Nella regione nord occidentale del Wyoming lo Yellowstone si stende dal limitrofo parco del Gran Teton, ove continua a nord il magnifico territorio delle imponenti Rocky Mountains, come il più grandioso, affascinante e suggestivo tra i grandi parchi Usa.
Per secoli terra di caccia dalle comunità native degli Shoshoni, i Tsistsistas come si definivano le tribù dei Cheyenne che anche qui, come nelle grandi pianure, convivevano con le comunità tribali Lakota e Oglala della grande nazione Sioux. Dai territori a nord ed est si inoltravano nello Yellowstone anche altre tibù di nativi delle pianure come quelle della confederazione tribale dei Niitsitap o Vera Gente che i francesi chiamarono Pieds Noirs e i britannici Blackfoot, gli Riiraraapuhu che i primi europei tradussero in Arapaho, vi cacciavano alcune comunità degli Arikara, Mandan e Hidatsa che furono chiamate la nazione delle Tre Tribù e quelle che si definivano figli dell’ Uccello dal Grande Becco poi noti come Crow . Nell’ ancora poco noto territorio montuoso del Wyoming, durante la lunga spedizione che attraversava il continente da est ad ovest guidata da Lewis e Clark, nell’ inverno del 1807 il percorso fu lasciato dall’ ufficiale ed esploratore John Colter unendosi a cacciatori di pellicce per poi inoltrarsi tra le montagne e le vallate del Gran Teton e, proseguendo per il territorio nord orientale seguendo il fiume omonimo, nel 1809 giunse fino all’ ignoto Yellowstone Lake ove si scontrò con gli ostili nativi Crow e Blackfoot, vi descrisse un luogo di fuoco e zolfo in presenza di pozze d’ acqua che ribollivano e geyser chiamato poi Colter’s Hell nei pressi del torrente Tower Creek che precipita tra gli alti pinnacoli di roccia nella cascata di Tower. Le descrizioni furono ritenute fantasiose così come quelle del trapper Osborn Russell nel 1830 e i racconti di cacciatori di pellicce che si avventurarono in quel territorio. Dopo averlo esplorato nel 1856 anche le descrizioni del celebre trapper Jim Bridger vennero considerate esagerate, ma tre anni dopo l’ ingegnere capitano dell’ esercito statunitense William Raynolds venne incaricato di esplorare e iniziare la cartografia delle Montagne Rocciose settentrionali con la guida di Jim Bridger assieme al geologo e naturalista Vandeveer Hayden. Dopo aver passato il rigido inverno tra le montagne del Wyoming nel 1860 la spedizione di Raynolds tentò l’attraversamento del Continental Divide, noto anche come Grat Divide, che separa i bacini idrografici occidentale ed orientale dell’ intero continente, per il passo di Two Ocean sull’ altipiano, ma impediti dalle nevicate non riuscirono ad entrare nel bacino ove si innalza la catena del Wind River e raggiungere il territorio dello Yellowstone. Successivamente per oltre un ventennio furono inviate diverse altre spedizioni nella regione, la prima di rilievo nel 1869 partì dal Montana lungo il fiume Missouri per il Wyoming nota come la spedizione Cook, Folsom e Peterson per essere condotta da David E. Folsom, Charles W. Cook e William Peterson che raggiunse il fiume Yellowstone seguendolo fino all’ omonimo lago. Dal loro resoconto sempre dal Montana l’ anno dopo venne organizzata la spedizione di Washburn così chiamata per essere condotta dal veterano della Guerra Civile e geometra generale del Montana Henry Washburn, assieme all’ imprenditore ed esploratore Nathaniel Langford e scortata da un reparto dell’ esercito statunitense comandato dal tenente Gustavus Doane. Nel 1871 la regione del Wyoming nordoccidentale nello Yellowstone fu esplorata dalla spedizione Geological Survey guidata dal geologo Ferdinand Vandeveer Hayden con altri geologi e studiosi , oltre a sostenitori e per documentare la spedizione Hayden tra i trentadue partecipanti portò al suo seguito anche il l fotografo William Jackson veterano della Guerra Civile che aveva documentato ed il primo a fotografare questo territorio così come il pittore Thomas Moran lo immortalò nelle sue tele. Alla precedente spedizione di Washburn, Langford e Doane aveva partecipato anche il giornalista Cornelius Hedges che propose la protezione dello Yellowstone con un parco nazionale come aveva fatto precedentemente il governatore del Montana Thomas Francis Meagher, Ferdinand V. Hayden e l’ imprenditore Jay Cooke ed infine il deputato del Congresso William D. Kelley sollecitò l’ approvazione di una legge che preservava il Great Geyser Basin come parco nazionale nel 1872 con la presidenza di Ulysses S. Grant. Dal territorio furono scacciate le tribù di nativi che lo popolavano e frequentavano da secoli, agli Shoshoni orientali con un trattato del 1868 fu assicurato di potervi cacciare ed a una loro tribù di allevatori di pecore chiamati Sheepeaters di mantenervi i pascoli, ma come sempre con tutte le altre popolazioni native il trattato non fu mai rispettato dal governo statunitense e anche a loro fu interdetto lo Yellowstone. Mentre la grande nazione dei Sioux con i loro alleati del popolo Cheyenne combattevano per difendere l’ invasione dei loro territori, anche iI Signori delle Praterie meridionali Comanche e gli indomiti indiani del sud ovest Apache erano da tempo scesi sul sentiero di guerra contro le poderose amate statunitensi, una tribù dei Nèz Percè con famiglie, donne e bambini cercava di sfuggire all’ inseguimento dell’ esercito statunitense. Con pochi guerrieri guidati dal grande capo Giuseppe, due settimane dopo la battaglia combattuta a Big Hole nel 1877 inesorabilmente inseguiti dall’esercito, la lunga marcia dei Nèz Percè per un paio di settimane attraversò lo Yellowstone, continuando poi il leggendario percorso di fino ad essere raggiunti e sconfitti nella battaglia tra i monti del Bear Paw in Montana poco distante dal confine canadese ponendo fine all’epica e drammatica fuga in Canada dell’ easausta tribù, mentre assieme ai suoi fidi il capo Giuseppe fu costretto alla resa all’inizio di ottobre del 1877. Dopo aver partecipato al Geological Survey di Ferdinand Vandeveer Hayden, nel 1880 all’esperto trapper Harry Yount fu affidato il controllo del bracconaggio e la sicurezza nel parco come primo range, nel frattempo la ferrovia Northern Pacific che passava dal vicino Montana vi aprì una stazione a Livingston nel 1880 collegata all’ingresso settentrionale del parco che dall’ epoca aumentò enormemente le visite nel successivo ventennio, tanto da creare un collegamento per l’ entrata occidentale dall’altra ferrovia Union Pacific nel 1908.
Il territorio di Yellowstone
Lo Yellowstone Np si stende a sud del Continental Divide che separa l’ intero continente americano come Great Divide tra il bacini idrografici occidentali dei fiumi che sfociano nel Pacifico e quelli orientali per l’ Atlantico e qui passa il lungo percorso del Cd Trail o Continental Divide National Scenic Trail che attraversa l’ intero territorio statunitense. È al centro del vastissimo e grandioso territorio protetto dal Greater Ecosystem di Yellowstone tra maestose montagne, vallate percorse da fiumi e canyons che si estendono nel limitrofo Gran Teton, magnifici ambienti popolati dalla ricca fauna della regione in gran parte coperta da lussureggianti foreste come quella di Shoshone che prende nome dai nativi che la popolarono per secoli , ad est la Bridger-Teton verso il Gran Teton National Park in Wyoming, la National Forest di Gallatin a nord nel Montana centro meridionale e l‘altra vicina foresta di Custer, a nord ovest verso l’ Idaho la National Forest di Caribou-Targhee. Il vasto ecosistema nella regione protetta dal Gye o Greater Yellowstone Ecosystem tra i suoi ambienti unici al mondo possiede la Flora dominante nelle Montagne Rocciose dalle praterie e le foreste delle vallate ai boschi alpini, così come la gran quantità di specie diverse della ricca Fauna dalle pianure che salgono per gli altipiani e le valli dominate dalle catene montuose delle Yellowstone Mts. tra il Wyoning e il Montana. Verso il limitrofo grande e suggestivo parco del Gran Teton si innalza il minore e poco esteso Red Mountains Range e l’altra piccola catena del Washburn sempre nei confini dello Yellowstone dominata dai tremilacento metri del monte Washburn, tra le altre più imponenti fuori dal parco a nord est verso il Montana la catena del Gallatin con una decina di montagne oltre i tremila metri in gran parte estesa sull’ omonima National Forest di Gallatin con il fiume Yellowstone che scorre sotto i contrafforti orientali, mentre ad ovest si innalza parallela la catena del Madison nel territorio settentrionale la Gallatin Range è separata dall’altra catena dei monti Bridger sempre nel Montana meridionale dall’ alto passo di Bozeman. Nella stessa regione a nord lungo il fiume Yellowstone si innalza la più vasta la catena dell’ Absaroka verso sud est per attraversare il territorio orientale del parco in Wyoming, con la vetta più alta dell’ Eagle Peak di oltre tremilaquattrocentro metri, fino al massiccio con le montagne del Gros Ventre e nel resto della regione montuosa nello Yellowstone si trovano altre montagne isolate tutte oltre i duemila metri che dominano gli altipiani tra i territori centrale e sud occidentale .Tra gli altopiani dello Yellowstone, Il Blacktail Deer Plateau con il torrente del Blacktail Deer Creek che vi sfocia è tra più accessibili del parco attraversato dalal Mammoth to Tower road parte del lungo percorso del Grand Loop, a nord della valle ove scorre il fiume Lamar il Buffalo Plateau si stende verso il Montana nel territorio settentrionale del parco verso ovest fino allo Slough Creek affluente del Lamar. Ad ovest del Lamar River dalle sorgenti del Pelican Creek, che scorre fino al Lake di Yellowstone, il Mirror Plateau prende nome dal Mirror Lake ove vi spende magnificamente con i suoi riflessi che specchiano il territorio circostante. Dall’ occidentale valle di Hayden il Central Plateau prosegue ad est fino al Superior Geyser Basin ed ovest per il fiume Madison affluente del grande Missouri, poco accessibile a sud il Madison Plateau si stende fino al limite occidentale del parco, in parte attraversato dal percorso sul Summit Lake Trail da est, mentre il Fairy Creek Trail corre sul limite orientale dell’altopiano continuando per Little Firehole Meadows e Fairy Falls . Nell’ angolo sud occidentale ove scorre il fiume Bechler ai limiti dell’ altipiano di Madison si trova il territorio vulcanico dalle formazioni di lava nel Pitchstone Plateau ad ovest del Fall River , poco ad ovest del fiume Gibbon che attraversa l’ omonimo canyon il Sulphur Plateau si apre a sud del lago lago Grebe, così chiamato per esservi una vasta solfatara, attraversato dal percorso sul sentiero del Grebe Lake ed accessibile da nord per quello sul trail di Cascade. Nell’angolo sud orientale più remoto del parco ove si trovano le sorgenti del fiume Yellowstone l’ altipiano del The Trident si stende verso est per la National Forest di Teton che come le altre nello Yellowstone è protetta dalla vasta riserva di Timberland. Nel cuore dello Yellowstone antichi vulcani hanno modellato rilievi ed altopiani ove dal sottosuolo acque e vapori bollenti aprono sorgenti e fantastiche lagune policrome tra gli alti getti dei geyser, un ambiente unico al mondo formato da quello che è definito il punto caldo dell’ Hotspot di Yellowstone che ha generato il vasto vulcanismo dal Wyoming esteso ai vicini Idaho e Montana, a nord ovest in Oregon e a sud fino al Nevada mentre la Placca o zolla tettonica nordamericana si spostava sulla regione formando la pianura orientale della vasta Snake Plain attraversata dal corso dello Snake River con diverse grandi eruzioni vulcaniche generando la più vasta caldera vulcanica al mondo nota anche come il Supervolcan di Yellowstone. La più antica risale al Miocene da oltre una decina di milioni di anni che generò la caldera del Bruneau-Jarbidge nel limitrofo territorio dell’ Idaho sud occidentale, a circa due milioni di anni risale la gigantesca caldera di Island Park creata dall’eruzione del vulcano Huckleberry Ridge seguita quasi un milioni di anni dopo da quella del Mesa Falls che ha generato la caldera dell’ Henry’s Fork con la vasta formazione di tufo e sedimenti vulcanici nota come il Muff di Mesa Fall, l’ ultima risalente a seicentoquarantamila anni fu quella del Lava Creek che ha creato la più recente caldera del Lava Tuff. Nel lento e lungo scorrere dei millenni l’ antico vulcanismo del sottosuolo con la sua l’immensa pressione verso l’ alto ha creato un fantastico territorio geotermico nel cuore dello Yellowstone che si stende con migliaia di calde sorgenti e geyser dalle acque e fanghi policromi, tra i vapori lungo i torrenti ove affaccia la foresta popolata da animali ed incrociata dalle mandrie di maestosi bufali. Nei vari bacini di geyser la terra ribolle nella suggestione della più vasta attività geotermica al mondo cominciando dalle aperture nel suolo cosìdette Fumarole di acqua bollente spinta verso la superfice annunciata da getti di vapore che spesso emettono un intenso sibilare come quelle che sbuffano tra i rilievi di Roaring. Nelle policrome e ribollenti sorgenti termali delle Springs l’acqua calda che emerge si raffredda per ridiscendere sostituita da altra più calda dal basso in una circolazione che impedisce l’ eruzione come nelle fumarole e geyser, tra le varie la più suggestiva e ricca di cromatismi è la Grand_Prismatic nel Midway Geyser Basin. Le sorgenti di acqua calda acide che giungono in superfice chiamate Mudpots trasformano il gas in acido solforico dall’ inconfondibile effluvio corrodendo la roccia trasformata in argilla come le Fountain Paint anch’ esse simili a pozze fangose policrome. Simili a cascate pietrificate, nelle Terraces calcaree il carbonato di calcio che emerge in superfice con l’ anidride carbonica si deposita in formazioni di travertino sulla roccia bianca gassosa mutando forma in continuazione come nelle suggestive terrazze che emergono magnificamente nelle Hot Springs di Mammoth. Oltre alle altre attività geotermiche uniche al mondo dello Yellowstone le più impressionanti sono quelle dei geyser ove l’ acqua bollente cerca lo sbocco in superfice formando bolle di vapore che quando non riescono a passare sollevano l’acqua in alti getti riducendo la pressione terminando rapidamente l’ eruzione che poi si ripete continuamente ad intervalli più o meno lunghi, tra essi il più celebre nello Yellowstone e tra i più noti al mondo è l’Old Faithful che innalza i suoi gettiti di vapore di oltre quaranta metri per due minuti con intervalli di sessanta o novanta. Nello stesso Superior Basin si trova il geyser di Castle dal gettito di quasi trenta metri per circa venti minuti, di simile altezza il gettito del ruggente Lion con intervalli da uno a sette minuti, oltre i vicini ed inattivi geyser di Lioness, Little Cub e Big Cub, il più piccolo conico che ricorda un’ alveare di Beehive che innalza i suoi vapori ad oltre sessanta metri per cinque minuti dai lunghissimi intervalli fino a dodici ore. Nell’ altro Norris Basin, tra gli altri si trova tra i più grandi al mondo nel geyser di Steamboat dai due sbocchi vicini tra loro con quello settentrionale dal gettito più alto che può superare i novanta metri e l’altro molto meno, dalla durata dai tre ai quaranta minuti e dagli intervalli irregolari di molti giorni che posso durare anni e dopo un lungo periodo è recentemente tornato attivo.
Flora e fauna
La flora conta oltre milletrecento specie di alberi e piante di vario genere in parte simili a quella del limitrofo Gran Teton e da quello che dal Colorado settentrionale si estende verso nord con le Rocky Monuntais tra le dominanti foreste montane di conifere in gran parte con gli alti pini della famiglia ponderosa, pini dell’Oregon come sono anche noti gli abeti di Douglas e nelle zone più elevate i boschi di abete delle rocce Abies, come quelli magnifici di abeti rossi abeti di Engelmann , di pinus contorta e il pini dalla corteccia bianca albicaulis , le foreste di Aspen americana o il pioppi bianchi chiamati Popple , oltre alle vaste foreste di conifere, il territorio è coperto da praterie e nelle zone più elevate la tundra alpina. Gli altipiani e le pianure dalle grandi praterie splendono multicolori a primavera con centinaia di fiori delle diverse specie, arbusti, ginepri, molte specie di salvia ed alcune specie endemiche come gli aceri delle Montagne Rocciose, le verbene di sabbia, i bentgrass di Ross, e il grano di zolfo dello Yellowstone, vari e suggestivi ambienti che ospitano una ricchissima fauna tra lo Yellowstone e i territori limitrofi che anima monti, vallate, altipiani, foreste, fiumi e lagune. Tra i rettili rettili il territorio ospita la lucertola di salvia spinosa sagebrush tra le rocce e le radure, nei boschi quello che è chimato boa di gomma del genere charina e il serpente toro bullsnake dal minaccioso aspetto ma non velenoso, mentre lo è crotalo adamantino più noto come il serpente a sonagli rattlesnake e quasi altrettanto letali le due specie del serpente detto giarrettiera, ma non così aggressivo come il crotalo. Le uniche specie di anfibi che si trovano nel parco sono la salamadra tiger così chiamata per il manto tigrato, il rospo bufo boreale, una specie della rana coro occidentale e quella maculata dell’ Oregon nota anche come rana pretiosa. I laghi, fiumi e torrenti ospitano diverse specie di pesci tra le endemiche sono il temolo del Grebe Lake, il coregone di montagna, le trote gola gialla, di Westslope e Snake River, la ventosa di montagna e a punta lunga, tra quelle introdotte successivamente le trote iridea, del Madison River e Yellowstone Lake, la Brook Trout e il cutbow del fiume Gardner. Lo Yellowstone ospita una gran varietà di uccelli di molte specie anche migratorie ed alcune in via di estinzione, tra le tante il merlo dalle ali rosse o ittero che è il più diffuso uccello canoro nordamericano, merlo acquaiolo del genere Cinclus nordamericano diffuso nei boschi sulle sponde lacustri e fluviali, la sitta dal petto rosso originaria dei territori più settentrionali come la ghiandaia grigia canadese che si trova tra le umide foreste di conifere assieme alla ghiandaia di Steller, il gallo cedrone spruce grouse o urogallo dell’abete rosso ed altre specie simili. Tra boschi e radure il grande corvo imperiale della specie corax , la gazza dal becco nero, mentre più rara e migratoria quella beccogiallo Pica anch’ essa della specie nutalli, diffuso tra gli stagni e corsi d’ acqua il germano reale un tempo anche qui molto cacciato assieme all’ anatra mandarina del genere Aix, in simile territorio lacustre e paludoso l’ anatra moriglione dalla testa rossa, l’ oca canadese nota come branta. Sempre vicino a fiumi e torrenti si trova il nordamericano martin pescatore dalla cintura, questi ed altri ucceli acquatici di varia specie si concentrano nel nell’ Hayden Valley e lungo le paludi di Alum Creek è più facile trovare trampolieri come il tantalo americano o mycteria diffusi anche in territori analoghi così come l’ elegante gru canadese antigone detta anche sandhill crane dal collo e la testa nera , il candido white pelican , il più grande cigno trombettiere nordamericano noto come trumpeter, l’ alta whooping crane come è chiamata la gru urlatrice o gru americana, mentre migratore è l’ elegante airone azzurro che transita dal Canada e Alaska. Tra gli uccelli predatori il gray ow, come è chiamato il grande gufo grigio dalla caccia notturna, il gheppio americano o falco sparverius il grande falco pellegrino dalle lunghe ali e coda corta e di minori dimensioni sui fiumi e lagune il falco pescatore, oltre la più comune aquila nera la maestosa aquila reale e tra i più grandi rapaci del continente la celebre aquila bianca o calva withe head divenuta simbolo degli Sati Uniti Oltre ad una gran varietà di mammiferi di piccole dimensioni diverse specie della famiglia mustelidi diffuse nei territori nordamericani, tra le altre l’ endemico tasso argentato qui diffuso assieme alla martora americana martes , lungo i laghi, torrenti e corsi d’acqua la lontra fluviale del genere canadensis , ilGgulo gulo come è chiamato il ghiottone volverina. Diffusa la donnola dalla coda lunga o mustela tra i boschi di salici e abeti rossi assieme a quella candida dalla coda corta meglio nota come ermellino, la molfetta a strisce qui chiamata striped skunk, nei i boschi e le radure specie di scoiattoli della famiglia sciuride .Tra le altre di roditori la pika delle rocce, il porcospino del Nuovo Mondo come è anche noto l’ istrice nordamericano, lungo i corsi d’ acqua, torrenti e stagni il laborioso castoro, diverse specie della famiglia dei soricidi di varie dimensioni dal più grande toporagno dalla coda corta simile alle talpe al minuscolo toporagno pigmeo del genere minutus. Diffuse le lepri e conigli selvatici come il silvilago delle pianure e tra i rilievi quello di montagna detto di nuttalli, mentre tra i boschi è frequente la presenza dell’ orsetto lavatore o procione . Tra i mammiferi più grandi pascola a gruppi il wapiti o elk come è chiamato il grande cervo canadese che oltre qui è protetto dalla riserva dell’ Elk_Refuge ove si concentrano le mandrie, l ’ altro grande cervo mulo così chiamato per le grandi orecchie, in piccole mandrie è diffusa la maestosa alce dalle inconfondibili corna, nelle radure e le vallate si trova la veloce antilocapra americana, tra le rocce la pecora delle Montagne Rocciose bighorn dalle grandi corna ricurve, più in alto tra le montagne la capra delle nevi o Mountain goat. Diversi i predatori di varie dimensioni, del genere Velox la volpe nordamericana, tra i felini il gatto selvatico bobcat, dal mantello colorato, simile alla più grande e rara lince canadese e nelle zone più isolate si aggira elegante il leone di montagna puma noto anche come coguaro o concolor. Anche qui diffuso il cane delle praterie o coyote , oltre poche famiglie di lupo comune il più raro lupo grigio americano nordoccidentale a lungo estinto nel novecento per la caccia spietata e reintrodotto negli anni novanta, come in gran parte dei territori centro settentrionali l’ orso nero americano baribal e quello grigio più imponente e temuto per la sua aggressività noto come grizzly, divenuto uno dei simboli dello Yellowstone assieme alla più antica specie del bisonte delle pianure, cacciato solo per necessità dai nativi e sterminato dai bianchi, nella seconda metà del XIX secolo quasi estinto e salvato con la creazione del parco.
Percorsi storici
Tra i vari itinerari nella storia del parco, oltre agli antichi sentieri indiani, il primo percorso delle esplorazioni nella regione fu quello è quello aperto da John_Colter , dopo aver partecipato alla lunga spedizione del Discovery Corps guidata da Meriwether Lewis e William Clark,nel 1807 Colter fu assunto dalla Fur Company del Missouri per aprire una via nel commercio di pellicce con i nativi della regione e vi apri il primo centro alla foce del Bighorn affluente del fiume Yellowstone. Dal lì si avventurò da solo in un lungo itinerario attraverso l’ altopiano e fu il primo bianco a giungere sul Yellowstone Lake con il suo fantastico territorio modellato da antiche glaciazioni tra sogenti calde e geyser suii vecchi sentieri dei nativi. Uno dei percorsi di John Colter si può seguire dal Pryor Gap, che prende nome dalla catena dei monti Pryor , estesa nel limitrofo i Montana, ove è sorta la cittadina di Cody. Inizia lungo la sponda occidentale del lago e ovest di Hellroaring Creek prendendo quello che è divenuto il trail del fiume Yellowstone continuando fino ad incrociare il percorso sul sentiero del Tower Fall che porta alle sorgenti calde chiamate Brimstone nella prima mappa redatta da Clark. Proseguendo lungo i fiume Lamar continua con il percorso seguendo il suo affluente che scorre come creek di Soda Butte fino ad arrivare ove antiche glaciazioni il vasto e suggestivo canyon di Clarks Fork da dove tornare per riprendere il sentiero del Pryor Gap. Il popolo Shoshoni da secoli aveva qui il suo territorio di caccia ai bisonti sulle pianure del fiume Snake assieme alle tribù di medesima stirpe e tradizioni note come Bannock. Nella seconda metà del XIX secolo furono costretti a spostare gli itinerari di caccia attraverso lo Yellowstone aprendo la via che fu chiamata Bannok Trail da Camas Meadows in Idaho salendo per il passo di Targhee sul Continental Divide per ridiscendere in Montana nel bacino attraversato dal corso del fiume Madison tra Montana e Wyoming e risalire per la maestosa catena dei monti Gallatin per giungere nel territorio dello Yellowstone qui dominato dal picco che si erge nel monte Holmes e scendendo per l’ Indian Creek fino al fiume Gardner attraverso lo Snow Pass per la fantastica terra delle Hot Springs dalle sorgenti calde, le suggestive pozze policrome che ribollono e i geyser tra Mammoth Hot Springs e Lava Creek. Il percorso continua poi sul sentiero del Blacktail Deer attraverso le praterie fino al Bannock ForK ove si incrocia lo Yellowstone River nei pressi della suggestiva cascata di Tower Fall nella zona di Roosevelt continuando per la Lamar Valley che è uno dei territori estivi per la ricca fauna con mandrie di bisonti e alci che attirano predatori come lupi e orsi grizzly. Nella zona si trova la vecchia stazione dei Ranger costruita a metà degli anni trenta del secolo scorso come ingresso nord est da dove si stende il territorio attraversato dal percorso del Bannok Trail per la catena delle montagne Absaroka nella Clarks Fork Valley da dove i nativi si dirigevano nelle terre di caccia della Yellowstone Valley e il Wyoming Basin ricche di bisonti per decenni fino al 1878 quando furono scacciati anche da quelli dopo quella che fu chiamata la guerra dei Bannock.
I bacini dei geyser
Il suggestivo bacino geyser di Norris si stende vicino al bordo nord occidentale della grande Caldera dello Yellowstone in un ambiente unico al mondo attraversato dal fiume Gibbon ove dal Gibbon Meadows, parte il suggestivo percorso sul sentiero dell’ Artist Paint attraverso splendide piscine d’acqua calda blu e pozze policrome di fanghi che ribollono dal sottosuolo verso la base settentrionale del colle di Paintpots. Il sentiero sale nei pressi della collina tra boschi di pini e geyser, girando ad est passando per altre piscine che ribollono tra il Blood Geyser dai depositi di zolfo vermiglio e Flash Spring attraverso la valle del fiume Gibbon. Dal percorso dirama un sentiero tra varie sorgenti termali fino al magnifico spettacolo del Geyser Creek sul lato opposto di Paintpot Hill per poi tornare per quello dell’ Artist Paint Pots. Dal bacino di Norris verso sud per circa sei chilometri si snoda il percorso in pianura sul sentiero dei laghi Cygnet tra le paludi popolate da uccelli e altri animali, dall’altro lato della prateria attraverso una fitta foresta proseguendo a sud ovest inizia il più impegnativo sentiero del Mt.Mary e Nèz Percè che porta al Mary Lake. Sempre a sud del Norris Basin un’ altro percorso circolare tra i colli sul margine meridionale di Gibbon Meadows porta all’altro suggestivo bacino del Monument meno frequentato ed altrettanto affascinante adiacente al più grande Geyser Basin di Gibbon anch’esso ricco di splendide piscine blu e smeraldo che risplendono tra i vapori, pozzo fangose policrome e geyser che continuano in quello di Geyser Springs nel Geyser Creek che si stende tra i boschi fumanti per il magnifico canyon di Gibbon da dove il percorso torna per il cono vulcanico di Gibbon Hill attraverso la pianura con le praterie del Meadow.Il percorso sul trail di Solfatara si snoda lungo il torrente Solfatara Creek affluente del fiume Gibbon, attraverso i colli con fumarole, sorgenti termali e gyser continuando a sud passando per le sorgenti calde di Whiterock Springs tra vapori solfurei per poi salire su una cresta che domina altre sorgenti e il Woods Lake, un’ altro sentiero nei pressi del lago e il fiume Gibbon porta all’ Ice Lake. Poco a est dell’ Ice Lake trail parte un sentiero che segue il bordo settentrionale dell’ altipiano di Solfatara nella foresta sul corso superiore del Gibbon per giungere al lago Wolf ove il fiume scorre nei pressi precipitando attraverso le cascate di Virginia e continuando per poco più di un chilometro sempre tra magnifici scenari si arriva al più grande lago Grebe da dove sorge il fiume Gibbon. Sulla via che dal Norris procede verso Madison un sentiero dirama per Terrace Springs con altre sorgenti e geyser che si aprono nella prateria. A sud lungo il bordo della caldera si trova l’ Upper Basin con la più vasta concentrazione geotermica dello Yellostone e il geyser tra i più grandi e famosi noto come il maestoso Old Faithful che innalza i suoi gettiti per due minuti ad intervalli di circa un’ ora, degli altri a nord ovest il geyser di Castle si attiva con lunghi intervalli di tredici ore in gettiti dall’ altezza molto variabile, con una durata di circa dieci minuti l’altro potente Grand Geyser raggiunge una sessantina di metri ad intervalli imprevedibili, mentre tra le due e le quattro ore il Daisy erutta per circa quattro minuti,ribollendo molto prima sull’ orlo del suo cono il geyser noto come Riverside innalza di ventitré metri il suo gettito per venti minuti. Dallo spettacolare Old Faithful nell’ Upper Geyser Basin poco a sud sul Grand Loop Road dirama il sentiero per i geyser di Lone Star e sempre dall’ Old Faithful con una serie di lunghe passerelle si snoda il sentiero sul vecchio Drive di Fountain Flat attraversando il suggestivo scenario tra piscine, sorgenti calde e geyser fino a collegarsi al Bisquit trail ed altri sentieri che portano nel territorio tra i magnifici bacini Superior e Bisquit. Qui si concentrano le sorgenti calde, geyser e fantastiche pozze di fango ed acqua sufurea policrome in un ambiente unico al mondo, ad una ventina di chilometri sud dalla Junction di Madison sulla Grand Loop Road, deve il suo nome a formazioni che a qualcuno ricordavano biscotti il bacino di Bisquit attraversato dal Firehole River dalle le piccole piscine incrostate simili a gemme che si ammirano sul percorso sul trial del Bisquit con sentieri tra le piscine policrome e geyser che diramano dal percorso del trail. Tra gli altri il cratere ove splende la Black Opal Pool e la vicina Wall Pool fino alla profonda e suggestiva Sapphire Pool dal magnifico colore blu intenso, a destra il Jewel Geyser che a brevi intervalli si innalza con altri gettiti e la Mustard Spring dai toni gialli con il suo piccolo geyser.Dal suggestivo bacino del Bisquit verso il lato occidentale parte l’ altro affascinante percorso che ne dirama sul sentiero del Mystic Trail lungo il Little Firehole River attraverso le formazioni rocciose e boschi di pini fino alla base delle suggestive cascate dI Mystic Falls che precipitano magnificamente per oltre venti metri sul fiume affluente del Firehole. Ad est del Superior Geyser Basin sulla lunga via della Grand Loop , da dove diramano gran parte dei percorsi e sentieri nel parco, poco distante dal passo di Craig si snoda il Delacy Creek Trail lungo il corso dell’ omonimo fino alla sponda settentrionale del lago Shoshone. Tornando al bacino superiore per proseguire in questo affascinante lato del parco si trova Il bacino di Midway meno esteso degli altri che si trovano nel territorio lungo il fiume Firehole , ma tra piscine e pozze di fango bollenti e altri geyser vi si trova quello grande e potente Excelsior con gettiti di oltre novanta metri e la più grande sorgente termale di Yellowstone nella vasta e suggestiva piscina policroma che splende nel Grand_Prismatic tra i vapori della sua hot spring. All’estremità meridionale del bacino di Midway inizia il Lower Basin ove, tra i geyser si concentrano numerose pozze di fango multicolori ribollenti dal sottosolo, si trova il suggestivo Paint Pots dalle splendide piscine calde e policrome circondato da grandi geyser come quello di Fountain dai diversi alti gettiti quotidiani alternati a quelli del vicino geyser di Clepsydra e le potenti ma irregolari eruzioni, un tempo di solito mattiniere, dell’ altro suggestivo geyser chiamato Morning. Dal bacino di Norris attraverso la faglia sotterranea calcarea l’acqua calda emerge magnificamente nel bacino di Mammoth ove si raffredda e formando le fantastiche formazioni calcaree che, assieme ai minerali e le alghe delle piscine e le sorgenti hot springs, sfumano come terrazze di travertino dai toni marrone, arancione, rosso e verde. Tra North Entrance e la Mammoth Road si snoda il sentiero fluviale bollente sul trail del Boiling River che percorre le acque fumanti lungo la sponda del fiume Gardner verso il suggestivo territorio che splende con le piscine policrome e le Hot Springs di Mammoth in un indimenticabile spettacolo unico al mondo attraversate dal percorso sul sentiero del Mammoth trail seguito da una serie di passerelle tra le splendide terrazze multicolori delle sorgenti calde. Le passerelle per le Lower Terraces salgono con scalinate che raggiungono le varie terrazze come la spettacolare Palette Spring dominante le formazioni rocciose policrome, proseguendo tra le altre per l’altrettanto magnifiche Cleopatra, Canary Springs e Minerva Terrace. Dall’ altra parte il più lungo percorso dell’ Upper Terrace si snoda in un suggestivo paesaggio tra boschi di pini e più piccole terrazze dalle fantastiche forme e magnifici cromatismi in un indimenticabile paesaggio popolato da animali e cervi elk. Qualche chilometro ad est delle Hot Springs di Mammoth lungo la Grand Loop Road dirama un breve percorso sul sentiero di Wraith Falls che dalla prateria attraversa una foresta di abeti Douglas fino alla cascata di Wraith Falls che precipitano dal torrente Lupine Creek. Poco a sud est si può prendere il sentiero per il Lava Creek affluente del fiume Gardner che entra in uno stretto e ripido canyon lungo il torrente, verso nord una via laterale al fiume Gardner per tornare a Mammoth passando per le cascate di Undine Falls, diverse sorgenti e alcuni stagni popolati da castori. Continuando sull’altipiano il sentiero del Blacktail Deer segue l’ omonimo torrente scendendo tra i colli e boschi di abeti Douglas fino al fiume Yellowstone che supera su un ponte sospeso in acciaio per unirsi al sentiero fluviale proseguendo a valle per le Knowles Falls arrivando allo Yankee Jim Canyon dove si trova la cittadina di Gardiner nel limitrofo Montana, dal Blacktail Creek Trail si può raggiungere l’estremità orientale del vicino Rescue Creek nella pianura popolata da vari animali, alci e mandrie di bisonti. Nel territorio attraversato dal fiume Madison , poco a nord di Madison Junction il sentiero del Purple trail sale ripidamente sul monte che si innalza per oltre duemilacinquecentro metri e che per i vaghi riflessi viola è stato chiamato Purple Mountain con il panorama sul territorio attraversato dal corso inferiore del fiume Gibbon. Sempre da Madison Junction ad un paio di chilometri ovest parte il il sentiero sul trail di Harlequin fino allo specchio che si riflette di vari colori come un costume di arlechino e chiamato lago Harlequin , tra i più popolati da varie specie di uccelli. Da Mammoth Hot Springs verso sud sulla Us-89 per una quindicina di chilometri verso Norris Junction e Apollinaris Spring inizia il percorso sul trail del Mt.Holmes con il lungo sentiero che tra magnifici scenari tra le montagne porta al maestoso monte Holmes che come la più alta vetta nel territorio del Wyoming nel parco si erge dall’ estremità meridionale della catena montuosa del Gallatin, da dove sgorga la sorgente dell’ Indian Creek, ne dirama un altro lungo sentiero tra le montagne coperte da fitti boschi di pini che porta al suggestivo Trilobite Lake.
Gran Canyon e lago di Yellowstone
Nel suggestivo territorio del Canyon o Gran Canyon di Yellowstone scavato nei millenni dall’ omonimo fiume, si snoda Il percorso del North Rim con il sentiero che ne segue la parete settentrionale con magnifici panorami da vari punti come l’ Inspiration su uno sperone dalla suggestiva vista sul canyon del fiume Yellowstone e le cascate di Lower Falls raggiungibili per l’omonimo sentiero delle Lower Falls, più oltre si continua sulla cresta del canyon per l’altrettanto splendido panorama dal point di Lookout . Nei pressi di Gardiner in Montana, ove si trova l’ accesso della North Entrance, parte la North Entrance Road che entra nel limitrofo territorio del parco in Wyoming per le vicine Hot Springs di Mammoth costruita dall’ esercito statunitense alla fine del XIX secolo per raggiungere Fort Yellowstone dalla stazione della Northern Pacific Railroad di Gardiner. Entra nel parco attraverso l’ arco di Roosevelt che accede al territorio settentrionale continuando nella pianura ondulata attraversando il fiume Gardner per poi raggiungere la via principale dello Yellowstone da dove diramano le altre nota come la Grand Loop. Dal Roosevelt Lodge per Tower Junction il percorso sul sentiero di Lost Lake sale per un colle coperto da boschi ed entra in una valle nascosta dove si trova il lago continuando lungo la sponda per seguire poi lo Yancey Creek sul lato opposto, tornando ad est dove per un sentiero laterale si giunge alle cascate di Lost Creek Falls.Quattro chilometri a sud di Tower Junction sula Grand Loop Road, dopo Calcite Springs affacciata sulle candide scogliere tra le sorgenti calde e i vapori, si trova il sentiero circolare per le Tower Fall e tornando sul bordo meridionale delle cascate poco ad est si può prendere il trail di Tom’s dalla ripida discesa dal bordo meridionale del Grand Canyon di Yellowstone, noto anche come il percorso dell’ Uncle Tom che scende da una scala sulla parete meridionale del canyon su una piattaforma con la vista spettacolare sulle Lower Falls . Come una grande mano si stende sulla sponda occidentale di una grande baia nel lago Yellowstone Il bacino dei geyser West Tumb , nota come la caldera del pollice occidentale formata da un’ antichissima eruzione vulcanica all’interno della gigantesca caldera dello Yellowstone che nei millenni si riempì d’acqua creando la baia con i geyser che riversano quotidianamente nel lago oltre tremila litri di acqua calda. Il breve ed agevole percorso circolare sul trail del West Thumb poco distante dalla sponda con passerelle che portano a diverse spettacolari piscine d’ acqua calda policrome tra i vapori dei geyser nel bacino geyser di West Thumb come quello che emerge dal lago nel Fishing Cone e le suggestivi ed indimenticabili immagini di Abyss Pool dai riflessi blu e smeraldo, da dove diramano altri suggestivi percorsi nei sentieri dalle sponde occidentali dello Yellowstone Lake .
Vallate e montagne
Dall’ingresso nord est vicino a Cooke City in Montana proseguendo ad ovest sulla Northeast Entrance si giunge nella splendida valle di Lamar ricca di fauna che ospita la metà dei quattromila bisonti di Yellowstone, oltre branchi di cervi è il territorio ove è più facile vedere i famosi lupi grigi che hanno ripopolato il parco e i maestosi orsi grizzly. In parte attraversata dal fiume Lamar , con diversi percorsi in un suggestive territorio popolato anche da capre di montagna e bighorn, castori, pronghorn, anatre, grandi gufi cornuti, aquile calve ed altri uccelli, dal sentiero lungo il fiume Lamar tra mandrie di bisonti ed altri animali si sale per quello ripido attraverso la foresta di abeti fino al lago Trout popolare tra i pescatori. Lungo l’ estremità meridionale della Lamar Valley il percorso sul sentiero di Campion Ridge attraversa un suggestivo territorio fossile con i resti di antiche foreste pietrificate sulla cresta che separa la valle di Lamar dall’altipiano del Mirror Plateau da Tower Junction alla montagna di Amethyst . Dalla Lamar Valley si entra nel territorio nord est del parco della noto come Tower di Roseevelt, anch’ esso modellato da antiche eruzioni vulcaniche, glaciazioni e l’erosione di Absaroka che hanno lasciato suggestivi ambienti come le foreste pietrificate di Specimen Ridge nelle gole del fiume Yellowstone lungo il Black Canyon e il grandioso spettacolo del Grand Canyon. Dal Roosevelt Lodge un breve percorso circolare porta al Lost Lake e poco a sud ne dirama quello per le cascate di Tower Fall. Lasciando le vie più note e frequentate tra I vari itinerari del Tower che si incrociano nell’ affascinante territorio settentrionale del parco, Il percorso sul sentiero dello Slough Trail attraversa suggestivi paesaggi per entrare nel territorio ove si stende la vasta National Forest di Gallatin lungo il torrente Slough Creek fino alle sue sorgenti nel cuore della remota e regione selvaggia regione di Absaroka-Beartooth dove, tra magnifici scenari popolati da animali, si continua sull’ altro affascinate percorso dell’ Hellroaring continuando per il Buffalo Fork Trail che sale per il vasto altipiano sul plateau di Buffalo attraverso splendide praterie fino alla sommità dell’ altipiano ove dirama il sentiero del Coyote lungo il Coyote Creek tra suggestivi paesaggi per finire appena fuori del parco incrociandosi con il vecchio sentiero dei trappers e cacciatori di pellicce detto il trail dei Poachers . Tornando sulla Tower Junction ad est di sulla via dall’ ingresso nord est un altro percorso si snoda lungo il bordo settentrionale del Grand Canyon di Yellowstone tra le cascate e il ponte di Tower Junction sul fiume. Sempre dalla valle di Lamar un affascinante percorso tra le valleys dello Yellowstone popolate da una ricca fauna porta alla vicina ed altrettanto affascinante vallata di Hayden ove a nord di Fishing Bridge parte un percorso circolare sul suggestivo sentiero del Mud Volcan attraverso il vasto terreno di acqua e fango che ribolle tra i vapori del Mud Cauldron e le pozze fangose attorno il Mud Geyser, salendo ripidamente per il colle di Cooking Hillside continuanso al Calderon Churning con la sua piscina bollente e i gettiti di fango. Più avanti la passerella verso sinistra continua nel breve sentiero che porta al lago di fango bollente del Black Dragon’s Caldron, poco distante le fumarole di Grizzly e scendendo ripidamente l’affascinante sentiero del Mud Volcan giunge al suggestivo cono del Vulcano di Fango che erutta tra i vapori le sue colate fangose da dove una breve passerella laterale porta alla Dragon’s Mouth Spring con l’ acqua bollente che esce da una piccola grotta emettendo suoni come ruggiti di drago. Continuando nel territorio noto come l’ East del Yellowstone, dopo le sorgenti calde, il ribollire dell pozze fangose e i geyser nel suggestivo bacino del West Thumb, si continua a sud sulla via del Grand Loop seguendo poi la sponda occidentale dello Yellowstone Lake fino alla Bridge Bay trovando un breve sentiero che segue il Bridge Creek fino ad un ponte naturale di riolite, da dove prendere un altro percorso circolare che sale ripidamente per la montagna di Elephant Back. Poco a nord dal centro di Lake Village con la stazione dei rangers partono diversi percorsi i giornalieri di varia durata sui vari sentieri dei Lake trails, uno attraversa il fiume Yellowstone per il vecchio Fisher’s Bridge lungo la riva settentrionale del lago per poi lasciarla verso l’ accesso est del parco da dove prendere la strada che attraversa i monti coperti di boschi e un breve ma impegnativo sentiero sale per il picco di Avalanche. Tornando sulla strada si supera il Sylvan Pass che domina il paesaggio sullo scorrere del Middle Creek lungo una scogliera da dove si può rientrare nel Norris Basin pasando per le magnifiche sorgenti calde di Steamboat Springs dove tra i molti altri si trova il geyser di Steamboat considerato il più alto del mondo, uscendo poi dal parco per scendere lungo la valle attraversata dal fiume Shoshone tra i boschi dell’ omonima National Forest fino alla cittadina di Cody da dove si lascia lo Yellowstone per continuare attraverso il Wyoming a sud est ove si innalza la maestosa catena delle Rocky Mountains e a sud ovest per gli altri magnifici parchi che si stendono nel territorio dello Utah.