Shaanxi e Xi’an
Ripercorrendo la millenaria storia della Cina, uno dei centri della sua civiltà è fu il territorio ove dalle vaste regioni dell’ Asia Centrale giungeva l’ ultimo tratto della Via della Seta attraversando le vaste ed aride terre occidentali cinesi del Xinjiang e qui diramava quella rete di rotte carovaniere, migrazioni e commerci sul percorso del Tianshan fino all’ antica città di Chang’an ove si stende la provincia centro occidentale dello Shaanxi e della sua storia millenaria conserva gli antichi centri, città, siti culturali ed archeologici, popolato fin dalle prime e più antiche culture paleolitiche che hanno lasciato la loro memoria per i territori da quelli nord orientali ai centrali nei vari siti in Cina. Tra i più antichi rinvenuti molti si trovano in questa regione ove è stato scoperto il sito di Xihoudu, altri insediamenti con resti utensili sono stati rinvenuti nel sito di Shangchen e nell’ altro vicino vennero trovati quelli dell’ Homo erectus di Lantian, millenni più tardi occupati dall’ Homo Sapiens con diverse comunità che si riunirono le varie culture neolitiche in Cina. Tra le più antiche nella regione dal Fiume giallo si estese la cultura di Yangshao fin dal quinto millennio e rimangono i resti dell’ antico villaggio neolitico di Banpo, alla periferia di Xi’an poco distante alla stessa cultura risale il sito di Jiangzhai ove son stati rinvenuti i primi manufatti di rame. Ad ovest fino al Gansu altre comunità neolitiche si riunirono nella cultura di Majiayao dagli ultimi tre secoli del IV millennio a metà del III, mentre nel territorio attraversato dal fiume Giallo si diffuse la cosìdetta cultura della ceramica nera di Longshan, fondata sull’agricoltura sedentari e sopravvissuta fino al XIX secolo a.C., tra lo Shanxi e il limitrofo Henan si affermò la cultura di Erlitou dal sito che con i suoi resti di edifici ne ha rivelato l’ iniziò di una prima civiltà urbana seguita nei secoli successivi dalla cultura di Erligang più consolidata. Dal XIX secolo al XV a.C. dalla regione dello Shandong si estese cultura di Yueshi e nello steso periodo le varie culture locali in gran parte delle regioni centro settentrionali che hanno lasciato i loro resti nei numerosi siti dell’ Età del Bronzo in Cina. Storicamente la regione dello Shanxi è considerata la culla della civiltà cinese dagli insediamenti neolitici ai centri delle prime dinastie leggendarie dell’ antica Cina Shang e Zhou tra il VII e il IV secolo a.C., alla fine del V secolo a.C. si impose la locale dinastia Xia dei Sedici Regni di breve durata e nel territorio nord occidentale del Jingbian fondò come sua capitale la città di Tongwancheng che ha lasciato i suoi resti. Più tardi durante il periodo che vide succedersi le dinastie Qin e Han dal III secolo a.C. lo Shaanxi centrale divenne tra le regioni più fertili con le grandi opere di irrigazione nel territorio del Guanzhong iniziate nella prima epoca Qin con lo scavo e la costruzione del lungo canale di Zhengguo che attraversa il territorio a nord di Xi’an e poi protetta da imponenti fortificazioni che hanno lasciato i loro resti nel passo di Hangu come strategico passaggio tra la valle superiore del Fiume Giallo e quella del Wei. Successivamente nei pressi del villaggio neolitico di Banpo sorse un grande centro durante il primo periodo della dinastia Qin ove a metà del II secolo a.C. venne edificata la città di Chang’an con i suoi edifici cinti da mura fiorita con l’ estensione del Celeste Impero dal III al I secolo a.C. durante le dinastie Qin e Han e dall’ epoca fu a lungo una delle antiche quattro capitali storiche della Cina. Al centro del grande traffico carovaniero con l’ ovest attraverso la vicina regione del Xinjiang e l’ arido territorio del Gansu che qui aveva il suo centro più frequentato da e verso l’ Asia centrale , la regione dello Shaanxi continuò a fiorire con le dinastie, Jin, Wei, Liu Song e le successive del Nord e-Sud fino all’ ascesa della dinastia Sui mentre si estendeva la diffusione del buddismo in Cina. Dalle prime dinastie per tutte le successive sorsero centri, città, templi e monasteri in gran parte rimasti come suggestivi esempi della grande architettura nello Shanxi da ritrovare in affascinanti itinerari nella regione, molti risorti e restaurati dal cataclisma che la devastò durante la dinastia Ming nel 1556 con quello che è ricordato come tra i più catastrofici che la storia ricorda terremoto dello Shaanxi. Con la fine del regno dinastico Sui nel 618 e l’ ascesa della dinastia Tang la regione divenne centro dell’ impero e Chang’an la capitale, estesa con nuovi quartieri ed edifici come più grande centro sulla Via della seta orientale sulle rotte carovaniere del Chang’an-Tianshan attraverso il cosìdetto corridoio di Hexi che vi giungeva da ovest ove convergevano le rotte dalla catena dei monti Tian Shan e dall’epoca rimase capitale e centro culturale per le successive dinastie divenendo la grande città di Xi’an che ne conserva le memorie con i suoi palazzi, templi e monasteri.
Templi buddisti
Con la diffusione del buddismo in Cina la regione dello Shaanxi ne divenne tra le più ricche di templi, pagode e monasteri che rimangono nella loro suggestione tra le città e spesso in magnifici scenari per un’affasciante itinerario, lungo il fiume Wei nella fertile pianura del Guanzhong si giunge alla più occidentale contea di Fufeng ove nell’ omonima città si trova il grande tempio buddista di Famen con la sua prima costruzione risalente al I secolo d.C., poi distrutto e ricostruito nel VI ed infine ampliato durante la dinastia Tang. Divenuto uno dei grandi centri nella diffusione del buddismo in Cina e meta di pellegrinaggi nello Shaanxi, come altri templi e pagode nella regione venne più volte ampliato nelle successive dinastie dalla Ming fino all’ ultima che a dominato il Celeste Impero dei Qing. Anch’ esso come altri utilizzato dall’ esercito nazionalista nella guerra civile e danneggiato durante il periodo della prima repubblica in Cina, venne restaurato e ricostruito completandolo nel 1940 e riaperto al culto, oltre agli edifici come li si trovano nel tempio di Famen dagli interni riccamente decorati, le sale con le reliquie, statue e dipinti sacri, dal 2009 è stato esteso in un più vasto complesso ove troneggia l’ alto Namaste Dagoba che accoglie i visitatori nella sua suggestione. Nel territorio di Datong si erge il monte Heng considerato sacro fin dall’epoca della dinastia Zhōu che fu tra le prime dell’antica Cina, ove su una rupe rocciosa alla fine del V secolo venne edificato il monastero con il suggestivo Tempio Sospeso di Hengshan che affaccia magnificamente dalla scogliera con al centro la sala delle tre religioni taoista, confuciana e buddista, nel sincretismo originariamente fondato sul culto taoista che aveva il suo centro nel tempio di Beiyue nella limitrofa provincia di Quyang Xiàn. Continuando ad ovest nella provincia dello Shaanxi si trova l’altra montagna sacra con il monte Hua che i seguaci del taoismo pensavano essere dimora della divinità dominatrice degli inferi e fin dal II secolo a.C. vi edificarono il tempio del Picco Occidentale ove i sacerdoti comunicavano con gli spiriti per ricevere rivelazioni divine. In seguito il monte Hua divenne centro della setta religiosa anch’essa fondata sul misticismo nella pratica delle arti marziali, mentre vi sorsero altri templi che dal XIII secolo divennero centri della diffusa scuola taoista Quanzhen con la dottrina della Completa Perfezione e con il sincretismo dopo la diffusione del buddismo anche l’Hua divenne una delle montagne sacre per i fedeli, ma molto meno frequentata per il difficile accesso oltre il sentiero del Chang Kong sulla scogliera con passerelle. Nella stessa regione è sacra al buddismo la montagna Qīngliáng Shān del monte Wutai ove verso la fine dell’VIII secolo durante l’ impero della dinastia Tang vi sorse la venerata Grande Sala del Budda e dalla prima costruzione risalente al 782 si estese il tempio di Nanchan divenuto un grande centro sacro nella regione assieme a quello sorto il secolo successivo con il non distante tempio di Foguang completato nell’857 dai vari padiglioni, il grande salone d’Oriente, la sala di Manjusri, la pagoda Zushi e le due colonne funerarie dei Tang. Nei pressi della montagna ove venne fondata la città di Taihuai, sorse il più antico tempio di Dafu Lingjiu nel I secolo e ampliato nel IV, ribattezzato Huayuan all’inizio della dinastia Ming, nel XIV secolo venne esteso nel grande tempio di Xiantong con quattrocento edifici dagli splendidi cromatismo nella raffinata architettura dell’epoca, così come il suggestivo tempio di Pusading nella città ai piedi del monte Wutai e di più antica fondazione, ma ampliato in quel periodo, l’altro tempio di Puhua. Continuando per la periferia sud occidentale, fondato durante l’antica dinastia Jin orientale e ricostruito in epoca Tang, si trova il tempio di Shuxiang, dalla simile architettura verso i pendii della montagna tra gli altri edifici buddisti il Guangji Maopeng con il tempio di Bishan e quello anch’esso sorto in epoca Ming di Tongwadian noto anche come Guangzong.
Mausolei e santuari
Come culla della più antica cultura cinese vi è celebrato il leggendario e divinizzato sovrano Huangdi noto come l’ imperatore Giallo e tra gli antenati fondatori della stirpe del mitico popolo Huaxia che ha generato quello Han, entrato nei culti tradizionali cinesi come divinità di quella che è nota come la Mitologia dei Tre sovrani e i Cinque imperatori. Per la leggenda nella settentrionale contea di Huangling divenne immortale salendo al cielo lasciando le sue vesti nel centro poi sorse la città di Yan’an e, ove si presume siano state sepolte nei pressi sul monte Qiao, nel IV secolo a.C. sorse un venerato santuario restaurato durante le successive dinastie e recentemente ricostruito nel grande mausoleo dell’ imperatore Giallo come lo si trova con al centro il venerato sepolcro del mitico sovrano e a completare il santuario nella sua suggestiva posizione è il grande tempio di Xuanyuan . Scendendo per il territorio centrale dello Shaanxi nei pressi della città di Xingping, dal 139 a.C. per quai mezzo secolo il settimo imperatore Wu della dinastia Han fece edificare il suo grande sepolcro che rimane nel vasto mausoleo di Maoling con vari edifici che diramano dalla sua monumentale tomba ricca di corredi funerari nota come la grande piramide bianca cinese del Maoling così come appare dall’ alto. Continuando per la centrale contea di Quian venne edificato l’ altro grande mausoleo di Qianling dal 684 per ospitare il sepolcro del terzo imperatore della dinastia Tang Gaozong e dopo la sua morte nel 705 quello con la tomba della consorte che ne prese la reggenza Wu Zetian assieme ai sepolcri di vari nobili e funzionari, circondato da pregevoli statue in pietra e dalle mura interne decorate con dipinti. Tra gli altri suggestivi mausolei nella regione il principe di Qin salito al trono come il secondo imperatore Taizong della dinastia Tang fece edificare lo Zhāolíng o luce del sole come è noto il suo grande mausoleo di Zhao ove e sepolto dalla sua morte nel 649 circondato da altre duecento tombe di nobili e cortigiani, riccamente decorato assieme agli splendi rilievi i pietra dei Sei Destrieri di Zhao, tra i capolavori artistici cinesi dell’ epoca, due furono trafugati da trafficanti nel 1914 e riapparsi nel museo Pen di archeologia della Pennsylvania e gli altri conservati a Xi’an nel ricco museo delle steli di Beilin assieme ad altri pregevoli rilievi e steli con iscrizioni dello Shaanxi.
Datong
A nord ovest per lo sorgeva l’antica capitale Datong, ove tra gli altri edifici storici all’ inizio dell’ epoca Ming venne edificato il sontuoso palazzo dei Principi danneggiato nei secoli e restaurato come lo si trova con uno dei più splendidi Jiùlòngbì o muro dei Sette Dragoni dai magnifici rilievi smaltati che decoravano i giardini imperiali. Nell’ apogeo dell’ impero a Tang all’inizio dell’VIII secolo venne fondato il grande tempio buddista di Shanhua, poco distante dalla città si trova lo spettacolare Yúngāng Shíkūcon le suggestive grotte di Yungang con i templi e monasteri scavati nella roccia dal V secolo al successivo fino all’inizio della dinastia, tra i grandi capolavori dell’antica architettura rupestre ed arte cinese. Lasciando gli spettacolari santuari nella roccia di Yungang dall’ indimenticabile suggestione e continuando nell’ omonima contea, si trova l ‘altra città di Pingyao sorta da un antico centro risalente all’ VIII secolo a.C. ed estesa con altri quartieri ed edifici durante il periodo Ming che rimangono nella città storica, ai margini la poderosa fortezza di Jumenbu anch’ essa sorta nella stessa epoca che proteggeva dalle incursioni mongole l’ estensione nella regione della Grande Muraglia dei Ming. Poco distante nel villaggio di Qiaotou si trova il tempio di Shuanglin fondato nel VI secolo divenuto grande centro buddista nella regione, ampliato ed arricchito durante la dinastia Song che conserva oltre duemila statue in argilla dipinte dall’ epoca aggiunte con le successive dinastie, all’interno le sale riccamente decorate dei Deva, Arhat, dei Mille Buddha e la Pusa Ting del Bodhisattva. Nel vicino villaggio di Hadongcun a metà del X secolo venne edificato l’altro tempio buddista di Zhenguo dal portale Tianwang che accede agli edifici riccamente decorati con la sala centrale Wànfó diàn dei Diecimila Buddha e l’ altra che contiene pregevoli sculture dell’ epoca.
Chang’an
Seguendo il fiume Wei alla confluenza con il corso del Wei si trovano i resti dell’ antica città di Fenghao fondata su un centro risalente al X secolo a.C. a lungo centro del periodo dominato dalla dinastia Zhou e poi abbandonata assieme alla vicina e contemporanea altra antica città di Haojing che ha lasciato anch’ essa le sue rovine. A nord estnei pressi del villaggio neolitico di Banpo protetto dall’ omonimo sito archeologico, nel II secolo a.C. venne fondata la città di Chang’an , divenuta a lungo la splendida e fiorente capitale delle dinastie Qin e Han che vi hanno lasciato i loro resti, tra i più antichi per i quartieri occidentali si trova ciò che rimane delle prime residenze imperiali con il palazzo di Epang edificato dal 212 a.C. ma mai completato e a nord est della città ove si eleva il monte Li , nel II secolo a.C. per Ying Zheng salito al trono come il suo primo imperatore Shi Huang dei Qin e fondatore della nuova dinastia, venne edificato il maestoso mausoleo di Qin Shì Huàng che contiene il suo sepolcro dai preziosi arredi funebri e custodito dalla sua guardia imperiale nel fantastico dalle centinaia magnifiche statue di guerrieri con armi ed armature, carri e cavalli nel suggestivo esercito di Terracotta, dalla sua scoperta e gli scavi nel 1974 si è svelato come uno dei più affascinanti i tesori archeologici e dichiarato grande patrimonio culturale Unesco. Si stende su una vasta area divisa in tre fosse corrispondenti alle sale del sepolcro, la più grande attraversata sa corridoi ospitava oltre seimila statue di guerrieri, arcieri e cavalli di impressionante realismo e ne sono esposte duemila, in un’ altra minore statue di soldati, cavalieri e carri da guerra in formazione, il resto dello straordinario Esercito è contenuto nella parte più ridotta con le statue di ufficiali attorno al carro da guerra del comando, mentre una sala espositiva contiene altri grandi carri da guerra in bronzo che erano decorati i da preziosi manufatti in argento ed oro. Dall’ indimenticabile suggestione dell’ armata di Terracotta, poco distante vennero edificati diversi palazzi durante successive dinastie che hanno lasciato il loro resti alle sorgenti di Huaqing, estesa con nuovi quartieri ed edifici come capitale durante il periodo dell’ impero Tang , l’ancor più splendida capitale Chang’an divenne il più grande centro sulla Via della seta orientale sulle rotte carovaniere attraverso il lungo percorso tra gli antichi siti del Chang’an-Tian Shan dichiarato patrimonio culturale Unesco e nello stesso periodo dalla metà del VII secolo con la grande diffusione del buddismo in Cina la capitale ne fu il centro nella regione con il suo più antico santuario dell’ epoca nel tempio di Ximing , oltre la pagoda a cinque piani con le venerate reliquie dell’ Illuminato e i suoi seguaci buddiste che si erge dall’altro tempio di Xingjiao.
Xi’an
Dalla più antica Chang’an si estese quella che divenne la grande città di Xi’an come centro politico e culturale, rimasta prezioso scrigno con i suoi quartieri ed edifici, in epoca Ming nel XIV secolo venne cinta dalle possenti mura con le fortificazioni di Xi’an che sono rimaste tra le più grandi e meglio conservate in Cina, alte quattordici metri vi si accedeva dalle quattro grandi sui punti cardinali porte di Changle, Yongning, Anding e Anyuan , poi ne vennero aggiunte altre fino alle diciotto, circondate da fossati tra i bastioni esterni si ergono le torri che completano la difesa che racchiudono l’ affascinante centro e la città vecchia di Xi’an come la si trova.A nord est dal centro splendeva la residenza imperiale dei Tang nel sontuoso palazzo Daming sorto nel 635 e poi ampliato nel secolo successivo per essere danneggiato e in parte distrutto dalla rivolta guidata da Huang-chao nell’881 lasciando i suoi resti con la porta Danfeng che accede agli edifici affacciati sulle tre corti, sulla più esterna e centrale i padiglioni Hanyuan, Xiangluan ad est e Qifeng ad ovest, in quella interna il padiglione Zichen, lo stagno Taiye circondato da giardini e il salone Sanqing che ospitava il tempio taoista. Al centro del distretto di Chang’an il tempio di Xiangji con la pagoda di Shandao venne edificato nel 681 come culla del buddismo cinese Jìngtǔ zōng della Terra Pura e poi ampliato dalle dinastie successive si accede dal grande portale per gli edifici ove si aprono alle varie sale con la centrale Mahavira ove è custodita la statua dell’ultima futura incarnazione del Budda come Maitreya e la Dharma anch’ essa decorata ove si trovano altre statue dell’ Illuminato frequentate da fedeli con le loro offerte. Continuando per il quartiere a Shaoling Yuanil si trova tempio con la pagoda di Xingjiao su cinque piani edificato nel 669 per ospitare le venerate reliquie del monaco studioso viaggiatore e grande diffusore del buddismo in Cina nel VII secolo Xuanzang.Nel meridionale distretto di Yanta, come centro della scuola Yogachara di meditazione e pratica yoga diffusa in Asia orientale a metà del VII secolo, venne edificato il tempio buddista di Daci’en poi ricostruito come lo si trova nel 1466 in epoca Ming e all’ interno si erge la maestosa Dàyàn tà nota come la pagoda della grande Oca Selvatica edificata nel 652 su cinque piani durante la dinastia per conservare i sutra e le raffigurazioni del Buddha Gautama portati dall’India dal monaco pellegrino Xuanzang che fu tra i grandi traduttori dal sanscrito al cinese dei test buddisti, con gli interni finemente decorati da statue e dipinti del più celebre artista dell’ epoca Yan Liben. Successivamente con la ricostruzione del tempio la vennero aggiunte le mura esterne che completano la magnifica pagoda della grande Oca Selvatica ove dalla sommità si ammira l’antica città, nello stesso distretto sulla via Xiaozha si trovano gli edifici con il grande museo dello Shaanxi , edificato nella tradizionale architettura Tang, il moderno palazzo che ospita il museo storico dello Shaanxi racconta la storia della città e l’ omonima provincia con le sue vaste collezioni dalla preistoria alla dinastie che si sono succedute con diverse migliaia tra resti preistorici, ceramiche, dipinti sculture e manufatti in bronzo, argento ed oro oltre i preziosi corredi e le splendide figure in ceramica che decoravano le raffinate tombe dei Tang. Proseguendo sulla via Baishulin si trova il piccolo e più antico tempio confuciano di Wolong fondato nel II secolo e sempre nel centrale distretto di Lianhu in epoca Ming nel 1384 venne edificato il grande ed alto Xī’ān zhōnglóu che si erge come la Torre della campana di Xi’an, dall’ aspetto unico costruito in mattoni e tegole smaltate che splendono di verde blu e dorate nel suggestivo insieme in quello ormai noto come l’ affascinante campanile di Xi’an, a lungo simbolo di potere e roccaforte per il comando nella difesa durante gli assedi , divenuto uno dei simboli della città nel suo centro storico assieme alla vicina e contemporanea torre del Tamburo che prende nome dal grande strumento al suo interno che veniva suonato al termine del giorno, al mattino annunciato dalla torre della campana. Poco distante dalla torre del Tamburo scorre l’ antica via Musulmana tra edifici, botteghe e animati mercati suq tradizionali che attraversa il quartiere islamico Huìmìn jiè fondato in epoca Tang con l’arrivo di mercanti islamici sulla Via della Seta e che conserva l’ antica atmosfera diramando dalla via ove sorse il primo edificio della grande moschea Huajue di Xi’an nel 742 quando ne fu ammessa la pratica religiosa ed ampliata dalla fine del X secolo durante la successiva dinastia Song e, assieme al resto del quartiere, dal XIII secolo con l’ arrivo di altre comunità musulmane nel dominio della dinastia mongola Yuan. Il quartiere continùò ad essere centro dei mercanti e residenti musulmani con il suo edificio sacro che, per la sua posizione ad est, è anche chiamata la grande moschea orientale Dōng Dà Sì di Xi’an, estesa poi in epoca Ming nel 1384 in stile tradizionale cinese con oltre venti edifici su cinque cortili come la più grande del paese per la popolazione degli Hui islamizzati in gran parte seguaci della più antica scuola musulmana sunnita cinese del Gedimu Gli edifici e le sale decorate con iscrizioni e opera calligrafiche in arabo e cinese affacciano sui primi due cortili tra i giardini, nel terzo si erge nello stile di pagoda ottagonale a tre piani lo Xingxinlou come minareto che contiene grandi steli di epoca Tang, la grande sala per la preghiera centrale monumentale dal tetto nello stile tradizionale a padiglione turchese con pregevoli mensole dougong che si estende in legno colonnata su tre edifici dalla sommità con ceramiche che accedono alla parete della qibla decorata da intagli calligrafici e floreali.Oltre la porta meridionale di Chang’an si trova il tempio buddista Jianfu sulla via Youyi occidentale edificato nel 684 su una residenza imperiale ed ampliato nel 1449 in epoca Ming ove all’ interno si trova l’ edificio dell’ altra suggestiva pagoda Xiào yàn tà della piccola Oca Selvatica. Costruita nel 707 per contenere i testi sacri portati dall’ India e tradotti in cinese dal celebre e venerato monaco Yijing, a lungo centro di pellegrinaggi buddisti, si ergeva imponente fino al catastrofico terremoto dello Shaanxi nel 1556 che distrusse parte degli edifici nella regione, danneggiata e poi restaurata come la si trova, la piccola pagoda dell’ Oca selvatica è rimasta ben conservata in mattoni di su quindici livelli dalla base quadrata dall’ interno cavo nello stile delle altre di epoca Tang. Continuando nel distretto di Beilin dalla pagoda della Piccola Oca si raggiunge il vecchio tempio confuciano che ospita il museo delle Stele dalle sette sale con dipinti, calligrafia e documenti storici e tremila stele finemente decorate con iscrizioni in gran parte di epoca Tang, tra le molte le dodici steli di Kaicheng in pietra con incisi testi classici confuciani e la celebre stele nestoriana di Xi’an incisa in siriaco e cinese che descrive le comunità cristiane all’epoca diffuse i vari centri e città settentrionali del Celeste Impero in epoca Tang. La stele in calcare venne eretta nel 781 per descrivere la diffusione della Chiesa d’ Oriente nella dottrina nestoriana in Cina nota come Jǐngjiào, iniziata nel 635 dall’ arrivo a Chang’an del monaco pellegrino e predicatore Alopen che venne accolto dalla corte imperiale permettendone l’ opera di conversione assieme all’ altro monaco persiano Jingjing, autori poi dei manoscritti redatti in cinese noti come i documenti nestoriani Jesus Sutra del Jingjiao, rinvenuti assieme alla gran quantità di manoscritti buddisti tra i suggestivi templi scavati nelle grotte di Mogao vicino all’ antico centro sulla Via della seta di Dunhuang. All’ epoca della sua diffusione durante la dinastia Tang alcuni templi buddisti furono rivendicati come chiese nestoriane come la pagoda di Daqin, fondata non distante da Xi’an dalle raffigurazioni cristiane ed incisioni in siriaco, lasciato poi lo Shaanxi si continua in sempre suggestivi itinerari ripercorrendo la sua storia millenaria per scoprire le altre regioni tra altri antichi siti, città, villaggi, popolazioni e cultura di questa affascinante Cina.