San Colombano
Ne racconta la vita per primo il discepolo Giona e poi tutte le altre nei secoli della sua storia a celebrarlo tra i più ferventi diffusori di fede nell’espansione cristiana in Europa tra i monaci irlandesi nel secolo . Ebbe natali a metà del VI secolo ad An Uaimh “la grotta”nel gaelico irlandese, nella regione meridionale irlandese del Meath, da un maestro fer-lèighin apprese a leggere e scrivere e s’ avviò presto agli studi discepolo dell’abate Sinell in Cluane Inis e poi al monastero di Bangor, fondato da San Comgall sulla regola di ascetica penitenza e studio, testimoniata dal codice Antifonario di Bangor ch’ egli dicasi portò a Bobbio. In Bongor ebbe sacramenti sacerdotali proseguendo ad essere dotto in pia saggezza monastica finchè partì con Gall gli altri monaci Colum, Caldwald Deslo, Luan, Aide, Léobard, Eunoch, Eogain, Cominin, Autierne e Potentino in missionario peregrinatio pro Christo sulle vie d’ Europa. Fu tra le isole di Britannia a cercare il sepolcro di Giuseppe d’Arimates che dicevasi conservasse il Santo Graal e, seguendo altre d’allora leggende, andò nella Cornovaglia visitando Tintagel ove si raccontava avesse regnato Artù, poi l’abbazia Bodmin Moor fondata dal santo Gonion, quindi da Plymouth navigò in Bretagna sbarcando ne’ pressi di Mont Saint Michel proseguendo nei territori dei Merovingi in Normandia per Rouen e Reims e poi nel regno del pio Gontrano di Borgundia,
Nell’anno di grazia 590 era nella Franca Contea ove fondò l’ abbazia di Luxeuil sui resti d’ un’ antico forte romano e dicasi che ispirò anche quella di Saint Anis che cronache carolingie dell’818 raccontano fondata poi dal l’abate benedettino Sentimir, certo è che fu a Tours ove fu vescovo Gregorio per venerare reliquie del santo nella Basilica . In Luxeuil visse a lungoscrivendo le austere Regula monachorum, Regula cenobialis e il Paenitentiale per la vita monastica fondata su ascetismo,penitenza e studio negli scriptoria, ma per le sue convinzioni del monachesimo irlandese spesso in contrasto con quelle ufficiali, il sovrano TeodoricoII lo fece imprigionare in Besançon di dove riuscì a fuggire tornando al suo monastero. Ripreso venne scortato con i suoi compagni a Nantes per imbarcarsi e tornare in patria, miracolosamente i milti s’addormentarono e fuggì di nuovo verso il regno di ClotarioII ove fondò le abbazie di Faremoutiers, Jumièges, Saint Omer, Noirmoutier fondata da Filiberto e Remiremont. Nel seicentoundici Colombano e i compagni viaggiarono per Strasburgo, Magonza, Coblenza, Costanza e Basilea entrando nel regno d’Austrasia di TeodebertoII che gli chiese di convertire i sudditi pagani Alemanni e Sassoni nei territori del Reno, poi fondò un convento sul lago di Costanza a Bregenz e l’anno dopo partì per Roma a chiedere la pontificia approvazione del suo ordine monastico a BonifacioIV,mentre il compagno Gall ammalato si fermò a fondare l’ abbazia di San Gallo. Colombano scese nella Milano longobarda alla corte di Agilulfo che narra la Historia Langobardorum convertito al cristianesimo da seguace della dottrina di Ario sorta nel quarto secolo e della quale era divenuto nemico così che Colombano s’ adoperò a combattere quell’ Arianesimo ancora diffuso in terra italica.Nel 614 il sovrano gli concesse una chiesa in Val Trebbia ove fondare un monastero aiutato dal nobile franco che poi fu ClotarioII, attorno all’ Abbazia sorsero poi altri luoghi sacri, ma presto se ne diffuse la fama come Colombano di Bobbio , vi visse un solo anno e lasciò al suo Ordine Colombano, poi entrato nell’ ora et labora della regola benedettina ed infine abolito a metà del XV secolo dal pontefice Niccolò V.
Eredità di sapere, spirito e la sua storia fervente che andò ben presto a diffondersi da quel luogo che fu poi centro del feudo monastico di Bobbio, ove erano oltre cento monaci ed amanuensi nello Scriptorium che s’ arricchì nel tempo con settecento codici e più d’ un centinaio d’ antichi manoscritti latini, come raccontano cronache del secolo decimo, nonché i suoi scritti beati che aveva portato dall’Irlanda. L’ Abbazia per i secoli a venire fu centro religioso e culturale del monachesimo Colombano ove giungevano itineranti viandanti e pellegrini da settentrione a continuare per terre italiche sulla Via degli Abati verso Roma e poi diramarsi nella Francigena toscana proseguendo traverso la Tuscia al centro della cristianità, di quel mondo ove Il monachesimo irlandese dal pio ed austero fervore di Colombano fu veicolo dell’espansione cristiana che poi divenne l’Europa giunta a noi. Scrivendo al pontefice Gregorio Magno la definisce Totius Europae ove i popoli dovevano unirsi in solum corpus giacchè non debbano esservi differenze tra razze e culture dei cristiani, insinuando quell’idea di Europenses vero presa dall’abate lusitano Isidoro Pacensis nelle sue Chronicon narrando della battaglia di Poitiers. L’ idea id’Europa unificata dal cristianesimo entrò nel pensiero di Benedetto da Norcia che del continente è dichiarato patrono assieme alla santa pellegrina Brigida di Svezia, la mistica Caterina da Siena e da est gli slavi Cirillo e Metodio e poi venne Carlo Magno ad inseguire la sua idea cercandone la realizzazione con il Sacro Romano Impero. Per quel mondo che di tante storie ebbe a seguire nel bene e molto male Colombano prega.. O Signore Iddio, sradicate, estirpate dalla mia anima tutto ciò che il nemico vi ha piantato. Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra tutta l’iniquità, datemi l’intelligenza e l’abitudine del bene, affinché in opere e verità io non serva che Voi solo: io sappia compiere i precetti del Cristo e cercare Voi, o mio Dio ! Accordatemi la memoria, la carità, la fede. Signore operate in me il bene e donatemi ciò che Voi giudicate essermi utile…
Fonti: Santi e Beati I Santi del Medioevo Vite di Santi e Beati Storia S.Colombano Bobbio Ora et labora Biblografia Giulisano P.Colombano.Un Santo per l’Europa.Ancora, 2007 Biffi I.La disciplina e l’amore.Jaca Book, 2002 AA.VV.Vita di San Colombano.Abbazia San Benedetto, 2001 Colombano di Bobbio.Le opere.Jaca Book, 2001 O’ Fiaich T.San Colombano. Abbazia San Benedetto, 2000 San Colombano.Lettere e poesie.Abbazia San Benedetto, 1998