Comanche i Signori delle Praterie
Le tribù di valorosi guerrieri che dominarono le pianure del sud ovest divenendo i Signori delle Praterie che hanno resistito fino all’ ultimo ai bianchi assieme agli Apache
Si definivano Nermurnuh o Veri Uomini che parlavano la lingua del popolo Neme Tekwap , fieri e bellicosi erano chiamati dalle altre tribù nemici o stranieri kɨmantsi, tradotto dagli spagnoli che per primi li incontrarono in Comanche, nei lembi meridionali delle Grandi Pianure il loro territorio tribale era il Neumenee Sookobite poi chiamato Comancheria tra il New Mexico, il Texas occidentale e le regioni limitrofe.
Fino al XVII secolo erano uniti alle tribù degli Shoshoni poi alcune bande si spostarono per razziare e commerciare nel territorio abitato dagli i indiani Pueblo del sud ovest e ne ebbero cavalli che gli permettevano di muoversi più velocemente per la caccia, separandosi dagli antichi alleati per spostarsi nei territori settentrionali nel Messico coloniale della Nueva España ove potevano rifornirsi di altri cavalli che entrarono definitivamente nella loro cultura divenendo forse la prima popolazione ad introdurlo nelle Grandi Pianure ove estesero a sud il loro territorio tra il New Mexico e il Texas nel XVIII secolo entrando in conflitto con gli Apache che riuscirono a sconfiggere spingendoli oltre il Rio Grande.
Si divisero nelle cinque grandi tribù dei Quahadis o Antilopi, i Nokoni erano i Viandanti, i Kotsoteka o Mangiatori di bufali, Penateka i Mangiatori di miele, Yamparika Mangiatori di radici e i Comanche divennero i Signori delle Praterie. Domando i cavalli selvatici Mustang furono i più abili cavalieri tra gli indiani nordamericani per la caccia e la guerra e dopo ogni scontro i guerrieri decoravano i loro cavalli con colori che indicavano il valore e se morivano anche i loro cavalli venivano uccisi per farli cavalcare nell’aldilà.
La vita scorreva nei villaggi nomadi di grandi capanne Tepee che potevano essere facilmente smontate negli spostamenti, accoglievano le famiglie che si riunivano in clan fondati dagli antenati che vennero anch’ essi creati dal Grande Spirito come il resto dell’ universo, la natura, gli animali e ogni cosa che possedeva l’ originale energia vitale concepita nella loro spiritualità fondata sull’animismo intimamente legato all’ intera esistenza.
Come le altre popolazioni delle Grandi Pianure a quel mondo popolato da divinità e spiriti erano dedicate le varie ritualità usando la Pipa della Pace calumet usata per le preghiera nelle cerimonie religiose e nei consigli di guerra, tra le altre le cerimonie purificatrici dello Sweat tenute in apposite capanne, le interpretazioni delle mistiche Visioni sciamaniche, gli altri cerimoniali sempre diretti dalle pratiche esoteriche dello sciamano per purificazione, preghiera o rituali di guarigione detti Sbavature ove si bruciavano erbe medicinali per soffiarne il fumo sulle persone da purificare e che veniva praticata per gli infermi dall’ Uomo medicina , anche per loro le grandi cerimonie culminavano nella purificatrice Danza del Sole Wiwanyag Wachipi.
Come le altre tribù di indiani delle Grandi Pianure anche quelle del popolo dei Comanche erano divise in comunità e bande legate nei villaggi nomadi da vincoli di parentela e clanici, riuscirono a rimanere indipendenti fino alla prima metà del XIX secolo quando furono devastati da epidemie contratte dai bianchi che li decimarono. Nel 1867 il governo statunitense li costrinse al trattato stipulato a Medicina Lodge relegandoli in una riserva aprendo il loro territorio ai cacciatori bianchi di bisonti. Guidati dal capo Isa-tai si ribellarono attaccando dei cacciatori in Texas nel 1874 scontrandosi ad Adobe Walls, l’esercito statunitense reagì inviando un’ armata di repressione scatenando la guerra Red River per piegarli e riportarli nella riserva assieme ai ribelli Arapaho della regione, alcune tribù dei Kwuda o Kiowa , quelle meridionali del grande popolo dei Cheyenne e bande di indomabili guerrieri del sud ovest Apache.
Dopo vari scontri con i valorosi guerrieri delle varie tribù alleate la guerra culminò nel settembre 1874 in una battaglia combattuta nel canyon di Palo Duro in Texas ove i ribelli furono sconfitti . L’ anno dopo l’ ultima resistenza di guerrieri Comanche guidati dal capo Quanah fu costretta alla resa e i sopravvissuti vennero confinati nell’ angusta riserva in Oklahoma a Fort Sill da dove alla fine del 1876 i guerrieri con le loro famiglie fuggirono dalle miserabili condizioni guidati dal capo Tu-ukmah chiamato Black Horse attaccando i cacciatori di bisonti i che stavano distruggendo le mandrie nella loro ultimo conflitto con i bianchi che venne chiamato guerra del Bufalo.
Dopo essere stati sconfitti gli ultimi Comanche liberi assieme ad alcune bande di guerrieri Apache continuarono la guerriglia nella regione settentrionale messicana fino al 1880 quando le forse statunitensi e messicane assieme li eliminarono e alla fine del secolo delle numerose popolazioni che erano vissute liberi per secoli nei loro antichi territori rimasero trecento Apache, millecento Kiowa e millecinquecento del fiero popolo Comanche confinati nella miserabile riserva di Fort Sill.