Kerala
Storico Kerala
A sud ovest del Karnataka si allunga Il Kerala sulla costa incrociata dalle rotte sull’ antica Via delle Spezie fin dal III millennio a.C. con i regni dell’ antica Mesopotamia , poi nelle più orientali rotte dei Fenici, con la scoperta del regime monsonico da mercanti arabi dallo Yemen e sulle rotte marittime dell’ antica Roma con l’ India. Dal II secolo a.C. fu nei domini del regno Chera che aveva i suoi centri nella città di Tyndis con il suo porto e nel Malabar a Muziris, nel fiorente commercio con i mercanti del Mediterraneo chiamati Yona. Con il declino dei Chera vi si estese il regno della dinastia Ay mentre il resto della regione fu nei domini condivisi del Moovendhar fino al X secolo quando furono riunificati nel tardo impero Chola. Nello stesso periodo la casta induista braminica dei Nambudiri introdusse il rigido sistema delle caste e mentre iniziava la diffusione islamica con i centri dei mercanti arabi sorsero reami indipendenti, il Kolathunadu nella costa settentrionale con capitale nella città di Ezhimala sull’ antico porto di Naura, il più meridionale Venad che aveva la sua capitale nell’ antica città di Kollam, poi la regione dal XV secolo fu nel regno della dinastia Zamorin . Nei pressi di Tyndis estese la sua capitale di Kozhikode , descritto dal grande viaggiatore arabo Ibn Battuta e poi da mercanti cinesi, arabi ed occidentali come regno di Calicut. Dopo la spedizione di Vasco da Gama nel 1497 il grande traffico arabo fu sostituito dai Portoghesi che in seguito con gli Olandesi e Britannici divenne monopolio degli europei sulla Via delle Spezie. Nel 1500 contro il Calicut il regno di Cochin si alleò con i Portoghesi divenendone vassallo, nel 1510 venne conquistata la regione di Goa e si estese il dominio lusitano dal Gujarat a Bombay e la costa del Maharashtra fino al Kerala come la colonia dell’ India portoghese con una delle capitali nella città di Goa. L’ ammiraglio Van der Hagen fu inviato dalla compagnia olandese Voc a Calicut nel 1604 per scacciare i portoghesi dalla costa che poi divenne il Malabar olandese, nel secolo successivo inizio la guerra con il Travancore , culminata con la sconfitta olandese e la compagnia britannica East_India iniziò l’ espansione nel Kerala ove dal 1766 Il regno di Mysore invase il Malabar , alla fine del secolo furono combattute le guerre con il Mysore concluse con la vittoria britannica e la presa del Malabar settentrionale, dal 1858 parte del British_Raj nel vasto impero britannico come colonia del Malabar, ne rimase parzialmente indipendente il regno Travancore e come protettorato dal 1818 quello di Cochin fino all’ indipendenza indiana poi riunificati nello lo stato del Kerala.
Parchi e riserve
Il territorio del Kerala è disteso ad est ove si allunga la catena monti dei Ghat occidentali da dove sgorgano quarantaquattro fiumi con solo tre che scorrono ad est e gli altri sulla costa del Malabar alimentando cinque laghi e le numerose lagune backwaters collegate da canali per il suggestivo litorale verso l’ estremità meridionale affacciata sul mare delle Laccadive. Dalla costa ove si allungano le splendide spiagge del Kerala . verso l’ interno gli ambienti sono protetti dai vari parchi e riserve Kerali in gran parte concentrate tra rilievi e foreste popolate dalla ricca flora e fauna Kerala. Parte dell’ orientale distretto di Idukki è protetto dalle varie riserve dell’ Idukki che ospitano l’ endemica fauna dei Ghat occidentali come gli altri nella regione. Ove si erge il monte Anamudi si stende il grande parco nazionale di Eravikulam , il territorio continua nel vicino Mathikettan e, oltre il meno esteso parco di Pampadum , all’estremità orientale del suo fiume la riserva del Chinnar. Molte specie si ritrovano nella vicina riserva Kurinjimala e proseguendo a sud nel grande parco nazionale di Periyar da dove oltre il limitrofo Tamil Nadu si stendono gli altri nella valle di Manjampatti. All’ estremità meridionale dei Ghat la vasta riserva della biosfera Agasthyamala protegge il suggestivo territorio e la diga di Neyyar forma uno splendido lago con la riserva del Neyyar. Attorno all’altro lago della diga sul Karamana il santuario di Peppara ospita molte specie di uccelli oltre le varie di mammiferi che si ritrovano nella vicina riserva Shendurney Continuando oltre il confine con il Tamil Nadu la riserva Kalakkad e ove i Ghat occidentali si allungano per i monti Nilgiri anche in Kerala si stende il la vasta riserva della biosfera Nilgiri nella varietà ambientale con la ricca flora e fauna Nilgiri . Nel distretto di Palakkad si trova il parco nazionale Silent Valley con la foresta popolata dall’ endemica fauna del Silent, il territorio continua per la vicina riserva di Karimpuzha e poco a sud in quella dell’ Amarambalam, continuando oltre la riserva faunistica di Aralam, contigua ai parchi Karnataka l’ altra vasta di Wayanad, adiacente al grande parco nazionale del Bandipur la riserva prende nome dal villaggio di Kottiyoor , centro del grande pellegrinaggio induista del Mahotsavam lungo il fiume per il venerato tempio di Kottiyoor. Oltre alla fauna le variegate specie di uccelli del Kerala sono protette dai vari santuari naturali, tra gli altri la Thattekad nel distretto di Ernakulam, verso la costa la Mangalavanam e nel Kottayam il santuario Vembanad di Kumarakom.
Religioni Kerali
Le religioni in Kerala hanno fondato le varie culture che convivono da secoli, la più antica dell’Induismo praticata da oltre la metà della popolazione segue in parte la dottrina del Vedanta affiancata poi al culto di Krishna fondato sul poema Narayaniyam ed altre opere diffuse nel XVI secolo dal bramino Bhattathiri , mentre rimasero le più antiche pratiche popolari nei vari templi in Kerala sorti nelle diverse epoche e stili. Nel III secolo a.C. iniziò la prima diffusione del Jainismo quando vi giunse in pellegrinaggio l’ asceta Bhadrabahu, poi diversi templi furono incorporati dagli induisti nel medioevo e praticato da una minoranza ne rimangono alcuni templi Jain. Dalla metà del VII secolo vi fu una parziale diffusione del buddismo declinata fino a scomparire, ma che ha lasciato i resti di siti buddisti in Kerala. Dal medioevo i mercanti arabi fondarono i loro centri costieri iniziando a diffondere la fede islamica in Kerala divenuta la seconda religione per un quarto della popolazione nel Malabar noti come Mappila, assieme ai Ravuttar diffusi nel limitrofo Tamil Nadu e le comunità Thangal , mentre mantenendo diverse tradizioni sono in parte convertiti all’ induismo i Pusalan . Come la terza religione il Cristianesimo in Kerala è praticato da quasi un quinto della popolazione con chiesa Malankarese di liturgia orientale, per la tradizione derivata dal santificato apostolo Tommaso a metà del I secolo durante la sua missione in India. Dalle migrazioni di cristiani siriaci guidati da Thoma_Knai nel IV secolo discende la comunita Knanaya del Malabar e nel resto della regione dal VII secolo le altre prime comunità Nasrani . Mantenendo la tradizione delle chiese orientali poi divisa tra cattolica e ortodossa, la chiesa Mar Thoma del Kerala rimane unica nelle tradizioni e liturgie nel cristianesimo asiatico. La comunità ebraica Kochinim secondo la tradizione giunse già nel I secolo d.C. a Calangore e fiorita nel medioevo, poi dalla diaspora dei Srfarditi Iberici nel 1492 discendono le piccole comunità dei Paradesi legate dalle antiche tradizioni e l’ idioma Yehùdit , mentre dei luoghi di culto perduti rimangono otto sinagoghe in Kerala.
Popoli e culture
Alcune popolazioni sono migrate dalle regioni limitrofe, tra le altre i Konkani di stirpe e lingua indo ariana , giunte dal Karnataka le comunità Kannada di stirpe dravidica, dal Tamil Nadu quelle qui note come Bhattar dalle antiche tradizioni braminiche come gli Shivalli. Protagonista nella storia del Kerala il popolo Malayali di delle altre etnie del Kerala giunte più tardi, modellando nei secoli la cultura Kerali anche con la loro lingua dravidica Malayalam espressa nei sistemi di scrittura Malayalalip e con essa soni stati redatti i testi della letteratura Malayala. Dalle diverse tradizioni derivano le variegate arti del Kerala nelle classiche rappresentazioni dagli elaborati costumi, cerimonie e danze sempre accompagnati dalla musica Kerali. Tra quelle delle comunità islamiche Mappila i canti Paattu accompagnano le cerimonie assieme a danze, identità della cultura musulmana come le rappresentazioni danzanti Oppana , in altre cerimonie vengono eseguite le danze Kolkali e i canti accompagnati dai tamburi Duffmuttu che accoglievano nel cerimoniale dell’ Aravana. Tra le varie espressioni delle comunità cristiane il Margamkali come percorso spirituale cerimoniale, le rappresentazioni dagli elaborati costumi celebrano il Chavittu Nadakam, mentre più profane sono le spettacolari danze marziali Parichamuttukali. Le rappresentazioni più suggestive sono della più antica tradizione Hindu, tra le varie e dichiarato patrimonio culturale Unesco le spettacolari Kathakali con gli elaborati costumi che narrano miti e l’ epica dei Purana e dal XVIII secolo il Kathakali è divenuto una delle più alte espressioni artistiche. Antiche leggende sono narrate dai Theyyam ognuno con il proprio stile dai costumi sgargianti e trucco pesante, simile al Padayani dalle elaborate maschere nei templi Bhagavati, ove vengono eseguite anche le danze Thookkam che rappresentano il mitico uccello Garuda. Anch’ esse patrimonio culturale Unesco le rappresentazioni negli elaborato costumi del Koodiyattam e ne derivano le narrazioni epiche nelle Koothu del Chakyar, simile a quelle femminili Koothu del Nangiar. Nei templi Bhagavati si celebra la grande festa del Pooram con le animate rappresentazioni Poorakkali, mentre il mitico scontro tra Kali e il demone Darika a primavera è celebrato nei villaggi con quelle del Mudiyett. Parte delle più suggestive nella grande festa dell’ Onam alla fine dell’ estate con le varie celebrazioni e rituali Onami , la processione Athachamayam , le danze Kummattikali negli sgargianti costumi e maschere variopinte assieme a quelle delle di tigri e leopardi Pulikali. Come la più affascinanti tra le danze classiche la Mohiniyattam è consacrata alla mitologica Mohini, per la cultura della casta Nair al loro culto del cobra è dedicata la danza dei serpenti Sarpamthullal invocando la divinità Naga e gli spiriti dei sacri cobra nella tradizione Pulluvan Paattu. Tra il Karnataka e il Kerala è diffuso il teatro Yakshagana narrante il Ramayana e Mahabharata nella forma dei poemi epici Kaya, tra le rappresentazioni anche profane l’ Ottanthullal dai vistosi costumi e maschere , popolare come il teatro delle ombre Tholpavakoothu, mentre in vari eventi è praticata l’ antica arte marziale Kalari. Scandite dal calendario solare dell’ era Kollam si celebrano le grandi cerimonie nelle feste del Tempio tra rituali, processioni e danze accompagnate dalle orchestre Panchavadyam e per la tradizionale cultura dell’ Elefante i pachidermi riccamente bardati in processione assieme ai sontuosi e decorati carri del Tempio . A primavera le grandi cerimonie consacrate a Vishu celebrate nei vari santuari, quello di Arattupuzha ospita il Pooram, nel distretto di Kollam la grande festa Thiruvathira che culmina con le danze femminili, il tempio di Attukal ospita le annuali cerimonie femminili nella Pongala. Consacrato a Shiva e Parvati nel tempio Palakkad a novembre si celebra la grande festa dei carri Kalpathi, nel distretto Alappuzha il tempio di Chettikulangara a marzo tra danze e processioni celebra il Kumbha_Bharani, per il distretto Pathanamthitta nel santuario di Sabarimala a gennaio le grandi cerimonie del Makaravilakku.
Kasaragod e Kannur
Da Mangalore nel Karnataka si entra in Kerala nel più settentrionale distretto di Kasaragod per la storica regione ove dal medioevo sorge la cittadina di Kumbla che ha conservato parte della sua storia, oltre i resti della fortezza di Arikady nel vicino villaggio di Ananthapura il tempio del lago Anantha e non distante il più grande medioevale Kanipura , lungo il corso del fiume Mogra allo steso periodo risale l’ altro tempio di Madhur consacrato a Shiva. Poco a sud sulla foce del fiume Chandragiri sorgeva l’ antico centro esteso nella città di Kasaragod , tra i vari edifici nei quartieri più antichi in quello sulla spiaggia di Thalangara l’ antica moschea poi ricostruita nel XIX secolo come Malik Dinar, sul fiume nel XVII secolo sorse il forte di Chandragiri che ha lasciato i suoi resti come la vicina e più grande fortezza di Bekal. Per i vari centri e villaggi sulla costa, oltre la cittadina di Nileshwaram poco al largo emergono le isole Kadappuram popolate da pescatori con la più grande Kavvayi e le altre a sud lungo il litorale per il limitrofo distretto di Kannur . Disteso nella storica regione che fu dominio della dinastia Mushika e fiorito con i suoi porti con il successivo regno locale di Kolathunadu medioevale fino all’arrivo dei Portoghesi, il distretto prende nome dalla città di Kannur, nota ai navigatori e mercanti arabi come Kannanur e dai portoghesi Cananor quando presero la città edificando la fortezza di S.Angelo nel 1507 che ha lasciato i suoi resti nella baia di Mappila con altri edifici, la moschea e il palazzo reale del sultanato di Arakkal nel XVIII secolo. Su un’ altra baia si erge Il colle di Ezhimala ove sorgeva la capitale del regno Kolathunadu che ne ha lasciato memoria così come la vicina cittadina di Payangadi , sulla sponda settentrionale del fiume Kuppam il colle di Madayipara domina la medioevale cittadina di Madayi con l’ antica comunità musulmana e al XII secolo risale la moschea Palli in stile medioevale islamico, mentre l’ induismo ha il suo centro nell’ antico tempio Kavu di Madayi , tra i più venerati santuari Bhadrakali in Kerala. Sorta anch’ essa su un antico centro sul fiume Valapattanam si trova Parassinikkadavu ove si erge il santuario del tempio Muthappan consacrato all’ emanazione di Shiva che nelle feste annuali viene celebrato nelle suggestive cerimonie Theyyam e nel sacro monte Udumbumala si celebra l’altra grande festa del Kunnathoor a gennaio. Poco a nord anch’ essa fondata dal Kolattunādu la città di Taliparamba, ove si trova l’antico e grande tempio Rajarajeshwara consacrati di Shiva nell’XI secolo simile all’ altro tempio di Trichambaram finemente decorato da incisioni ed affreschi, sempre a Shiva è consacrato il santuario di Vaidyanatha, per la comunità musulmana, tra le varie moschee la più antica Juma masjid in stile tradizionale indo islamico. Verso l’ interno ad est si trova il villaggio di Kottiyoor divenuto centro di pellegrinaggi sul fiume Baval ove sulla sponda occidentale si erge il santuario di Kottiyoor , a giugno animato dal grande pellegrinaggio Vysakha Mahotsavam di Kottiyoor. Tornando sulla costa con le splendide spiagge del Kannur verso sud affacciano i vari villaggi e centri storici, per la lunga spiaggia di Muzhappilangad dal suggestivo ambiente popolato da una gran varietà di uccelli, si trova la città di Thalassery sorta su un antico centro per il commercio delle spezie ove è iniziata la storia di Thalassery ove, oltre le più antiche tradizioni ,la variegata cultura di Thalassery è stata in parte influenzata dal dominio coloniale britannico. Dall’ epoca ne rimangono i resti del forte Tellicherry che si erge sul mare con il vicino faro del 1835 , non distante il vecchio molo Kadalpalam e continuando sul litorale dal 1879 si trova il parco di Overbury . All’ inizio del XIX secolo venne edificata la moschea Odathil e in stile tradizionale nel 1908 al culto di Shiva fu consacrato il tempio di Jagannath affacciato su uno stagno e finemente decorato, oltre i vari santuari si trova il grande tempio Thiruvangad dalle ricche decorazioni, dipinti, affreschi e sculture. Continuando sulla spiaggia la limitrofa cittadina di Dharmadom affacciata sulla suggestiva isola Dharmadam, centro di pellegrinaggi al tempio Andalurkavu e dalle altre varie e suggestive attrazioni del Kannur si scende a sud per il Wayanad._
Wayanad
Nel distretto Wayanad nord orientale si allungano monti Brahmagiri tra foreste percorse da fiumi che precipitano in suggestive cascate ove dal XI secolo si trova il tempio di Thirunelli consacrato a Mahavishnu e continuando tra i villaggi per la cittadina di Mananthavady l’ altro venerato tempio di Valliyoorkkavu per il culto di Durga che marzo si anima nelle cerimonie dell’ Oppana Varavu. Tra i suggestivi ambienti e antichi centri del Wayanad più ad est tra monti e foreste il territorio à protetto dalla riserva del Wayanad con la sua ricca flora e fauna. Nei pressi dello storico villaggio di Kayakkunn rimangono I resti dell’ antico santuario Jain XII secolo e il tempio decorato da incisioni rupestri di Vishnugudi, sull’ antica via per la costa si erge l’ Ambukutty Mala con le due grotte di Edakkal dai petroglifi neolitici e dipinti rupestri del VI millennio a.C. , la città di Kalpetta divenuta capitale del distretto conservando parte della sua storia tra i più antichi quartieri e dintorni, nel vicino villaggio di Puliyarmala si trova il tempio jainista di Anantnath , tra i monti e foreste splende il suggestivo lago Pookode per poi scendere nel delta del Kabini ove poco al largo, emergono le isole Kuruva popolate da uccelli e fauna endemica, da dove proseguire nella storica regione di Kozhikode.
Calicut
Nel distretto di Kozhikode si entra da nord lungo la costa ove è adagiata la città di Vatakara dai vari santuari e templi induisti Vatakara , nel villaggio di Memunda consacrato a Durga il venerato Lokanarkavu, sorta sull’antico porto di Panthalayani si trova l’ altra storica città di Koyilandy che conserva anch’ essa parte del passato come la non distante Thamarassery poco a sud. Si continua lungo la costa del Malabar che ha visto la lunga storia di Calicut fiorita come grande centro incrociato dalle rotte sulla via delle Spezie nota ai mercanti arabi Kūlifo e ai cinesi Qāliqūṭ , nel medioevo descritta grande viaggiatore arabo Ibn Battuta nel XIV secolo e dalle cronache di Mǎ Huān nella spedizione cinese dell’ ammiraglio Zheng He. Dall’inizio del XII secolo fu il grande centro nel regno di Calicut continuando a fiorire fino alla spedizione di Vasco da Gama nel 1498 segnando il dominio degli europei sulla via delle Spezie. Protagonista nella storia del Malabar fino all’ indipendenza indiana quando si è estesa nella grande città di Kozhikode che ha conservato poco del suo passato tra i suoi vasti e popolari quartieri , alcuni storici padiglioni rimangono nella centrale piazza Mananchira , ne diramano le vie ove affacciano più recenti edifici, moschee e templi. I portoghesi all’ inizio del XVI secolo edificarono la cattedrale Valya Palli in stile gotico romanico coloniale, salendo per la East Hill il coloniale palazzo Pazhassi ospita il museo con reperti archeologici ed artistici con adiacente il museo Krishna. Nel sobborgo di Mankavu l’ antico e venerato tempio di Thalikkunu consacrato a Maha Shiva nello stile e decorazioni tradizionali ,i quartieri occidentali affacciano sulla lunga e frequentata spiaggia Kozhikode ove nel Valiyangadi si tenevano i commerci con i mercanti arabi ed europei, tra gli altri edifici di epoca coloniale e due moli, la grande e più antica moschea Mishkal del XIV secolo in stile indo islamico medioevale, ma priva di minareti o cupole la Mishkal è unica nella regione riccamente decorata da intagli in stile gopuram. Sul litorale di Velliyamkalli tra le rocce dal 1847 si erge Il faro di Thikkoti circondato da lussureggiante vegetazione con una gran varietà di uccelli migratori. Oltre lo storico villaggio di Chaliyam su un’ isola alla foce del fiume , si è estesa la città di Beypore che conserva vari templi ed edifici nei vecchi quartieri dal porto ove rimane il cantiere per le tradizionali imbarcazioni Uru note agli arabi come dhow.
Malappuram e Palakkad
Dal villaggio di Kallayi lungo la spiaggia si giunge al vicino di Marad e verso sud per il distretto di Malappuram ove da un antico porto alla foce del suo fiume si è estesa cittadina di Vallikkunnu, davanti sulla sponda meridionale del Chaliyar si trova l’ atro storico centro di Kadalundi da dove si stende un suggestivo ambiente popolato da uccelli migratori e protetto dalla riserva del Kadalundi. Dall’antichità all’ epoca coloniale la lunga storia del Malappuram ha seguito in parte quella di Calicut, dal XII secolo alla fine del XVIII fu nel locale e regno di Tanur fiorito per commerci marittimi nel suo centro che ne prese nome come Tanur, disteso sulla sua splendida e frequentata spiaggia con vari templi e il più antico di Vishnu . Oltre i vari storici villaggi affacciati sulle suggestive spiagge, il fiume Nila si apre ne suo estuario ove sulla sponda meridionale sorge la città di Ponnani fiorita nel medioevo e poi come frequentato porto per i commerci in epoca portoghese dal XVI secolo, poi olandese ed infine britannica, conservando alcuni edifici, coloniali templi induisti, santuari e moschee che rimangono nella vecchia Ponnani dagli storici quartieri che dal centro affacciano i sul litorale e la spiaggia di Vallikunnu: Dalla simile storia l’ altra città c di Malapuram che fu centro militare oltre che commerciale dal medioevo per i successivi periodi e ne rimane la memoria storica tra gli edifici e templi di Malappuram. Scendendo a sud est verso l’ interno si stende il distretto di Palakkad e ove si allunga la catena dei Ghati occidentali per i colli di Nilgiri il territorio è protetto dal parco nazionale della Silent Valley , dai Nilgiri si apre la riserva forestale nella valle di Attappadi, continuando tra i rilievi e foreste si stende l’ altro parco Parambikulam che ospita anch’ esso la ricca e Fauna endemica regionale, in un suggestivo ambiente che continua per l’ adiacente riserva di Anamalai. Oltre i magnifici ambienti naturali , i vari storici centri agali, villaggi e città del Palakkad hanno conservato parte del loro passato per secoli centro di commerci .La città di Palghat, nota come Palakkad per essere capoluogo del distretto, conserva anch’ essa la sua storia tra gli edifici coloniali, templi, santuari e parchi di Palakkad e il suo territorio. Al centro della città vecchia dal XVIII secolo si erge il forte Tipus , tra i più antichi e venerati santuari induisti di Palakkad sulla sponda del fiume Sokanasini il tempio di Thiruvalathur consacrato a Durga dagli interni finemente decorati, sulla riva meridionale del Kalapathy il tempio jainista di Jainimedu fondato nel XV secolo nello stile e decorazioni jain. Il periferico quartiere di Kalpathy sulle sponde del suo fiume è noto come Varanasi del sud per i suoi vari templi che diramano dal Viswanatha edificato nel 1425 nel decorato stile tradizionale Kerali, animato a novembre nella grande festa del Ratholsavam, tra cerimonie, riti e la suggestiva processione dei carri. Poco fuori dalla città con lo sbarramento del fiume sulle sponde del lago si aprono i giardini della diga Malampuzha da dove si lasciano i rilievi orientali tornando sulla costa per l’altro storico distretto di Thrissur.
Thrissur
La lunga storia di Thrissur fin dall’antichità ha percorso i secoli come antico centro sulle rotte delle Spezie e delle varie epoche sono rimasti centri, edifici, palazzi, mausolei e templi e i suggestivi territori tra i più affascinanti luoghi del Thrissur. Dall’ antico centro di Thrisshivaperur si è estesa la città di Thrissur conservando parte dei suoi edifici e templi, sul colle Maidan consacrato a Shiva e si trova il venerato tempio Vadakkunnathan dallo stile unico in pietra e legno finemente decorato da affreschi, intagli e sculture lignee nei santuari e l’edificio per il teatro del tempio Koothambalam ove si tengono le rappresentazioni rituali, oltre le altre a primavera si celebrano le cerimonie nella grande festa del Pooram e a luglio le altre suggestive cerimonie degli elefanti Aanayoottu. Tra i più grandi e venerati santuari Bagavathi il tempio di Paramekkavu , consacrato a Krishna e la dea Bhadrakali si trova il Thiruvambadi , non distante dal centro nel 1796 fu edificato il palazzo Vaddakkekara in stile coloniale olandese e kerali , per il vicino quartiere di Chembukkavu dal vecchio Zoo si stende il parco ove si trova il museo archeologico nel palazzo Kollengode . Per la comunità cristiana siro caldea nel 1814 venne edificata la candida cattedrale di Mariam , mentre per quella cattolica siro-malabarese al 1722 risale la chiesa Forane di San Antonio nel sontuoso stile indo europeo nel periferico quartiere di Ollur. Nel 1929 fu completata la grande basilica di Puthanpally in stile neogotico e nel 1957 dagli imponenti interni decorati e simile stile la cattedrale di Lourdes .Lasciata la città poco a nord ovest la cittadina di Guruvayur prende nome dal santuario di Vishnu nel tempio Guruvayur, dal XVI secolo centro di pellegrinaggi consacrato a Guruvayurappan ed associato al tempio nel vicino villaggio di Kottapadi l’ edificio che ospita gli elefanti sacri Anakotta, mentre i fedeli e pellegrini continuano con i riti consacrati a Shiva nel tempio di Mammiyoor. Fondata su un vecchio centro nel XVIII secolo l’ altra cittadina di Irinjalakuda conserva il santuario medioevale con il tempio di Koodalmanikyam da dove diramano gli altri tre, animati in estate dalle cerimonie per il pellegrinaggio Nalambala Darshanam. Ove era l’ antico porto di Muziris, alla foce del fiume Periyar si trova la storica città di Kodungallur, fiorita nel medioevo e dal XVI secolo in epoca Portoghese con il São Tomé di Cranganore poi distrutto dai britannici lasciando i suoi resti. Oltre il palazzo reale di Kovilakam tra gli altri storici edifici e santuari il più antico tempio Kurumba consacrato alla dea Bhadrakali a marzo animato dalle cerimonie nella grande festa del Bharani che seguono a quelle della Thalappoli con la processione di elefanti, fondato nel VII secolo ed ampliato nei successivi il tempio di Thiruvanchikulam.
Ernakulam
Scendendo dal Thrissur si entra nel centrale distretto di Ernakulam in un suggestivo territorio ove si allungano i monti Anaimalai tra le foreste fino alle pianure per la costa meridionale del Malabar sul mare delle Laccadive , con i suoi porti dal medioevo fu a lungo nel fiorente regno di Cochin passando dal XVI secolo per i domini europei, lasciando gli antichi centri templi e santuari delle varie religioni dell’ Ernakulam con le loro culture e tradizioni diffuse nei secoli. La storica cittadina di Chendamangalam tra le altre memorie del suo passato conserva la Sinagoga medioevale, come residenza dei ministri reali il palazzo Tharavadu del XVII secolo che ospita il museo storico Paliam, consacrato a Krisha fu completato nel 1900 il tempio di Venugopala in stile tradizionale. Ad est dalla città di Kothamangalam sotto i contrafforti dei Ghati occidentali si raggiunge la riserva naturalistica di Thattekad sulla sponda settentrionale del fiume Periyar. Seguendone il corso orientale la città di Kalady con i suoi tre antichi ghat per le ritualità funebri e purificatrici dei fedeli e pellegrini che animano i venerati templi di Kalady. Continuando lungo il fiume il vicino villaggio di Malayattoor è uno dei più antichi centri della comunità cristiana del Malabar ove secondo la tradizione giunse l’ apostolo Tommaso a metà del I secolo, divenuto centro per il pellegrinaggio Puthunjayar sul colle Kurishumudi ove sorge il grande santuario di St.Thomas, da qui si scende per la costa ove è adagiata la grande città di Kochi.
Cochin
Nella storia Cochin e stato il più fiorente centro del Malabar, dal medioevo capitale del suo regno di Cochin lasciandone memoria come per i successivi domini portoghese, olandese e britannico fino all’ indipendenza indiana estesa nella grande città di Kochi con i vasti e popolati quartieri, ma dalle varie tradizioni che hanno modellato la cultura Kochi. Tra moderni edifici il parco con la riserva di Mangalavanam ospita diverse specie di uccelli stanziali e migratori, dal lungomare con l’ animata Marine di Kochi continua il litorale ove si stendono le Backwaters da le suggestive lagune tra villaggi di pescatori e le tradizionali case galleggianti Kettuvallam diffuse nel Malabar. Al centro della vasta laguna Vembanad il lago Kochi dalle varie isole collegate dai ponti Goshree oltre i traghetti, su quella di Willingdon si è esteso il grande e trafficato porto di Kochi, poco distante con il suo storico villaggio l’ isola di Mulavukad ove all’estremità meridionale gli olandesi edificarono il palazzo Bolgatty nel 1744 , ad est tra gli stagni e la costa frequentata da pescatori si stende l’ isola di Vaduthala . Tra le altre che emergono poco al largo la vicina di Vallarpadam ove nel XVIII secolo fu edificata la basilica di Vallarpadam che si erge candida in stile coloniale divenuto centro di pellegrinaggi. Nella la suggestiva isola di Vypin all’ estremità nord occidentale i portoghesi edificarono Il forte di Pallipuram nel 1503 che ha lasciato i suoi resti, sulla costa settentrionale si allunga la splendida e frequentata spiaggia di Cherai tra le varie dell’ isola, da dove continuare tra i diversi centri storici e villaggi di pescatori di Vypin. Da quando divenne capitale per i sovrani di Cochin nello storico centro di Thripunithura sorsero templi, palazzi, vari edifici e chiese che rimangono e memorie della storia e cultura Thrippunithura , con gran parte dei reperti conservati nel museo ospitato dal sontuoso Hill_Palace edificato nel 1865 come residenza reale . Tra i vari TemplI come uno dei più grandi nella regione il santuario Poornathrayeesa su due piani dagli interni decorati , animato dalle cerimonie con suggestive processioni di elefanti nelle grandi feste del Poornathrayeesa, a Shiva e Parvati è consacrato l’adiacente tempio Chakkamkulangara ove a febbraio si celebrano le cerimonia del Sivarathriche che seguono quelle del Makaravilaku nell’ altro tempio di Sastha consacrato a Dharmasastha. Per la periferia occidentale a Mattancherry , tra gli altri edifici a metà del XVI secolo i portoghesi edificarono il palazzo Mattancherry tra due templi come altri dell’ epoca nel diffuso stile Nàlukettu dagli interni decorati da splendidi affreschi, Dal XVI secolo divenne centro della comunità ebraica con la prima sinagoga Kadavumbhagam aperta nel 1544 , seguita da quella Paradesi nel 1568 e il secolo successivo dalla terza Thekkumbhagam completata nel 1647. All’inizio del secolo scorso fu edificato il tempio Jain di Dharmanath in stile tradizionale dagli interni finemente decorati, al XVI secolo risale il tempio Gosripuram su tre piani e gli interni decorati con quattro santuari consacrati a varie divinità che diramano dal centrale. Nei pressi si trovano i resti del forte portoghese Manuel del 1505, sul litorale disteso per la spiaggia del Fort ne prende nome l’adiacente e storico Fort Kochi fiorito in epoca portoghese. Nel 1503 vi fu edificata la chiesa di S.Francisco in stile coloniale portoghese ove quando morì a Cochin nel 1524 fu tumulato Vasco da Gama prima di essere poi trasferito nel monastero dos Jerónimos a Lisbona , nel 1558 fu elevata a basilica la cattedrale di Santa Cruz, demolita dai britannici e ricostruita in stile neogotico. La memoria coloniale rimane nella tradizione del capodanno portoghese a fine dicembre con l’ animato carnevale di Cochin , il più meridionale sobborgo prende nome dal tempio di Chottanikkara del X secolo dall’ antico stile Vishwakarma ligneo con pareti intagliate e scolpite, ove a febbraio si tiene la grande festa d Makam Thozhal, oltre ai templi induisti e le chiese cristiane, dell’ antica comunità ebraica KochinImì dalle prime e le altre andate perdute rimangono le sinagoghe di Cochin e il suo territorio
Idukki
il distretto di Idukki centro orientale si stende sull’ altopiano tra rilievi, vallate attraversate da fiumi con le varie riserve e parchi dell’ Idukki in gran parte popolati dalla ricca ed endemica fauna dei Ghat occidentali che si ritrova tra i colli e foreste nel parco nazionale di Periyar nel territorio sud orientale con il vicino villaggio di Kumily, tra le piantagioni di pepe e spezie sorge la città di Thekkady che ne fu centro di commerci come la vicina altra città di Nedumkandam che conserva vati templi induisti e chiese cristiane. Tra le montagne dei Gath occidentali la città di Munnar è adagiata alla confluenza di tre fiumi in un territorio popolato da secoli dalle comunità tribali Malayarayan induiste e legate ad antiche tradizioni e costumi, così come i Muthuvan ed altre che popolano il remoto villaggio di Edamalakkudy , mentre le altre comunità dei Mannan oltre costumi tradizioni conserva il suo sovrano nel villaggio di Kozhimala. Dalle foreste tra i villaggi si stendono piantagioni di tè ove si trova la cittadina di Vagamon che della sua storia conserva quattro venerati templi induisti e tre chiese meta del pellegrinaggio cristiano di Kurisumala. Nel territorio del Munnar nord orientale tra i colli e boschi di sandalo il villaggio di Marayur ove nei pressi si trova il sito preistorico Megalitico con i dolmen Muniyara in granito e nella suggestiva grotta di Ezhuthupara petroglifi, incisioni e dipinti rupestri Sempre tra i Ghat occidentali, la città di Kattappana ha conservato vari templi induisti e chiese cristiane, come sulle sponde del fiume Muvattupuzha la più grande e città di Thodupuzha , nel territorio tra piantagioni di pepe e cardamomo città di Adimali da dove scendere a sud ovest per il territorio del Kottayam.
Kottayam
Il distretto di Kottayam si stende tra i colli dalla foresta popolata da fauna endemica ove si trova la riserva di Kumarakom , continuando tra i villaggi e le città con i numerosi templi induisti e chiese cristiane del Kottayam, nel nord ovest la città di Vaikom ospita il venerato santuario con il tempio di Shiva animato a dicembre dalle cerimonie della festa Vaikathashtami. Non distante la s città di Kaduthuruthy fu capitale del regno locale di Vadakkumkoor ove si erge il tempio di Adithyapuram consacrato alla divinità solare Surya, nel suo villaggio il medioevale tempio Panachikkadu consacrato alla dea Saraswati. Il suggestivo territorio del Meenachil tra i colli prende nome dal sacro fiume Meenachil , sulle sponde il villaggio di Peroor ospita il venerato tempio Ettumanoor consacrato a Shiva nel XVI secolo ove si celebrano i rituali bagni nelle cerimonie Aaraattu diffuse in Kerala e continuando lungo il fiume il distretto prende nome dall’ antica città di Kottayam. Per tutto il medioevo fino al XVIII secolo fu il più fiorente centro del locale regno Thekkumkur e poi nel Travancore, conservando alcuni storici edifici, al XVI secolo risale il tempio Thirunakkara di Shiva, fuori dal centro città nel X secolo sorse la moschea Juma sul fiume Meenachil. Oltre le varie chiese cristiane del distretto Kottayam_, nel 1815 fu edificato il seminario di Kottayam, poco fuori sorge la cattedrale siriana giacobita Manarcad completata nel 1954 in stile neogotico, sulla sponda meridionale del Meenachil nella cittadina di Cherpunkal tradizione vuole sia giunto l’ apostolo Tommaso, divenuto venerato centro di pellegrinaggi per le sue chiese
Pathanamthitta
Nel sud orientale distretto di Pathanamthitta si stende parte del parco nazionale del Periyar ove su un colle nella foresta erge il remoto santuario di Sabarimala consacrato alla divinità Ayappa ed interdetto alle donne, meta di pellegrini nella regione sul mistico percorso di Ayappa . Scendendo si giunge al villaggio di Mylapra con la chiesa ortodossa di Valiypali nel sontuoso stile indiano neogotico come l’ altra chiesa siro cattolica di Mylapra. Il distretto prende none dalla citta di Pathanamthitta, poco fuori ove scorre il sacro fiume Achankovil tra i vari templi sorti sulle sue sponde si trova il venerato Valamchuzhy di Bhuvaneswary , continuando nel vicino villaggio di Vazhamuttom sulla riva del fiume si erge il santuario di Kshetram, e al X secolo risale il più antico tempio di Malayalappuzha . Sulla sponda dell’ altro sacro fiume Pampa la cittadina di Aranmula è divenuta centro di pellegrinaggi per i suoi templi e il grande santuario Parthasarathy di Vishnu ,animato dai pellegrini nelle cerimonie dell’Utsavam. Continuando lungo il Pampa si trova il villaggio con la chiesa di Parumala consacrata ai santi Pietro e Paolo nel 1895 come centro della chiesa ortodossa malankarese. Per i rilievi attraversati dal fiume Manimala su una sponda è distesa la città di Mallapally dai vari santuari con sulla riva orientale il tempio Thirumalida , oltre gli altri poco distante nel villaggio di Anicadu il santuario di Anikkattilamma con il tempio Shivaparvathi dagli interni decorati e statue delle divinità, poi il villaggio ove nel XIV secolo fu fondata la Kallooppara consacrata alla Madonna poi ampliata come altro centro cristiano ortodosso. Sulle sponde dell’ Achankovil la locale dinastia Pandalam nel X secolo fondò la sua capitale Pandalam considerata santa per i templi consacrati alla divinità Ayyappan che diramano dalla vasta residenza reale Pandalama e seguendo il fiume a sud si entra nel distretto dell’ Alappuzha.
Aleppey
il territorio del Kuttanad si allunga a sud ovest per il distretto di Alappuzha tra le fertili risaie, villaggi ,spiagge e il più suggestivo territorio della grande laguna di Vembanad , all’ estremità orientale sul fiume Pamba venne fondata la medioevale città di Chenganur che oltre alle tradizioni induiste ne conserva dell’ antica comunità cristiana , depositari ne sono i vari templi e chiese di Chenganur e i dintorni. In stile indo cristiano medioevale la più antica chiesa Suriyani , sulla sponda meridionale del Pamba nel limitrofo villaggio alla fine del XVIII secolo venne edificata la cattedrale di Puthencavu. Tra i santuari induisti in stile kerali classico il tempio Mahadeva di Bhagavathy e nel medesimo stile a Vishnu è consacrato il tempio Thrichittatt medioevale, per lo stesso culto il villaggio che ne prende nome ospita il tempio di Puliyur del IX secolo e proseguendo per il suo territorio, si trovano gli altri i templi di Pandanad. Sul corso meridionale dell’ Achankovil nella cittadina di Mavelikkara tra i più antichi templi al IX secolo risale il grande santuario di Bhagavathi , animato dai fedeli nelle cerimonie delle grandi feste del Devi annuali tra riti , offerte e processioni che culminano a marzo nelle più suggestive del Kumbha Bharani, poco ad ovest nello stesso periodo e simile stile venne fondato il tempio Kandiyoor di Shiva. Sempre sulle sponde dell’ Achankovil si trova l’ antica cittadina di Padanilam da dove poco a sud ovest tra i più venerati in Kerala si erge il tempio Parabrahma ove annualmente si tengono le spettacolari cerimonie nella festa Sivarathri con la processione delle gigantesche figure dei sacri tori kettukala. Scendendo lungo la spettacolare laguna Vembanad emerge l’isola Kakkathuruth dal suggestivo ambiente popolata da pescatori poco al largo dal villaggio di Ezhupunna per le backwaters affaccia l’ altra piccola isola di Pathiramanal popolata da varie specie di uccelli migratori. Su un antico centro nell’XI secolo fu fondato L’ Odanad come principato locale fiorito nel medioevo, poi nel regno di Travancore dal XVIII secolo ed esteso nella città di Kayamkulam , come residenza reale fu edificato il palazzo di Krishnapuram in stile Pathinarukettu dai raffinati interni che ospitano il museo archeologico. Centro e capitale del distretto la città di Alappuzha meglio nota come la storica Alleppey ,fiorita dal IX secolo per tutto il medioevo fino all’ arrivo dei portoghesi e poi il protettorato britannico. La storia di Alleppey ha seguito quella del Kerala conservando poco del suo passato. Lo storico faro di Alleppey dal 1862 indica la rotta per il porto ove dal vecchio molo si allunga la splendida e frequentata spiaggia Alappuzha, ma oltre alcuni edifici e templi rimasti nei dintorni il suo fascino è nell’indimenticabile ambiente tra i i canali e gli stagni delle suggestive backwaters da scoprire navigando con le tradizionali imbarcazioni.
Trivandrum
Nel distretto di Thiruvananthapuram più meridionale , ha percorso i secoli della regione la storia di Trivandrum con il commercio delle spezie fino alla fine del XVIII secolo quando divenne capitale del regno di Travancore rimasto indipendente protettorato britannico fino all’ indipendenza indiana e dall’epoca come capitale del Kerala si è estesa la grande città di Trivandrum nella metropoli ribattezzata Thiruvananthapuram. All’ VIII secolo risale la fondazione del tempio Padmanabhaswamy, accessibile solo ai fedeli con rigide regole dagli interni decorati da statue oltre splendidi dipinti ed affreschi, dal santuario centrale Garbhagiha diramano gli altrettanto imponenti altri due Shrine di Thekkedom e Thiruvambadi, nel XVI secolo fu aggiunto il Gopuram.Tra i santuari più ricchi al mondo vi si trovano, statue, arredi, corone, oggetti e monete d’ oro oltre pietre preziose e diamanti nel grande tesoro del tempio Padmanabhaswamy in gran parte nelle sei sale a volta Vault, con la sesta interdetta e mai aperta del Nilavara che per la tradizione contiene un ancor più vasto ed inestimabile tesoro. Sul lato orientale nel 1840 i fu edificato il palazzo di Kuthiramalika che ospita il museo dei Travancore, nello stesso secolo sorsero diversi palazzi nella sintesi degli stili kerali e coloniale britannico che diramano dal centro . Ove si trova il vecchio Zoo tra parchi e giardini Il palazzo completato nel 1857 in stile Indo saraceno ospita il museo Napier, poco distante tra i suoi ampi giardini in stile coloniale il palazzo Kanakakkunnu e tra gli altri in città nel 1934 il Maharajah di Travancore fece edificare la sontuosa residenza rdi Kowdiar. Per l’ omonimo quartiere splende vermiglia la moschea di Beemapally in stile indo saraceno, a sud est del centro come meta di pellegrinaggi si trova Attukal con il monumentale e decorato santuario di Bhagavathy che si anima di pellegrini a marzo nelle cerimonie della grande festa Pongala. Dal lungomare ove affaccia la città si allunga il litorale di Kovalam con le sue tre splendide e frequentate spiagge, sotto le sue rocce si apre la suggestiva baia di Hawa con la candida spiaggia, separata da un promontorio la meno affollata Samudra che si estende nell’ altrettanto splendida Ashoka Beach. Più a sud la spiaggia del Faro come la più frequentata prende nome dal vicino vecchio faro di Vizhinjam sul colle di Kurumkal dalla suggestiva vista dominando il litorale e l’ antico villaggio di Vizhinjam. Oltre la vicina grotta con il tempio rupestre dell’VIII secolo, per il territorio del Vizhinjam, la più meridionale e lontana spiaggia di Varkala si stende suggestiva tra le scogliere ove da un antico centro si è estesa la città di Varkala che conserva santuari ed edifici in parte attraversata dal tunnel del canale Thurapp aperto nel XIX secolo. Tra i vari santuari su un colle è sorto il centro di pellegrinaggi Sivagiri all’ inizio del XX secolo per il venerato sepolcro del fondatore guru Narayana, nei pressi dal XIII secolo si erge Il venerato santuario Janardana. Nel vicino centro di Chirayinkeezhu il tempio Sarkaradevi consacrato alla dea Bhadrakali , animato a marzo dalle cerimonie del Kaliyoot che precedono quelle dell’ altra celebrazione Meenabharani. Poco a sud ovest alla foce del Parvathy Anjengo fu centro portoghese e ne rimangono alcuni edifici assieme ai resti del forte britannico di Anchuthengu, all’ estremità meridionale del distretto il villaggio di Poovar dalla frequentata spiaggia che continua verso il centro di Pozhiyoor ove dall’ ultimo lembo del Kerala si entra nel limitrofo Tamil Nadu.