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Umbanda e Quimbanda brasiliane

Divinità, spiriti e santi

Come le antiche tradizioni Vudù dei paesi africani occidentali giunte con gli schiavi, tradotte nella Santeria cubana diffusa anche in altre isole caraibiche e il Vodou haitiano, nelle varie cerimonie rituali e pratiche esoteriche afrobrasiliane come il Candomblè e Macumba si onorano e vengono invocati celebrandole le varie e potenti entità Orixas, emanazioni della divinità creatrice suprema, simili agli spiriti Loa, come vengono chiamati nella tradizione Vudù. Comunicano con i devoti e gli umani possedendo gli iniziati mentre si eseguono le danze cerimoniali di vario tipo accompagnate da ritmi afroamericani e spesso dai canti rituali pontos. Le più potenti divinità e orixà sono simili nei vari culti afrobrasiliani con Oxalà, primo e più venerato figlio della divinità suprema ed onnipotente Olodumarè o Olorun, irrangiungibile dall’ umanità, dall’ Umbanda chiamato Zambi nelle cerimonie e i culti rituali, lo spirito di Oxalà ne è il tramite che comunica con l’ umanità, nominato nel Candomblè e in altri culti brasiliani Obatalà, padre della vita e la fertilità, signore delle altre divinità e spiriti. Tra i vari Orixás celebrati nella tradizione afrobrasiliana il signore del Il Fuoco e la Pietra Xangò che ha partecipato alla creazione, signore dell’ ordine, equilibrio e giustizia, ma capace di incontenibile furia con le forze della natura che può scatenare l’energia del potente Xangô e si può placare solo invocando l’intervento del supremo Oxalà. L’ altro potente orixà è Ogum il guerriero, signore della guerra, del ferro e l’arte di forgiarlo, colui che apre tutte le vie spirituali e materiali, protettore del lavoro e nemico del male, suo simbolo è la spada non solo come combattente, ma anche dei suoi poteri esoterici e lo spirito di Ogum aleggia ove si combatte e su tutto ciò che è metallico. Nella caccia e battaglie compagno di Ogun è l’altra divinità guerriera dell’ antica tradizione africana Oxossi, il grande cacciatore il Senhor da Mata che domina le foreste con il suo spirito, protettore della riflessione e l’ abbondanza, dal culto di Oxossi e l’ incontro con lo sciamanesimo indigeno ne è sorto il il Culto do Caboclo. Tra le divinità femminili più potenti Yemanjà, la Rainha do Mar fascino misterioso e ammaliante, madre degli altri Orixás e seconda consorte del supremo Oxalá, protettrice della fecondità, amore e serenità, delle vita marina, di chi vive sulle coste pescando e dei navigatori, dispensatrice di energie benefiche, ma capace di incontenibile ira con le sue tempeste che trasformano Yemanja nell’ abisso Calunga percepito dall’ umanità solo nella morte. Figlia di Oxalà è l’ altra Signora delle acque Oxùm, divinità dell’amore, fertilità ed abbondanza, protettrice della maternità, ne rappresenta il modello e morale, la divina Oxum è la madre che non abbandona mai i figli e assiste tutti i bisognosi di aiuto. Lo spirito evocato nella purificazione del tempio e i seguaci, onorato ed invocato sempre con una potente oração rivolta ad Oxum nei riti cerimoniali. L’ orixà della natura Yansa è la potente Signora del vento e le tempeste nota anche come Iansã, domina anche le trasformazioni nella vita e lo spirito e si invoca e contro la stregoneria. Spirito guerriero noto anche come guardiano dei morti che domina gli egun, il suo potere magico allontana le influenze malevoli e negative ed ha il potere di annullare i mali degli incantesimi. Nana Buluku o Nana Buruku è l’anziana divinità di origine Youruba, Madre dell’ Universo, anche nella tradizione afroamericana Nanà è capostipite di tutti gli orixà come spirito della terra e la luna e madre di Oxùm o Oshun, dai grandi poteri di guarigione per il corpo e lo spirito, protettrice delle donne e tutto ciò che è femminile, esige sacerdotesse nelle cerimonie e i riti che la invocano per la guida e guarigione spirituale. È anche madre del potente Ogùn, lo spirito guerrieri che evita dopo averlo generato per la sua violenza, del custode dell’arcobaleno Òṣùmàrè o Oshumare, del temuto orixà delle malattie che può scatenare devastanti epidemie Asojano. Considerata anche orixà della pioggia, laghi e paludi, nella Santeria cubana è associata alla divinità acquatica Yemaya e nel sincretismo con il cattolicesimo alla Virgen del Carmín O Santa Teresa, nei culti afrobrasiliani, mantenendo tutti i suoi aspetti tradizionali, è la divina matriarca Nanan, considerata l’Orixá da Creação , madre degli orixà più potenti come Obaluayê tra gli altri, noto anche con il nome della venerata divinità Omolu, sicretizzata dal cattolicesimo brasiliano con Santa Anna. Come Yemaya lo spirito di Agallu fu generato dalla madre Oddudua nella sua unione divina con Obatalà, ma essendo all’ epoca gli unici esseri ha incestuosamente sposato la sorella Yemaya e Agallu, fu poi il padre illegittimo di quello poi divenuto il potente Chango o Xangò. Come figlio di Oddudua e Obatala nella mitica era primordiale è uno degli orixà più antichi, signore dei vulcani nel suo grande potere con le incontenibili eruzioni che portano fuori la terra dalle sue profondità e pertanto egli è anche divinità della terra ed orixà dei fiumi. Dalla divinità Yoruba Inlé Ayayé discende Inle, generato da Yembó nella sua unione con il potente Obatala come il suo inseparabile fratello Abbatà, guerriero, cacciatore e pescatore che fornisce il sotentamento umano, rappresentato nella sua bellezza andorogina, dalle capacità divinatorie come indovino, simbolo d la salute ricevuta per scongiurare le malattie, protettore della caccia, la pesca e la raccolta, spirito della casa e la famiglia. Oko è il protettore dell’agricoltura che nutre l’ umanità e ne rafforza la vita, giudice delle controversie tra gli altri orixà ed arbitro di quelle umane, le sue energie sono legate a quelle di Olokun che come lui dispensa prosperità e salute alla comunità umana e alle simili influenze benefiche dell’ altra divinità Oggún. Come incarnazione della terra fertile è attivo nel cibare il mondo, rappresentato come probo e casto, ma dalla duplice personalità che di giorno è la pura e perfetta di Oko e di notte si traveste come la cupa morte divenendo iku per accogliere i defunti da Yewá con le loro anime da indirizzare e quelli inviati dall’ altro orixà che domina i morti Oyá, attraverso il cammino della morte indicato dal potente spirito di Babalú Ayé noto come Obaluaiye in altre tradizioni e a volte chiamato Shonponno. Alla divinità Orunmila della tradizione africana youruba, in quelle afroamericane è associato l’ orixà chiamato Orula , grande benefattore dell’umanità con il suo divino consigliere come spirito della divinazione Ifà e supremo oracolo, oltre che grande guaritore del corpo e lo spirito umani. Orula rappresenta la saggezza, intelligenza, astuzia e necessaria malizia che si oppongono al male ed è tra i più antichi orixà, presente alla creazione dell’ universo del supremo Olodumarè come divino testimone eleri-ipin ibikeji e pertanto conosce conosce il destino di tutto ciò che esiste. Come Orula anche Olokun con il suo potente spirito presiede le cerimonie afroamericane nei riti divinatori di Ifà, legato ai segreti più profondi della vita e la morte, concede prosperità e salute, ma è anche l’ orixà dell’ oceano tempestoso dall’ aspetto androgino e zoomorfo di pesce ed uomo, capace di trasformare, misterioso e violento, temuto padrone delle profondità marine che nessuno può raggiungere. Nelle tradizioni africane è simile a Orunmile come grande divinatore e l’antica divinità madre di Yemania e Agallu nota come come Odudua. Nei culti afrobrasiliani come divinità marina è associato a Yemoja la Rahina do Mar, non gli sono dedicati riti o canti xirê come agli altri orixás, ma Olokun è celebrato nelle cerimonie della Festa de Iemanjá. Logun Ede fu generato dall’ unione della divinità femminile del’ amore e bellezza Oshún con il potente orixà della casta Orisha Oddé guerriera Oshosi, vive tra le acque dei fiumi e laghi per metà dell’ anno e si manifesta come orixà femminile con il fascino della madre, l’altra nelle foreste come maschile con l’energia virile del padre, nella Santeria cubana e caraibica era onorato come larooye, ma poi scomparso nelle cerimonie, mentre nelle tradizioni afrobrasiliane è molto venerato denominato anche Logunedè Deriva dall’ orixà Òsanyìn della tradizione Yoruba Ossãe, noto anche come Oçãhim e Oçonhe, lo spirito delle piante curative, la medicina e la liturgia, tutte le cerimonie richiedono la sua presenza come depositario del potere ẹẹ necessario tutte le divinità e orixà evocato dal nome delle piante associato al termine ọfọ , che risveglia il loro latente potere nei segreti rituali della tradizione Yoruba. Nelle cerimonie Umbanda è invocato come Cabocla Ossanha, potente capo della Legião o falange nella Linha Oxóssi.

Quimbanda

Nella lingua congolese Kimbundu l’ indovino e guaritore ki-mbanda presiede la possessione dagli spiriti nelle ritualità, dalle colonie portoghesi furono portati come schiavi anche sacerdoti kimbanda e nganga che fondarono i primi culti Calunda degli spiriti Calunga basati sulle le forze sovrannaturali spiriti del fuoco Kalunga della tradizione congolese, emanazioni del supremo creatore Nsambi assieme ai Bakulo, gli antenati Tatas, le potenze del fuoco Kadiempembe e gli spirito dei crocevia della via Bombojila e Aluvaia. Le sette religiose Calunda, assieme alla stregoneria di origine Kongo, lo sciamanesimo amerindiano Caboclo e le pratiche esoteriche afroamericane della Macumba come espressione del Candomblè nei suoi rituali , fondarono la ritualità cerimoniale della Quimbanda con gli spiriti del fuoco Bantu fondamento della Calunda, che divennero i maestri della Macumba come spiriti dalla discendenza africana, ma rielaborata dalla cultura afroamericana brasiliana. Ne derivò anche la successiva Umbanda basata su alcuni spiriti della Calunda e Macumba assieme a vari Orixa del Condomblè, sciamanesimo Caboclo, santi cattolici, gli spiriti discendenti dagli antichi schiavi brasiliani Preto Velhos. I culti Quimbanda sono dominati dalla potente divinità Exù, comune alle altre religioni afroamericane, assieme all’ entità Pomba Gira, legati al fuoco, la notte, divinazione e magia, oltre alla consueta gran varietà di spiriti. Essi entrano nel corpo dei sacerdoti Tata e i medium lasciando profezie e consiglia ai devoti, praticando la magia e guarigioni, sono potenti, saggi e capaci di insegnare i misteri delle arti magiche. Per questo aspetto la ritualità Quimbanda è considerata anche espressione di potenti negromanzia e stregoneria, ma i suoi devoti affermano che, come nelle sue origini africane, non differenzia la spiritualità dal benessere materiale onorando il creatore Nsambi e le sue emanazioni come guardiani del reale intervenendo sulla realtà per beneficare la vita e il destino riportandoli alla loro natura di saggezza e felicità, è il culto degli spiriti della notte e del fuoco che danno potere e saggezza alla vita. Nella Kimbanda o Quimbanda, come in altri culti afrobrasiliani, le divinità e spiriti sono divisi nelle diverse Linhas e tra le entità più potenti il supremo signore della folgore che emana energia vitale è Xangò venerato anche come deus da justiça che si trova con Oxossi il Senhor da Mata dominatore delle foreste e la natura, la grande madre di altri spiriti Oxum, celebrata come la Mãe doce, la divinità acquatica Yemanjà venerata come la Rainha do Mar, l’ altra entità femminile Yansà, potente dominatrice del vento e la tempesta, la Senhora das plantas come è chiamata Ossanhe depositaria del loro potere per la cura del corpo e lo spirito, l’ orixà della natura Aida Wedola, venerata lSenhora do arco-íris che si manifesta nell’ arcobaleno, ma sono celebrati più che altri gli spiriti emanazioni di Exù e Pombas-Giras, ereditati nella più recente tradizione dell’ Umbanda.

Umbanda

L’ Aumbandan contiene la sua essenza di Aum come Suprema divinità, Ban è il sistema delle leggi e Dan la regola, meglio nota come Umbanda, è la più recente tra le religioni abrobrasiliane fondata dal medium Zelio de Moraes all’ inizio del secolo scorso e con i suoi culti anch’ essa parte della magia brasiliana come la Macumba che si esprime nelle ritualità evocatrici delle entità e i potenti spiriti Orixàs, come in gran parte delle religioni afroamericane, assieme agli Exùs, dominatori del Karma ed emanazioni di Colui che è ovunque e vede tutto Exù, demonizzato dal cattolicesimo coloniale come la figura diabolica Exù. L’ emanazione della divinità creatrice unica e suprema, chiamata Olorum o Olodumarè nella tradizione africana e Zambi nell’ Umbanda, è l’energia cosmica vitale Axèl conferendo l’ esistenza a tutto, da essa discendono i vari spiriti ed entità orixàs, ognuno con propria manifestazione, influenza, capacità ed identità specifica nelle loro diverse personalitade che esigono cerimonie, rituali, offerte e pratiche magiche simili alle entità degli Ebòs. Anche l’ umanità è originata da un’entità spirituale che, prima di entrare nel corpo, deve occuparsi della propria energia emanata dall’ Axèl cosmico che ne divine fondamento della personalità, tratta dalle sue precedenti incarnazioni, sorta di Karma dell’ Umbanda posseduto da tutti e che può essere adoperato nella vita. Nel culto Umbanda solo i sacerdoti e pochi che vengono posseduti dagli spiriti nelle cerimonie sanno adoperare interamente il loro karma con le differenti capacità medianiche o medianità e a comprenderne interamente il divenire come tramiti con la divinità permettendo alle grandi energie di scendere al mondo beneficando la comunità, indicando la retta via e curando le infermità. La loro evocazione può essere benefica o malefica, sempre con proprie cerimonie rituali con offerte e profusione di simbolismi contenuti nelle fiammelle delle candele ed altri oggetti, polveri, sostanze ed erbe intrise di magia.

Le Sette Linee dell’ Umbanda

Essi operano da soli o associati ad altri nelle linee dell’ universo spirituale diviso nei diversi mondi delle Sete Linhas dal numero sacro che unisce quello del tre simboleggiante lo spirito e il quattro la materia. Originate assieme alla creazione e al tempo, le Linhas possiedono ognuna propria energia spirituale emanata dalla divinità associata che comprende anche più orixàs e spiriti riuniti in Falanges o Legião, la loro invocazione è rivolta a tutte le forze create e le divinità esistenti, esse sono immanenti nell’ universo e hanno potere su tutto, anche sul male che è indispensabile al bene come motivo del suo divenire trionfante. La Linha de Oxala o la Linha do Santo è quella della suprema divinità Oxala, per la sua potenza associato a Cristo nel sincretismo, fondamentale nel beneficio della comunità e per annullare gli effetti negativi della magia, le sue Legião di potenti spiriti si adoperano a purificare quelli minori della Quimbanda per convertirli alla pratica del bene, nel sincretismo con il cattolicesimo sono guidate dai santi Cosme e Damião, São Francisco, São Antônio, Santa Catarina, São Benedito, Santa Rita e São Expedito. La Linha di Yemanjà , la Rainha do Mar, associata dal sincretismo a Nossa Senhora da Conceição e altre figure mariane, ha come altri orixàs la Signora delle acque Oxùm e le sue Sirene, le Legião di falangi protettrici delle donne e dagli incantesimi provenienti dalle acque come quella delle Ondinas di Nanã Buruquê, venerata Orixá da Creação nota come Nanã, associata a San’Anna, la Legião das Caboclas do Mar di Indaiá, dei Caboclas dos Rios guidati da Iara, quella dei Marinheiros con a capo Tarimá, la falange dei Calungas di Calunguinha, della Estrela Guia condotta da Maria Madalena. La Linha di Oxossi dall’ energia che vibra avvolgendo la vita della Terra, cacciatore di anime che presiede la dottrina e il culto delle forze della natura e spiritualità, associato dal sincretismo a São Sebastião e a volte São Antônio, con le sue falangi di spiriti sciamanici Caboclo assicurano il bene, la carità e la cura con la medicina naturale, dei Peles Vermelhas di Águia Branca, degli spiriti sciamanici Caboclo, quella dei Sete Encruzilhadas, dei Tamoios con a capo Grajaúna, la falange dei Guaranis condotta da Araúna, dei Cabocla Jurema, la Legião delle falangi di Urubatão e di Araribóia.La Linha di Ogum, la divinità protettrice dei i guerrieri e il misticismo, energia nel fuoco della salvezza e la gloria, le esigenze della fede e le lotte della vita, associato a São Jorge dal sincretismo, le sue Legião di spiriti guerrieri difendono dal male per superare gli ostacoli ed aprire le vie. La falange del Povo do Mar guidata da Beira Mar, del Povo dos Rios dell’ Ogum Iara, il Povo das Matas di Rompe Mato, del Povo Africano con a capo Ogum Megê, quella degli Escravos de várias raças condotta da Ogum Naruê, il Povo de Exú dell Ogum Malei e il Povo de Nagô. La Linha di Xango, dominatore del destino karmico, governatore delle anime, Signore della scala universale e la giustizia, anch’esso associato dal sincretismo a figure cattoliche come San Pietro o San Girolamo, con le Legião do Cablos, associati al potere degli sciamani indigeni caboclos , degli spiriti della giustizia protettori degli umili e umiliati come Caboclo do Sol e da Lua, della Pedra Branca, del Vento, delle Cachoeiras e dei Pretos Velhos. Ad essa è associata la Linha do oriente, originariamente emanazione dell’ orixà gemellare Ibeiji, nel sincretismo con il cattolicesimo associati con i santi Cosme e Damião, ma dominata anche da San Giovanni Battista, con le sue Legião dalle tradizioni orientali ed europee, guidate dai grandi maestri dell’ occulto per insegnare e tramandare ciò che è ancora sconosciuto. Nota anche come Linha do este, dall’ oriente viene la Legião dos Hindus guidata da Zartu, quella dei Japoneses, Chineses e Mongóis con a capo Ori do Oriente, lo spirito di Jimbaruê guida la Legião dos Arabes e Marroquinos, da occidente viene quella dei Médicos e Cientistas del santo cattolico José de Arimatéia di tradizione europea come la Legião dos Gauleses, Romanos e outras raças Européias guidata da Marcus, affonda nelle antichità quella degli Egípcios, Astecas e Incas con a capo Inhoarairi e nelle tradizioni indigene americane la Legião dos Indios Caraibas guidata da Itaraiaci. Infine la Linha africana dominata dagli spiriti degli schiavi neri dall’ antica tradizione africana, depositari dei misteri e la magia difensori dal male ed invocati per benefici, divisi nelle Legião nominate come i popoli dei paesi da dove provengono come Povo da Costa guidato da Pai Cabinda, il Povo do Congo da Pai Congo, del Povo de Angola con a capo Pai José, la falange di Bengela, quelle del Povo de Luanda con a capo Pai Francisco, il Povo de Guiné è la legione di Zum Guiné, quella del Moçambique è la falange di Pai Jerônimo, tutte guidano al bene e la carità. A essa è associata Linha di Iori o di Iorimà chiamata anche Linea delle Anime, dominata dagli antichi spiriti ancestrali degli orixàs Velhos con le loro legione di falanges, rappresentati nelle cerimonie dai Pretos Velhos di origine angolana, che tradizionalmente furono le prime emanazioni della divinità creatrice inviate a combattere il male come potenti praticanti la magia che assicurano il divenire karmico depositari del sapere.

Cerimonie e riti

Ispirata dal Candomblè come altri culti afrobrasiliani nella sua mitologia con diverse cerimoniali e ritualità, l’ origine dell’ Umbanda, assieme al sincretismo con le antiche tradizioni africane nel culto degli Orixás, portate dagli schiavi, lo sciamanesimo delle popolazioni indigene degli spiriti Caboclo e il cattolicesimo coloniale europeo, è legata anche alla tradizione della magìa brasilera e alle occulte pratiche ispirate dall’ universo popolato da altre entità che si manifestano dal profondo dello spiritismo. Assieme a tutto ciò l’ esoterismo cerimoniale che si esprime nella varie pratiche del rituale Umbanda è rivolto essenzialmente alle entità e gli spiriti Ebòs, officiato dai sacerdoti Pai do santo o Pai do terrei roche discendono dai babalorixá della tradizione africana come le sacerdotesse Mãe do Santo o Alorixá. Tra le varie cerimonie e espresse nella ritualità Umbandera, canti e danze accolgono le entità evocate che emanano energia e vibrazioni ai fedeli, per il sincretismo afro brasiliano è associato ad un santo della tradizione cattolica ognuno degli Orixás più potenti e coloro che ne sentono le vibrazioni o che ne sono posseduti ne divengono i protetti figli. Il significato del culto Umbandero e i suoi fondamenti rituali si esprimono nelle celebrazioni e cerimonie Omolubà con diverse invocazioni, preghiere rituali vari tipi di orazioni, dove i sacerdoti, gli iniziati e la comunità che assiste hanno un proprio abbigliamento. Tra le entità più invocate nelle cerimonie I venerati messaggeri degli orixás e le divinità come spiriti benefici Exus più vicini agli umani che proteggono le vie della vita, gli spiriti femminili Pomba Giras, rappresentate come seducenti e spesso tentatrici, gli spiriti degli schiavi brasiliani di origine africana Velhos Negros, mentre dall’ incontro con le tradizioni indigene gli spiriti sciamanici Caboclo come i Sete Encruzilhadas, infine gli Espíritos de crianças che sono i Bambini dell’ Umbanda. Di poco diversi ma più esoterici e legati alla magia i riti dell’ Umbanda Branca, creata dai seguaci si una delle sette dello spiritismo, ritenuto da molti una dottrina satanica, fondata nella seconda metà del XIX secolo da Allan Kardec, anche in essa le cerimonie sono officiate dai sacerdoti Pai de santo, derivati dai Babalorishá dell’antica tradizione Yoruba africana, e le sacerdotesse Mãe de santo, ma sempre vestiti di bianco. Altri riti meno collettivi e più personali per le guarigioni del corpo e lo spirito sono eseguiti nelle pratiche dei Mentores che, come le altre ritualità, combinano le varie tradizioni che fondano il culto assieme alle tradizioni della magia brasiliana. Nelle cerimonie di alcune congregazioni Umbanda è frequente l’ uso dei tamburi sacri Atabaque assieme ai canti rituali che le accompagnano, in tutte vengono cantati i Pontos mentre si offrono agli spiriti evocati alimenti, bevande come la cachaça e tabacco, i sacerdoti Pai de Santo, le sacerdotesse Mae de Santo e gli iniziati al culto Filhos de Santo, assieme alla comunità bevono, fumano sigari, cantano e danzano nel recinto cerimoniale. Alcuni entrano in una sorta di trance per essere posseduti dagli spiriti evocati muovendosi e parlando come essi, successivamente i sacerdoti e sacerdotesse iniziano la pratica divinatoria del Jogo de Búzios, come sono chiamati gli ornamenti in conchiglie delle divinità, spiriti ed Orixás che rappresentano le spire di un serpente come comunicazione con le entità evocate e gli spiriti Merindelogun o Éérìndínlógún, a volte utilizzando anche carte e tarocchi, per aiutare nelle preghiere invocatrici Rezas Fortes dei fedeli. Le ritualità cerimoniali della Jurema, assieme a quelli indigeni sciamanici e al sincretismo con il cattolicesimo sono simili nei vari riti cerimoniali afrobrasiliani, il culto indigeno della Jurema sagrada nato dalla tradizione magica e religiosa del giuramento tribale degli indios del nord est brasiliano con alcune ritualità simili alle cerimonie del Catimbó diffuso nello stesso territorio e di quello afrobrasiliano settentrionale del Xambá praticato ad Olinda e nelle città della regione di Pernambuco. Nel comune e fondamentale culto Jurema, lo spazio cerimoniale Terreiro o Barracão dell’ Umbandero è diviso tra quello dei santi aperto alla comunità e della jurema accessibile solo agli iniziati, ognuno con il suo altare, quello della jurema è con ceppi Tronqueiras degli alberi sacri del Mimosa ostili o come qui viene chiamato Jurema e l angico, ognuno destinato ad accogliere uno spirito che scende nella cerimonia, deve essere purificato con il sacrificio di animali dal sangue che lava la Tronqueira nel sacramento Umbanda con i rituali iniziatici medianici Amaci, ove coloro che divengono figli della jurema entrano in trance e bevono la sacra bevanda di miele Axé de Fala e la xerequeté, misto di cachaça e varie bevande alcoliche con erbe e spezie, a volte con la simbolica radice della jurema preta. Nella cerimonia della Jurema sacra, simile a quella amerinda con i riti indigeni sciamanici del Catimbó, sono offerte allo spirito che si manifesta nella trance e che inizia a comunicare svelando chi sia, il motivo della sua discesa e cosa farà durante la cerimonia. Una volta svelato si continua con il rito dell’ Oberização tagliando un sacro seme di jurema con i coltelli cerimoniali obé adoperati per i sacrifici di animali dell’ Amaci, ognuno associato ad un’ entità evocata, gli iniziati al rito oberização devono precedentemente dormire nel terreiro cerimoniale sette notti purificandosi per permettere allo spirito di possederlo. Tra le entità evocate che possiedono i fedeli nelle cerimonie il linguaggio degli Orixás più potenti e dei Santos associati ai santi cattolici è comprensibile a tutti, così come quello degli spiriti femminili Pomba-gira evocate che possiedono i fedeli, rappresentate come maliziose e dai facili e considerate inferiori agli altri spiriti per la loro ostentata sessualità che nega o attenua un’ elevata spiritualità, mentre le entità derivate dagli spiriti sciamanici Cablocos, si esprimono nell’ antica ed incompresibile lingua orubá, muovendosi freneticamente ripetendo i gesti delle entità entrate in loro, mentre attorno si elevano i canti che le accolgono:

“..Salve Jorge, Salve aquele que, seguindo os desígnios e leis divinas, oferece proteção aos seus “filhos” Salve aquele que, sempre que precisei.Ofereceu-me uma lança ou uma espada.Salve Jorge, o Santo.Salve Jorge, Ogum. Jorge, o Orixá!…”

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