dei fertili territori attraversati dal Fiume Giallo furono dominati dalla prima dinastia Xia della storia cinese che, secondo le narrazioni della più antica Mitologia cinese, fu fondata dal leggendario primo sovrano noto come il grande Yǔ che estese i suoi domini regnati all’ inizio dagli altrettanto mitici Tre Sovrani e Cinque Imperatori noti come i San Huang Wu e poi, sempre tra storia e leggenda, tra essi si racconta dell’ Imperatore Giallo proclamato come divino Huang Di, considerato fondatore della cultura huaxia e la civiltà cinese oltre che mitico antenato dell’ intero grande popolo degli Han. Dall’ Henan all’intera regione nord orientale dominata dalla leggendaria dinastia Xia dal 1676 a.C. per sei secoli, seguì la seconda dinastia storica Yin nota anche come Shang , secondo lo Shiji e le cronache di Liu Xin essa regnò dal 1766 a.C. per oltre sei secoli, mentre la moderna cronologia archeologica delle prime Tre dinastie Xia, Shang e Zhou la colloca dal 1600 al 1046 a.C. Oltre alle cronache dello Shiji e di Liu Xin, assieme ad altre fonti la storia delle tre dinastie è raccontata dal Libro dei Documenti noto come Shùjing che secondo la tradizione fu redatto nel V secolo a.C. durante la diffusione filosofica e religiosa del Confucianesimo dalla prima stesura scritta dallo stesso Confucio, nel secolo successivo dal discepolo Mencio nel suo ampio testo redatto come il libro del Mèngzi e la storia dell’ ultimo periodo tra l’ inizio del VII secolo fino alla sua redazione nel IV dall’altro testo di scuola confuciana Zuo Zhuan.
Religione e cultura
La religione delle prime tre dinastie era fondata sul Wu jiào , come era nota l’antica tradizione sciamanica cinese, ove depositario e colui che poteva entrare in contatto con il mondo degli spiriti ne era lo sciamano Wu, con le sue pratiche dirigeva le cerimonie rituali e il culto degli antenati Zùxiàn dell’ antica religione patriarcale e gli spirti che divennero le divinità tutelari Shen . Con il succesivo panteismo politeista furono concepite come emanazione delle divinità immortali Bùxiù Zhè nella teologia Shang con al vertice la suprema divinità creatrice Shangdi come Alto Signore che nella successiva dinastia Zhou divenne il supremo Tian e il wànwù yīlǐ , principio comune di tutto che fu fondamento dell’ antica religione e teologia in Cina con la diffusione del Confucianesimo e il Taoismo che riprese la concezione dell’ entità dello Xian come transcendente, immanente ed immortale, mentre dallo sciamanesimo derivò la tradizione degli insegnamenti rituali del Fa jiào .Nella più antica religione l’ universo dominato dalle emanazioni divine astrali come il Sole, la Luna e le Stelle che manifestavano la loro energia con le nuvole e i venti, mentre la divinità della terra Tu emanava gli spiriti che la popolavano comunicando con l’ umanità con le cerimonie rituali legate allo sciamanesimo e l’ arte divinatoria praticata dai Wu che con i riti accompagnati da suoni e danze entravano in trance o con la pratica dello jiaguwen nota anche come scapulomanzia che prevedeva cerimonie con il sacrificio di animali, ma fondata su pratiche divinatorie nell’ uso delle Jiàgù come erano note le ossa oracolari varie e gusci di tartaruga, nelle divinazioni venivano usati altri oggetti come bastoncini scolpiti Jiaobei , mentre più tardi per l’ interpretazione degli astri si diffuse il calendario lunare Tung_Shing. Anche per motivi rituali durante la dinastia Shang vennero ideati i più antichi caratteri hànzi della scrittura cinese diffusa dal XII secolo a.C. e perfezionata nella successiva dinastia Zhou, all’epoca risale la più antica scrittura Jiàgùwèn dell’ oracolo incisa sulle ossa sacre. Durante la dinastia venne raggiunto l’ elevato livello artistico dei i bronzi rituali Qing tòng qi e, oltre la raffinata lavorazione del bronzo in tutti i campi e si diffusero le iscrizioni in bronzo anch’ esse rituali nelle campane zhōng e più spesso scolpita sui vasi cerimoniali bronzei Ding. Da i più antichi sistemi per usi rituali molto più tardi si diffuse la scrittura su seta che ha tra i più intatti esempi rinvenuti nel manoscritto di Chu risalenti al III secolo a.C. contenenti studi di astrologia e i successivi testi di filosofia e medicina tradizionale nei testi su seta del Mawangdui, contemporanea fu diffusione della scrittura su listelli in legno di bambù jiàndù usata per i più diversi testi religiosi, scientifici, storici ed amministrativi , che ha tra gli esempi più noti gli Annali di Bambù del Shù jiniàn come una delle più complete cronache sulla storia dell’ antica Cina dalle prime dinastie fino al III secolo a.C.
La dinastia Shang
Il declino della leggendaria dinastia Xia si confonde nei meandri della storia, discendente del mitico Huang-di noto come l’ imperatore giallo, a metà del XXlV secolo a.C. salì al trono il sovrano Di Ku e, sempre storia e legenda, dopo la vittoriosa battaglia di Mingtiao contro la prima dinastia, si impose la successiva seconda dinastia Shāngcháo dei che nel secondo millennio a.C. fu la prima storica regnando nella regione tra il medio e il basso corso del Fiume Giallo. Venne fondata nel XVI secolo a.C. dopo la vittoria nella battaglia Mingtiao da Zi Lü l’ ultimo degli Xia discendente di Di Ku, salito al trono come il primo imperatore Tang degli Shang. Storicamente la Shāngcháo, nota alle cronache anche come la dinastia Yn , dominò la regione dalla sua fondazione nel XVI secolo a.C. per i successivi cinque fino alla metà del XI come la prima civiltà nella lunga storia della Cina che vide la nascita di centri urbani con edifici, palazzi e templi ove venne perfezionata la metallurgia del bronzo, la produzione di giade e ceramica in una società ben organizzata che si estese conquistando i territorio limitrofi durante i regni dei trentuno sovrani che si sono succeduti. Dopo i vari centri urbani all’ epoca sorsero le città murate dei Re come capitali che venivano spostate per varie esigenze politiche e militari e si deve al sovrano Pan_Geng nel XIV secolo a.C. la rifondazione dell’ ultima capitale nella città di Yinxu che ha lasciato la sua memoria nella centro orientale provincia dell’ Henan nei pressi dell’ antico centro di Xiaonanhai ove poi sorse la città di Anyang, oltre ai resti di palazzi e templi sono state rinvenute necropoli e undici sepolcri reali, siti rituali e una gran quantità di manufatti in bronzo, giade, ceramiche dall’ elevato livello artistico. Su ossa e gusci di tartaruga rituali, oltre che su bronzi e bambù la più antica scrittura zhòngwèn dalle iscrizioni più varie che svelano la società, cultura, religione e commerci della prima civiltà cinese in epoca Shang, all’ inizio del XII secolo a.C. salì al trono Wu Ding estendendo i domini dinastici con varie campagne militari regnando per oltre cinque decenni assieme alla consorte Fu Hao che tradizione vuole guidò l’ esercito nelle sue conquiste ove per la prima volta vennero adoperati i carri da guerra. Passata alla storia come la regina guerriera a Yin Xu nella necropoli di di Xibeigang è stato rinvenuto il sontuoso sepolcro con la tomba di Fu Hao corredata da numerosi oggetti ed arredi funebri. Tra i vari siti archeologici dello Shang rivenuti nel territorio rimangono i resti dell’ ultima capitale nel sito di Yinxu con il centro sacro che custodiva le divinatorie ossa per l’ oracolo Jiàgù e assieme agli altri edifici è dichiarato patrimonio culturale dell’ Unesco come tra le più antiche capitali storiche della Cina. Nella provincia dell’ Hubei sulla sponda del lago Panlong, già popolato durante il periodo della Erlitou con un piccolo villaggio, in epoca Shang sorse un grande centro che ha lasciato i suoi resti nel sito di Panlongcheng, continuando per la regione centro orientale dello Jiangxi, ove si estese la cultura di Erligang , nel XVI secolo a.C. sorse un grande centro che ha lasciato edifici e ceramiche con iscrizioni nel sito di Wucheng. Più a sud ovest nel Sichuan dal XII secolo a.C. sorse un’ altro grande centro con una necropoli rinvenuto nel sito di Sanxingdui nel territorio ove, dalla pianura di Chengdu nel IV secolo a.C. di estese poi l’ antico regno di Shu, contemporanea a Sanxingdui nella regione centro orientale dello Jiangxi lungo il fiume Gan si trova la necropoli nel sito di Dayangzhou. Se i siti archeologici rivelano parte della società e cultura Shang le fonti sugli altri sovrani della dinastia sono molto scarse fino all’ ultimo Di Xin ricordato come crudele tiranno che nel 1122 a.C. venne sconfitto dal fondatore della terza dinastia degli Zhou salito al trono come Wu Wang ponendo fine all’ era degli Shang.
La dinastia Zhou
Mentre la dinastia Shang iniziava il suo declino si era reso indipendente lo stato degli Zhou nella regione dello Shaanxi a metà dell’ XI secolo a.C. e il suo primo sovrano Wu Zhou con il suo esercito affrontò l’armata degli Shang nel territorio centrale dell’ Henan sconfiggendola nella battaglia di Muye. Come la terza delle più antiche cinesi la dinastia Zhou dal XII secolo all’ VIII a.C., si impose con la prima Zhou occidentale Xizhou estesa dal territorio dello Shaanxi, seguita fino al III secolo a.C. nell’ Henan dalla Zhou orientale Dòngzhòu , mentre dal VI secolo a.C. tra Shanxi allo Shandong, nell’ era storica che negli Annali dell’ omonima cronaca redatta all’ epoca fu detto il periodo primaverile ed autunnale del Chùnqi liàng ji, fu definita dinastia settentrionale degli Zhou che dominarono brevemente sul regno di Wei. Secondo il Libro delle Odi contenuto nello Shijing redatto nel V secolo a.C., viene celebrato come fondatore della dinastia Zhou il suo primo imperatore Wèn Wàng che regnò per oltre un trentennio dal 1112 a-C. assieme alla sua consorte regina Tai Si ,nella regione nord occidentale respinse l’ invasione del popolo Quanrong occupandone parte del territorio e nello Shaanxi come nuova capitale fondò la città di Fenghao sconfiggendo definitivamente la decaduta dinastia Shang. Celebrato come il sovrano civilizzatore, alla sua morte il secondogenito Cheng salì al trono nel 1042 a.C., ma considerato troppo giovane per governare ne prese la reggenza lo zio duca di Zhou Gòng Dàn che riorganizzò il regno e nella regione orientale ove si erano ribellati gli stai vassalli per tre anni represse la rivolta del Wu Geng. A Gòng Dàn è anche attribuita la nuova concezione politica e religiosa del Tiànming o Mandato Celeste derivato direttamente dalla suprema divinità Tian che dall’ epoca per tutte le successive dinastie che consacrava e divinizzava l’ imperatore come figlio del Cielo Tiànzi signore assoluto del Celeste Impero. Sempre durante il suo regno venne introdotto il sistema feudale del Fengjian con il decentramento amministrativo dal quale sorsero gli stati vassalli zhūhóu sempre sottomessi all’ autorità divina dell’ imperatore come la nobiltà cinese Guizù oltre le classi media ed inferitore divise nelle quattro occupazioni dello studio, agricoltura, industria e commercio del Shi nònggòngshàng . Le campagne furono divise in quelle coltivabili tra i propietari con servi e schiavi fondato sul sistema patriarcale, mentre alle altre classi erano attribuite le altre tre occupazioni, l’g ricoltura si estese con l’ uso dell’ aratura, la rotazione delle coltivazioni e gli attrezzi in ferro oltre che con le grandi opere di irrigazione favorendo un grande aumento della produzione assieme ai commerci. Durante l’ epoca Zhou si consolidò la prima civiltà cinese con l’aumento della popolazione, la florida agricoltura, la produzione di seta, giade e altre preziose merci che assieme alle altre videro la crescita del commercio e la nascita di nuove città, mentre iniziava l’ epoca delle arti, nel tardo periodo Chùnqi liàng ji delle Primavere-e-autunni fu perfezionata l’ antica religione e alla mitologia si sovrappose una vera filosofia che ebbe come il suo più grande maestro dell’ epoca nel V secolo a.C. K’ung-fu-tzu noto come Confucio che con i suoi studi e riflessioni morali, sociali e politiche fondò la sua scuola di pensiero dominando la successiva cultura cinese che ne prese nome come Confucianesimo. Dal 403 a.C. per quasi due secoli seguì il lungo periodo dello Zhànguò o dei Regni combattenti in conflitto tra loro per i territori che furono dominio dinastico degli Zhou orientali Dòngzhòu, ma nonostante le continue guerre la cultura cinese continuò il suo corso con l’ arte, la letteratura, l’architettura e il pensiero filosofico che raggiunsero il loro primo elevato livello in Cina. Oltre alla diffusione del Confucianesimo con le sue scuole filosofiche, etiche e sociali del suo fondatore Confucio e il discepolo Mèng kē noto come Mengzi ,dalla metà del V secolo a.C. si diffuse l’ altra grande scuola religiosa e filosofica dàojiào o dottrina del Tao fondata nel secolo precedente dal divinizzato maestro Lao Tze e perfezionata dalla fine del IV e III secolo a.C. dalle opere del mistico filosofo Zhuāngzǐ fondamento della cultura filosofica cinese , assieme alle contemporanea e successive altre cosìdette cento grandi scuole di pensiero Zhùzì bàijà. Le costruzioni dell’ epoca furono poi fondamento della grande architettura Jiànzhù xuè sacra e profana che si perfezionò sempre di più per tutte le successive dinastie, dalla più antica letteratura sorta con i Cinque Classici del Wùning che raccontano storia e miti delle prime dinastie, ai Quattro Libri confuciani dello Sì Shù , assieme alle altre opere letterarie e filosofiche dell’ epoca, ne derivò la grande letteratura classica Wènxuè, così come dalla tradizione cerimoniale accompagnata da suoni e canti è derivata la successiva musica cinese Yinyuè. Con la decadenza della dinastia Zhou alla fine del lungo periodo Zhànguò degli stati combattenti i vari regni in conflitto tra loro cominciarono ad essere riunificati nel 230 a.C. dal sovrano del più potente tra loro Qin Shi Huang, stabilito il suo dominio poco dopo fondò il nuovo regno del Qín Cháo che governò per i successivi quattro secoli con la dinastia Qin, la prima di quello che si estese come il vasto Celesto Impero durato per due millenni e il pensiero di Confucio ne fu tra i suoi fondamenti:
“…Se pensi in termini di anni, pianta il riso. Se pensi in termini di decenni, pianta alberi. Se pensi in termini di centinaia di anni, insegna alla gente…”