Il vasto territorio montuoso in Wyoming che si stende protetto dal Grand Teton National Park , dal VI secolo per un millennio fu frequentato dai cacciatori nomadi nativi delle pianure come Crow e Araphao, in seguito dominato dalle comunità tribali del popolo Shoshoni e dopo l’arrivo degli europei è rimasto a lungo fuori dalle prime rotte delle esplorazioni nel nord ovest e solo alcuni cacciatori di franco canadesi a metà del XVII secolo si spinsero tra quelle montagne. Il nobile commerciante di pellicce Pierre Gautier de Varennes de la Vèrendrye da Qubec iniziò i suoi commerci nella regione in quel periodo e si pensa che Vèrendrye sia entrato nel territorio esplorandolo dalle montagne settentrionali che i nativi chiamavano Basawaxaawúua ribattezzate come Bighorn, più tardi cacciatori di pellicce della Compagnie du Nord Ouest, divenuta la Nw Company dopo l’acquisizione britannica, furono tra i primi ad entrare tra i montri che ribattezzarono Trois Tétons per la loro forma . François Antoine Larocque del Qubec iniziò a commerciare pellicce sul Powder River nel Wyoming nord orientale all’inizio del XIX secolo e nel 1804 viaggiando in quei territori Laroque incontrò la spedizione nordamericana che attraversava il continente da est ad ovest guidata da Lewis e Clark aprendo nuove vie di commerci, vi avevano partecipato George Drouillard e John Colter che tornarono per fondare un centro confluenza dei fiumi Bighorn e Yellowstone nel 1807, iniziando il grande commercio di pellicce in Wyoming . Mentre si diffondevano le notizie sulla ricchezza di pellicce nel terriotorio delle Montagne rocciose tra il Colorado e il Wyoming , il ricchissimo magnate di origine tedesca, proprietario della Pacific Fur Company, Jacob Astor nel 1810 inviò una spedizione che doveva raggiungere la foce del fiume Columbia guidata da Wilson Price Hunt. Dai resoconti di Lewis e Clark Hunt riuscì a tracciare un itinerario in quei territori poco noti e nel lungo viaggio la spedizione di Astor attraversò il Wyoming verso ovest per i monti del Wind River trovando l’ Union Pass e la catena del Gran Teton con il fiume Snake che scorre oltre le maestose montagne, nel 1812 alcuni vi tornarono scoprirono il South Pass che divenne a lungo il passaggio transcontinentale nei decenni successivi. Mentre il territorio statunitense si estendeva sempre più ad ovest, le spedizioni che seguirono nel XIX secolo esplorarono tracciando la cartografia di queste regioni e dopo l’ apertura di nuove vie per corsa all’oro verso la California dal 1850, cercatori ed avventurieri attraversarono questo territorio alla ricerca di nuovi giacimenti auriferi dalle Rocky Mountains al Teton Range ove non vennero trovati, preservando la regione del Teton ove sarebbe poi sorto il grandioso e suggestivo Gran Teton National Park.
Il Gran Teton National Park
Il Grand_Teton Np è un’ estensione del vastissimo grandioso territorio dai magnifici ambienti popolati dalla ricca fauna della regione protetto dal Greater Ecosystem che si stende tra maestose montagne, vallate percorse da fiumi, canyons ed altopiani fino alle foreste South Central delle Montagne Rocciose. Il parco si stende ad ovest del Continental Divide che separa l’ intero continente americano come Great Divide tra il bacini idrografici occidentali dei fiumi che sfociano nel Pacifico e quelli orientali per l’ Atlantico e qui passa il lungo percorso del Cd Trail o Continental Divide National Scenic Trail che attraversa l’ intero territorio statunitense. La geologia del Teton ha modellato il territorio dalle più antiche formazioni rocciose ai sedimenti e i canyon scavati nei millenni fino alle montagne che nove milioni di anni hanno iniziato ad elevarsi a sud come la maestosa catena del Teton , chiamata Teewinot o Molti Pinnacoli dai nativi Shoshoni e che i primi cacciatori di pellicce francesi ribattezzarono Les trois tétons, nel territorio settentrionale il Teton Range è dominata dal il monte Moran che si erge per oltre tremilaottocento metri con diversi ghiacciai come quello di Skillet che splende sulla parete orientale e il lato sud est domina magnificamente il lago Leigh. Ancora più antico il bacino ove si stende la valle frequentata dai cacciatori che chiamarono Jackson Hole nel territorio nord occidentale del parco attraversato dal sinuoso corso del fiume Snake ,mentre verso est si innalza l’altra catena che i primi cacciatori di pellicce francesi chiamarono Gros Ventre che si eleva fin oltre tremilacinquecento metri ove si trova il suggestivo e unico Landslide del Gros Ventre formato da un’ antica e gigantesca frana dalla parete orientale del monte Sheep. Una parte della Jackson Hole Valley è attraversata dalla via Us Route Us 26 , dall’altra si trova il Glacier View Turnout con il magnifico scenario sul glacier del Teton e poco oltre il territorio con la più vasta mandria di alci in nordamerica nell’ Elk Refuge, mentre lo Snake scorre per l’ intera valle fino allo Snake River Canyon all’estremità meridionale dove si innalzano i rilievi boscosi nel Butte di Blacktail . Sempre dal lato orientale la vasta National Forest di Bridger-Teton con la selvaggia area protetta popolata da una ricca fauna della regione nel wilderness di Teton , mentre nel territorio più meridionale si estende verso la maestosa catena montuosa del Salt River che prende nome dal fiume che ne attraversa la valle e verso in confine con l’ Idaho l’altrettanto imponente Wyoming Range. Nel nord ovest si stende l’altro territorio protetto dal wilderness del Bridger, per centossessanta chilometri vi si allunga l’altra maestosa catena del Wind River ove per quattromiladuecento metri si innalza magnificamente il Gannett Peak. Dal Jonh D.Rockefeller.Jr.Memorial con la vasta riserva del Parkway, si entra da nord dove tra le montagne si trova il lago Jackson , che splende ampliato come lo si trova con la diga costruita nel 1916 nella Jackson Dam , in gran parte alimentato dalle acque che scorrono da nord del sinuoso fiume Snake che attraversa il resto del parco entrando per la valle di Jackson Hole dalla sua sorgente nello Yellowstone uscendo poi poi dal Teton per continuare a nord ovest fino a confluire nel fiume Columbia che scorre ad ovest sfociando nel Pacifico. Nel massiccio centrale del Cathedral si trovano le montagne più alte dominate dai quattromiladuecento metri del Grand Teton circondato da percorsi e sentieri che lo risalgono in un magnifico scenario, a nord est del Gran Teton con l’ omonimo glacier e il picco che si innalza per tremilanovecento metri dal monte Owen , di poco inferiore si erge quello dell’altrettanto maestoso monte Teewinot. Sulle pendici occidentali del Gran Teton e dell’ Owen si apre il suggestivo canyon di Valhalla formato da antichi ghiacciai che continua magnificamente con l’altro canyon di Cascade ove detriti rocciosi portati dai remoti movimenti glaciali formarono la morena ove è sorto il lago Jenny alla base del Cascade Canyon, mentre nel torrente Creek che vi scorre precipitano diverse cascate con la più alta e suggestiva di Hidden. Incastonato tra le montagne con a destra il Gran Teton e a sinistra il Nèz Perce con suggestivo picco innevato, dal Jackson Hole si allunga il canyon di Garnet dai percorsi che portano alla base delle montagne per le ascensioni, a sud si trova il monte Cloudveil e ad ovest per tremilanovecento metri si erge maestosa la piramide del Middle Teton, proseguendo nel territorio meridionale del Cathedral di poco inferiore la vetta del South Teton anch’ esso scolpito dalle glaciazioni. A sud il canyon di Avalanche attraversa parte della catena con il torrente che giunge allo splendido lago Taggart da dove poco ad ovest per tremilacinquecento metri si innalza il monte Wister che da sud alla fine dell’ Avalance canyon domina il vicino lago Snowdrift tra i più in alta quota del parco e scendendo poco in basso nei pressi si trova l’ altro lago Taminah . A sud del Gran Teton e la catena di Cathedral per tremilaseicento metri si eleva il masiccio del monte Buck con il versante occidentale lungo l’ Alaska Basin Trail esteso nella National Forest Caribou di Targhee tra magnifici boschi alpini popolati da animali tipici della regione verso il territorio dello Utah adiacente al parco del Teton come il contiguo wilderness di Jedediah Smith che continua verso Yellowstone a nord con la selvaggia regione del Winegar Hole. Il grandioso ambiente del Gran Teton è in parte simile a quello delle maestose Montagne Rocciose del Colorado che si estendono a nord nel Wyoming, così come la ricchissima flora tra le montagne con le foreste di conifere, come gli abeti di Douglas o pini dell’Oregon, gli altri alti pini della famiglia ponderosa, più in alto i boschi dell’ abete delle rocce Abies del genere lasiocampa e quelli degli abeti rossi di Engelmann , il pinus contorta e il pino dalla corteccia bianca albicaulis , le foreste di Aspen americani o pioppi bianchi chiamato Popple , praterie e tundra alpina. Il territorio ospita diverse specie di insetti, rettili, anfibi, pesci e una gran varietà di uccelli con molte specie endemiche e migratorie, oltre che di mammiferi tipici della regione come i cervi mulo , le pecore delle Montagne Rocciose dalle grandi corna chiamate bighorn , varie specie di ovini selvatici e tra le montagne la capre delle nevi, anche in grandi branchi sono diffuse le maestose alci così come quelli dei possenti bisonti di montagna della specie athabascae , castori, roditori e scoiattoli di vario genere, ed altri mammiferi di minori dimensioni. Tra i predatori le volpi nordamericane dl genere Velox, i Gulo gulo come sono chiamati i ghiottone del tipo volverina, diffuso anche qui cani delle praterie nordamericani o coyote nelle vallate, oltre branchi di lupi comuni tra i monti si trovano i più rari lupi grigi nordoccidentali, adattati all’ ambiente delle montagne come le linci del genere Lynx canadensis e quelle dal mantello più colorato chiamate bobcat, come in gran parte dei territori centro settentrionali gli orsi neri americani baribal e quelli più imponenti ed aggressivi noti grizzly.
Attraverso Il Gran Teton
I più suggestivi e noti itinerari nel Grand Teton si snodano tra le maestose catene montuose che dominano ampie vallate percorse da impetuosi torrenti, foreste e boschi alpini popolati dalla ricca fauna della regione dove cercare le suggestive cascate nel Teton , i sentieri che si inoltrano tra gli indimenticabili ambienti tra laghi e foreste ne cuore della riserva Rockefeller e da dove si può proseguire per gli altrettanto magnifici scenari tra le montagne del Gros Ventre. I percorsi meno impegnativi in pianura tra praterie e boschi vicino le sponde del lago Jakson partono dal centro con il village di Colter Bay come i più brevi sentieri che si intersecano portando alle due lagune paludose paludose di Heron e Swan popolate da uccelli, castori ed alci, proseguendo attorno un rilievo si prende il sentiero panoramico per Hermitage Point , mentre un’ altro breve percorso si snoda tra praterie fiorite a primavera e ruscelli sul sentiero di Willow Flats . Dall’ ingresso principale del parco nei pressi della cittadina di Moran per circa sei chilometri fino all’ estremità orientale del lago si snoda un percorso del Two Ocean tra rilievi boscosi e lo sfondo delle catene montuose dove si divide nel trail di Inside che entra nell’ area del lago mentre l’ altro chiamato Outside gira attorno a tutto il litorale, per poi riprendere il più lungo itinerario che sale continuando sul sentiero di Two Ocean per ridiscendere a sud attraverso boschi di pioppi e pini fino ad un piccolo lago. Sempre sulla sponda settentrionale del lago ove si trova il Jackson Lodge un beve percorso sale per un colle su una cresta spoglia fino al rilievo di Lunch Tree che domina le praterie di Willow Flat, con la splendida vista sul Jackson Lake e sullo sfondo il maestoso Teton Range, da dove si può proseguire per un più lungo percorso verso est ove si incrocia a Christian Creek con il sentiero del Christian Pond salendo tra i boschi su una cresta parzialmente fino alla sponda sud occidentale ove splende il lago Emma Matilda proseguendo sul litorale per tornare a sud est per Moran Junction. Sempre partendo dal Jackson Lake Lodge si può prendere il percorso sul trail del Grand View con splendide viste sul lago Jackson e sulle montagne Teton a sud ovest e sul lago Two Ocean a nord est, poco distante un’ altro itinerario sul sentiero del Signal Mountain sale per i rilievi boscosi raggiungendo sull’ omonimo colle i punti panoramici sul Teton Range e Jackson Hole, raggiungibile anche per una stretta strada transitabile. Uno dei percorsi più frequentati parte dal Jenny Lake Lodge adagiato sulla sponda lago Jenny che si snoda attraverso la foresta di pini lungo il litorale sul trail di String Lake tra magnifici scenari da dove diramano altri suggestivi percorsi e sentieri del lago String che proseguendo si collegano all’ altro itinerario che si snoda per il sentiero del Leigh fino alla sponda del Leigh Lake circondato da boschi che a nord ovest diradano con il territorio che sale dominato dal maestoso monte Moran. Il sentiero rimane lungo la riva fino all’ estremità settentrionale per prendere il percorso sul trail del Bearpaw attraversando brevemente una radura e continuando sulla prateria verso i più piccoli ma splendidi laghi Bearpaw e Trappe dove termina l’ itinerario che si può continuare agevolmente lungo un torrente passando Bearpaw Bay sul lago Jackson . Un altro itinerario in questa zona del parco è il circuito completo con il percorso del Jenny Lake dalla sponda settentrionale raggiungibile brevemente a sud del Jenny Lake Lodge per proseguire sul Paintbrush Canyon Trail che inizia a un incrocio con il percorso per il lago Leigh, attraversa un torrente e gira intorno ad un colle dominato dal Rockchuck Peak per entrare nel canyon che viene anche seguito dal sentiero di Holly Lake . Salendo per l’alto passo del passo Paintbrush Divide ridiscende ripidamente verso il lago Solitude all’estremità superiore del Cascade Canyon proseguendo in un magnifico scenario per lo splendido Solitude Lake . Oltre che con il suggestivo percorso tra le fomazioni rocciose e lungo i torrenti che si snoda per il Jenny Loop, la riva occidentale del Jenn Lake si può raggiungere attraverso il canyon ove precipitano piccole cascate stagionali con il sentiero del Paint Cascade . Sempre dal Visitor Centre e il Jenny Lake Lodge si può raggiungere il più lungo ed impegnativo percorso di Cascade che parte dalla sponda meridionale del Jenny Lake seguendo parte del sentiero sul trail del Jenny lungo la riva del lago fino al Cascade Forks ove il sentiero si biforca per nel percorso del trail Solitude verso l’ omonimo Solitude Lake e l’ altro spettacolare che sale sulla cresta per ridiscendere nel suggestivo canyon di Paintbrush, proseguendo nel magnifico scenario per il completo percorso dei canyons di Paintbrush e Cascade. Dal Cascade Forks si biforca l’ altro sentiero che segue l’ altrettanto magnifico canyon di South Fork , prosegue salendo verso sud agli oltre temila metri per il passo di Hurricane , mentre il sentiero principale in uno scenario spettacolare passa per le cascata nascosta di Hidden Falls che precipita nel torrente del canyon e poco oltre un sentiero laterale sale sulla scogliera per il panoramic point di Inspiration, da dove la vista spazia magnificamente su Jackson Hole e il fiume Snake verso le lontane Wind River Mountains e tornando si prosegue attraverso l’ intero Cascade Canyon. Nel territorio centrale del parco una breve pista conduce al percorso di Lupine Meadows ai margini della foresta poco ad est del massiccio Grand Teton, un sentiero prosegue a sud attraverso un fitto bosco poi salendo poi su una cresta fino ove incrocia il sentiero che parte dal lago Bradley noto come il Trail Valley ed un altro che ne dirama porta al lago Taggart raggiungibile anche per il percorso lungo il torrente sul loop del Beaver Creek. Proseguendo si sale ripidamente per diversi lunghi tornanti attraverso formazioni rocciose ridiscendendo per passare davanti lo splendido lago Surprise , seguendone per un tratto le sponde lo lascia per continuare fino a quelle dell’ ancor più suggestivo lago Amphitheater magnificamente incastonato in una vasta formazione di granito dominato dal Disappointment Peak come uno splendido Anfiteatro che da nome al lago. Da qui si può prendere un percorso impegnativo salendo verso Gulch Glacier per giungere al magnifico Delta Lake che splende turchese tra le montagne, mentre altri itinerari più accessibili portano alla valle del Glacier Gulch e il canyon di Garnet da dove partono diversi sentieri per accedere alle ascensioni per le vette dei monti nella catena Cathedral come il Grand Teton, Middle Teton ad altri, all’uscita del Garnet Canyon lungo il torrente si giunge al lago Bradley. L’estremità inferiore del canyon di Garnet si può raggiungere da un vicino sentiero che dirama dal magnifico percorso del lago Taggart portando alla sua sponda meridionale, attraversa un’area aperta e sale su una morena glaciale lungo un torrente che e poi scende fino alla sponda del lago di poco più lungo da quello che passa per il lago Bradley verso nord salendo su una cresta per discendere lungo il lato opposto alla sponda. Un altro sentiero passando lungo il Taggart Lake sul trail del lago Bradley permette di raggiungere entrambe i laghi dove si può continuare per il lungo Lake Trail di Amphitheatre da Lupin Meadows. Parte del Gran Teton si stende nella valle di Jackson Hole dove si trova la cittadina sorta sul vecchio centro di Moose sullo Snake River, poco distante nel 1892 il colono Bill Menor vi fondò una fattoria con un traghetto sul fiume lasciando i suoi resti come Menor Ferry divenuto un sito del National Register of Historic Places, come gli altri vecchi edifici e resti dell’ Histoirc Teton, poco distante sul terreno donato dai Menor alla comunità venne costruita nel 1924 la Chapel consacrata alla Trasfigurazione. Nel territorio meridionale della lunga catena del Teton si apre il magnifico Death Canyon, con diversi percorsi tra le montagne seguendo per alcuni chilometri il lungo sentiero del Valley Trail accessibile da quello che parte nei pressi della vecchia Ranger Station di White Grass costruita nel 1930 per il rangers a cavallo, da lì il sentiero si dirige ad ovest verso le sponde del lago Phelps da dove inizia l’ampia gola nella valle glaciale che ha formato il magnifico canyon di Death nella parte meridionale del parco attraversato dal suggestivo percorso nel canyon della morte con il Death Trail , raggiungibile anche per il sentiero che parte poco distante dalla Wyoming Highway Wyo 390, nota come la Moose Wilson Road. Il Death Canyon Trail prosegue ad ovest, tra il picco di Albright che si erge a nord per oltre tremiladuecento metri e a sud di poco più alto il massiccio del monte Prospectors , dopo cira tre chilometri il canyon si apre incrociano l’ altro percorso meridionale che porta all’ Alaska Basin con sentiero dell’ Alaska Trail per poi salire tra le montagne verso sud ovest fino all’alto passo di Fox Creek . Tornando per riprendere il Valley Trail il sentiero segue il bordo delle colline verso nord fino al lago Taggart, ma il percorso principale del Phelps trail si dirige verso ovest su una collina densamente boscosa, arrivando dove riplendono le profonde acque blu del lago Phelps, proseguendo il sentiero si collega con quello attraversa l’intero Open Canyon con il Canyon Trail proseguendo per Indian Lake, Coyote Lake e il Divide del monte Hunt per poi scendenere nell’altro suggestivo canyon di Granite dove nell’estremità inferiore del canyon si può seguire un’ altro percorso del Granite con un sentiero che tra i boschi raggiunge il piccolo e splendido lago Marion dai riflessi cristallini che contrastano magnificamente con l’ intenso verde della foresta e si confondono con il blu del cielo di questo grandioso ed indimenticabile territorio.
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