La via delle pellicce
Jaques Cartier e il Canada
Mentre continuavano le esplorazioni delle Americhe dopo la scoperta europea del Nuovo mondo e se ne tracciava una sempre più dettagliata cartografia, nella prima metà del XvI secolo era iniziata la travolgente conquista del continente, rimaneva ancora quasi ignoto il vasto territorio settentrionale canadese popolato dalle nazioni indiane del grande nord e quello più occidentale dalle varie tribù di nativi del nord ovest. All’ epoca era ancora quasi un mito anche l’agognato passaggio a Nord ovest oltre le coste occidentali del Nuovo Mondo e nel 1534 il navigatore ed esploratore bretone Jacques Cartier fu inviato dal sovrano francese in una spedizione alla ricerca di quel passaggio nelle gelide acque dell’artico canadese. Giunto oltre l’oceano, dalla la grande isola di Terranova esplorò la costa atlantica canadese inoltrandosi nel vasto golfo del San Lorenzo nel territorio chiamato dai nativi Kanata o villaggio e tradotto dai francesi come paese di Canadas. Dal Popolo della Lunga Casa degli Haudenosaunee poi noti come Irochesi e dai nativi Wyandot di simile stirpe ribattezzati Uroni ebbe notizia di un grande fiume che sfociava in quel golfo che pensò poter essere accesso al quel passaggio a Nord ovest e Cartier con la sua spedizione si avventurò nel territorio popolato dalle tribù Irochesi del San Lorenzo, ove sorgeva il vecchio villaggio indiano di Stadacona, Cartier ne incontrò il capo Donnacona ricevendo aiuto e guide per continuare l’ esplorazione e che portò con se al ritorno in patria dopo il suo secondo viaggio ove morì. Nei pressi di quel villaggio di Stadacona poi i francesi nel 1608 fondarono il primo grande centro nordamericano con la città di Quebec, adagiata lungo il maestoso fiume che chiamarono St.Laurent noto ai nativi come Kahnawá’kye o Grande corso d’ acqua ove si restringe incontrando la foce dello Akiawenrahk ribattezzato St.Charles. Nel secondo viaggio del 1535 Cartier raggiunse l’altro villaggio di Hochelaga nei pressi del colle ke Otsira’kéhne su un’ isola nel fiume che venne chiamato Mt.Royal ove nel 1611 sorse il centro per il commercio di pellicce di Ville Marie con il suo forte che una trentina di anni dopo nel 1642 divenne la fiorente città di Montreal.
Le compagnie della Nouvelle France
Dopo la scoperta di quel vasto territorio nei tre viaggi di Cartier, dall’ inizio del XVII secolo iniziarono le prime grandi esplorazioni francesi in nordamerica, il fondatore di quella che ben presto divenne la fiorente Ville de Québec Samuel Champlain fu nominato governatore della città e dell’ intera vasta colonia della Nouvelle France iniziando ad inviare spedizioni nella regione. Nel 1610 incaricò l’ esploratore compatriota Etienne Brùlè in una missione nel territorio popolato dai nativi Wyandot ormai noti anche come Uroni per apprenderne lingua e costumi ed esplorare la sconosciuta regione dei Grandi Laghi. Nel corso della spedizione venne catturato e seviziato dagli Iroquois o Irochesi, liberato imparò anche da loro lingua ed usanze iniziando con loro quel commercio di pellicce e ne fu il primo Coureur des bois, seguito dagli altri franco canadesi e poi cacciatori dalla colonia britannica quando vennero fondate le grandi Compagnie per il commercio di pellicce alla fine del secolo successivo. Inizialmente la colonia della Nouvelle France canadese favorì il traffico di pellicce direttamente con i nativi che le portavano nei suoi centri cercando di impedire ai coloni di avventurarsi oltre il territorio attraversato dal fiume San Lorenzo dal e a metà del XVII secolo divenne il grande centro per il commercio di pellicce anche la città di Montreal con una fiera annuale che in agosto accoglieva i nativi della regione per scambiare le pelli con le merci dei coloni. Dal 1660 con l’ immigrazione europea nella Nouvelle France si diffuse il lavoro servile noto come la servitude dei nuovi arrivati e molti se ne liberarono andando ad aumentare la schiera dei Coureurs des bois, mentre le Communautés des Habitants e la Compagnie de la Nouvelle France nota anche come la Cent Associès che fu la prima compagnia di pellicce fu costretta a chiudere per i conflitti con la confederazione degli Irochesi che iniziarono la lunga serie di scontri tra la fine del XVII secolo e il successivo noto come la guerra indiana di Beaver per il dominio sul commercio di pellicce in conflitto con il popolo degli Uroni e le altre le tribù più settentrionali dei territori ad est nord orientali sempre di stirpe Algonquian alleati con francesi. In quel periodo si affermò la nuova compagnia francese delle Indes occidentales che favorì i commercianti di pellicce indipendenti e, anche per il crollo dei prezzi di pelli nei mercati europei nel 1664, si affidarono sempre più ai coureur des bois che si avventuravano nei territori più distanti e poco noti per reperire pellicce a buon mercato.
Le vie delle pellicce
Da Montreal e la regione del Quebec i coureur des bois aprirono la via per i territori ancora ignoti del’ ovest verso province coloniali centrali dell’ Haut Canada, che nel 1763 divenne parte della colonia britannica dell’ Upper Canada, partendo a primavera dopo il disgelo in canoa sul fiume Ottawa che i nativi Algonchini chiamavano Kitchissippi, all’ epoca ribattezzato dai francesi Rivière des Outaouais, e il suo affluente Mattawa. Un’ altro percorso seguiva il corso superiore del grande San Lorenzo o attraverso il Pays_d’en_Haut che si stendeva ad ovest di Montreal in gran parte nella vasta regione dei Grandi_Laghi. Sempre nella regione dell’ Haut Canada attraversavano la regione lacustre dell’ Ontario canadese, passando per la regione poco a sud che poi divenne il territorio statunitense del Michigan , ove nel 1701 fu fondato un centro per il traffico di pellicce che divenne la città di Detroit, Seguendo un itinerario che da nord era spesso esposto agli attacchi dei bellicosi Irochesi, prima di giungere nel più pacifico territorio dell’ Michilimackinac tra il lago Michigan e l’ Huron. Proseguendo nel resto della regione popolato dai nativi Ojibwa ,ribattezzati dai colon britannici Chippewa, commerciavano con loro come con i vicini di medesima stirpe Odaawaa noti anche come Odawa o Ottawa, per poi raggiungere le sponde del grande lago Michigan a Green_Bay. Su quelle vie aperte dai coureur des bois navigando sui fiumi diramarono quelle che vennero chiamate le canoe_routes, su esse le imbarcazioni più grandi potevano raggiungere Quebec City e le più piccole Montreal, ma era arduo continuare sul fiume San Lorenzo per ostacoli naturali come le rapide di Lachine poco fuori da Montreal per il lago Ontario con l’omonimo fiume che precipita nelle maestose cascate del Niagara, oltre la scarsità di alberi adatti alla costruzione di nuove canoe lungo il percorso e l’ ostilità dei sempre bellicosi Irochesi. Il percorso ad ovest di Montreal per evitare gli ostacoli seguiva Il corso del fiume Ottawa e attraverso l’ Ontario centrale il suo affluente Mattawa che scorre verso est venendo dalla sua sorgente poco a nord nel lago Trout, fino al centro fondato per il traffico di pellicce ove è sorta North Bay in Ontario sulla sponda del basso lago dai banchi sabbiosi di Nipissing . Da qui il percorso fluviale delle canoe continuava discendendo il fiume chiamato dai nativi Wemitigoj-Sibi, ribattezzato Rivière des Français e poi French_River dai coloni britannici, fino al lago Huron sulla sponda della Georgian Bay , in un itinerario utilizzato per la prima volta dalla spedizione di Etienne Brule nel 1610 e in seguito da Champlain, quando la navigazione tra fiumi Ottawa e Mattawa divenne pericolosa per le incursioni degli Irochesi, le canoe deviarono sul fiume St.Maurice chimato dai nativi Tapiskwan per entrare sul San Lorenzo nella regione settentrionale del Quebec ove era stato fondato il centro con un forte a Trois-Rivières. Dal Rivière des Français una via andava verso sud alle missioni gesuite di Huron fondate nel 1626 sulla sponda meridionale della Georgian Bay e ad ovest attraverso lo stretto di Mackinac per il lago Michigan nell’ omonimo territorio settentrionale del Michigan, un’ alto percorso ad ovest attraverso il lago Huron passando per l’ isola di Manitoulin continuando per la rivière Sainte-Marie come i francesi avevano chiamato il fiume poi ribattezzato St.Marys, seguendone il corso fino alla sponda settentrionale del grande Gichi-gami, come i nativi chimavano il lago Superior. Dal 1669 l’ esploratore Adrien Jolliet aprì la via fluviale sul San Lorenzo per il lago Ontario poi percorsa nel territorio dei nativi Erieehronon noti anche come Erie che popolavano la sponda meridionale del grande specchio d’acqua che ne prende nome come lago Erie, proseguendo in quello delle altre tribù native di stirpe Irochese riunite nella confederazione chiamata la Nazione di Neutral sulle sponde settentrionali del lago Eire e l’ Ontario. Dal lago Eire il fiume Detroit scorre per una quarantina di chilometri collegandolo all’ altro lago esplorato nel 1679 dalla spedizione francese di La_Salle, che lo battezzò Lac Sainte-Claire poi noto ai britannici come St.Clair, proseguendo nella regione frequentata dalle comunità dei nativi Mississaugas di stirpe Anishinaabe, attraversata dal corso del fiume che prende nome dal lago come St.Clair e seguendolo il percorso raggiungeva la parte orientale del Michigan da dove si stende nel vasto lago Huron. Altri percorsi fluviali a nord del San Lorenzo erano utilizzati per raggiungere i centri del commercio di pellicce fino alla baia di James, che i nativi chiamavano Wînipekw, distesa dalla sponda meridionale dell’ immensa baia di Hudson canadese o attraverso il passaggio dell’ Humber Portage noto anche come il Place Trail di Toronto nel bacino del San Lorenzo che collega l’ Ontario con il lago Simcoe e la regione settentrionali dei Grandi Laghi.
Le Fur Trade nordamericane
Mentre sulle vie aperte dagli esploratori, coureur des bois e mercanti sorgevano i centri e i vari forti francesi in nordamerica si estendeva il grande traffico di pellicce dalle colonie francese e britannica in quella che fu il lungo periodo del Fur Trade con nuovi percorsi ed itinerari nei vasti territori nordamericani che in parte divennero le grandi Vie dell’ ovest di coloni e pionieri dalla fine del XVII secolo al successivo. Alcune delle vie fluviali furono percorse verso nord per l’ Mar Artico sul Pacifico settentrionale, come parte delle due spedizioni guidate dall’ esploratore scozzese Alexander Mackenzie, assunto dalla potente North West Company nel 1779 assieme all’ esploratore e cartografo Peter_Pond. Nel 1787 fu inviato nel territorio del Saskatchewan del nord ovest canadese nella regione settentrionale dell’ Alberta verso il lago Athabasca, dove l’ anno dopo fu tra i fondatori del centro per il commercio di pellicce con il forte di Chipewyan. Da qui esplorò l’ ignoto corso del fiume chiamato dai nativi Deh-Cho e Kuukpak convinto che nasceva dal grande lago Slave, scoperto poco prima nel 1771 dall’ esploratore e mercante di pellicce britannico Samuel Hearne, per scorrere fino alla costa nord occidentale nella Bay nel golfo dell’ Alaska ove durante una delle sue spedizioni nel Pacifico era sbarcato nel 1778 James Cook e quindi trovarne una nuova lvia per il commercio di pellicce. Dall’avamposto di Fort Chipewyan assieme a guide indiane Mackenzie partì in canoa nel giugno del 1789 percorrendo cinquecento chilometri ad ovest seguendo il corso del fiume per poi continuare a nord fino all’ estuario di quello che fu poi ribattezzato con il suo nome come fiume Mackenzie per onorarlo della scoperta. Al termine della spedizione lo chiamò Disappointment river per la delusione di non aver trovato al suo estuario l’ ormai mitico passaggio a Nord ovest a lungo cercato invano dagli europei, ma dai nativi locali fu informato che nella regione scorreva anche il lunghissimo Chuu gaII han, ribattezzato poi fiume Yukon, attraverso un vasto bacino fino a sfociare nel suo ampio delta di Kuskokwim sulla costa occidentale dell’Alaska affacciata sulle gelide acque del mare di Bering e dopo quattro mesi dall’ inizio della spedizione tornò nel Canada britannico. Sulle vie fluviali aperte cacciatori, mercanti di pelli e voyageurs franco canadesi e britannici prosperarono le compagnie di pellicce, tra le prime fu la Hudson’s_Bay fondata nel 1670 che monopolizzava il commercio nella regione occidentale canadese fino alla nasciata delle concorrente North_West fondata nel 1779 a Montreal. Anche l’esploratore e cartografo di origine britannica David Thompson, noto ai nativi dei territori che frequentava come come Koo-Koo-Sint, divenne mercante di pellicce e nel 1797 si unì alla North West Company esplorando alcuni territori dei Grandi_Laghi sulle le vie fluviali tra i limitrofi territori canadese e statunitense tracciandone le mappe. Fu il primo a seguire il corso del fiume Columbia nel 1806 fino al suo estuario nel Pacifico, oltre a vari spedizioni da da Fort Geoge nell’ Alberta nella maestosa catena delle Rocky Mountains verso sud. Nel 1806 per i commerci nella regione delle Montagne Rocciose venne fondata la compagnia American o Afc dal ricco imprenditore immigrato di origini tedesche Jacob_Astor, seguendo le vecchie vie di cacciatori e trapper estese i commerci nei territori settentrionali statunitensi con la fondazione della compagnia Pacific che in breve divenne una delle più ricche e potenti della regione. Ad ovest aprì le rotte commerciali marittime lungo la costa Northwest e dal 1807 la Pacific Fur Company con la nave mercantile battezzata vascello mercantile Tonquin estese i suoi commerci oltre il Pacifico portando le pellicce fino ai porti cinesi scambiandole con le merci asiatiche per importarle in nordamerica e nei mercati europei. Per estendere i commerci in concorrenza con la North West Company canadese, Astor si accordò con la compagnia Russian American che dal 1773 dominava tutti i traffici commerciali nei territori americani della Russkaya dalla costa settentrionale all’ Alaska fino al loro acquisto dal governo statunitense nel 1867. La prima spedizione marittima fu affidata al capitano Jonathan Thorn che nella British Columbia navigò tra le insenature sulla costa settentrionale di Clayoquot cercando la via per i commerci di pellicce con la confederazione tribale dei nativi costieri Tla-o-qui-aht, ma la spedizione per una controversia si scontrò con loro, l’equipaggio decimato e i sopravvissuti affondarono la nave. Oltre per rotte marittime alla foce del fiume Columbia, nel 1811 fu fondato il centro per le vie terrestri verso l’ interno con il Fort Astoria in Oregon e seguendo il Columbia River alla confluenza del fiume Okanogan verso l’ interno del territorio del Washington nel 1811 venne fondato il grande centro con il forte di Okanogan. Tutti i nuovi centri per il commercio di pellicce e Trading Post erano collegati agli altri come quello fondato nel 1810 a Spokane sulla confluenza dell’ omonimo fiume con il Little nel territorio del Washington orientale e più oltre quello a Thompson Fall in Montana di Saleesh fondato nel 1809. La Pacific Fur Company di Jacob Astor organizzò la lunga spedizione guidata da W. Price_Hunt con una carovana di pionieri e coloni che fu poi ricordata come la spedizione Overland, partita nel 1810 dal centro di FortClark noto anche come Fort_Osage, percorse tremilatrecento chilometri verso ovest dal territorio del Missouri, seguendo per la prima parte l’itinerario tracciato dalla leggendari spedizione di Lewis e Clark. Attraverso il Missouri la carovana seguì il corso del fiume Nodaway per poi attraversare il vasto territorio centrale delle Great_Plains, all’ epoca popolato dalle diverse comunità e confederazioni tribali di nativi delle pianure come i Crow, Blackfoot e i bellicosi Arapaho spesso ostili. Proseguendo a nord ovest nel territorio del Wyoming la spedizione attraversò le Montagne Rocciose nel Teton proseguendo sempre ad ovest verso l’ Idaho lungo il corso del fiume Snake, continuarono in canoa tra rapide, cascate e stretti canyon che li ostacolarono per riprendere l’itinerario marciando faticosamente fino al fiume Columbia ove costruirono altre canoe per discenderlo nel territorio dell’ Oregon raggiungendo Fort Astoria a quasi due anni dalla partenza nel 1812. La spedizione Overland di Hunt aprì una nuova via per il nord ovest oltre le Montagne Rocciose lungo il fiume Snake e le pianure del Columbia percorribile anche dai pesanti carri delle carovane su un lungo itinerario che poi divenne parte dell’ Oregon trail e gli altri che ne diramavano.
Nel frattempo dopo cessione del vasto territorio coloniale francese a sud della regione canadese al governo statunitense con l’ acquisto della Louisiana nel 1803, ne iniziò l’ esplorazione per aprire altre vie di commerci dal Missouri verso le regioni del nord ovest e l’anno dopo da St. Luis partì la lunga spedizione di Lewis e Clark dall’ itinerario poi in parte seguito da quelle successive che aprirono a pionieri e coloni statunitensi le Vie dell’ ovest.