Guangdong e Canton
Antico Guangdong
La storia e cultura della provincia sud orientale del Guangdong è in parte simile a quelle del limitrofo Guangxi, entrato nel Celeste Impero con le dinastie Qin e Han che si sono succedute, ma nel corso del II secolo a.C. divenne il regno indipendente di Nanyue esteso fino al territorio settentrionale vietnamita come Nam Việt fino al 111 a.C. quando con la conquista Han tornò nei domini imperiali. Dall’ inizio del III secolo d.C. fu nella provincia di Jiaozhi come fiorente regione costiera per i commerci con l’ occidente e nel periodo Sān Guó dei Tre Regni fu dominio del Wu orientale divenendone la provincia di Guang nel 226 con il frequentato porto di Canton ove si apre il vasto delta dello Zhujiang noto come il Fiume delle Perle. Dall’ epoca la città fu protagonista nella storia del Guangdong con i fiorenti commerci di seta, porcellane, preziosi e schiavi attirando mercanti dalla Persia, India, Ceylon e Malesia che vi edificarono i loro quartieri lungo il fiume come centro di quella che divenne cultura Lǐngnán di Canton poi diffusa nella regione meridionale nei secoli successivi. Durante l’ impero Tang dal 627 fu parte dell’ amministrazione divenuta poi la provincia di Liangguang, chiamata Guangnan dell’ est nel X secolo durante la successiva dinastia Song, continuò a fiorire di commerci fino al XIII quando i Song meridionali vennero travolti dall’ espansione della dinastia mongola Yuan e per tutto il periodo fu unito come estensione della vicina e storica provincia dello Jiangxi , mentre il centro dell’ impero mongolo era la capitale Khambaliq, destinata a divenire la splendida capitale Pechino con il ritorno ai cinesi Han nell’ ascesa della dinastia Ming. Nel nuovo impero il territorio costiero entrò nella regione amministrata come vicereame del Liangguang assieme al Guangxi e l’ Hainan, separato poi definitivamente come provincia del Guangdong che si riaprì ai commerci internazionali rifiorendo con il suo porto di Canton.
Cultura Lingnàn
La cultura Lingnàn del Guangdong si diffuse con lingua e scrittura, tradizioni religiose e cerimoniali, le varie forme artistiche e letterarie dai propri stili, architettura ed ogni espressione culturale a partire dalla lingua Cantonese diversa dal cinese classico e il mandarino ed espressa nella propria scrittura di Canton. La cultura religiosa popolare del Lǐngnán meno influenzata dal buddismo è rimasta a lungo legata alle antiche tradizioni confuciane che si traducono nel culto della divinità Wong Tai Sin celebrata nei templi della regione, mentre le scuole filosofiche e religiose Guk-bo e Gum-cyu del Confucianesimo nel Guangdong vennero fondate nel XV secolo da studiosi cantonesi ispirati dal pensiero di Chen Baisha in una sintesi della tradizione confuciana, con il taosimo e la del buddismo in Cina con una reinterpretazione propria. Nella letteratura si è imposta la lirica poesia Yuè shi fondata sulla lingua e scrittura cantonese, le rappresentazioni teatrali nell’ opera di Canton dal proprio stile diverso dalle altre cinesi così come le forme armoniche e strumentali nella musica yīnyuè del Guangdong. Come vera rappresentazione artistica della natura i suggestivi giardini Lingnan così come le classiche composizioni floreali e bonsai del Penjing nella tradizione nata fin dal XV secolo come meditazione della natura, i decorati padiglioni dei giardini sono parte dell’o stile classico architettonico del Lingnan diffuso dalla fine del XIX secolo con le influenze occidentali che ha ispirato i canoni dei più moderni edifici noti come Tong lau. Tra le forme artistiche più note la preziosa e raffinata porcellana di Canton divenuta tra le merci più esportate dalla Cina, gli intagli e le sculture in legno Teochew dallo stile ispirato a quello Tang, mentre dal XVII secolo l’ influenza occidentale barocca nella tradizione per mobili cinesi ne hanno creato una propria e nel XIX secolo venne fondata la scuola di pittura Lingnan dal nuovo ed eclettico stile. Parte della cultura Lǐngnán sono anche le arti marziali espresse poi nella scuola dell’Hung Ga derivata dalla loro introduzione nel XVII da monaci Shaolin , diffusa nella regione assieme alla simile scuola Nanquan meglio nota come Kung Fu meridionale, tra le varie espressioni popolari le danze cerimoniali Nàn shì che celebrano il mito del leone cantonese Fo Shan rappresentato da variopinti costumi in cartapesta decorati e anche la grande tradizione dell’ elaborata cucina cinese nel Guangdong ha una sua propria espressione nella Yue cantonese diffusa in tutta la regione meridionale nella forma popolare del Yum cha.
Le guerre del’ oppio
Durante l’ ultima dinastia Qing dall’ inizio del XIX secolo il consumo e il vasto traffico dell’ oppio in Cina , era monopolizzata dalla potente compagnia britannica dell’ East India assieme agli altri commerci e poi anche agli Statu Uniti con l’ apertura del China Trade , l’ impero cercò di reprimere il traffico concentrato sulla costa del Guangdong ne 1839 provocando la reazione della marina britannica ad Hong Kong nella battaglia di Kowloon, dando inizio a quella che è ricordata come la prima guerra dell’Oppio combattuta in gran parte sul delta del Fiume delle Perle. Dalle prime le sconfitte l’ impero Qing con la convenzione di Chuàn bì nel 1841 fu costretto a cedere al dominio britannico l’ isola di Hong Kong che ne divenne la nuova colonia cinese e alla guerra fu posta fine l’ anno dopo con il trattato di Nanchino, inaugurando quello che fu poi chiamato alla fine dell’ impero il secolo dell’umiliazione . Con l’ influenza delle potenze occidentali, l’ autorità dei Qing fu seriamente minacciata dal 1851 con grande rivolta del Taiping dilagata come la più sanguinosa guerra civile cinese. Dal 1856 per quattro anni le potenze britannica e francese per il monopolio di ogni commercio scatenarono la seconda guerra dell’ Oppio anch’ essa combattuta sulla costa del Guangdong con la poderosa spedizione anglo francese in Cina, che attaccarono Guangzhou conquistandola nel 1857 con la battaglia di Canton seguita da devastazioni ed incendi, dopo le varie sconfitte sulla costa del Guangdong in nel 1858 l’ impero Qing fu costretto all’ umiliante trattato di Tientsin. Mentre la dinastia decadeva nel XIX secolo con le due guerre dell’Oppio che posero l’ impero nel controllo occidentale, dal 1894 per un anno la prima guerra con il Giappone ne decretò l’ inizio della fine assieme al sentimento popolare contro le ingerenze occidentali che nel 1900 scatenarono la rivolta dei Boxer e nell’ ormai decaduto impero consolidò il suo potere l’ imperatrice vedova Cixi. Dall’esilio in Giappone intellettuali rivoluzionari guidati da Sun Yat-sen crearono un movimento rovesciare la dinastia e dal 1911 si estese la grande rivoluzione del Xinhai che pose fine al millenario Celeste Impero con la proclamazione della prima repubblica in Cina.
Nella Cina popolare
Nel 1923 il presidente Sun Yat-sen invitò il nuovo Partito comunista cinese all’ unione con quello nazionalista e costituire il primo Fronte Unito per combattere il dilagante e autoritario potere spartito tra i signori della Guerra, dopo la vittoria i fronte fu sciolto e divenuto nuovo presidente della repubblica cinese il generale Chiang Kai shek scatenò la feroce repressione contro le formazioni progressiste e comuniste con violenti attacchi culminati nel massacro di Shanghai del 1927. Lo stesso anno nell’ omonima città dello Jiangxi i militanti comunisti insorsero contro l’ esercito del Kuomintang nella la rivolta di Nanchang conquistando la città. Accerchiati poi dai nazionalisti i militanti dell’ esercito popolare si ritirarono per riorganizzarsi sulla costa del Guangdong in quella che fu detta la prima piccola Lunga_Marcia, poco dopo nel 1931 venne proclamata la Repubblica Sovietica della Cina in parte dei territori sottratti al potere nazionalista. Per riconquistarla seguirono le lunghe campagne di Accerchiamento avanzando vittoriosamente sull’ esercito comunista e dopo la quinta ed ultima campagna nelle battaglie del soviet di Jiangxi, l’Armata Rossa nel 1933 fu costretta a ritirarsi dai territori occupati iniziando la leggendaria Lunga Marcia partita dalla provincia di Jiangxi per raggiungere la lontana di Yan’an in un’ epica impresa guidata da Mao Zedong che divenne il grande protagonista della rivoluzione. All’ inizio della lunga e devastante guerra contro il Giappone dal 1937 con l’ occupazione di vasti territori fu di nuovo sospesa la guerra civile in Cina tra nazionalisti e comunisti creando il secondo Fronte Unito, con la capitolazione del Giappone nel 1945 e lo scioglimento del Fronte Unito il governo nazionalista del Kuomintang riprese il conflitto contro i comunisti nella guerra civile in Cina e dopo quattro anni la vittoria dell’ Esercito di Liberazione Popolare il primo ottobre del 1949 Mao Zedong nella piazza Tien An Men di Pechino proclamò la nuova Repubblica Popolare dando inizio al lungo periodo della sua rivoluzione Maoista. Nei decenni successivi al periodo maoista nella nuova repubblica della Cina popolare, con le grandi riforme sociali de economiche di Deng-Xiaoping seguite dalle liberalizzazioni e le aperture al commercio internazionale di Xi Jinping, come nella più settentrionale regione di Shanghai, la provincia del Guangdong con la sua capitale Guangzhou estesa dall’ antica Canton e la vicina Hong Kong, è divenuta la più avanzata e ricca del paese fondata sulla nuova zona economica del Delta sul fiume delle Perle.
Yuebei
La contea di Renhua è distesa nel territorio più settentrionale con la prateria di Wanshishan e dalla foresta sub tropicale si eleva il suggestivo monte Danxia dalle spettacolari scogliere ocra, pilastri naturali, picchi, gole e valli ove precipitano torrenti, la ricca flora popolata da una gran varietà di specie di animali endemiche, simile alle altre varie formazioni dei Danxia cinesi nelle regioni meridionali ed occidentali dichiarati patrimonio naturale Unesco. Ad ovest nella città di Shitang si trova la fortezza di Shuang Feng edificata nel 1915 dichiarata patrimonio culturale come la cittadella di Chengkou, nella la città di Dongtang si trova la pagoda di Yunlong sorta in epoca Tang con davanti quella del tempio di Sixi ma dalla diversa architettura nello stile Song. Continuando per lo Yuebei, come è chiamato il Guangdong settentrionale, in epoca Tang venne fondato il primo centro di Shaozhou esteso nelle dinastie successive fino a divenire la città di Shaoguan che del suo passato conserva il sito ove sorse il monastero buddista di Dajian nel VII secolo e poco a nord la torre di Fengcai edificata in epoca Ming, mentre nella vicina Maba si ritrova la più antica preistoria con il museo che ospita i resti dell’ ominide di Maba. Poco fuori dalla città l’ antico monastero buddista Zen con il tempio di Nanhua fondato all’inizio del VI secolo durante la divisione dell’ impero nelle dinastie del Nord e Sud, divenuto venerato santuario dall’ VIII secolo quando ospitò a lungo in meditazione il grande maestro Huineng celebrato come sesto Antenato Patriarca della dottrina Mahāyāna nella scuola cinese del buddismo Chan, rimane con gli splendidi edifici decorati che ospitano le sale Mahavira, dei quattro Re Celesti e del Sesto Antenato, la stanza dei Sutra e la pagoda Lingzhao con centinaia di statue dell’ Illuminato e i seguaci.
Chaoshan
Nella regione orientale del Chaoshan all’ epoca della dinastia Jin tra il III e il IV secolo dalle pianure centrali migrò il popolo Hoklo dalla cultura e tradizioni legati agli antichi Han che per il loro secolare isolamento hanno mantenuto con i loro discendenti Teochew che popolano gran parte della regione, oltre alle tradizioni e costumi legati dall’ idioma Teo-Swa, per oltre un millennio hanno continuato nella loro tradizione culturale ed artistica, tra le altre i rituali nelle cerimonie Chu Hua Yuan fondate sul culto della divinità Kong Pua Um e il cerimoniale nell’ arte del tè Gongfu ispirate dalla dottrina della meditazione Zen. Maestri nell’ intaglio e la scultura in legno nello stile Teochew di raffinata fattura usata anche per la decorazione degli edifici e oltre alle varie forme artistiche si esprime nelle rappresentazioni teatrali nell’ opera Chaozhou diffusa nelle regioni meridionali come la loro musica popolare che speso accompagna le tradizionali danze Yingge. Centro di quella cultura all’ estremità più orientale del Chaoshan divenne la città di Chaozhou, distesa sul delta che si apre sul corso finale del fiume Han ove si trova il paradiso degli uccelli Bai Lu Tian Tang nell’ isola di Xi’ao che emerge poco distante dal singolare ed antico ponte di Guangji edificato nel XII secolo durante la dinastia Song in travi su barche con vari padiglioni decorati e ad ovest nell’ antico centro la monumentale omonima porta di Guangji edificata nel raffinato stile del’ epoca durante la dinastia Ming. Tra i vari quartieri ed edifici storici si erge il tempio buddista di Kaiyuan fondato nell’VIII secolo splendidamente conservato nell’ aspetto originale con i vari edifici che ospitano le decorate sale Mahavira, Dabei e Taifo riccamente decorate, l’ esagonale pagoda dei Mille Buddha e vari padiglioni. Sulla costa orientale in epoca Song venne fondato il centro di Xialing, fiorito durante la dinastia Ming che dal XIX secolo divenne la città di Shantou, anch’ essa come le altre della provincia estesa con moderni quartieri, ma che conserva il luoghi più suggestivi della vecchia Shantou tra i colli affacciati sulla costa. Nel distretto di Chaoyan il frequentato parco del Loto dominato dall’ omonimo picco verso il mare, a sud ovest dal centro dall’ omonimo ponte e il monumentale portale si accede al grande parco di Zhongshan, continuando si può prendere Il suggestivo percorso panoramico del Queshi tra i rilievo affacciati sul mare che emergono dalla vegetazione tropicale con splendide viste dai colli di Tashan, Yanfeng e Su’an fino alla grotta detta Sorgente del Drago. Usciti dalla città nel villaggio di Qianmei si trova la sontuosa residenza del mercante Chen Cihong , mentre poco al largo del litorale emerge la storica isola di Nan’ao che fu centro del commercio marittimo lungo la costa, dal magnifico ambiente naturale protetto da vari parchi e riserve che si stendono tra i villaggi tradizionali di pescatori fino ove si apre la splendida baia di Qing’ao all’estremità orientale. Più a sud continuando lungo la costa oltre la città di Jieyang si esce dal Chaoshan verso ovest scendendo per la contea di Kaiping ove si trovano le singolari torri fortificate Diaolou in un eclettico stile tra cinese tradizionale ed sorte dall’ epoca Ming fino all’ inizio del XX secolo con le più imponenti nei villaggi e città di Zilicun, Jinjiangli, Majianglon e Chikan, proclamate patrimonio culturale Unesco.
Zhaoqing e Foshan
Gran parte del Guangdong è attraversato dallo Zhū Jiāng meglio noto come il fiume delle Perle che giunge sul Mar Cinese meridionale ove si apre nel suo vasto Delta come il territorio tra i più popolati con le grandi città, industrie e centri commerciali moderni, ha il suo affluente occidentale dal fiume Xi ove sulla sponda meridionale si stende il distretto di Gaoyao , negli ultimi decenni esteso con i suoi nuovi quartieri dal centro della grande città di Zhaoqing. Fondata nel VII secolo e divenuta nei successivi uno dei centri frequentati dai mercanti occidentali, estesa anch’ essa in una moderna città del suo passato conserva le antiche mura di Zhaoqing , la torre sul fiume e quella più imponente chiamata Avvolta dalle Nubi, nel vecchio centro si erge la pagoda di Chongxi su nove piani tinta di rosso, verde e bianco. Davanti la centrale piazza Paifang si innalza la formazione rocciosa del Qīxīng Yán con il parco Xinghu delle Settte Stelle che affaccia sul lago dalle suggestive falesie decorate con centinaia di iscrizioni del periodo Tang, per i percorsi panoramici dei cinque laghi nel Xinghu tra sculture buddiste e taoiste si trova il tempio di Qinyun. Lasciato il centro storico di Zhaoqing poco fuori si stende la riserva naturale attorno il lago e il monte Dinghu che domina il suggestivo ambiente tra la foresta, gole e acque cristalline popolato da varie specie di uccelli e fauna endemica e, sacro al buddismo, il fascino del monte Dinghu si completa con l’antico tempio di Qingyun. Nel territorio occidentale del vasto delta da un antico villaggio nel XIX secolo si è esteso un centro che nel successivo è divenuto l’ altra grande città di Foshan che nella sua moderna espansione ha conservato memoria con i quartieri ed edifici storici, tra gli altri il vasto giardino di Liang aperto alla fine del XVIII dall’ omonima famiglia di mercanti con le residenze dell’ epoca, padiglioni e pagode tra gli stagni. Nel quartiere di Chancheng sul viale Zumiao Wong affaccia l’ edificio in stile Ming che ospita il memoriale di Wong Fei-hung e il museo in onore del celebrato maestro che alla fine del XIX secolo introdusse la scuola di arti marziali nello stile Hung Ga. Poco distante consacrato al culto taoista si trova il tempio ancestrale Zumiao di Foshan edificato nel XI secolo durante la dinastia Song, devastato in epoca Yuan e ricostruito come lo si trova nel XIV secolo all’ inizio dell’ impero Ming, dalla sala centrale consacrato alla divinità taoista Xuan Wu con gli interni decorati come le altre, davanti si tengono le cerimonie e le feste tradizionali periodiche scandite dal calendario cinese.
Shenzhen
Verso est si stende la storica contea Bao’an sul delta davanti la baia di Qianhai ove nel IV secolo, come centro sulle rotte marittime, venne fondata l’antica città fortificata di Nantou, più volte devastata oltre a vari edifici ne rimangono i resti delle mura settentrionali nel parco di Zhongshan. Non distante per proteggere la costa dalle incursioni di pirati nel 1135 venne edificata la fortezza di Dapeng ove attorno sorse una cittadina in epoca Ming poi abbandonata che ha lasciato anch’ essa i suoi resti ben conservati così come quelli del villaggio di Fenghuang fondato durante la dinastia Yuan e che conserva vari edifici sorti nelle successive epoche Ming e Qing. Dagli storici centri nel XIX secolo sorse quella che sarebbe diventata la grande città di Shenzhen estesa come altre nella regione in una vasta e popolata metropoli industriale e commerciale con i suoi dieci enormi distretti nella divisione amministrativa di Shenzhen dai numerosi moderni quartieri ove hanno ridisegnato il profilo della città i più alti edifici e grattacieli di Shenzhen in gran parte concentrati nel distretto degli affari di Futian, centro della metropoli estesa negli ultimi decenni negli altri distretti come quello di Luohu con i vari quartieri a nord dei Nuovi Territori dalla vicina Hong Kong . Degli edifici storici nell’architettura tradizionale cinese ne rimangono alcuni originari o ricostruiti come i villaggi murati Hakka nello stile dell’ omonima popolazione nel distretto di Longgang, nell’altro distretto di Nanshan alcuni edifici di epoca Ming oltre il tempio di Guandi. Nel quartiere di Chiwan con il suo porto sulla baia dominato dall’ omonimo colle ad est e da nord si allungano i monti Nanshan ove sulla collina di Yingzui si erge l’ omonimo forte edificato nel 1717 e, oltre ad altri resti di fortezze, rimane il tempio di Tianhou consacrato alla mitologica dea del mare Mazu in epoca Song e ricostruito nelle successive, sempre alla dinastia Song risale mausoleo con la tomba dell’ imperatore Zhao_Bing. Dal centro, in parte attraversato dall’ animatissima via Chung Ying ove affacciano edifici che ospitano centri commerciali, negozi e locali, diramano i quartieri ove si stendono gli altri numerosi parchi di Shenzhen dai raffinati giardini con edifici e padiglioni in stile tradizionale. Parte della città è dominata dal monte Wutong con l’ omonimo parco affacciato sulla baia di Roc e da dove sgorgano le sorgenti del fiume Sham Chun che scorre come confine con la vicina Hong Kong, tra la foresta e laghi ospita una ricca flora e fauna endemica si stende il parco Donghu del Lago Orientale e con oltre ottomila specie di alberi e piante il giardino botanico di Xianhu detto lago delle Fate. Tra le altre attrazioni frequentate dai visitatori di Shenzhen, la modernizzazione e la corsa a modelli culturali estranei ha portato alla creazione di vari parchi tematici come quello a tema noto chiamato Valle Felice di Shenzhen dal moderno kitsch all’ occidentale. Appena di miglior gusto il parco cinese della città d’ Oltremare con riproduzioni di villaggi di stile occidentale e orientale oltre parchi tematici ove si tengono rappresentazioni di cerimonie, l’architettura tradizionale e le città cinesi in miniatura si trovano nel villaggio detto della splendida Cina, mentre sul litorale orientale nel distretto di Yantian, dal sobborgo di Dameis si stende la frequentata spiaggia di Dameisha.
Guangzhou
la lunga storia di Canton è stata protagonista di quella che ha percorso i secoli nell’ intero Guangdong, iniziata nel III secolo a.C. da un piccolo villaggio sul delta che alla fine dello stesso divenne il centro di Panyu adagiato sulla sponda orientale del Fiume delle Perle divenendo in seguito un frequentato porto sulle rotte con il Medio Oriente. Durante la dinastia Ming l’ imperatore Yongle inaugurò il florido periodo di scambi commerciali e culturali marittimi della Cina la grande e poderosa Flotta del Tesoro che dall’ epoca solcò i mari conosciuti nelle leggendarie spedizioni sui mari per le rotte sulle Vie delle Spezie e il porto di Canton ne fu uno dei grandi centri nel monopolio dei commerci. Dalla fine del XV secolo iniziò il dominio degli europei sulla Via delle spezie e l’ impero Ming a Canton accolse navigatori e diplomatici iniziando le relazioni con il Portogallo , ma dopo la conquista portoghese del sultanato di Melaka in Malesia le relazioni divennero conflittuali fino alla guerra contro la colonia lusitana di Malacca, dopo alcune vittorie la flotta cinese fu sconfitta dai portoghesi che imposero la concessione della vicina Macao come base nella regione. Durante la successiva ed ultima dinastia Qing Canton si riaprì ai commerci fino al XVIII secolo con l’ impero minacciato da conflitti locali e rivolte, oltre il devastante vasto traffico dell’oppio in Cina che aveva a Canton il suo centro. Fino all’ epoca il suo porto era tra i più grandi e trafficati al mondo con monopolio e protezionismo commerciale noto come il sistema di Canton, dal 1839 quando iniziò la prima al 1860 alla fine della seconda, iI delta sul Fiume delle Perle fu il teatro delle due devastanti guerre dell’ Oppio. Mentre l’ impero decadeva dopo quelle le guerre, il disastroso primo conflitto contro il Giappone conclusa nel 1895 e a Pechino la rivolta dei Boxer, dall’esilio in Gippone intellettuali rivoluzionari guidati da Sun Yat-sen crearono un movimento per rovesciare la dinastia, il generale Huang Xing tentò a Canton la fallita seconda rivolta di Guangzhou che finì con lo sterminio dei rivoltosi, ma nello stesso 1911 iniziò la grande rivoluzione del Xinhai che portò alla proclamazione della prima repubblica in Cina. Dall’ epoca Guangzhou seguì la storia del paese con la devastante e lunga seconda guerra contro il Giappone nel Fronte Unito tra nazionalisti e comunisti sciolto dopo la capitolazione giapponese nel 1945 e la ripresa della guerra civile cinese fino alla vittoria delle forze comuniste guidate da Mao Zedong inaugurando il lungo periodo del maoismo che con la chiusura del paese ridusse la posizione internazionale della città. Con le grandi riforme dell’ apertura in Cina fondate sull’economia socialista di mercato di Deng-Xiaoping e ancor più con le più recenti di Xi Jinping nella repubblica della Cina popolare, negli ultimi decenni la città si è estesa come la grande metropoli industriale e commerciale di Guangzhou dal trafficato porto, come il più florido territorio sul delta del Fiume delle Perle assieme alle vicine Shenzhen ed Hong Kong. La si trova distesa tra i moderni quartieri negli estesi undici distretti di Guangzhou ove cercare edifici, templi, pagode e monumenti di quella che fu la vecchia Canton, nel più antico e centrale distretto di Yuexiu si trovano gli edifici che hanno percorso la storia della città con i resti dell ‘antico forte, dalla vecchia ed animata via di Beijing seguendo la lunga Guangxiao all’estremità settentrionale si erge il tempio buddista di Guangxiao sorto nel IV secolo e poi ampliato con la più antica sala Mahavira, le altre sale Samgharama, degli Antenati e del Re Celeste oltre altri padiglioni anch’ essi finemente decorati, alla suggestione del Guangxiao come lo si trova sono aggiunte le torri di ferro est e ovest e il pilastro dharani ottogonale in pietra blu del IX secolo decorato con scritture. Sulla Liurong Lu si trova il tempio buddista di Liurong dalla sua svettante pagoda fondato nel VI secolo e più volte ricostruito, noto anche come il suggestivo tempio dei Sei Banyan, dalla monumentale entrata e i vari edifici che ospitano le sale Tianwang e Daxiong Baodian, oltre altri padiglioni anch’ essi finemente decorati. Nei pressi della piazza Haizhu sulla via Yide troneggia la monumentale cattedrale cattolica del Sacro Cuore di Guangzhou in stile neogotico interamente completata nel 1888 che si erge in granito s tra i due alti campanili gemelli, continuando nel distretto si apre il vasto parco Yuexiu con i suo giardini e padiglioni. Lungo la via Linjiang si trova l’ edificio che ospita il grande museo del Guangzhou con le sue collezioni di arte cinese, bronzi, ceramiche, calligrafia, dipinti sculture, arredi e preziosi, nei pressi la torre Zhenhai a cinque piani, il monumento dei Cinque arieti e altri tra i tre splendidi laghi Dongxiu, Nanxiu e Beixiu . Sulla via Jiefang Bei sorge il museo con il mausoleo di Nanyue che fu sovrano della dinastia Han occidentale con le decorazioni funebri, tra i quartieri storici si trova la grande moschea di Huaisheng più volte ricostruita dall’ epoca della dinastia mongola Yuan che tradizione vuole fondata nel 627 come la più antica dell’ Islam in Cina. Esteso con i moderni quartieri nello stesso distretto di Yuexiu centrale si stende l’ omonimo grande parco che prende nome anch’esso dal colle di Yuexiu, salendo dall’incrocio tra le vie Huifu e Liurong si trova il tempio taoista dei Cinque Immortali edificato su un santuario dell’ XI secolo e ricostruito in epoca Ming nel XIV nella raffinata architettura e decorazioni dell’ epoca come la vicina pagoda a cinque piani che si erge come la torre di Zhenhai dalla vista sul centro della città nei pressi ove è stato costruito lo stadio di Yuexiushan. Per il limitrofo quartiere nel 1931 venne completato in stile tradizionale l’ edificio che ospita il memoriale di Sun Yat-sen , il distretto di Yuexiu con parte degli altri limitrofi era un tempo in quello di Panyu al centro del delta ove tra i vari edifici storici rimane il più antico monastero buddista Xilai fondato nel VI secolo che in epoca Ming divenuto il tempio dei Cinquecento Geni di Hualin. Dall’isola di Henan dirama il distretto sud occidentale di Haizhu , esteso anch’esso con nuovi quartieri tra le isole di Henan, Haizhu, Guanzhou e Yajisha, il centro dell’ Haizhu sulla sponda meridionale del fiume dal 2009 è dominato dalla moderna e alta torre di Canton davanti l’ isola di Haixinsha da dove si gode uno splendido panorama, divenuta uno dei simboli della città moderna. Dalla torre di Canton, non distante si trova parco di Haizhu tra laghi, canali e paludi popolati da animali e dallo storico sito del molo di Whampoa qui si può navigare sul fiume delle Perle che attraversa il centro tra i moli di Tianzi, Xidi, Dashatou, Fangcun e Zhongda. Della parte più antica rimane il vasto parco di Yingzhou aperto nel XIV secolo che arriva al vecchio villaggio di Xiaozhou e tra i canali alla cittadina di Xinjiao sorta in epoca Ming che conserva edifici dell’ epoca tra i vecchi ponti, nel vicino parco Haichuang nel X secolo venne edificato il monastero buddista di Hoi Tong ed ampliato durante l’ impero Ming. Dal XVIII secolo per tutto il successivo l’ isola Pazhou fu uno dei centri commerciali dell’ impero in quello che fu detto il sistema di Canton per il controllo di tutti i traffici e gli scambi con l’ estero della dinastia Qing, ai mercanti stranieri venne concessa l’ isola che emerge nel fiume delle Perle tra quella di Changzhou, nota ai mercanti britannici come Dane e quella chiamata dagli altri commercianti europei l’ isola francese di Xiaoguwei ove sostavano le loro navi e il vecchio retaggio commerciale è rimasto nella grande fiera di Canton ospitata nel moderno edificio dell’ International Exhibition Centre. Con la grande ‘espansione della città il distretto e l’ isola è parte del moderno e frequentato centro, ma della sua storia conserva il tempio buddista con la pagoda di Pazhou completata alla fine del XVI secolo nel raffinato stile Ming su un rilievo sulla sponda meridionale e a lungo rifermento per la navigazione, continuando per il distretto di Haizhu nello stesso periodo e medesimo stile venne eretta la non distante pagoda di Chigang in arenaria rossa completata nel 1619. Nell’ occidentale distretto di Liwan si trovano gli edifici che ospitano i musei dell’ Opera Cantonese, dei Tredici Hongs e vari centri commerciali, in parte attraversato dalla lunga via pedonale di Shangxiajiu che conserva vecchi palazzi con frequentati negozi e locali, verso la piazza Chenjiaci il tempio Ancestrale dei Chen edificato dall’ omonima famiglia nel 1888 in stile tradizionale dagli interni decorati e la ricca collezione di sculture e ceramiche. A sud ovest l’ antica cittadella fortificata di Xiguan è divenuta un distretto nell’ espansione della città lungo il fiume delle Perle, continuando si trova l’ isola di Shamian nota come Zhongliusha dal quartiere fondato in epoca Song ed esteso nelle successive come porto per il commercio estero che conserva diversi edifici storici in gran parte dell’ ultima dinastia Qing in stile occidentale. Dal 1684 l’ isola di Shamian divenne concessione territoriale francese e per quasi due secoli fu il quartiere commerciale chiamato le Tredici Fabbriche di Canton .Vi sorsero magazzini, moli per le navi e residenze dei mercanti stranieri come centro del sistema commerciale cantonese per agli scambi con i Cohong cinesi, dopo le varie devastazioni a metà del XIX secolo durante le due guerre dell’ Oppio ne sono rimasti alcuni edifici ed altri ricostruiti parte del parco culturale delle Tredici Fabbriche. Dal distretto di Panyu centro meridionale, continuando a sud est per la periferia, si erge la Lianhuashan nota come la collina del Loto tra suggestive scogliere con edifici di epoca Qing e gli spettacolari punti panoramici nella roccia della Rondine, la scogliera dell’Aquila e più ad est la pietra del Leone. Dal frequentato Chimelong con i suoi vari parchi tematici, si può passare tra gli stagni, rocce e padiglioni dell’ incantevole giardino di Yuyin per la periferia meridionale ove sulla piccola isola di Guwei si trova il parco di Lingnan con la fedele ricostruzione dell’ antico villaggio di Lianxi e varie esposizioni che raccontano la cultura Lingnan del Guangdong con edifici e templi nel suo stile tradizionale cantonese, più oltre rimane l’ originale altro antico villaggio di Xiaozhou dagli edifici tradizionali decorati da gusci di ostriche lungo la sponda del fiume. Nel 1911 venne aperta la linea ferroviaria per Kowloon che collega Canton con Hong Kong ove continuare l’ itinerario nella vicina vecchia colonia britannica tornata ad essere una delle grandi città del Guangdong assieme a quella portoghese di Macau, mentre ad ovest il viaggio prosegue attraverso la limitrofa provincia del Guangxi dalla suggestiva natura tra splendidi panorami, città e antichi centri, fino all’ altrettanto affascinante Yunnan.