Delhi
Dal Rajasthan ad est sulla via dell’ India settentrionale Il territorio attraversato dal fiume Yamuna fu antico crocevia per l’ Uttar Padesh ove si apre la valle del Gange e fin dalla sua fondazione medioevale con il suo sultanato la città di Delhi è stata uno dei centri nella storia dell’India fino a divenirne la capitale estesa nella sua metropoli che conserva la secolare memoria.
Storica Delhi
Dopo il più antico popolamento nel primo periodo vedico dal I millennio a.C. vi si estese l’ antico regno di Kuru, narrato nell’ epica del Mahabharata ove si racconta che nella foresta di Khandava distesa poco ad ovest del fiume Yamuna, ne sorse uno dei centri più fiorenti con la città di Indraprastha divenuta mitica capitale del regno e se ne perse memoria. Oltre il mito la storia di Delhi inizia nel periodo medioevale quando il territorio entro nei domini feudatari della dinastia Tomara che a metà dell’ XI secolo vi fondò la cittadella di Dhillika con la fortezza del Lal Kot al centro della futura città, nel secolo seguente dal Rajasthan vi si estese il dominio Sapadalaksha della dinastia Chauhan di Sambha, anch’ esso poi travolto da ovest dall’ espansione musulmana guidata da Muhammad di Ghor alla fine del XII secolo nel primo periodo della conquista islamica in India. Dopo la morte del sovrano la città con il suo territorio divenne indipendente con il sultanato fondato da Qutb al-Din Aibak e, mentre ormai si era diffusa la fede musulmana nell’ India settentrionale travolgendo le antiche culture, dall’ inizio del XIII secolo si impose poi la sua dinastia Mamluk che dal 1206 per oltre tre secoli dominò gran parte dei territori indiani con il potente Sultanato di Delhi che aveva il suo centro nella città estesa da nuovi quartieri, nella grande architettura ed arte islamica in India con palazzi, moschee, santuari e mausolei. Al suo declino si impose la dinastia turco mongola dei Mughal che dall’inizio del XVI secolo, travolgendo ciò che rimaneva del Sultanato, estesero il loro vasto e potente impero Moghul. Delhi continuò ad essere fiorente centro dell’ impero per oltre tre secoli, a metà del XVI il sovrano Shah Jahan vi fondò la sua città di Shāhjahānābād che ne prese nome, con edifici palazzi e santuari dalla raffinata architettura come ad Agra nel limitrofo Uttar Pradesh e la vicina cittadella imperiale di Fatehpur Sikri, estesa con altri ancora più imponenti rimasti nei suoi più antichi quartieri nella storica vecchia Delhi in gran parte soffocata dalla nuova metropoli. Guidata dall’ imperatore Nader Shah si competò l’ invasione persiana dell’ India nel 1739 con la conquista di Delhi devastata e saccheggiata massacrando la popolazione, poi anche la città con il resto del decaduto impero Moghul entrò nella colonia indiana con il governo del Raj britannico e per gran parte del lungo periodo coloniale, mentre sorgevano altri quartieri ed edifici di stile indo europeo, anche Delhi è stata teatro della grande rivolta indiana del 1857 e poi dei vari movimenti per l’ indipendenza dell’ India giunta nel 1949 e dall’ epoca ne ha seguita la storia divenendone la capitale ed estesa nella vasta città di Delhi. La sua metropoli si stende per il territorio regionale della Capital nazionale e oltre i quartieri nord occidentali è sorta la nuova città satellite di Noida tra i suoi moderni edifici che ospitano aziende, uffici amministrativi, scuole ed università si trova la riserva con il santuario degli uccelli di Okhla , sulla via Pandav Nagar edificato nel tradizionale stiledel Mandir indiano il grande tempio di Akshardham aperto nel 2005 come Swaminarayan di meditazione e vasto centro culturale sulla millenaria tradizione spirituale. artistica e architettonica induista dai vari edifici con padiglioni, sale e i giardini dalle spettacolari fontane-
Il Forte Rosso
la vecchia Delhi, si stende per il centro sulla Shāhjahānābād edificata in epoca Moghul nella monumentale architettura dell’ epoca nota anche come Purani Dilli , cinta da poderose mura con i vari portali di Delhi, a nord edificata nel XVII secolo come le altre si apre la porta Kashmiri sulla via per la regione settentrionale verso il Kashmir che portava a Srinagar, a sud ovest la porta Turkman e per la stessa direzione l’ Ajmeri sulla via ove venne fondata la medersa per gli studi islamici di Zakir Husain nel 1792. Ad ovest oltre la meno imponente porta Kabuli, davanti agli edifici dell’ antico ed animato bazaar Chhatta del Chowk da dove si stende il quartiere omonimo, in arenaria rossa su tre piani la decorata porta Lahori si erge rivolta ad ovest ove iniziava la via per il territorio imperiale del Punjab pakistano verso la capitale Lahore. Vicino dal simile stile venne aperta l’ altra secondaria porta di Delhi per accedere alla cittadella Lal Qila edificata dall’ imperatore Shah Jahan quando vi spostò la sua capitale da Agra a metà del XVII secolo come residenza imperiale, dagli edifici in arenaria rossa e meglio noto come il monumentale Forte Rosso di Delhi che splende con i suoi sontuosi palazzi e mausolei nel raffinato stile e decorazioni dell’ epoca, dichiarato patrimonio culturale Unesco. All’ ingresso delle mura orientali si erge isolata la candida Casa dei tamburi con la sala di attesa del Naubat Khana, più oltre l’ imperatore Akbar fece edificare il palazzo che ospitava la sala delle udienze Diwan-i-Am dalla galleria colonnata si accede agli interni decorati ove al centro si trova il trono imperiale. Poco distanti affacciati sul fiume Yamuna i padiglioni del Nahr-i-Bihisht che ospitavano la residenza imperiale in stile indo islamico a rappresentare il paradiso descritto dal Corano con i canali alimentati dal fiume che collegano le residenze femminili con il candido palazzo Mumtaz in marmo che ospita un museo e l’ harem imperiale Zenana nel sontuoso Rang Mahal anch’esso in marmo decorato da dipinti e un mosaico di specchi ove il canale del Nahr-i-Bihist affaccia su un’ ampia vasca. Poco a sud l’ altro sontuoso padiglione del palazzo Khas Mahal con le sale e le camere imperiali dagli interni finemente decorati e dal Khwabgah la torre Mussaman Burj si erge dalle mura del forte ove l’imperatore si mostrava al popolo nei riti quotidiani dalla terrazza Jharokha nel tradizionale cerimoniale del Darshan. Il palazzo Shah Mahal ospitava l’ altra sala per le udienze e le riunioni di governo Diwan-i-Khas riccamente decorato un tempo dal soffitto in argento ed oro,sostituito da legno dipinto, nei pressi Il padiglione con il palazzo che ospitava l’ Hammam del Lal Qila con I bagni imperiali in stile ottomano in marmo con decorazioni Moghul. Poco a sud est si trova la moschea di Moti edificata dall’ imperatore Aurangzeb nel 1659 con tre cupole in marmo bianco e gli interni decorati, verso nord , attraversato da due canali che si incrociano in una piscina centrale nel classico stile Moghul, si stende il grande giardino dell’ Hayat Bakhsh con i suoi due raffinati padiglioni Sawan e Bhado in marmo bianco del XVII secolo, mentre il terzo Zafar Mahal in arenaria rossa fu aggiunto nel XIX. Poco a nord del Forte Rosso su un’ isola nel fiume Yamuna era stato prima edificato il poderoso forte di Salimgarh nel 1546 che ha lasciato i resti delle mura con gli alti bastioni che cingono la fortezza triangolare ove si accede dal portale settentrionale Bahadur Shahi , nel 1622 l’ imperatore Aurangzeb lo utilizzò come carcere e per collegarlo alla sponda del fiume fece costruire un ponte poi demolito durante la colonia britannica per la linea ferroviaria.
Chandni Chowk
All’ estremità occidentale del Forte Rosso per il Ghantaghar, con i suoi edifici che diramano ove in epoca coloniale sorgeva la Torre dell’ orologio, si stende la storica zona del Chandni Chowk come centro di mercati fondato dall’ imperatore Shah Jahan nel XVII secolo con i primi tre grandi Bazaar di Jorhi, Urdi e Fathepur e sull’ omonima via poco dopo sorse il più grande ed animato baazar di Khari Baoli all’ estremità occidentale ove a metà del XVIII secolo venne edificata la moschea Fatehpuri nel classico stile Moghul in arenaria rossa dal monumentale portale con i portici in marmo e gli interni decorati. Oltre ai pochi palazzi rimati nello stile indiano dell’ Haveli che affacciano sulle vie del Chandni Chowk, davanti il forte Rosso nel 1656 fu edificato il venerato Śrī Digambar Jain di Lal Mandir nel tradizionale stile Jainista dal candido edificio centrale che contrasta con gli altri in arenaria rossa, gli interni decorati tra le statue delle divinità, ampliato nel XIX secolo, tra i più venerati numerosi templi da quando con la diffusione dell’ antica fede del Jainismo a Delhi, la città ne divenne uno dei più sacri centri. Sul viale imperiale che portava al forte nel 1722 fu completata la moschea di Sunehri dalle tre cupole a bulbo tra svettanti minareti con tre archi di ingresso e le pareti decorate da arabeschi poco distante, ove l’imperatore Aurangzeb fece decapitare il nono guru dei Sikh Tegh Bahadur, venne edificato il mausoleo Gurudwara di Sis Ganj Sahib nel 1783 e poi ampliato, davanti e poco prima la fontana Bhai Mati Das in epoca coloniale nello stile occidentale dell’ epoca fu completata la prima chiesa battista di Delhi all’ inizio del XIX secolo.
Jama Masjid
Dal Chandni Chowk Oltre lo storico quartiere del Dariba Kalan sorto nel XVII secolo, davanti la Sunehri Masjid e il Forte Rosso, nel più monumentale stile Moghul in arenaria rossa e decorazioni in marmo bianco si erge l’ imponente Jama Masjid completata nel 1656 dall’ imperatore Shah Jahan come la moschea che domina il mondo ‘Masjid-i-Jehān-Numā’, divenuta simbolo del potere islamico in India e tra le più grandi al mondo con le sue quattro grandi torri, due alti minareti in arenaria rosa e le maestose cupole che si ergono da lontano. Capolavoro della grande architettura Moghul affacciato sull’ ampio cortile Sahn pavimentato in rosso e decorato animato dai fedeli e il vasto giardino, dai monumentali ingressi decorati con quello occidentale rivolto alla Mecca, mentre il più grande portale Shahi era riservato alla famiglia imperiale.Gli interni tra archi e colonne finemente decorati in una mirabile armonia sul pavimento in marmo bianco e nero anch’esso decorato come distesa di tappeti, gli antichi e preziosi arredamenti religiosi che ospitano venerate reliquie con la rossa del Profeta, i sandali e le impronte nel marmo oltre un’antica copia del Corano su pelle di cervo.
New Delhi
In epoca coloniale dall’ inizio del XX la città si è stesa nei decenni fino a divenire la metropoli di New Delhi capitale dell’ Unione Indiana ove ha sede il governo con gli edifici amministrativi e che oltre i più antichi quartieri ove è sorta la città più recente per i suoi distretti conserva monumenti, palazzi ,mausolei, musei nei siti storici di Delhi. Nel quartiere di Daryaganj che si allunga sulle sponde del fiume Yamuna, ove sorgeva un portale delle mura verso sulla riva occidentale, si apre il Raj Ghat con il venerato memoriale in marmo nero dalla fiamma eterna che ricorda l’ assassinio di Gandhi nel 1948 avvenuto nella residenza Birla Bhavan sulla via Tees January Marg che ne ospita il museo Smriti a lui dedicato. Da quello del Mahatma Gandhi per l’ adiacente Shantivan come giardino della Pace si trovano gli altri memoriali del Raj dedicati a Jawaharlal Nehru primo grande ministro indiano, la figlia Indira Gandhi e il nipote figlio Rajiv anch’ essi assassinati , oltre a vari primi ministri e presidenti. Per il quartiere di Lutyens sorto dagli anni venti del secolo scorso in epoca coloniale si allunga il grande viale cerimoniale del Rajpath un tempo noto come Kingsway ogni anno il 26 gennaio si svolgono le sontuose parate che celebrano l’ indipendenza nella grande festa della Repubblica, in epoca coloniale nel 1931 vi venne edificato il monumento che si erge come l’alta e maestosa porta dell’ India che commemorava i caduti indiani dell’ esercito britannico, mentre i combattenti per l’ indipendenza sono ricordati nel vicino memoriale del National War. Continuando per il viale Rajpath, si trovano gli edifici governativi in stile coloniale che ospitano i ministeri nel Segretariato Centrale dell’India All’ estremità occidentale del viale in stile barocco edoardiano come residenza del Vicerè britannico venne edificato il sontuoso palazzo Rashtrapati che dall’indipendenza ospita quella del presidente indiano, perpendicolare al Rajpath sul viale Sansad Marg si erge Il grande palazzo Sansad Bhavan che ospita il Parlamento anch’ esso in stile coloniale completato nel 1927, nei pressi tra i più moderni edifici si trova il vecchio osservatorio astronomico del Jantar Mantar sorto nel 1724 e restaurato come lo si trova, vicino è stato rinvenuto ed aperto alla visita l’ antico pozzo Baoli a gradini di Agrasen. Da qui si apre la Rajiv Chowk nel cuore della New Delhi con la vasta ed animata piazza Connaught e il suo parco centrale che ospita i vari eventi culturali da dove diramano le vie vero i quartieri vecchi e nuovi per un itinerario tra gli altri affascinanti siti storici di Delhi. Ad ovest di Connaught Sul viale Mandir Marg, di erge il grande tempio di Laxminarayan edificato negli anni trenta del secolo scorso su tre piani consacrato a Narayana Lakshmi emanazione di Vishnu con gli edifici laterali a Shiva, Krishna e Buddha nel tradizionale stile dravidico indiano del Nagara , lasciando il fiume Yamuna verso i quartieri occidentali fin dalla sua fondazione medioevale si stende lo storico quartiere dell’ Hauz Khas , esteso recentemente con i suoi edifici residenziali e animati negozi che e prende nome dall’ antico villaggio di Hauz Khas sorto nel XIII secolo attorno al grande serbatoio per l’ acqua che alimentava la città da dove diramavano i vari edifici con la scuola islamica Madrasa, la sua moschea e i sei padiglioni, nei pressi i sepolcri reali con le tombe a cupola edificati fino al XVI secolo.
Nausoleo Humayun
il centrale quartiere residenziale del Nizamuddin occidentale prende nome del santificato maestro sufi Khwaja Nizamuddin Auliya ove qui nel 1325 venne edificato il suo sepolcro nel mausoleo Dargah di Nizamuddin dalla candida cupola, ai lati sorsero poi i sepolcri del discepolo Amir Khusrau e la pricipessa Ara Begum figlia dell’ imperatore Shah Jahan, oltre quelli di Ziauddin Barani e Muhammad Shah e altre settanta tombe regal, vicino la moschea Jamat Khana Masjid e dietro un pozzo a gradini baoli. Nei pressi di epoca e stile Moghul si trovano i sepolcri Bara Batashewala Mahal, Chota Batashewala Mahal, e un’altra tomba di dignitario nel mausoleo di Battashewala , le sue mura sono adiacenti a quelle che circondano il più vasto mausoleo Maqbara-i Humayun con il monumentale sepolcro di Humayun edificato nel XVI secolo come capolavoro dello stile islamico persiano e dichiarato patrimonio culturale Unesco. Dai vari edifici e padiglioni che affacciano sul giardino paradisiaco del Char Bagh ove si trova il Nai-ka-Gumbad del 1590 che ospita la tomba del barbiere reale, nei pressi Il mausoleo con il sepolcro di Sabz Burj ottagonale dalla cupola A chhatri blu. Sulla via verso il mausoleo centrale si erge l’ altro con il sepolcro di Isa Khan dal simile stile completato nel 1548 assieme alla sua moschea, da ovest la tomba della principessa Bu Halima con il suo giardino, a nord est il Chillah Nizamuddin Aulia che fu residenza del maestro Sufi Nizamuddin. All’estremità sud occidentale a metà del XVI secolo risale la moschea e il sepolcro di Afsarwala dallo stile Moghul in arenaria rossa e la cupola grigia, vicino i resti del caravanserraglio Serai, ai margini il solitario sepolcro di non identificato nobile Moghul nel mausoleo di Nila Gumbad dagli archi decorati e la cupola un tempo coperti da piastrelle smaltate. Adiacente al mausoleo e della stessa epoca si aprono parchi Azim Bagh di Sunder tra giardini fioriti e alberi popolati da un gran varietà di uccelli, dal lago artificiale e l’ anfiteatro i padiglioni Lakkarwala Burj e Sunderwala Burj in arenaria rossa e marmi bianchi, dagli interni decorati, i sepolcri di Mirza Muazzafar e Chotta Bateshewala e alcune tombe Moghul rimaste anonime.
Mehrauli e Qutb Minar
Il vasto distretto South si stende ad ovest del fiume il fiume Yamuna per i quartieri meridionali su parte delle città storiche a sud della vecchia Delhi , tra i più antichi lo storico quartiere Mehrauli ove fin dal medioevo al periodo Moghul si trovano vari edifici, mausolei islamici e moschee, tra gli altri il palazzo Jahaz Mahal edificato alla fine del XV secolo all’ estremità nord orientale del quartiere come residenza reale e sosta per i pellegrini, quello che fu Il sontuoso palazzo Zafar Mahal del XVIII secolo come una delle ultime residenze estive Moghul nello stile dell’ epoca. Oltre ad altri edifici e mausolei nel quartiere, gli altri storici sono da riscoprire nel vasto parco archeologico del Mehrauli , tra gli atri i più antichi al XIII secolo risale il mausoleo con il sepolcro di Balban edificato nel periodo del Sultanato di Delhi che ha lasciato i suoi resti, così come rimangono quelli della residenza regale del Malcha Mahal , molto meglio conservato e risalente all’ inizio del XVI secolo il sito di Rajon con il pozzo a gradini baoli. Allo stesso periodo e di stile indo islamico risalgono la moschea e il sepolcro di Jamali Kamali , a metà dello stesso secolo venne edificato il più imponente mausoleo dalle raffinate decorazioni con la tomba di Adham Khan. Continuando nel vasto parco archeologico si trova il sito di Hauz-i-Shamsi con i suoi padiglioni e l’antico serbatoio per l’ acqua e tra altri edifici e mausolei, splendono quelli medioevali nel sito del Qutb sorti durante il Sultanato di Delhi nel nuovo stile indo islamico, dichiarato patrimonio culturale Unesco. Si accede dalla più antica porta meridionale Alauddin con il padiglione Alai Darwaza completato all’inizio del XIV secolo come portale per la prima grande moschea edificata nel XII dopo la conquista islamica dell’ india Quwwat-ul-Islam che ha lasciato i suoi resti di archi e mura decorate da dove poco ad ovest per terzo sovrano del Sultanato nel 1235 fu edificato mausoleo con la tomba di Iltutmish nello stile e decorazioni dell’ epoca, poco distante al XVI secolo e in stile Moghul risale il mausoleo di Zamin con il venerato sepolcro dell’ Imam Muhammad Ali Zamin e sempre nelle vicinanze nel 1313 venne edificata la scuola coranica Madrasa e il mausoleo con la tomba di Alauddin Khalji sovrano del Sultanato al’ epoca della regnate omonima dinastia. Tra tutti i più antichi chi resti della Moschea Quwat-ul-islam, anch’ esso edificato alla fine del XII secolo come suo minareto, si erge imponente l’ alto Qutb Minar primo nello stile che integra l’islamico tradizionale con quello indiano che si impose durante il regno di Qutab Ud-Din-Aibak fondatore del Sultanato di Delhi. Con i suoi settantatrè mentri è il più alto al mondo in mattoni con una lunga scalinata a chiocciola all’ interno, svetta su affusolati cinque piani sovrapposti, i primi separati da sottili balconate e decorati da scanalature e colonne in arenaria rosa, il quarto in marmo bianco e l’ ultimo sulla cima in arenaria rossa decorato e con incisioni coraniche.
Safdarjung e Sud Delhi
Per il quartiere di Safdarjung tra i vari edifici più recenti che affacciano sulle vie verso il vecchio omonimo aeroporto di Delhi ne rimangono diversi in stile Moghul edificati nel XVIII secolo, tra gli altri al 1754 risale il monumentale mausoleo con il sepolcro di Safdar Jang che si erge dal suo giardino nel classico stile in arenaria rossa e marmo bianco finemente decorato così come i maestosi interni. Continuando nei pressi si apre il vasto parco di Lodi che si stende per i suoi animati giardini ove sorgeva il vecchio villaggio di Khairpur fondato nel XV secolo dalla dinastia Lodi regnante nella città fino al 1526 e al centro dall’ epoca si erge la grande cupola del Bara Gumbad che rimane di uno dei monumentali edifici di Khairpur. Vicino per secondo sovrano dei Lodi nel 1518 venne completato il mausoleo con il sepolcro di Sikandari in stile indo islamico dalla pianta ottagonale, Poco distante dalla moschea si trova l’altro sepolcro della dinastia dal simile stile nel mausoleo Shish Gumbad. Nel distretto South East ove si stende il centro commerciale Nehru tra i moderni edifici, fondato all’ inizio del XIX secolo si trova il venerato tempio di Kalka consacrato alla dea Kali frequentato da fedeli e pellegrini che vi si concentrano nelle cerimonie della grande festa del Navaratri ogni due anni in autunno. Oltre il vasto quartiere residenziale del grande Kailash ad est sul colle Hare Krishna nel 1998 è stato inaugurato lo Sri Radha Parthasarathi noto come il tempio Iskcon nel tradizionale stile del Mandir , consacrato alla venerata divinità Radha Parthasarathi emanazione di Krishna con il santuario di Gaura Nitai e il Centro Culturale Vedico che oltre a varie esposizioni degli antichi testi induisti ospita una monumentale copia del sacro Gita di Śrīmadbhagavad. Il quartiere di Chhatarpur nella periferia sud occidentale prende nome dal grande tempio di Chhatarpur consacrato alla dea Katyayani nel classico stile tradizionale, fondato nel 1974 da Baba Sant Nagpal e ne ospita il santuario oltre ai due della dea manifestazione di Durga sopra gli altri venerati santuari consacrati a Krishna , Ganesh e Shiva, alla periferica estremità meridionale come centro di culto per la fede Bahà’ì in India nel 1986 dal moderno stile che ricorda il fiore è stato completato il grande tempio del Loto tra i più vasti e visitati al mondo dai seguaci Bahà’ì .Lasciata la città e il territorio di Delhi l’ si puo continuare in affascinanti itinerari ad ovest per il Rajasthan tra le antiche città Rajput , i sontuosi palazzi dei Maharja e i venerati templi, ad est verso la vicina Agra nello splendore Moghul da dove con la sua antica storia e cultura si apre il vasto ed affascinate Uttar Pradesh.