Tra l’ Anatolia meridionale all’ intero territorio mesopotamico, dalla Siria e la limitrofa Giordania, per i territori costieri dei Fenici fino al più occidentale Egitto, dal IX secolo a.C. fiorì l’ Assiria, ma la sua storia è più antica e scandita dalle dinastie e i nomi dei sovrani assiri che si sono succeduti lasciandone memoria. il primo regno dal XIX al XIII secolo noto come Antico Impero, iniziò con il sovrano Shamshi Adad I ,che tentò di costituire un regno ispirandosi all’accadico regno di Sargon fiorito quattro secoli prima, con capitale la città stato di Assur, presa nel XV secolo a.C. dai Mitanni guidati dal sovrano Shaushtarar. Dominò l’ Assiria fino alla sconfitta degli Hurriti subita dalla potenza Ittita che nel XIII secolo a.C. permise all’ assiro Assuallitr-ub I di ricostituire l’ antico regno e il successore Tiglatpileser I nell’ XI secolo fondò il Medio Impero durato fino al 932 a.C. Nell’ ultimo periodo i conflitti con la vicina Urartu e le incursioni dei nomadi Aramei ne segnarono il declino, il re Adad-Nirari II riconquistò i territori e il figlio Tukulti-Ninurta II inizò l’ espansione dando inizio nell’VIII secolo a.C. al Nuovo impero che raggiunse l’ apogeo con il successore Assurnasirpàl_II promuovendo una bellicosa espansione ad occidente dopo aver trasferito la capitale a Nimrud fortificata dal figlio Salmanassar III che ne fece centro per altre conquiste dall’ Anatolia ai territori della Siria. I successori non riuscirono a consolidare i domini che iniziarono a frammentarsi in potentato locali fino alla metà del VII secolo a.C. quando prese il potere Tiglatpileser III che riunificò i domini espandendoli ulteriormente rifondando l’ impero Neoassiro. Salito al trono il figlio Salmanassar V non fu in grado di mantenere saldo l’ impero fronteggiando anche una rivolta del regno israeliano di Samaria e fu deposto dal generale del suo esercito che prese il potere come Sargon II reprimendo la rivolta deportando ed esiliando parte della popolazione iniziandone la Tefutzah nota come la Diaspora ebraica, Fece fortificare Dur Sarrukin ove il figlio successore Sennacherib trasferì la capitale che divenne la splendida Ninive. Nel frattempo represse duramente una rivolta di Babilonia saccheggiando e distruggendo parte della città poi ricostruita dal successore Esarhaddon che salì al trono dopo dopo un conflitto per la sua successione tra i fratelli. Sconfisse gli iranici Cimmeri e il vicino popolo dei Medi, saccheggiò i centri costieri dei Fenici espandendo il territorio ad ovest. Il figlio Assurbanipal , menzionato nei testi biblici e noto ai Greci come Sardanapalo, completò il dominio dell’ Egitto che, approfittando di un conflitto tra i sovrano con il fratello Shamash-shum-ukin, si rese indipendente poi riconquistato nel 663 a.C. con la devastazione di Menfi e la distruzione di Tebe. Sconfitto il fratello a Babilonia invase l’ Elam conquistandone la capitale Susa e l’ impero ebbe la sua massima estensione. Dopo di lui vi fu il declino e la caduta dell’ Assiria, i territori furono spartiti tra i gli iranici Medi e ad est i semiti Caldei, mentre Nabopolassar rifondò l’ impero Neobabilonese. Intanto in Egitto il potere era stato ripreso da Psammetico I entrando in conflitto con i babilonesi, il figlio di Nabopolassar salì al trono divenendo il nuovo imperatore Nabucodonosor II che travolse l’armata del faraone Necao II nella battaglia combattuta a Karchemish nel 605 a.C. imponendo di nuovo il dominio babilonese nei territori del suo apogeo. In seguito al crollo dell’ impero Assiro parte del suo antico territorio divenne una Satrapia di quello degli Achemenidi, conquistato nel 331 a.C. da Alessandro Magno, poi nell’ impero Arsacide dei Parti ed infine, dopo le lunghe guerre partiche con le campagne dell’ imperatore Traiano, nel 116 d.C. divenne la provincia romana di Assyria. Tra il 224 e il 363 d.C. fu contesa nelle guerre sasanidi, i romani si ritirarono ed entrò nei domini Sasanidi fino al VII secolo travolto dall’ incontenibile conquista islamica.
La cultura assira
Per oltre un millennio gli Assiri dominarono la regione mesopotamica e limitrofe dal 1950 al 609 a.C. , in gran parte simile a quella babilonese, la cultura assira spesso si identifica con essa nelle scienze, diritto, letteratura ed architettura. Anche l’ arte assira per un lungo periodo ne fu influenzata, ma nel corso del Nuovo Impero si rese originale particolarmente nelle scene di guerra e sottomissioni di popoli nelle statue e rilievi decoratici molto realistici che inauguravano quell’ arte del potere diffusa in tutta l’ antichità. Le ziggurat, i templi, edifici e palazzi nelle città assire celebravano la potenza imperiale, la summa della loro cultura si trovava nella vasta Biblioteca Assurbanipal con migliaia di tavolette cuneiformi rinvenuta a Kouyunjik meglio nota come Ninive, che ne racconta la sua lunga storia. L’ antica capitale Assur venne ricostruita e fu fondata la splendida Ninive da dove erano governati i vasti domini fino al 626 a.C., quando Il babilonese Nabopolassar , li conquistò sostenuto dai Medi, i vicini iranici Elamiti, i mesopotamici Caldei e i principati degli Aramei. Nel 612 a.C. il re Ciassare prese la capitale e parte dell’ Assiria entrò nei domini dei Medi che vi estesero il loro potente regno persiano , mentre il Nabucodonosor ristabiliva il dominio babilonese fondandone un nuovo impero che fiorì fino al 539 a.C. quando con la caduta di Babilonia venne conquistato dai persiani Achemenidi guidati dall’ imperatore Ciro II . Con la fine degli Assiri terminava la millenaria storia delle civiltà susseguite in Mesopotamia lasciando i suoi grandiosi resti nei suggestivi siti archeologici che hanno incantato per secoli i visitatori fino alle devastazioni del tormentato Iraq.
I siti assiri
Cercando i siti_assiri da nord, nel territorio iracheno del Kurdistan venne edificata Arrapha che giace ove sorse Kirkuk che ne ha coperto i resti, ma sembra che il colle dove venne costruita la Cittadella di Kirkuk sia stato innalzato a metà dell’ VIII secolo a.C. da Ashurnasirpal II per dominare e difendere la città assira. Ad est ove sorge l’ iranica Hamadan furono gli assiri a fondare la più antica Ecbatana divenuta poi capitale dei Medi , con la fine del loro impero nel 550 a.C. la città fu conquistata dagli Achmenidi di Ciro che ne fece una fiorente città della satrapia persiana ove passava la Via Reale, fino alla sua presa nel 330 a.C. da Alessandro Magno come il resto delle città mesopotamiche e della Persia. Nella stessa regione del Karkuk seguendo i corso del Tigri nei pressi del fiume a Yorghan Tepe si trova l’ antica Nuzi, fondata alla fine del III millennio nei domini di Akkad, a metà del successivo fu un centro degli Hurriti e quando il regno dei Mitanni venne travolto dai potenti Ittiti la città divenne assira, tra i resti del sito sono state rinvenute cinquemila tavolette che descrivono l’ amministrazione della città. Proseguendo nella valle di Diyala , sul colle Tell Asma vicino a Ba’quba si trovano i resti della sumerica Eshnunna che fiorì in epoca babilonese come la vicina Khafajah, nella stessa zona il sito di Tell al-Fakhar con i resti dell’ antica Kurruhanni fiorita a metà del II millennio che ha lasciato le rovine del Palazzo Verde circondato da una fortezza dimtu con sette torri e un tempio ove sono state rinvenute un migliaia di tavolette simili a quelle di Nuzi. Una delle prime capitali assire sorta sulla sponda sinistra del Tigri fu Kar-Tukulti-Ninurta fortificata e ciata da mura che racchiudevano la città divisa tra occidentale ed orientale da una muraglia, ad ovest il grande tempio consacrato ad Assur suprema divinità assira con accanto una ziggurat da dove si andava per il palazzo reale che ha lasciato solo alcuni affreschi e le rovine vicine fanno pensare ad un grande complesso da dove diramavano altri edifici. Con il sovrano Shamshi-Adad I la capitale fu trasferita nella limitrofa Qal’at Sherqat che divenne la potente Assur, conquistata dai babilonesi e saccheggiata dai Mitanni a metà del XV secolo a.C., tornò ad essere assira con Ashur-uballit I che fece edificare nuovi quartieri come il successore Adad-nirari I , fiorì per i decenni seguenti sotto Tukulti-Ninurta I che l’ arricchì di monumenti cos’ come fece Tiglatpileser I . Continuò a prosperare quando la capitale fu trasferita a Kalhu nel IX sec. a.C. mantenendo la sua importanza come grande centro commerciale e religioso, i monumenti furono sempre restaurati ed edificati di nuovi rimanendo necropoli imperiale con i mausolei reali. In parte distrutta dai Medi nel 614 a.C., una zona della città rimase per tutto il dominio dei Parti, della sua prima epoca tra la fine del XIX secolo a.C. e l’ inizio del XVIII si conservarono la cinta muraria, vari edifici e monumenti come il grande tempio del dio Aššur e la ziqqurrat di Enlil, poi restaurati e altri nuovi costruiti. Ne rimasero i resti di tre ziqqurrat e di una quarantina di templi, il palazzo di Šamši-Adad I edificato agli inizi del II millennio con i sepolcri di Assurnasirpal II e Šamši-Adad V, quello eretto da Tukulti Ninurta I secoli dopo, mentre Il più antico Tempio di Ištar risale alla metà del III millennio in periodo accadico, poi rinnovato in epoca medio-assira. Più a sud su un sito preistorico ad una ventina di chilometri dalla sumerica Nippur sorse la città di Isin alla fine del II millennio durante la Terza dinastia di Ur, quando il generale Ishbi-Erra prese in potere e fondò la sua Prima dinastia con capitale ad Isin. Per due secolo vi furono conflitti con le limitrofe città stato come Babilonia e la vicina Larsa che venne conquistata alla fine del XVIII secolo a.C., a quel periodo appartengono testi mitologici rinvenuti e il primo codice di leggi scritte. In quello successivo tra il XII e il XI secolo a.C., dopo che gli Elamiti sconfissero i Cassiti, la Seconda Dinastia di Isin prese Babilonia e il sovrano Nabucodonosor invase i territori di Elam raggiungendo l’ apogeo del regno. Ne rimasero i resti con al centro sul colle il grande tempio consacrato a Ninurta Signore della Terra e l’altra divinità sumera Bau che i babilonesi chiamavano Gula , fondato nel II millennio e restaurato nel V secolo a.C., circondato da mura, una scalinata porta all’ ingresso e tra le rovine di un edificio sono state rinvenute ottanta tavolette cuneiformi che narrano il primo periodo della città, dopo decenni gli scavi terminarono e il sito fu saccheggiato.
[blockquote]Protagonisti dell’ ultima grande civiltà mesopotamica, gli Assiri hanno dominato per secoli il vicino oriente lasciando un’ inestimabile patrimonio culturale ed artistico che ha percorso la storia fino ad essere travolto dal criminale odio islamico per la storia e la cultura.[/blockquote]
A sud ovest nella regione della Nuzi accadica si trovava Hamazi e sulla riva orientale del Tigri davanti Mosul sorgeva l’ assira Ninuwa meglio nota come Ninive che alla fine del II millennio divenne residenza reale. Cinta da doppie mura fatte innalzare dal sovrano Sennacherib nel VI secolo a.C. costruendo nuovi quartieri e il successore Assurbanipal fece edificare il suo splendido palazzo decorato da magnifici rilievi che conteneva la celebre Biblioteca Reale a lui intitolata con oltre ventimila tavolette cuneiformi. Il suggestivo sito di Ninive splendeva con altri resti con il colle di Quyunjik da dove dominava la cittadella e quello di Nebi Yunus che accoglieva l’arsenale e gli altri edifici di epoca neoassira, rimasti anche dopo la devastante conquista dei Medi nel nel 612 a.C. I resti di Ninive sono sopravvissuti nei secoli fino al al gennaio del 2015 quando la feccia islamica dell’ isis ha abbattute le antiche mura e i monumenti del sito, ha devastato il vicino museo Mossul distruggendone le magnifiche statue e facendo scempio del resto, oltre a saccheggiare i reperti da rivendere per finanziare il criminale stato islamico così come in tutti i territori che ha insanguinato distruggendone i patrimoni culturali. Dalla settentrionale Porta di Nergal iniziava la strada reale che conduceva alla vicina Tarbisu ove rimangono le rovine di due grandi templi con quello consacrato al dio Nergal, sempre nei pressi dell’ antica capitale si trova la preistorica Tepe Reshwa con i resti neolitici di Arpachiya e ad una ventina di chilometri a Khorsabad si raggiunge il sito di Dur Šarrukin che divenne capitale nel Nuovo impero assiro con il sovrano Sargon II che la cinse di possenti mura edificandovi il suo vasto palazzo reale. Procedendo a sud sul Tigri si trovava l’altra capitale assira Kalkhu che fu fondata nel XIII secolo a.C. dal sovrano Salmanassar I più nota come Nimrud, racchiusa da una cinta muraria rettangolare con la cittadella Kalhu e la fortezza Salmanassar a difesa di quartieri, palazzi e templi che hanno lasciato i loro resti ammirati per secoli fino alla completa distruzione del sito poco dopo quello di Ninive nel 2015 e così anche Nimrud è scomparsa dalla storia nella spregevole distruzione del patrimonio iracheno per mano del sedicente e disgustoso stato islamico lordato dai suoi orrori coranici.
Oltre confine nella Siria nord orientale a si trova il sito di Tell_Leilan abitato fin dal V millennio e nel III conosciuto come Shekhna. Divenne la capitale assira Shubat-Enlil fondata alla fine del XIX secolo a.C. da Shamshi-Adad I poi abbandonata due secoli dopo, vi è stato rinvenuto un vasto archivio con oltre un migliaio di tavolette cuneiformi e all’ epoca risalgono i resti di Tell Leilan. Nel territorio assiro di Ninive si torna al tardo periodo protostorico di Hassuna nel sito di di Yarim-tepe, mentre quello a nord est di Tepe_Gawra risale al periodo di Ubaid, lasciando poche rovine di templi ed edifici tra il V e il III millennio. Ove fiorì l’ antica Cultura di Samarra fin dal V millennio si trova il sito neolitico di Umm Dabaghiya e sulla riva orientale dl Tigri nel VI secolo a.C. sorse la cittadella fortificata di Sur-marrati fondata dal sovrano Sennacherib, nel medioevo vi fu edificata la città di Samarra che divenne capitale del califfato Abbasside nell’ 835 per volere di al-Muʿtaṣim. Ricca di quartieri, palazzi, monumenti e moschee fu la splendida Samarra che aveva lasciato a suo simbolo la Masjid Jami nota come la grande Moschea_Venerdì dal suggestivo minareto Malwiyya che si ergeva con forma conica a spirale ad imitare la biblica Torre di Babele, danneggiata dalle bombe degli insorti nel 2005. Qui si trovava l’ atro gioiello perduto del santuario Al-Askari con la grande Moschea d’Oro Masjid al-askari tra più importanti al mondo per gli sciiti per i sepolcri di due dei dodici imam più venerati, che splendeva con la cupola ricoperta da sessantadue lastre d’oro distrutta dalla feccia islamica di al-Qaida.
Come le altre mesopotamiche e siriane, anche la storia dell’ antica Assiria è finita repentinamente le devastazioni dello stato islamico che, oltre a sterminare e sottomettere con violenze inaudite la popolazione, ha violato il prezioso patrimonio sopravvissuto ai secoli con siti distrutti e saccheggiati in una criminale mattanza archeologica ispirata dalla barbara iconoclastia coranica e chiunque ha conosciuto questo martoriato Iraq prima di tutto ciò ne conserva il ricordo desolato.
La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi.
Photo by Monica’s Dad on Visual hunt / CC BY